Assistenti lingua italiana all'estero (Insegnamento Lingua Italiana)
Inviato da Stefania83 , mercoledì, gennaio 27, 2010, 14:45 (5420 giorni fa)
Vorrei esprimere tutta la mia delusione riguardo l'esperienza che sto vivendo in Francia come assistente di lingua italiana.
In primo luogo la situazione non è assolutamente quella che il ministero aveva descritto nel bando di concorso, ovvero: non si affianca un docente di lingua italiana proponendo delle attività in quanto rappresentante della lingua e della cultura italiana,e quindi imparando il mestiere, ma si è docente di lingua a tutti gli effetti, anche perchè di altri insegnanti di italiano non se ne vede neanche l'ombra. Un imprevisto da un lato stimolante, dall'altro problematico visto che non possiedo alcuna preparazione di tipo pedagogico (lavoro in una scuola elementare). L'impegno da parte mia è stato grande, ho cercato del materiale per conto mio(faccio presente che la scuola non mi ha fornito libri, informazioni, un bel niente)e in qualche modo sono riuscita a "inventarmi" come insegnante, creando giochi e attività da far fare ai bambini. Ma non si può essere insegnanti senza una preparazione. Non si può fare un concorso per un ruolo e ritrovarsi in una situazione completamente diversa, mi sento truffata! L'ambiente in cui lavoro è privo di stimoli, i colleghi sono sgarbati, non vengo proprio considerata.
Scusate lo sfogo. Sono certa che altri miei colleghi assistenti in questo momento siano soddisfatti e contenti, per me è stata una delusione su tutti i fronti e non vedo l'ora che finisca.
Assistenti lingua italiana all'estero
Inviato da bartleboom , mercoledì, gennaio 27, 2010, 15:26 (5420 giorni fa) @ Stefania83
L'hanno scorso anch'io ho vissuto un'esperienza simile in una delle scuole ed è poi finita in litigio con i professori. Invece che ridurti a questo punto fai presente la cosa all'Acadèmie o all'Inspection acadèmique perchè tu non sei lì a fare la supplente di nessuno: in primo luogo perchè giustamente non ne hai le competenze; in secondo luogo perchè non è compito tuo, ma degli insegnanti, quello di seguire le classi (in teoria non potrebbe affidarti più di metà classe, e anche per questo hanno bisogno del tuo consenso). Non ti assicuro che le tue lamentele vengano accolte, ma senz'altro ne hai pieno diritto.
Per quanto mi riguarda nelle altre scuole mi sono trovato in un ambiente splendido e collaborativo che ha fatto del mio soggiorno in Francia un'esperienza splendida dal punto di vista formativo. Per questo non mi sembra proprio il caso di buttare via 7 mesi per colpa di gente che si sta approfittando di te.
Assistenti lingua italiana all'estero
Inviato da martaxxx, mercoledì, gennaio 27, 2010, 15:30 (5420 giorni fa) @ Stefania83
ciao, voglio esprimerti tutta la mia solidarietà per la situazione che stai vivendo. anche io sono assistente di lingua e devo ammettere che le cose non vanno così male: il dipartimento è pieno di libri che posso consultare e dai quali prendo spunto per le ore di lezione.
per quanto riguarda il rapporto umano con gli altri colleghi del dipartimento... bè, sono quasi nulli.... non mi considerano proprio, sono solo una che gli risparmia delle ore di lavoro, ma in quanto a consigli quasi niente. preparano giochi per le loro ore e non mi dicono come fanno... e io non ho mai fatto questo mestiere quindi mi devo arrangiare da sola..
ti dico solo che hanno fatto una festa di natale con tanto di giochi e spuntino e a me non hanno detto nulla... a parte il fatto che non sarei stata presente, almeno potevano rendermi partecipe...
per fortuna con gli alunni va tutto bene e tutto sommatto devo dire che sta risultando un'esperienza positiva...
buona fortuna e resisti!!!
Assistenti lingua italiana all'estero
Inviato da rosario85, mercoledì, gennaio 27, 2010, 15:46 (5420 giorni fa) @ Stefania83
Ciao mi dispiace che la tua esperienza sia stata cosi negativa, io però vorrei dire a chi a presentato domanda quest anno che non è sempre e ovunque così.
Io sono stato assistente di italiano in Bretagna due anni fa. Ho affiancato i docenti nelle loro ore, lasciandomi da solo solo in alcuni casi, ma sempre monitorato dai tutor che mi hanno dato vari consigli per "imparare il lavoro". Inoltre, visto che gli insegnanti di lingue erano tutti abbastanza giovani, si è creato un ottimo rapporto con loro, anche al di fuori della scuola.
Spero che il mio caso sia la norma e quelle negative solo un'eccezione. Un in bocca al lupo a tutti quelli che l'anno prossimo saranno assistenti all'estero.
Assistenti lingua italiana all'estero
Inviato da mariatere, mercoledì, gennaio 27, 2010, 16:15 (5420 giorni fa) @ Stefania83
permettimi di dissentire completamente da quello che dici, io sono stata assistente d'italiano in francia qualche anno fa' e nonostante i problemi che ci sn stati in alcune scuole( e che ci sn inevitabilmente in ogni posto di lavoro) la reputo una delle piu' belle esperienze della mia vita, ho imparato tanto, ho scommesso su me stessa, mi sono impegnata molto a preparare le mie lezioni (come tutti gli assistenti peraltro, tu nn fai eccezione),nelle mediateche delle mie scuole c'erano pochissimi testi di italiano che contenevano anche molti orrori, sono stata io a donare alcuni testi alle mediateche con grande ringraziamento da parte di tutti.
io invece ringrazio di essere stata una vera insegnante (nel senso che gestivo la classe da sola)questo mi ha permesso di sentirmi piu' libera in classe, di instaurare un bel rapporto coi ragazzi, e di evitare i problemi che sorgono inevitabilmente qnd si lavora in compresenza.
Ricordo che una volta un ragazzino anzichè dire "domestica" o"collaboratrice domestica" o termini simili mi aveva detto "la serva di casa", io gli avevo corretto qst termine, se in classe con me ci fosse stata anche la docente d'italiano l'imbarazzo sarebbe stato grande,non si deve mai sconfessare un docente, allora io ho ripiegato su fatto che il termine era desueto ma corretto perchè il testo dal quale era tratto era molto datato; poi ho spiegato che oggi quel termine era considerato offensivo e si preferiva usare altri termini.
NATURALMENTE POI AVEVO SPIEGATO ALLA DOCENTE QST FATTO (e lei mi aveva ringraziato per qst precisazione, anzi spesso mi chiedeva dei consigli e io glieli davo,lei col francese mi ha aiutato mlt,ed io le chiedevo consigli).
Nel contratto di assistentato c'è scritto che si puo' lavorare in diversi modi: in compresenza o con un gruppo classe, in genere si predilige qst ultima soluzione perchè è piu' utile per tutti,è meglio infatti dividere una classe di 30-35 alunni in due gruppi classe,è meglio per gli alunni(che hanno cosi' la possibilità di intervenire di piu' in classe) ma anche per gli assistenti ed i docenti.
A volte per diversi motivi ho lavorato con la classe intera e d è stato utile anche quello,nn è semplice gestire una classe cosi' numerosa ma mi è servito tanto, qnd è capitato non mi sono lamentata perchè si puo' soprassedere per certe cose, certo se poi l'eccezione diventa la regola allora è meglio mettere le cose in chiaro.
per quanto riguarda il fatto che tu nn abbia esperienza, mi sembra una cosa normale infatti il bando per fare gli assistenti era rivolto a studenti o giovani laureati, pertanto con zero esperienza.
nella vita appena si inizia un nuovo lavoro bisogna fare la gavetta ed è cosi' che funziona per tutte le cose; cerca di trovare la forza in te per andare avanti,ispirati agli insegnanti che ti sn piaciuti qnd eri una allieva, cerca di usare il loro metodo o createne uno tuo,piu' andrai avanti piu' diventerai brava qst è sicuro, è capitato a tutti cosi'.
io i primi tempi preparavo il materiale, lo inventavo di sana pianta(creavo testi, dialoghi e battevo il tutto al pc ed inserivo immagini che semplificano mlt il lavoro anche ai ragazzi) ma poi dopo i primi tempi era troppo stressante e le idee scemavano,cosi' tornata in italia per le vacanze ho preso dei libri dalle scuole elementari e medie della mia città ,ho fatto delle fotocopie e a volte le usavo in classe, sn state cose molto utili.
per lavorare coi ragazzi piu' grandi usavo delle antologie italiane per le medie, HO LAVORATO MLT anche CON LE CANZONI( i ragazzini imparano di piu' qnd si divertono)e poi è anche un modo di fare cultura e civiltà perchè i ragazzi hanno modo di conoscere la musica italiana...confrontati con gli altri assistenti della tua regione di sicuro avranno tante idee da proporti o potete scambiarvi del materiale.
io in una scuola ho avuto tante difficoltà ma ho tirato avanti(qst capita a tanti di avere dei problemi coi docenti etc ma qst è il mondo del lavoro, tu fai cio' che ti compete e fregarene del resto), è stata nonostante i problemi piccoli o grandi(ero in francia nell'anno dei problemi degli incendi nelle banlieues)una esperienza utilissima, ho imparato tanto.
le cose facili non esistono, bisogna lavorare duro, se poi la tua esperienza è veramente pessima puoi rinunciare quando vuoi anche perchè è un tuo diritto, al tuo posto verrà contatto un altro assistente.
ciao
Assistenti lingua italiana all'estero
Inviato da zazaso , mercoledì, gennaio 27, 2010, 16:16 (5420 giorni fa) @ Stefania83
Ciao,anche io ero assistente di lingua in Francia,stessi problemi tuoi..
Figurati che ho dovuto fare pure gli esami di maturità,preparare anche un dvd ed un sito internet,cose che a noi assistenti non tocca fare..
Coi colleghi in dieci mesi nessun rapporto,ero solo una schiava e basta,mai un caffé,mai un invito,nemmeno per le feste che facevano a scuola..
Si ricordavano di me solo per fare supplenze o ore pomeridiane..
TI dico solo,ero comenius,che m'hanno fatto patire per il prolungamento,minacciandomi di non accettare,m'hanno costretta addirittura a pulire gli armadi,fare fotocopie,montare e smontare pc,sistemare cavi..
Umiliazioni a non finire,pero' alla fine ho fatto come loro,li ho ignorati,avevo come alleati i ragazzi,con cui ancora oggi esco a bere,a cena etc..A fine anno m'hanno scritto una lettera stupenda,che m'ha ripagata di tutto..avere la loro stima non ha prezzo!
In bocca al lupo per tutto e tieni duro!
Assistenti lingua italiana all'estero
Inviato da assistente, mercoledì, gennaio 27, 2010, 17:25 (5420 giorni fa) @ Stefania83
La mia sarà una voce fuori dal coro
ma trovo in quello che leggo una contraddizione di fondo che non è facile da digerire.
Sono stata assistente d'italiano, anch'io in Francia.
Ho lavorato non tanto, tantissimo. Non a livello di ore effettive che sono state come da contratto, 12 settimanali. Ma gestire le classi, ben 9 con livello differenziato ha richiesto un lavoro enorme che però si è ben armonizzato con viaggi ed amicizie. Insomma non mi sono fatta perdere occasione alcuna e allo stesso tempo il lavoro è stato super apprezzato dai docenti e dall'equipe pedagogica. E io sono una comune mortale come voi, senza strapoteri o qualità eccelse. In tutto questo un docente l'ho visto 2 sole volte. Questa cosa non mi andava giù ma dal momento che il mio lavoro lo svolgevo, i ragazzi avanzavano e i progressi erano visibili, me ne sono sbattuta.
Non ho ricevuto nessun aiuto, nessuno mi ha detto fai questo, fai quell'altro ma sapendo di dover fare l'assistente mi sono procurata materiali prima della partenza, alla fine neanche tanti. L'assistente deve lavorare soprattutto sull'oralità, con giochi per esempio. E per i giochi non servono tante sovrastrutture. L'impiccato e la caccia al tesoro sono ottime tecniche e non richiedono niente! Basta solo la fantasia e avere ben chiaro ciò che si deve far apprendere.
Dal momento in cui si partecipa ad un concorso per fare l'assistente, non si deve essere insegnanti, è vero, ma almeno è necessario pensare ciò a cui si va incontro.
I rapporti con i docenti non sempre possono essere idilliaci (nella vita nonsempre si ha la fortuna di incontrare persone splendide) ma ne se può parlare e fare presente questa cosa a chi di dovere.
Non mi piace la pretesa e questo vale in generale nel mondo del lavoro.
Se avessi fatto un esame di coscienza prima e ti saresti ritenuto/a inadeguata al lavoro di assistente avresti potuto evitare di presentare la domanda. Ci sono tante opportunità per fare esperienze all'estero.
Non puoi crucciarti se i docenti non ti indichino i materiali. Nessuno lo fa. E' l'assistente a proporli, a lavorare autonomamente, altrimenti a che servirebbe il madrelingua>>> La scuola neanche lo richiederebbe visto che è una spesa economica non indifferente ...
Assistenti lingua italiana all'estero
Inviato da vaivà, mercoledì, gennaio 27, 2010, 17:44 (5420 giorni fa) @ assistente
Non sono d'accordo con quello che ha scritto Assistente.
Va bene procurarsi i materiali, va bene collaborare, ma a me non piacciono neanche gli atteggiamenti da schiavo fesso e contento. L'assistente è assistente, ossia assiste il professore, non lo sostituisce. Armarsi di buona volontà è necessario, ma lo è ancora di più(a mio avviso) denunciare le situazioni di SFRUTTAMENTO come quelle dei colleghi. Anche perchè il lavoro dell'assistente dopo 9 mesi finisce, e anche se è stato sfruttato amen, ma gli studenti restano le uniche vittime di questo sistema.
Assistenti lingua italiana all'estero
Inviato da luci, mercoledì, gennaio 27, 2010, 17:52 (5420 giorni fa) @ vaivà
Se il contesto non ti garba, si può sempre rifiutare, fare i bagagli e ripartire prima ovviamente di aver fatto presente la situazione.
Hai mai avuto un'esperienza di lavoro> Se si, hai sempre trovato il piatto pronto e inghirlandato> e soprattutto sempre e dico sempre, i tuoi diritti sono stati rispettati>
Se la tua risposta è postiva, beh, la fortuna ti ha baciato. Ma la realtà ci insegna altro.
Assistenti lingua italiana all'estero
Inviato da assistente, mercoledì, gennaio 27, 2010, 18:11 (5420 giorni fa) @ vaivà
Ma dimmi un pò, che avrebbe fatto di così tanto a tal punto da essere sfuttata>
Ma sai che significa sfruttamento>
Se non si riesce a gestire un lavoro come questo, in cui si ha piena autonomia, quando sarai sotto il vero datore di lavoro che si fa>> Tutti i giorni sciopero> Su dai ...non cadiamo nel patetico.
Assistenti lingua italiana all'estero
Inviato da vaivà, mercoledì, gennaio 27, 2010, 18:53 (5420 giorni fa) @ assistente
Ragazzi, ma stiamo scherzando> premettendo che, in teoria, se ti "obbligano" a fare ciò che non rientra in un contratto significa farsi sfruttare, nell apratica possiamo anche essere meno intransigenti. Questo, però, non significa sobbarcarsi di un lavoro che non ti spetta. Mi accusi di essere patetica, ma per me lo è molto più chi parla di gavetta in un lavoro che non porterà all'assunzione...cioè qua si tratta di fare gli schiavetti per un tornaconto che in realtà non ci sarà!
Comunque, sappi che io ho lavorato infinite volte in piena autonomia, sono stata sfruttata e non, e ricavo le mie opinioni dalla mia esperienza. Quindi non ti inviperire così solo perchè c'è gente che non è d'accordo con te;)
Assistenti lingua italiana all'estero
Inviato da mariatere, mercoledì, gennaio 27, 2010, 19:38 (5420 giorni fa) @ vaivà
Mi accusi di essere patetica, ma per me lo è molto più chi parla di gavetta in un lavoro che non porterà all'assunzione...cioè qua si tratta di fare gli schiavetti per un tornaconto che in realtà non ci sarà!
SONO STATA IO a parlare di gavetta e lo ribadisco,nel mondo del lavoro bisogna lavorare ed anche duramente per trarne qualcosa in cambio,e quel qualcosa non sono sono i soldi o la promessa di una assunzione!
MA PERCHè AVETE FATTO LA RICHIESTA PER L'ASSISTENTATO,è BEN CHIARO CHE L'ASSISTENTATO NON PREVEDE UN'ASSUNZIONE, deduco dunque che tu abbia fatto la cosa all'acqua di rose tanto non ti avrebbero assunta poi, perchè allora metterci tanto impegno "SENZA AVERE NULLA IN CAMBIO">>>!!!
TI sembrerà stupida la mia risposta ma dovevi lavorare per te, perchè quando si lavora si impara un mestiere o cmq perchè in genere nella vita si ha da imparare in qlsiasi situazione, e scusa se è poco ma tu dovevi lavorare ANCHE perchè
avevi uno stipendio a fine mese!!
nessuno è stato mai obbligato a presentare la DOMANDA di assistente, e poi ribadisco se l'esperienza è cosi' pessima si hanno i mezzi per cambiare le cose:
1) il referente dell'assistente è il preside dell'istituto , basta rivolgersi a lui e spiegagli il problema
2) esiste il referente degli assistenti stranieri ,lo trovi negli uffici della ACADEMIE (DATO CHE PARLIAMO DELLA FRANCIA)
3) se dopo aver tentato qst strade non si trova una soluzione, allora l'unica soluzione è rinunciare all'assistentato.
TANTI RAGAZZI VORREBBERO ESSERE RIPESCATI, SE NON VI PIACE QST ESPERIENZA LASCIATE IL POSTO A LORO.
beati voi che nel mondo del lavoro avete trovato sempre colleghi e superiori disponibili ,gentili e che vi facilitavano il lavoro; io ho avuto sia esperienze positive che negative (ed anche durante l'assistentato)ma sono andata avanti per la mia strada facendo semplicemente il mio lavoro;RICORDATE non è un obbligo diventare amici dei propri colleghi,se qst capita tanto meglio ma se non succede pazienza la Vita va avanti cmq!
QLA DELL'ASSISTENTATO NON è UNA COSA SEMPLICE,e se non vi va di mettervi in gioco in qst bella/difficile ma ineguagliabile esperienza lasciate perdere..
chi ha ACCETTATO DI PULIRE GLI ARMADI E LE CLASSI(come ho letto nelle prime mail) ha fatto molto male perchè il vs contratto nn prevedeva la mansione di pulizia,tanto piu' che se vi cadeva qlcosa addosso nemmeno eravate coperti dall'assicurazione!
» Ragazzi, ma stiamo scherzando> premettendo che, in teoria, se ti
» "obbligano" a fare ciò che non rientra in un contratto significa farsi
» sfruttare, nell apratica possiamo anche essere meno intransigenti. Questo,
» però, non significa sobbarcarsi di un lavoro che non ti spetta. Mi accusi
» di essere patetica, ma per me lo è molto più chi parla di gavetta in un
» lavoro che non porterà all'assunzione...cioè qua si tratta di fare gli
» schiavetti per un tornaconto che in realtà non ci sarà!
» Comunque, sappi che io ho lavorato infinite volte in piena autonomia, sono
» stata sfruttata e non, e ricavo le mie opinioni dalla mia esperienza.
» Quindi non ti inviperire così solo perchè c'è gente che non è d'accordo
» con te;)
Assistenti lingua italiana all'estero
Inviato da ChristineMcGyver, mercoledì, gennaio 27, 2010, 19:02 (5420 giorni fa) @ Stefania83
È un peccato che le cose vadano così e secondo me la situazione di disagio e sconforto dipende più dalla scarsa collaborazione dei capi/colleghi che dalla mole di lavoro.
Io quando ho fatto l'assistente mi sono trovata in una scuola (secondaria) che non aveva materiali di italiano e a volte mi si chiedeva all'ultimissimo momento di improvvisare una lezione. Eppure non mi sono mai sentita sfruttata perché con i colleghi c'era un rapporto di rispetto e amicizia che dura finora. Anche se a volte lavoravo più di quello che avrei magari dovuto, anche se io stessa ho comprato e portato materiali didattici, ho avuto la fortuna di collaborare con persone stupende. Se non fosse stato così probabilmente il tutto sarebbe risultato molto più pesante.
Se mi guardo indietro fra l'altro sono felice che sia andata così, di aver lavorato a volte allo sbaraglio (mi avevano anche mandato in 2 scuole primarie a fare da supporto a una maestra italiana che non parlava l'inglese)... poco a poco ho cominciato a farmi delle domande, a chiedermi perché alcune attività funzionavano ed altre no, a mettere in discussione metodo ... insomma, ho capito che volevo fare la prof.
Se fosse stato tutto super organizzato e facile forse sarebbe stato bello sul momento, ma non mi sarei fatta le ossa ...
Ripeto però che è solo grazie ai colleghi che mi sono sentita così ...
almeno, per quelli che l'hanno vissuta male per colpa di persone maleducate e poco socievoli, vi resterà il ricordo e la consapevolezza di aver fatto tutto quello che avete potuto per migliorare voi stessi e per dare qualcosa di valido e costruttivo ai ragazzi che avevate in classe.
Beato chi andrà in Scozia davvero, perché non ho mai sentito di nessuno che ne è tornato scontento!
Assistenti lingua italiana all'estero
Inviato da vaivà, mercoledì, gennaio 27, 2010, 19:16 (5420 giorni fa) @ ChristineMcGyver
questa sì che è una risposta...grazie!
Assistenti lingua italiana all'estero
Inviato da assistente, mercoledì, gennaio 27, 2010, 20:08 (5420 giorni fa) @ vaivà
Ragazze,scusate ma secondo me state andando fuori binario.
Io personalmente, ho partecipato all'assistentato per una serie di motivi, tra cui fare esperienza d'insegnamento, visto che ho una laurea in questo settore.
Ho lavorato ed è stata un'esperienza che mi ha formato e avendo stretto i denti (niente era rose e fiori. non ho pulito armadi, non ho fatto traslochi, n accompagnato i bambini al bagno) sono riuscita, dopo l'assistentato, ad avere un contratto qui in Francia. Al momento insegno italiano, in autonomia.
Lavorare in autonomia durante l'assistentato è stata una palestra, dura all'inizio, ma utile per il mio futuro.
Se non avessi investito bene i miei 7 mesi, forse sarei tornata a casa con un'esperienza mediocre, bella ma non mi avrebbe cambiato. Forse adesso mi troverei in Italia, nella speranza di vincere qualche altro concorso.
Assistenti lingua italiana all'estero
Inviato da Lela, mercoledì, gennaio 27, 2010, 23:13 (5420 giorni fa) @ assistente
Ciao Assistente,
scusa, ti posso chiedere come sei riuscita ad avere un contratto> Insegni in una scuola o agli adulti>
Assistenti lingua italiana all'estero
Inviato da assistente, giovedì, gennaio 28, 2010, 16:01 (5419 giorni fa) @ Lela
Ciao,
durante l'assistentato mi sono informata se c'erano possibilità di rinnovo.
Un liceo ne aveva bisogno. Ho presentato il cv, sono stata richiamata. Il liceo ha chiamato la scuola dove avevo svolto l'assistentato per avere informazioni su di me. Mi hanno richiamata e ho fatto un colloquio.
Se non avessi sgobbato durante l'anno, non avrei saputo neanche rispondere alle domande del colloquio.
Quello che ho cercato di dire qui nel forum , ma che è stato travisato, è che nessuno ci chiede di essere dei prof, quello che vogliono è la capacità di proporre cose originali e semplici, con cui i ragazzi siano motivati a parlare, non cose fuori del normale, ma attività rispondano cmq alle esigenze didattiche. Ogni attività che proponevo, l'ho sempre sottoposta al giudizio dei docenti. Questo è stato molto apprezzato. E a me è servito molto.
Ciao.
Assistenti lingua italiana all'estero
Inviato da Lela, giovedì, gennaio 28, 2010, 17:02 (5419 giorni fa) @ assistente
Io ho capito cosa vuoi dire. Anch'io sono stata assistente (in Inghilterra) e ho dovuto inventarmi da zero le attività da fare. Non è stato semplice, anche perché sono abilitata per la scuola secondaria e invece sono capitata in una scuola elementare. Ho passato pomeriggi interi a creare attività soprattutto per i più piccoli della Reception (4-6 anni) che non sapevano ancora leggere e scrivere bene, ma ne è valsa la pena perché ho imparato molto, mi sono divertita e ho avuto grandi soddisfazioni.
Neppure a me hanno dato indicazioni su come e cosa avrei dovuto fare durante le lezioni, ma l'ambiente in cui ho lavorato era sereno, avevo l'auletta dei materiali a mia disposizione, i colleghi erano gentili e disponibili e sono stata coinvolta in tutte le attività della scuola (feste, teatro, uscite ec..).
D'altro canto però per il primo mese e mezzo sono stata completamente isolata perché insegnavo in una zona rurale con pochissime possibilità di spostarsi: anche andare in piscina o al cinema senza avere un'auto era un'impresa impossibile. Per fortuna ho preso poi a noleggio un'auto, mi sono abituata a guidare sulla sinistra e ho risolto il problema, anzi ho anche visitato i dintorni.
Capisco però anche il disappunto della persona che ha iniziato la discussione: probabilmente non sarebbe così abbattuta se dovesse affrontare l'assistentato, e tutte le sfide e l'impegno che questo comporta, se si trovasse in un ambiente più sereno.
Assistenti lingua italiana all'estero
Inviato da 2007-2008, mercoledì, gennaio 27, 2010, 20:20 (5420 giorni fa) @ Stefania83
Ciao, ti capisco anche per me due anni fa è stato così! vedrai finisce presto qst brutta esperienza lavorativa! certo non per tutti è stato così ma noi forse siamo state sfortunate con le colleghe....per me era un ansia tutte le volte che entravo in sala prof! per non parlare dei giudizi che mi davano loro!che incubo!
Assistenti lingua italiana all'estero
Inviato da mari8 , mercoledì, gennaio 27, 2010, 23:37 (5420 giorni fa) @ 2007-2008
Secondo me è utilissimo essere affiancati ad un insegnante esperto prima di gestire una classe da soli...proprio per questo il Comenius è un'ottima iniziativa.
Anzi, qualsiasi laureato che volesse fare l'insegnante dovrebbe prender parte ad una specie di tirocionio e non essere scaraventato in classe senza un minimo di metodo o di conoscenza didattica.
Non basta conoscere la materia per saper insegnare!!!
Quindi secondo me, ragazzi, approfittate del comenius per farvi le ossa, perche' poi in classe non vi affianca nessuno!
E se vi capitera' di dover gestire una classe da soli fin dall'inizio, beh, vuol dire che sara' l'esperienza ad insegnarvi, sbagliando e capendo dai propri errori.
Un in bocca al lupo a tutti!
Assistenti lingua italiana all'estero
Inviato da stordy, mercoledì, gennaio 27, 2010, 23:54 (5420 giorni fa) @ mari8
Scusa ma non ho capito bene...qualcuno in questa discussione ha detto che era partito col Comenius però faceva lezione da solo.
Anche per l'assistentato ti dicono che sarai affiancato da un docente, ma in realtà a volte non è così. Vorrei capire se per il Comenius è lo stesso oppure no.
Assistenti lingua italiana all'estero
Inviato da imja, giovedì, gennaio 28, 2010, 07:40 (5419 giorni fa) @ stordy
» Scusa ma non ho capito bene...qualcuno in questa discussione ha detto che
» era partito col Comenius però faceva lezione da solo.
» Anche per l'assistentato ti dicono che sarai affiancato da un docente, ma
» in realtà a volte non è così. Vorrei capire se per il Comenius è lo stesso
» oppure no.
Teoricamente (rielaboro dal manuale) un assistente Comenius dovrebbe essere esortato a prendere l'iniziativa e fare lezione da solo, ma questo solo dopo un ragionevole periodo introduttivo (qualcosa come due settimane in cui osservi e basta) e solo se l'assistente si sente in grado di farlo. La scuola non dovrebbe 'forzare' l'assistente a fare nulla al di fuori della propria 'comfort zone'.
Ma, come ho già detto, questa è teoria :)
Cambiando nota, io credo che i toni qui si stiano facendo un po' troppo accesi. Trovo deprimente che alcune persone ritengano normale la violazione dei nostri diritti, e patetici coloro che li reclamano. La gavetta non dovrebbe essere un periodo in cui i nostri diritti non vengono rispettati, ma semplicemente un periodo (più o meno lungo) in cui si viene pagati poco ma si riceve formazione. Ad esempio in UK, dopo il corso di abilitazione all'insegnamento, tutti i neoqualificati devono fare un induction year (cioè una gavetta), durante il quale devono lavorare tantissimo, vengono pagati una miseria, però ricevono formazione e sostegno da parte di un mentore, che li guida mentre si 'fanno le ossa'.
Scaraventare una ragazza senza formazione, senza esperienza e senza training alcuno in una classe non è formativo, è un suicidio professionale. Certo, c'è chi stringe i denti e tira fuori il meglio dall'esperienza (e mi scappello, non so se ne sarei capace), ma c'è chi giustamente si sente un po' 'tradito'. Inoltre lo ritengo ingiusto nei confronti degli studenti, che si ritrovano in pratica a fare le cavie da laboratorio.
Poi, non dobbiamo dimenticarci delle implicazioni legali. Cosa succede se uno studente si fa male durante la lezione di un assistente> Chi si prende la responsabilità> L'assistente non ha nessun tipo di formazione rispetto alla protezione degli studenti, come può assicurarsi che le condizioni di sicurezza siano rispettate, se non le conosce>
Io personalmente sono stata enormemente fortunata. Ho fatto il MIUR in un language college di Londra, in cui le regole venivano rispettate al millesimo. Ho avuto modo di lavorare a stretto contatto con diversi docenti e ho imparato tantissimo da ciascuno di loro. Solo verso la fine dell'assistentato mi hanno affidato un gruppo di ripasso di 15 studenti, e grazie a tutto quello che avevo imparato osservando e aiutando l'esperienza è stata stupenda, ho stabilito un rapporto con gli studenti e mi sono fatta rispettare. Quando poi mi sono ritrovata ad insegnare da sola, l'esperienza del MIUR è stata preziosissima. Ora sto facendo il Comenius e la mia scuola è fantastica, sono stata inserita nel dipartimento di lingue dove mi considerano una collega a tutti gli effetti, e abbiamo lavorato insieme sulla mia timetable in modo da rendere la mia presenza quanto più utile possibile agli studenti. Come ha scritto Cristine, alla fine sono i colleghi che fanno la differenza :)
Comunque a quelli che si trovano in una situazione non idilliaca, tante persone hanno dato consigli utili. Non serve a niente desiderare che sia diversa, cercate di tirare fuori il massimo dalla vostra esperienza, non vi abbattete!
Suerte
Assistenti lingua italiana all'estero
Inviato da stordy, giovedì, gennaio 28, 2010, 12:51 (5419 giorni fa) @ imja
Scusa sei in Spagna>
Anche a me piacerebbe fare il Comenius li> In che città sei> Grazie per le informazioni!
Assistenti lingua italiana all'estero
Inviato da imja, giovedì, gennaio 28, 2010, 18:39 (5419 giorni fa) @ stordy
» Scusa sei in Spagna>
» Anche a me piacerebbe fare il Comenius li> In che città sei> Grazie per le
» informazioni!
No, sono in Romania, la città si chiama Piatra Neamţ.
Prego.
Assistenti lingua italiana all'estero
Inviato da imja, giovedì, gennaio 28, 2010, 19:00 (5419 giorni fa) @ imja
» » Scusa sei in Spagna>
» » Anche a me piacerebbe fare il Comenius li> In che città sei> Grazie per
» le
» » informazioni!
»
» No, sono in Romania, la città si chiama Piatra Neamţ.
» Prego.
scusa, quello sproposito dopo Neam vorrebbe essere una t con la cediglia, evidentemente il forum non parla rumeno :P
Assistenti lingua italiana all'estero
Inviato da giuliaxxx, giovedì, gennaio 28, 2010, 23:21 (5419 giorni fa) @ imja
ma tu avevi scelto romania o ti ci hanno mandato> e che lingue stai insegnando>> ciao e baci!
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Inviato da stordy, venerdì, gennaio 29, 2010, 15:45 (5418 giorni fa) @ giuliaxxx
Scusa Stefania83 in che parte della Francia stai>
Assistenti lingua italiana all'estero
Inviato da Stefania83 , venerdì, gennaio 29, 2010, 18:14 (5418 giorni fa) @ stordy
» Scusa Stefania83 in che parte della Francia stai>
Mi trovo nel sud della Francia,sulla Costa Azzurra.
Assistenti lingua italiana all'estero
Inviato da stordy, sabato, gennaio 30, 2010, 13:52 (5417 giorni fa) @ Stefania83
Anche io! Sono a Nizza! Mi sa che ci siamo già viste allora allo stage di formazione!
Assistenti lingua italiana all'estero
Inviato da francesina, mercoledì, febbraio 10, 2010, 12:35 (5406 giorni fa) @ Stefania83
Cara Stefania, anche se leggo solo adesso il tuo sfogo, hai la mia piena solidarietà. Io sono stata assistente nel 2008 e credimi, è stata un'esperienza orribile. All'inizio, prima di partire è tutta una favola, poi ti rendi conto della realtà. Io sono stata assistente MIUR in tre scuole distanti tra loro 3 km e 40 km situate in due paesini sperduti sulle Alpi con un metro di neve fuori la porta, le scuole a loro volta erano nella periferia di questi paesini, praticamente in mezzo ai boschi. Le difficoltà incontrate quindi non erano solo inerenti al lavoro (con 29 classi di tutti i livelli da gestire, sfruttamento allo stato puro) e relazionali (con i colleghi che non ti calcolano e fanno le feste senza neanche invitarti), ma anche gli spostamenti erano quasi impossibili a causa della neve e la paga non mi bastava, perchè in questi paesini tutto costa il doppio.
In particolare la cosa che mi è pesata di più sono le umiliazioni pubbliche ricevute da una collega che non sapeva gestire una classe ed incolpava me di essere noiosa, ma quando le chiedevo di darmi dei consigli, niente,era più ignorante di una capra. Non solo, una volta davanti agli alunni si è permessa di fare "boooh" e il pollice verso e rideva con gli alunni. E non credo proprio di essere stata come diceva lei, perchè le stesse cose e lo stesso argomento lo avevo già proposto in un'altra classe ed era piaciuto molto sia ai ragazzi che all'insegnante. E questo è solo un episodio dei tanti.A lungo andare l'esperienza si è rivelata una grande perdita di tempo. Una soddisfazione però l'ho avuta: quando ho dato le dimissioni, un'insegnante a cui adesso sono molto legata, durante una riunione col rettorato l'ha accusata di avermi fatto scappare e mi ha vantata come l'assistente più in gamba e preparata che avesse avuto.
Questa ovviamente è solo la mia singola esperienza, ci sono tantissime esperienze positive, anche di mie amiche, quindi l'unica cosa che mi sento di consigliare è di fare un sopralluogo prima di accettare, giusto per vedere un po' la situazione!
A te auguro di vero cuore che la tua situazione possa migliorare e in ogni caso se dovessi rinunciare non sarà una tragedia, ci sono opportunità migliori in giro.
Assistenti lingua italiana all'estero
Inviato da Vale 86 , venerdì, febbraio 12, 2010, 14:25 (5404 giorni fa) @ francesina
Io sono stata assistente MIUR in tre
scuole distanti tra loro 3 km e 40 km situate in due paesini sperduti
sulle Alpi con un metro di neve fuori la porta, le scuole a loro volta
erano nella periferia di questi paesini, praticamente in mezzo ai boschi.
In che zona eri> Io sto facendo l'assistentato a Gap nelle hautes-alpes.