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Imprese Autogestite, documento inviato da Alberto il 2 ottobre 2004

  Ho cercato di interpretare e quindi rielaborare seppure molto brevemente ciò 
che è uscito nell'ultima riunione.

  Sempre disponibile per approfondire o spiegare parti poco chiare  via email 
o direttamente alla [riunione del 5 ottobre]

  Alberto

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<a href="2 ottobre 2004.doc">Qui</a> trovi il file originale.


IMPRESE AUTOGESTITE

  La creazione di imprese autogestite, molto probabilmente di servizi (uso il generico termine di imprese poiché indica sia le associazioni che le società di qualsiasi tipo anche coop: credo sia opportuno delineare in un secondo tempo la forma istituzionale valutando convenienze di tipo sia economico che organizzativo) potrebbe essere la risposta ad alcune esigenze sentite da alcuni di noi: poter fare un lavoro che si avvicina molto a quello che già facciamo da volontari usando delle modalità alternative e nuove di gestione che si avvicinano molto al modello “Oficina”. Ovviamente la costituzione di queste imprese non può essere immediata, ma richiede un percorso, dei tempi e ovviamente delle persone che condividano un progetto. Potremo “sfruttare” i contatti, gli spazi e le risorse del Circolo in questa fase di studio ed elaborazione. Sarà sicuramente importante il tipo di relazione che si instaurerà tra queste e il Buena. Si può già avanzare un’ipotesi prendendo spunto dal rapporto con Xena, Che offre un servizio al Buena inviandoci i volontari europei e trattenendo, probabilmente, la quota del progetto riferita alla progettazione e al coordinamento. Credo che si possano studiare e trovare anche altre forme di relazione. 

nel breve periodo

  Per quanto riguarda l’immediato credo che si possano introdurre forme di remunerazione per chi va a gestire progetti pubblici, con ruolo di progettista, coordinatore, operativo…Credo che il punto discriminante sia il modo con cui vengano individuati i singoli soci da remunerare: individuato un progetto si può fare una selezione tra i soci del Buena. Si potrebbero stabilire dei parametri per la selezione tendenzialmente oggettivi: quali status socioeconomico, impegno dentro il circolo, di tipo meritocratico….sarebbe un riproporre l’idea di selezione pubblica presentata al Comune all’inizio di Settembre, sebbene in tal caso limitatamente ai soli soci del Buena. In tal modo si potrebbe dare la possibilità a chi vuole misurarsi con sfide più “ardue” di poterlo fare in tempi brevi e darebbe al circolo la possibilità di recuperare risorse aggiuntive.