help! (Insegnamento Lingua Italiana)
Inviato da aivi , venerdì, agosto 07, 2009, 11:11 (5595 giorni fa)
buongiorno a tutti,
mi chiamo silvia, ho 28 anni ho un master in Didattica dell'italiano a stranieri e una laurea in filosofia.
A fine settembre vorrei partire per (re)imparare bene l'inglese (attualmente parlo molto bene solo lo spagnolo!) ma sono molto indecisa sulla meta e i tipi di corsi da scegliere. C'è qualcuno che ha avuto esperienze in tal senso e voglia consigliarmi una città che non sia la solita Londra (magari anche per poter risparmiare un po'!) o darmi preziosi suggerimenti>>>
sono in alto mare, lo so....!
grazie mille a tutti ! :)
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Inviato da nadia_pa , lunedì, agosto 10, 2009, 16:14 (5591 giorni fa) @ aivi
Vai a Bristol!
è più economica di Londra sicuramente, ci sono meno italiani, la gente è molto aperta e gentile, c'è una buona università con il dipartimento di italiano e magari puoi fare degli scambi di conversazione...
corsi di inglese ne fanno ovunque ormai.
insomma, non è perfetta,ma si sta bene.
in bocca al lupo
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Inviato da Madda, venerdì, agosto 14, 2009, 14:41 (5588 giorni fa) @ aivi
Per risparmiare dovresti evitare il Sud del Paese. Leeds
potrebbe essere un'idea, Newcastle, Glasgow, York...
Non credo si possa dire che una citta' e' in assoluto migliore di un'altra!
Dipende molto dai tuoi interessi.
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Inviato da Mayqueen, venerdì, agosto 14, 2009, 15:58 (5587 giorni fa) @ Madda
Il nord è molto meno caro del sud, però l'impatto linguistico potrebbe essere un po' più duro, ma non cosi' tanto alla fine, anche perchè, se scegli città universitarie, ci sono studenti provenienti da ogni parte (del regno Unito e del mondo). Come dice Madda, dipende molto dai tuoi interessi ed esigenze (attività culturali, importanza delle università, scena musicale, bellezze artistiche, collegamenti con aereoporti italiani...)
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Inviato da nadia_pa , venerdì, agosto 14, 2009, 23:31 (5587 giorni fa) @ aivi
anche Leeds è molto bella!
verissimo, il nord è sicuramente più economico.
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Inviato da giiha, sabato, agosto 15, 2009, 15:54 (5586 giorni fa) @ nadia_pa
» anche Leeds è molto bella!
» verissimo, il nord è sicuramente più economico.
Ciao! questa agenzia cerca tirocinanti per stage non pagati, nell'Ovest dell'Irlanda. www.carainternational.net
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Inviato da nadia_pa , mercoledì, agosto 19, 2009, 01:15 (5583 giorni fa) @ giiha
No agli stages non pagati!
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Inviato da erica, mercoledì, agosto 19, 2009, 13:10 (5583 giorni fa) @ nadia_pa
» No agli stages non pagati!
Nadia, sono d'accordo sul fatto che sempre piu' si offrono stage
senza neppure un rimborso spese. Pero' per persone giovani e spesso alla
prima esperienza a volte sono davvero occasioni per imparare qualcosa, viaggiare, trovarsi per la prima volta a contatto col mondo del lavoro. Il problema e' che ci sono troppe persone che non trovando lavoro si trovano a dover accettare stage e borse di studio fino a 30 annio piu'. In un circolo vizioso
i datori di lavoro trovando sempre gente anche gia' con esperienza disposta a lavorare gratis continua a offrirne. Per questo io dico che secondo me bisognerebbe accettare stage solo un anno dopo la laurea e poi "pretendere" un lavoro retribuito. Lo so che a volte piuttosto che rimanere senza lavoro si fa qualsiasi cosa... Boh, era solo per dire che il volontariato secondo me e' utile come fanno in molti paesi europei: subito dopo la maturita' come year off, oppure subito dopo la laurea per fare un'esperienza all'estero o per inserirsi nel mondo del lavoro. Dopo nella maggior parte dei casi diventa il parcheggio di chi e' in cerca disperata di lavoro.
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Inviato da nadia_pa , mercoledì, agosto 19, 2009, 19:20 (5582 giorni fa) @ erica
» » No agli stages non pagati!
»
» Nadia, sono d'accordo sul fatto che sempre piu' si offrono stage
» senza neppure un rimborso spese. Pero' per persone giovani e spesso alla
» prima esperienza a volte sono davvero occasioni per imparare qualcosa,
» viaggiare, trovarsi per la prima volta a contatto col mondo del lavoro. Il
» problema e' che ci sono troppe persone che non trovando lavoro si trovano a
» dover accettare stage e borse di studio fino a 30 annio piu'. In un circolo
» vizioso
» i datori di lavoro trovando sempre gente anche gia' con esperienza
» disposta a lavorare gratis continua a offrirne. Per questo io dico che
» secondo me bisognerebbe accettare stage solo un anno dopo la laurea e poi
» "pretendere" un lavoro retribuito. Lo so che a volte piuttosto che
» rimanere senza lavoro si fa qualsiasi cosa... Boh, era solo per dire che
» il volontariato secondo me e' utile come fanno in molti paesi europei:
» subito dopo la maturita' come year off, oppure subito dopo la laurea per
» fare un'esperienza all'estero o per inserirsi nel mondo del lavoro. Dopo
» nella maggior parte dei casi diventa il parcheggio di chi e' in cerca
» disperata di lavoro.
Erica,
sono d'accordo con te. Poi proprio io forse non avrei dovuto dire, in una frase, che sono contraria agli stages non pagati...perché anch'io ne ho fatto uno all'estero. In realtà era un Leonardo non retribuito dato che ero idonea, ma non assegnataria di borsa. Non ho percepito nulla fintanto che l'impresa ha deciso di darmi un piccolissimo rimborso spese. Davvero piccolo per tutto quello che facevo e per le ore che rimanevo in impresa...
Di certo sono stata molto grata di questa cosa, mi ha fatto passare sicuramente meno fame del dovuto.
Però penso: io, con parecchi sacrifici, sono riuscita ad andare all'estero, affittare una stanza...ecc. ecc. C'è gente con molti più problemi di me, come potrebbe permettersi tutto ciò>
Il volontariato va fatto, dovrebbe essere quasi un obbligo, almeno secondo me, ma va e può essere fatto unitamente a un lavoro. Questa è la grossa differenza tra noi e molti paesi dell'Europa del Nord soprattutto.
Anche durante uno stage RETRIBUITO si può fare volontariato. E' vero, ormai è tutto un circolo vizioso, ma se iniziamo a spezzarlo le cose magari andranno meglio, chi lo sa.
L'anno sabbatico, year off, chiamalo come ti pare, riescono a prenderlo solo persone che possono permetterselo. Non ti dico gente ricca, ma spensierata si.
Comunque a me lo stage non retribuito non mi ha portato da nessuna parte e sono quasi 3 anni che cerco lavoro.
Ciao!
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Inviato da erica, giovedì, agosto 20, 2009, 09:44 (5582 giorni fa) @ nadia_pa
Io forse sono ancora molto ingenua perche' non ho ancora iniziato a cercar lavoro. Pero' anch'io ho fatto uno stage part-time pagato pochissimo mentre facevo l'aupair e tornavo in Italia a dare esami (proprio perche la mia famiglia non mi poteva aiutare). Il beneficio piu' grande e' stato quello della lingua, dato che in un anno ho davvero imparato molto. Ho conosciuto tanti ragazzi stranieri che hanno fatto il sabbatico ma lavorando (la maggior parte lo fa cosi') o appoggiandosi allo SVE subito dopo la maturita, prima dell'universita. Certo se lo fai a 18 anni ti accontenti di un lavoro come cameriere, oppure a aiutare i ragazzi disabili, fa crescere e impararre le lingue. Invece in Italia di solito si cerca dopo laurea e specializzazioni e si ha piu' pretese...Tante mie amiche non vogliono lavorare coi bambini, non coi disabili, non con gli anziani. Insomma vogliono posti qualificati. Certe volte mi pare che i ragazzi italiani siano meno abituati ad adattarsi, nel senso che prima di andare all'estero devono laurearsi, poi pensarci un anno, vedere se si puo' partire solo per qualche settimana perche temono di star via troppo, e nel frattempo hanno 30 anni e molte organizzazioni internazionali li ritengono gia troppo vecchi.
Poi la situazione nel campo del lavoro fa paura in questo periodo, su questo hai perfettamente ragione.
Pero' mi fa tristezza vedere rassegnazione. Tipo un mio compagno di corso (di lingue straniere!) mi ha detto che non impara bene l'inglese perche in Italia i film sono doppiati. ma ti pare > Perche non puoi guardarti film su YOU TUBE o prenderti un video e guardartelo in inglese> Leggerti il guardian su internet> cioe' secondo me tanti ragazzi sono comodoni e il sistema non cambia (anche)perche' loro stessi non si impegnano davvero per cambiare qualcosa.Pensano che una volta passati gli esami hai tutto quel che serve...
comunque non era per polemica, erano solo riflessioni sulle tante offerte che appaiono su questo sito. secondo me molte sono valide (ma a seconda di quando e come le si sfrutta).
help!
Inviato da nadia_pa , giovedì, agosto 20, 2009, 17:08 (5581 giorni fa) @ erica
» Erica ti do perfettamente ragione, poi ognuno in fondo fa quel che può, in un verso o nell'altro.
E' vero che c'è molta gente come dici tu, rassegnata oppure che cerca subito un lavoro qualificato nonappena uscita dall'università. Però ti assicuro che c'è molta altra gente che fa quello che hai fatto tu o quello che ho fatto io. C'è gente poi che con molti sacrifici (come me e te, mi pare di capire)è disposta ad andare all'estero pur di arricchire la propria esperienza. Però ti assicuro che c'è tanta gente che non lo può fare, con tutti i sacrifici del mondo, vuoi anche per situazioni familiari poco felici o per milioni di altri motivi.
Poi, ti ripeto, è vero anche che ci sono i casi opposti. Gente che vuole tutto e subito senza neanche sforzarsi.
L'anno sabbattico lavorando è una gran contraddizione. Perché in quel caso si tratta proprio di un anno all'estero in cui si lavora pur di imparare meglio una lingua o anche per fare un'esperienza di vita importante. Io ho conosciuto gente che per un anno o più è andata in giro per il mondo a zonzo. Io non potrei permettermelo, ma la cosa è personale, probabilmente. Poi, che sia sabbatico dagli studi è un altro conto ancora.
Insomma, di situazioni ce ne sono milioni e io qui ne ho prese in considerazione solo un paio.
Non sei affatto ingenua perché non sei ancora entrata nel mondo del lavoro. Questo non significa niente. Anzi fai benissimo a fare esperienza prima di laurearti perché così andrebbe fatto o comunque mi sembra la cosa migliore da fare.
Però siamo d'accordo sul fatto che la cameriera non puoi farla a vita. La au pair neanche. Lo SvE dura un anno (o sei mesi) non per nulla. Idem l'Erasmus e il Leonardo e il Comeinus e chipiùnehapiùnemetta.
Voglio dirti: il tutto è partito dallo stage non retribuito, cosa per cui, adesso, con il senno di poi, non mi ritrovo tanto d'accordo per il semplice motivo che l'azienda incassa e anche capitali piuttosto alti. Quindi trovo veramente assurdo che ci siano milioni di giovani che pur di fare un'esperienza formativa si lascino sfruttare per bene. A questo punto, sarei molto più favorevole per uno SVE.
Poi, appunto, è il mio punto di vista e neanch'io voglio fare polemica, anzi trovo molto interessanti questi 'dibattiti'.
Ah, un'altra cosa: il tuo collega che dice di non imparare l'inglese perché da noi i film sono doppiati, non ha proprio tutti i torti. nell'Europa del nord vecchi, bambini e anche gente che non può andare a scuola sa l'inglese per questo e perché è molto diffuso in generale, attraverso l'uso dei mezzi di comunicazione, pubblicità...ecc. ecc. Quindi noi ci ritroviamo nei loro paesi a lavorare, pur di imparare qualcosa in più a livello linguistico, quando anche il nostro stato potrebbe fare qualcosa a riguardo. E non parlo di inutili e stupide campagne delle 'tre ì' (informatica, inglese e...idiozia>>), ma di qualcosa di più formativo.
In bocca al lupo!
ciao!
help!
Inviato da SE, venerdì, agosto 21, 2009, 14:38 (5581 giorni fa) @ nadia_pa
Io sono d'accordissimo con entrambe nel senso che i)gli stage dovrebbero almeno offrire un rimborso spese, o si possono accettare tirocinii non pagati prima della laurea o subito dopo la laurea se offrono davvero di imparare qualcosa;ii)non bisogna pensare di vivere di borse e tirocinii per anni dopo la laurea, ma anche svegliarsi e non disdegnare opportunita' di lavoro anche umile per imparare la lingua; iii) che bisogna darsi da fare per arrivare alla laurea conoscendo gia le lingue e dare sempre la colpa al sistema, all'universita', alla televisione non aiuta. Anche la cultura generale mi pare quella di non partire senza capire che arrivare alla laurea avendo praticato per 6 mesi o un'anno ( ma gente che si occupa di SVE mi ha detto che la maggior parte dei ragazzi richiede periodi brevi!>!)una lingua e' un vantaggio vero per la propria formazione, anche per trovare lavoro.Ci sono tante opportunita' a basso costo sia per partire
sia per imparare le lingue da casa (appunto internet, video, libri). E chi non ha voglia o la possibilita' ( ma io sinceramente conosco solo gente che per ragioni personali ha scelto di non partire e/o sceglie giorno per giorno di non usare le lingue per pigrizia o disinformazione!)di farne uso forse dovrebbe perlomeno studiare
in un corso di laurea che non sia lingue.Io non ho il lavoro dei miei sogni, ma ho sempre trovato lavori e lavoretti interessanti, che mi hanno fatto crescere professionalemnte e creato sempre nuove opportunita. Erica secondo me sei sulla strada piu' che giusta, Nadia, mi sembra quasi impossibile che da 3 anni cerchi lavoro senza trovarne. Forse intendi IL LAVORO, tipo diventare insegnate di ruolo. Comunque sono certa che se ci metti l'impegno che dici e sei molto qualificata troverai presto.In bocca la lupo a entrambe!
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help!
Inviato da nadia_pa , sabato, agosto 22, 2009, 01:40 (5580 giorni fa) @ SE
anch'io do ragione a entrambe, perché non credo in una verità assoluta, men che meno nella mia, altrimenti non starei qui a tentare di capirmi e di capirci. Il confronto mi piace.
Detto ciò, forse intendo una cosa che stia a metà tra IL LAVORO (che non è detto sia il lavoro dei propri sogni, ma un lavoro quanto meno continuativo e stabile, sì) e il lavoro molto, ma molto, saltuario che -ovviamente- in 3 anni sono riuscita (con difficoltà) a trovare, ribadisco, saltuariamente.
IL LAVORO, attualmente, o meglio, personalmente, sarebbe anche solo avere una supplenza (o un'assunzione temporanea>)di 6 mesi (forse anche questa sarebbe troppo, e lo dico senza alcun tipo di ironia). Non riuscirei a pretendere di diventare insegnante di ruolo dal momento che ci sono insegnanti che passano di ruolo dopo 10 anni.
E chissà che questo non sia anche il mio caso, visto che il Miur non vuole riconoscermi un'abilitazione presa all'estero. Giustamente, avrei dovuto prenderla in Italia...se solo avessero fatto più SISS e se queste non fossero state a numero chiusissimo. Però, alt, il mea culpa lo faccio senz'altro. Dare colpe a terzi, non serve. Non del tutto, per lo meno.
Purtroppo, inoltre, sono una pessimista, confesso. Un po' di sano ottimismo non guasterebbe. Delle volte infatti mi ritengo più che fortunata. Oltre ai pochi casi che abbiamo preso in considerazione, c'è gente che davvero aspetta anni e anni prima di vedere i primi frutti di tanta ricerca. (neanche questa gente riesco a immaginarmela a casa, mani in mano a lamentarsi)
Erica, l'ho detto prima, ma lo ripeto per incoraggiarti, fai benissimo così come fai.
per quel che riguarda me: 3 anni, in fondo, sono ancora molto pochi.
crepi il lupo!
nadia