Requisiti nei bandi di concorso

Ciao a tutti!

Avrei bisogno di un chiarimento.
Se un ente pubblico, per esempio una qualunque provincia italiana (nello specifico mi riferisco alla provincia di Teramo), bandisce un concorso per reclutare personale docente da inserire nei corsi di italiano per stranieri, nel definire i requisiti di ammissione alla graduatoria di merito deve attenersi a qualche normativa o legge vigente oppure può disporre di una completa libertà e "inventare" questi requisiti>

Spero di essere stata chiara e, soprattutto, spero che ci sia qualcuno che possa aiutarmi. La figura dell'insegnante di italiano come L2 è circondata da troppa confusione che rende la ricerca di un lavoro ancora più difficoltosa di quanto già non lo sia.
Grazie a tutti.

Monica

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» Ciao a tutti!
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» Avrei bisogno di un chiarimento.
» Se un ente pubblico, per esempio una qualunque provincia italiana (nello
» specifico mi riferisco alla provincia di Teramo), bandisce un concorso per
» reclutare personale docente da inserire nei corsi di italiano per
» stranieri, nel definire i requisiti di ammissione alla graduatoria di
» merito deve attenersi a qualche normativa o legge vigente oppure può
» disporre di una completa libertà e "inventare" questi requisiti>
»
» Spero di essere stata chiara e, soprattutto, spero che ci sia qualcuno che
» possa aiutarmi. La figura dell'insegnante di italiano come L2 è circondata
» da troppa confusione che rende la ricerca di un lavoro ancora più
» difficoltosa di quanto già non lo sia.
» Grazie a tutti.
»
» Monica
La figura dell'insegnante di italiano L2 non esiste per la legge

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ciao scusa potresti indicarmi il link così leggo il bando e capisco meglio, così magari posso aiutarti :-)
grazie

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» ciao scusa potresti indicarmi il link così leggo il bando e capisco meglio,
» così magari posso aiutarti :-)
» grazie
»
»
» Eccolo: http://www.provincia.teramo.it/settore-direzione-generale/parita-e-pari-opportunita/avv...

Mi chiedo se è possibile che tengano conto soltanto della laurea in lettere. E tutte le specializzazioni successive alla laurea, quelle che ti permettono di insegnare italiano agli stranieri> Io purtroppo ho una laurea in lingue e non credo sia equipollente a quella in lettere + master universitario

grazie
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» » Se un ente pubblico, per esempio una qualunque provincia italiana
» (nello
» » specifico mi riferisco alla provincia di Teramo), bandisce un concorso
» per
» » reclutare personale docente da inserire nei corsi di italiano per
» » stranieri, nel definire i requisiti di ammissione alla graduatoria di
» » merito deve attenersi a qualche normativa o legge vigente oppure può
» » disporre di una completa libertà e "inventare" questi requisiti>
» »
» » Spero di essere stata chiara e, soprattutto, spero che ci sia qualcuno
» che
» » possa aiutarmi. La figura dell'insegnante di italiano come L2 è
» circondata
» » da troppa confusione che rende la ricerca di un lavoro ancora più
» » difficoltosa di quanto già non lo sia.
» » Grazie a tutti.
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» » Monica

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Ciao,
sono laureata in Lingue e insegno italiano italiano a stranieri;
sono d'accordo, spesso i requisiti richiesti sembrano davvero "inventati" ...
a volte non viene neppure presa in considerazione la certificazione Ditals e neppure l'esperienza in scuole private.
Lo trovo davvero ingiusto.

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ciao, come hai fatto a diventare insegnante di italiano per stranieri>
mi piacerebbe anche a me e anche io sono laureata in lingue...
grazie

» Ciao,
» sono laureata in Lingue e insegno italiano italiano a stranieri;
» sono d'accordo, spesso i requisiti richiesti sembrano davvero "inventati"
» ...
» a volte non viene neppure presa in considerazione la certificazione Ditals
» e neppure l'esperienza in scuole private.
» Lo trovo davvero ingiusto.

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La mia è una laurea del vecchio ordinamento, con un biennio di italiano, esame di glottodidattica e altri che servivano, fino a qualche tempo fa, ad insegnare italiano all'estero, ed era quello che avrei voluto fare, ma in realtà ciò non basta più ... come abbiamo scritto, i requisiti non sono oggettivi e ogni ente, scuola, associazione, valuta il tuo percorso di studi in maniera diversa.
Io ho iniziato in un'associazione di volontariato, prima come osservatrice poi, piano piano, come insengnante.
Contemporaneamente ho cominciato un tirocinio di 5 mesi come assistente in una scuola privata; avevo, e ho ancora, molta voglia di imparare, così, alla scadenza del tirocinio ho deciso di continuare a seguire le lezioni. Un giorno, per un'assenza improvvisa dell'insegnante, il direttore
mi ha chiesto di sostituirla, insomma mi ha fatto fare un giorno di prova, e da quel momento insegno "davvero" italiano agli stranieri.
Dico "davvero" perché, personalmente, l'esperienza nel volontariato, seppur importantissima, non mi permetteva di mettermi del tutto alla prova.
E' servita, comunque, a farmi capire cosa voglio fare.
Quindi, ti consiglierei di provare in qualche associazione e vedere se realmente ti piace. Sarebbe un'occasione per capire come funziona.
Io ho ancora tanto da imparare, insegno da un anno;
qui ci sono tante persone che hanno molta più esperienza di me e sapranno darti consigli; posso dirti che studio tanto, sto anche preparando l'esame Ditals, mi metto sempre alla prova e considero ogni lezione un'occasione per migliorare.

Purtroppo, a me succede spesso di leggere bandi a cui non posso partecipare, o in cui avrei un punteggio bassissimo, perché i requisiti sono davvero privi di logica ...

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Quindi il Ditals costituisce un titolo preferenziale per insegnare italiano a stranieri in Italia oppure serve di più se si vuole insegnare italiano all'estero>

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Requisiti nei bandi di concorso (Insegnamento Lingua Italiana)