Buongiorno a tutti,
ho appena ricevuto una telefonata da una piccola casa editrice a cui alcune setimane fa invia una copiadella mia tesi. Quello che mi è stato proposto in cambio della pubblicazione della mia tesi è l'acquisto di un numero variabile dalle 120 alle 150 copie da parte mia per una spesa di 1500/2000 euro. Nonostante credo sia comprensibile un'offerta del genere e per quanto l'idea di riuscire a pubblicare il mio lavoro mi stimola parecchio, una cifra simile per me rappresenta pursempre un'investimento. Quello che vi chiedo è: secondo voi come faccio per rivendere le copie da me acquistate> Iopensavodi proporle a qualchelibreria universitaria nella mia città e al limite a qualche professore che fosse interessato ad inserire l'argomento della mia tesi (si tratta di una tesi sul concerto di Paco Ibáñez all'Olympia, ossia di argomento storico letterario riferito al contesto della Spagna durante il franchismo, analizzato tramite i testi del concerto) nel proprio corso.Avete qualche idea o qualche nome da proporminon dico per andare a colpo sicuro ma almeno per indirizzarmi a persone potenzialmente interessate all'argomento(parte della tesi, tanto per farsi un'idea è visibile a quest'indirizzo http://www.tesionline.it/consult/pdfpublicview.asp>url=../__PDF/24603/24603p.pdf )>
Grazie per i consigli
Alessandro
PUBBLICAZIONE TESI
Inviato da SE, venerdì, maggio 08, 2009, 11:09 (5685 giorni fa) @ bartleboom
Tieni conto che per le monografie scientifiche case editrici tipo Franco Angeli riescono a vendere circa 200 copie in media, sfruttando i loro canali di distribuzione. La maggior parte delle copie sono date in omaggio a professori e studiosi della materia.Questo per farti tenere i piedi per terra.
Potresti organizzare delle presentazioni della tua monografia in centri di studio/fondazioni che poi ti permettano di vendere il libro ai presenti
PUBBLICAZIONE TESI
Inviato da bartleboom , venerdì, maggio 08, 2009, 11:40 (5685 giorni fa) @ SE
» Tieni conto che per le monografie scientifiche case editrici tipo Franco
» Angeli riescono a vendere circa 200 copie in media, sfruttando i loro
» canali di distribuzione. La maggior parte delle copie sono date in omaggio
» a professori e studiosi della materia.Questo per farti tenere i piedi per
» terra.
» Potresti organizzare delle presentazioni della tua monografia in centri di
» studio/fondazioni che poi ti permettano di vendere il libro ai presenti
In effetti quello che mi intesserebbe sarebbe più la pubblicazione in se che la possibilità di guadagno. Detto questo chiaramente non vorrei nemmeno rimetterci. L'idea delle presentazioni non mi sembra male. L'unica cosa pensi che dovrei occuparmene io o sono cose di cui si occupa lacasa editrice. Scusami ma sono veramente ignorante sull'argomento.
PUBBLICAZIONE TESI
Inviato da johns, venerdì, maggio 08, 2009, 12:04 (5685 giorni fa) @ bartleboom
ciao,
per aver un po' di esperienza, ti dico che normalmente dovresti rivolgere al tuo professore, con il quale hai fatto la tesi. innanzitutto, potrebbe scrivere una introduzione, il che servirebbe da "garanzia" per gli studiosi che volessero acquistarlo. Poi normalmente, lavori "scientifici" come la tesi, i cui argomnti non sono gia' di per se' di grande circolazione, circolano soprattutto in ambiente accademico: quasi sempre gli autori utilizzano le copie stampate (non a spese loro, ma pagate dai dipartimenti universitari), per spedirle ai propri colleghi, e nei casi piu' fortunati, per spingerli a farne acquistare copie dalle varie biblioteche dell'università stessa.
I professori pubblicano libri perche' essi sono necessari per superare i concorsi, sono i "prodotti" della loro ricerca, e quasi sempre non pagano loro direttamente ma appunto le universita', o utilizzano fondi derivanti da progetti di ricerca finanziati da vari enti.
Non e' per essere pessimista, ma se speri che qualcuno acquisti volontariamente il tuo libri forse rimarrai un po' deluso....certo, a meno che il tuo libro non divenga un "caso" (per importanza e originalità) della ricerca all'interno della comunità accademica. Sono quasi sempre i professori che poi hanno avuto in dono i libri da parte dei colleghi, che scrivono recensioni positive (al di la' spesso del valore del libro stesso) spingendo cosi' ad acquistarlo.
Poi un'ultima precisazione, i professori universitari no spingeranno ad acqusitare il tuo libro, se dietro non ci sono loro!
Pubblicare un libro e' di per se' una cosa molto facile, non e' un gran traguardo (scusa se te lo dico, ma lo dico per esperienza diretta). Certo se a te piace l'idea di poter dire "io ho pubblicato la mia tesi" allora e' cosa diversa!
Spero di averti aiutato un po' a chiarirti!
» » Tieni conto che per le monografie scientifiche case editrici tipo Franco
» » Angeli riescono a vendere circa 200 copie in media, sfruttando i loro
» » canali di distribuzione. La maggior parte delle copie sono date in
» omaggio
» » a professori e studiosi della materia.Questo per farti tenere i piedi
» per
» » terra.
» » Potresti organizzare delle presentazioni della tua monografia in centri
» di
» » studio/fondazioni che poi ti permettano di vendere il libro ai presenti
»
» In effetti quello che mi intesserebbe sarebbe più la pubblicazione in se
» che la possibilità di guadagno. Detto questo chiaramente non vorrei
» nemmeno rimetterci. L'idea delle presentazioni non mi sembra male. L'unica
» cosa pensi che dovrei occuparmene io o sono cose di cui si occupa lacasa
» editrice. Scusami ma sono veramente ignorante sull'argomento.
PUBBLICAZIONE TESI
Inviato da sister, domenica, maggio 10, 2009, 00:39 (5684 giorni fa) @ bartleboom
» Buongiorno a tutti,
»
STai attento...non è una cosa normale dover pagare una casa editrice per aver pubblicata la tesi! non è un affare ma è un furto!
non dare soldi... di solito se la casa editrice è seria non ti chiede soldi (e spesso neanche te li dà per i diritti sulla tesi) e la pubblica ugualmente! attento!!!
ho appena ricevuto una telefonata da una piccola casa editrice a cuiSalcune setimane fa invia una copiadella mia tesi. Quello che mi è stato
» proposto in cambio della pubblicazione della mia tesi è l'acquisto di un
» numero variabile dalle 120 alle 150 copie da parte mia per una spesa di
» 1500/2000 euro. Nonostante credo sia comprensibile un'offerta del genere e
» per quanto l'idea di riuscire a pubblicare il mio lavoro mi stimola
» parecchio, una cifra simile per me rappresenta pursempre un'investimento.
» Quello che vi chiedo è: secondo voi come faccio per rivendere le copie da
» me acquistate> Iopensavodi proporle a qualchelibreria universitaria nella
» mia città e al limite a qualche professore che fosse interessato ad
» inserire l'argomento della mia tesi (si tratta di una tesi sul concerto di
» Paco Ibáñez all'Olympia, ossia di argomento storico letterario riferito al
» contesto della Spagna durante il franchismo, analizzato tramite i testi
» del concerto) nel proprio corso.Avete qualche idea o qualche nome da
» proporminon dico per andare a colpo sicuro ma almeno per indirizzarmi a
» persone potenzialmente interessate all'argomento(parte della tesi, tanto
» per farsi un'idea è visibile a quest'indirizzo
» http://www.tesionline.it/consult/pdfpublicview.asp>url=../__PDF/24603/24603p.pdf
» )>
»
» Grazie per i consigli
»
» Alessandro
PUBBLICAZIONE TESI x sister
Inviato da johns, domenica, maggio 10, 2009, 12:37 (5683 giorni fa) @ sister
a mio avviso, il problema non e' tanto che la casa editrice chieda soldi, tutte le case editrici di medie dimensioni (mi riferisco a quelle che pubblicano i lavori scientifici degli universitari, non quelle che pubblicano romanzi), chiedono quasi sempre soldi agli autori, solo che nel caso dei professori universitari questi soldi vengono pagati grazie a finanziamenti delle università, per il cui il professore non caccia di tasca sua. Ed non puo che essere cosi': i lavori scientifici hanno una circolazione estremamente limitata. L'aspetto piu' interessante per bartleboom che ha posto la domanda e' piu' che altro sull'utilità della pubblicazione: essa non e' un titolo da valutare nei concorsi o nelle graduatorie per l'insegnamento, serve soprattutto ai fini dell'inserimento nella carriera universitaria, mava da se' che se non si e' legati ad un professore, il valore della pubblicazione e' nullo.
» » Buongiorno a tutti,
» »
» STai attento...non è una cosa normale dover pagare una casa editrice per
» aver pubblicata la tesi! non è un affare ma è un furto!
» non dare soldi... di solito se la casa editrice è seria non ti chiede
» soldi (e spesso neanche te li dà per i diritti sulla tesi) e la pubblica
» ugualmente! attento!!!
»
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»
» ho appena ricevuto una telefonata da una piccola casa editrice a
» cuiSalcune setimane fa invia una copiadella mia tesi. Quello che mi è
» stato
» » proposto in cambio della pubblicazione della mia tesi è l'acquisto di
» un
» » numero variabile dalle 120 alle 150 copie da parte mia per una spesa di
» » 1500/2000 euro. Nonostante credo sia comprensibile un'offerta del genere
» e
» » per quanto l'idea di riuscire a pubblicare il mio lavoro mi stimola
» » parecchio, una cifra simile per me rappresenta pursempre
» un'investimento.
» » Quello che vi chiedo è: secondo voi come faccio per rivendere le copie
» da
» » me acquistate> Iopensavodi proporle a qualchelibreria universitaria
» nella
» » mia città e al limite a qualche professore che fosse interessato ad
» » inserire l'argomento della mia tesi (si tratta di una tesi sul concerto
» di
» » Paco Ibáñez all'Olympia, ossia di argomento storico letterario riferito
» al
» » contesto della Spagna durante il franchismo, analizzato tramite i testi
» » del concerto) nel proprio corso.Avete qualche idea o qualche nome da
» » proporminon dico per andare a colpo sicuro ma almeno per indirizzarmi a
» » persone potenzialmente interessate all'argomento(parte della tesi,
» tanto
» » per farsi un'idea è visibile a quest'indirizzo
» »
» http://www.tesionline.it/consult/pdfpublicview.asp>url=../__PDF/24603/24603p.pdf
» » )>
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» » Grazie per i consigli
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» » Alessandro
PUBBLICAZIONE TESI da sister
Inviato da sister, domenica, maggio 10, 2009, 12:48 (5683 giorni fa) @ johns
perchè la pubblicazione non dovrebbe valere come punteggio nei concorsi>>>
» a mio avviso, il problema non e' tanto che la casa editrice chieda soldi,
» tutte le case editrici di medie dimensioni (mi riferisco a quelle che
» pubblicano i lavori scientifici degli universitari, non quelle che
» pubblicano romanzi), chiedono quasi sempre soldi agli autori, solo che nel
» caso dei professori universitari questi soldi vengono pagati grazie a
» finanziamenti delle università, per il cui il professore non caccia di
» tasca sua. Ed non puo che essere cosi': i lavori scientifici hanno una
» circolazione estremamente limitata. L'aspetto piu' interessante per
» bartleboom che ha posto la domanda e' piu' che altro sull'utilità della
» pubblicazione: essa non e' un titolo da valutare nei concorsi o nelle
» graduatorie per l'insegnamento, serve soprattutto ai fini dell'inserimento
» nella carriera universitaria, mava da se' che se non si e' legati ad un
» professore, il valore della pubblicazione e' nullo.
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PUBBLICAZIONE TESI da sister
Inviato da johns, domenica, maggio 10, 2009, 13:20 (5683 giorni fa) @ sister
sei a conoscenza di concorsi in cui si valutano le pubblicazioni> non mi sembra che nelle graduatorie per insegnanti si valutino le pubblicazioni a stampa, o ad altri concorsi cui ho partecipato io. Alcuni rari, come ad esempio quelli per addetti culturali presso il MAE, ma in linea di principio non costituiscono titolo valutabile. Poi se puoi fare degli esempi concreti di concorsi, aggiornami pure! Grazie
» perchè la pubblicazione non dovrebbe valere come punteggio nei concorsi>>>
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» » a mio avviso, il problema non e' tanto che la casa editrice chieda
» soldi,
» » tutte le case editrici di medie dimensioni (mi riferisco a quelle che
» » pubblicano i lavori scientifici degli universitari, non quelle che
» » pubblicano romanzi), chiedono quasi sempre soldi agli autori, solo che
» nel
» » caso dei professori universitari questi soldi vengono pagati grazie a
» » finanziamenti delle università, per il cui il professore non caccia di
» » tasca sua. Ed non puo che essere cosi': i lavori scientifici hanno una
» » circolazione estremamente limitata. L'aspetto piu' interessante per
» » bartleboom che ha posto la domanda e' piu' che altro sull'utilità della
» » pubblicazione: essa non e' un titolo da valutare nei concorsi o nelle
» » graduatorie per l'insegnamento, serve soprattutto ai fini
» dell'inserimento
» » nella carriera universitaria, mava da se' che se non si e' legati ad un
» » professore, il valore della pubblicazione e' nullo.
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PUBBLICAZIONE TESI da sister aggiungo
Inviato da johns, domenica, maggio 10, 2009, 13:22 (5683 giorni fa) @ johns
certo, ho escluso i concorsi universitari, dove le pubblicazioni contano e sono i principali titoli ad essere valutati, ma questo lo abbiamo gia' discusso in precedenza.
» sei a conoscenza di concorsi in cui si valutano le pubblicazioni> non mi
» sembra che nelle graduatorie per insegnanti si valutino le pubblicazioni a
» stampa, o ad altri concorsi cui ho partecipato io. Alcuni rari, come ad
» esempio quelli per addetti culturali presso il MAE, ma in linea di
» principio non costituiscono titolo valutabile. Poi se puoi fare degli
» esempi concreti di concorsi, aggiornami pure! Grazie
»
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» » perchè la pubblicazione non dovrebbe valere come punteggio nei
» concorsi>>>
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» » » a mio avviso, il problema non e' tanto che la casa editrice chieda
» » soldi,
» » » tutte le case editrici di medie dimensioni (mi riferisco a quelle che
» » » pubblicano i lavori scientifici degli universitari, non quelle che
» » » pubblicano romanzi), chiedono quasi sempre soldi agli autori, solo
» che
» » nel
» » » caso dei professori universitari questi soldi vengono pagati grazie a
» » » finanziamenti delle università, per il cui il professore non caccia
» di
» » » tasca sua. Ed non puo che essere cosi': i lavori scientifici hanno
» una
» » » circolazione estremamente limitata. L'aspetto piu' interessante per
» » » bartleboom che ha posto la domanda e' piu' che altro sull'utilità
» della
» » » pubblicazione: essa non e' un titolo da valutare nei concorsi o nelle
» » » graduatorie per l'insegnamento, serve soprattutto ai fini
» » dell'inserimento
» » » nella carriera universitaria, mava da se' che se non si e' legati ad
» un
» » » professore, il valore della pubblicazione e' nullo.
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PUBBLICAZIONE TESI
Inviato da bartleboom , domenica, maggio 10, 2009, 13:55 (5683 giorni fa) @ johns
Grazie a tutti per le risposte.
Il fatto che mi abbiano chiesto dei soldi per la pubblicazione non mi ha stupito visto che la casa editrice credo sia di dimendsioni medio pubbliche ed essendo il mio lavoro una tesi di laurea difficilmente avrebbe un interesse al di fuori del circuito universitario, almeno presentata nella sua forma attuale. Dico questo perchè la mia tesi è incentrata sull'analisi di un disco di Paco Ibáñez, un cantante spagnolo attivo soprattutto durante la dittatura franchista.
Nel frattempo ho parlato con la mia relatrice che mi ha proposto alcune possibili pubblicazioni su una rivista interessata che io stesso avevo contattato e acui lei collabora. Per quanto riguarda la pubblicazione dell'intero lavoro (a cui sarei interessato non per guadagno ne per soddisfazione personale, ma come pubblicazione da mettere a curriculum per eventuali concorsi all'interno dell'università) non credo di accettare la proposta della casa editrice perchè ora come ora non ho davvero la possibilità di permettermi un investimento del genere. Quello che mi è stato consigliato è di provare a impostarla in maniera meno accademica e di provare a proporla al di fuori del circuito universitario e penso che è quello che farò.
Grazie ancora
Ciao a tutti
PUBBLICAZIONE TESI
Inviato da SE, domenica, maggio 10, 2009, 22:08 (5683 giorni fa) @ bartleboom
Beh mi pare che gia pubblicare in alcune riviste sia ottimo.
Cosi' se avra una buona risonanza magari la tua relatrice trova dei soldi di dipartimento per farti pubblicare tutto il lavoro.
In italia sono davvero poche le case editrici che pubblicano monografie scientifiche senza fondi. Anche il Mulino, per dare un'idea delle dimensioni chiede contributi.Ma appunto di solito non pagano gli autori ma gli istituti per cui lavorano.
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