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Da: Nol van der Loop
email: nvdloop@xs4all.nl
Date: 13 Dec 2003
Time: 06:05:32
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ADDIO, LENIN! ADDIO CETRIOLINI SPREEWALD !
È tornato al nostro cinema/teatro Plaza Futura, il film Good Bye Lenin! che merita bene una visita. Lasciami prima raccontare parte della storia. La madre di Alexander, fervente comunista a Berlino Est, si risveglia dopo un coma. Nel frattempo il Muro di Berlino è caduto. Il suo cuore è debole; i medici raccomandano di non esporla a choc. Alexander decide - aiutato da sua sorella brontolante – di fingere che nulla è successo. Ricostruisce la vecchia situazione nella casa, e tutti i visitatori partecipano all’ inganno gentile. Per esempio: giovani ragazzi, pagati da Alexander, cantano le vecchie canzoni dell’ Associazione Juvenile Comunista per lei. Ma quando al palazzo di fronte alla stanza della madre apparisce una pubblicità enorma per Coca Cola, Alexander deve inventare qualcosa. Con l’aiuto di un amico compone un Telegiornale in cui è spiegato, che Coca Cola ha finalmente dovuto ammettere che la sua formula segreta è stata veramente rubata dalla Germania orientale. Quindi la Coca Cola è adesso una bevanda comunista! Quando la mamma vede tutte le macchine occidentrale che hanno cacciato i Trabant dalle strade, si spiega che profughi dall’ovest hanno distrutto il Muro nel loro desiderio di condividere il godimento della DDR. Il governo ha designato il loro quartiere per i cercatori di asilo. Alexander e il suo amico usano i veri immagini TV della caduta del Muro per illustrare la loro storia. Ad un livello più mondano ci sono mila di piccoli problemi. I vestiti sono cambiati, i mobili, gli abitudini alimentari. Non si può comprare il surrogato per caffè che piace alla mamma. Lei ama i cetriolini Spreewald, ma questi sono spariti. In una casa disabitata, dove fa l’amore con la sua amica russa (!), Alexander trova bottiglie, scatole, confezioni vecchie, e le usa per prendere la mamma in giro. L’etichetta legge: Cetriolini Spreewald, ma il contenuto della scatola: cetriolini OLANDESI! Quando la mamma ne assaggia uno, Alexander, e anche noi nella sala, guardano in ansia. Le piacerà? Il suo sorriso felice ci fa noi tutti sorridere: che sollievo! La trama diventa più complicata, ma si deve vedere questo bello e buono film da se. Si potrebbe paragonarlo con The Truman Show, in cui una compagnia televisiva, per un programma come Big Brother, crea un mondo irreale intorno ad un tizio ingenuo (Jim Carrey) che non sa che tutta la sua vita è finta. Il motivo per l’inganno è cinicamente commerciale. Alexander rassomiglia più il padre in La Vita è bella di Benigni, che mente a suo figlio per proteggerlo. Non vuole che il ragazzino si realizza l’enormità del campo di concentramento, del holocaust. Alexander vuole proteggere sua mamma contro la realtà che potrebbe essere fatale per lei. Il motivo delle bugie, che negli occhi del regista (e anche nei miei) giustifica i mezzi, è amore. -------------------------------- Un piccolo postscriptum. In una scena chiave di Good Bye Lenin! un elicottero porta via una grande statua di Lenin. Ero colpito dalla somiglianza con la scena in La Dolce Vita di Fellini, in cui la statua di Cristo è trasportato attraverso l’aria. Un titolo alternativo per questo capolavoro potrebbe adesso essere: Good Bye Cristo!
Da: Rete Dante Alighieri
email: info@dantealighieri.net
Data: 07 Dec 1998
Ora: 10:43:14
Nome remoto: 195.103.101.17
http://www.chass.utoronto.ca/~ngargano/
In questo sito sono in preparazione dei corsi multimediali... che de dite?