Consiglio (Insegnamento Lingua Italiana)
Ciao a tutti quanti!
Dopo un'ora di ricerca su Google, ho deciso di postare su questo utilissimo strumento di informazione che è l'Agorà.
Pongo una domanda che potrà sicuramente sembrare banale, ma preferisco ascoltare la voce di persone navigate.
Molto probabilmente tra qualche mese avrò il colloquio per uno stage presso un'associazione che organizza corsi di Lingua Italiana per immigrati. Mi hanno naturalmente chiesto di inviare un curriculum e il mio cruccio consiste in questo: che cosa scrivere in un C.V. europeo di una studentessa ancora in Triennale e senza esperienze lavorative all'attivo>
Vi dico ciò che io penso sia utile sottolineare e i punti su cui ho dei dubbi:
- gli esami di ambito filologico-linguistico-letterario-glottologico sostenuti e attinenti al settore dell'Italianistica;
- le conoscenze linguistiche (Inglese e Francese: a tal proposito, credete che sia utile sottolineare anche la partecipazione a corsi di lingua organizzati dall'Università e all'Estero> Se sì, dove inserisco quest'ultimo elemento> Io pensavo nel settore Istruzione/Formazione;
- la partecipazione al Progetto Erasmus (ancora in corso) e l'apporto culturale ed umano che questo sta determinando: la capacità di relazionarmi con diverse nazionalità, anche quelle che più significativamente in Italia rappresentano la "percentuale d'immigrati" (penso alla popolazione magrebina).
Ovviamente sono una delle tante aspiranti insegnanti che, prima di avventurarsi in questo pantano che è il sistema dell'educazione in Italia, dà moltissime lezioni private. Ma so già che non è il caso di scrivere questo!
Che consigli mi date>
Vi ringrazio anticipatamente, vi leggo sempre!!!
Consiglio
Ciao,
secondo me il cv va bene come lo hai impostato: sottolinei che sarebbe la prima esperienza d'insegnamento ma fai capire che hai le competenze giuste per affrontarla.
Non so dove dovresti fare questo corso, se in Italia o all'estero. Ovunque sia, di solito la conoscenza di una lingua straniera non è il requisito fondamentale per essere assunti. Conoscere la L1 dei tuoi alunni ti può servire per capire il perché degli errori che fanno e casomai rimediare, ti serve per vivere nel paese, se te ne vai all'estero, ma non ti serve assolutamente per insegnare italiano.
Tu però sottolinea tutto: la conoscenza che hai, i corsi che hai fatto ovunque (nella parte di istruzione e formazione va benissimo), e soprattutto l'esperienza Erasmus che viene valutata molto positivamente per tante ragioni.
In bocca al lupo!
Raffaella
» Ciao a tutti quanti!
» Dopo un'ora di ricerca su Google, ho deciso di postare su questo
» utilissimo strumento di informazione che è l'Agorà.
» Pongo una domanda che potrà sicuramente sembrare banale, ma preferisco
» ascoltare la voce di persone navigate.
» Molto probabilmente tra qualche mese avrò il colloquio per uno stage
» presso un'associazione che organizza corsi di Lingua Italiana per
» immigrati. Mi hanno naturalmente chiesto di inviare un curriculum e il mio
» cruccio consiste in questo: che cosa scrivere in un C.V. europeo di una
» studentessa ancora in Triennale e senza esperienze lavorative all'attivo>
» Vi dico ciò che io penso sia utile sottolineare e i punti su cui ho dei
» dubbi:
» - gli esami di ambito filologico-linguistico-letterario-glottologico
» sostenuti e attinenti al settore dell'Italianistica;
» - le conoscenze linguistiche (Inglese e Francese: a tal proposito, credete
» che sia utile sottolineare anche la partecipazione a corsi di lingua
» organizzati dall'Università e all'Estero> Se sì, dove inserisco
» quest'ultimo elemento> Io pensavo nel settore Istruzione/Formazione;
» - la partecipazione al Progetto Erasmus (ancora in corso) e l'apporto
» culturale ed umano che questo sta determinando: la capacità di
» relazionarmi con diverse nazionalità, anche quelle che più
» significativamente in Italia rappresentano la "percentuale d'immigrati"
» (penso alla popolazione magrebina).
» Ovviamente sono una delle tante aspiranti insegnanti che, prima di
» avventurarsi in questo pantano che è il sistema dell'educazione in Italia,
» dà moltissime lezioni private. Ma so già che non è il caso di scrivere
» questo!
» Che consigli mi date>
» Vi ringrazio anticipatamente, vi leggo sempre!!!
Consiglio
Secondo me invece serve anche per insegnare italiano, primo perché crea una maggiore consapevolezza linguistica, secondo perchè implica una serie di corsi di tale lingua che possono portare a utili riflessioni glottodidattiche.
» Ciao,
»
» secondo me il cv va bene come lo hai impostato: sottolinei che sarebbe la
» prima esperienza d'insegnamento ma fai capire che hai le competenze giuste
» per affrontarla.
» Non so dove dovresti fare questo corso, se in Italia o all'estero. Ovunque
» sia, di solito la conoscenza di una lingua straniera non è il requisito
» fondamentale per essere assunti. Conoscere la L1 dei tuoi alunni ti può
» servire per capire il perché degli errori che fanno e casomai rimediare,
» ti serve per vivere nel paese, se te ne vai all'estero, ma non ti serve
» assolutamente per insegnare italiano.
» Tu però sottolinea tutto: la conoscenza che hai, i corsi che hai fatto
» ovunque (nella parte di istruzione e formazione va benissimo), e
» soprattutto l'esperienza Erasmus che viene valutata molto positivamente
» per tante ragioni.
»
» In bocca al lupo!
»
» Raffaella
»
»
»
»
»
» » Ciao a tutti quanti!
» » Dopo un'ora di ricerca su Google, ho deciso di postare su questo
» » utilissimo strumento di informazione che è l'Agorà.
» » Pongo una domanda che potrà sicuramente sembrare banale, ma preferisco
» » ascoltare la voce di persone navigate.
» » Molto probabilmente tra qualche mese avrò il colloquio per uno stage
» » presso un'associazione che organizza corsi di Lingua Italiana per
» » immigrati. Mi hanno naturalmente chiesto di inviare un curriculum e il
» mio
» » cruccio consiste in questo: che cosa scrivere in un C.V. europeo di una
» » studentessa ancora in Triennale e senza esperienze lavorative
» all'attivo>
» » Vi dico ciò che io penso sia utile sottolineare e i punti su cui ho dei
» » dubbi:
» » - gli esami di ambito filologico-linguistico-letterario-glottologico
» » sostenuti e attinenti al settore dell'Italianistica;
» » - le conoscenze linguistiche (Inglese e Francese: a tal proposito,
» credete
» » che sia utile sottolineare anche la partecipazione a corsi di lingua
» » organizzati dall'Università e all'Estero> Se sì, dove inserisco
» » quest'ultimo elemento> Io pensavo nel settore Istruzione/Formazione;
» » - la partecipazione al Progetto Erasmus (ancora in corso) e l'apporto
» » culturale ed umano che questo sta determinando: la capacità di
» » relazionarmi con diverse nazionalità, anche quelle che più
» » significativamente in Italia rappresentano la "percentuale d'immigrati"
» » (penso alla popolazione magrebina).
» » Ovviamente sono una delle tante aspiranti insegnanti che, prima di
» » avventurarsi in questo pantano che è il sistema dell'educazione in
» Italia,
» » dà moltissime lezioni private. Ma so già che non è il caso di scrivere
» » questo!
» » Che consigli mi date>
» » Vi ringrazio anticipatamente, vi leggo sempre!!!
Consiglio
è un discorso lungo, io per esperienza ti dico che conoscere la L1 ti può servire solo per riconoscere gli errori che fanno, ma in classe bisogna insegnare italiano e partire e continuare sempre e comunque con l'italiano.
Te lo sottolineo perché mi è capitato di lavorare con molte insegnanti di italiano che facevano lezione in spagnolo, e i risultati finali non sono stati un granché. Il rischio che si corre è appoggiarsi troppo alla L1, e non ti serve a niente a meno che tu non sia in grando di gestire un'analisi contrastiva fatta bene e che non confonda gli alunni.
Le questioni glottodidattiche vanno affrontate fuori dall'aula, non dentro.
Ma questo è solo il mio parere.
Consiglio
Io parlavo di riflessioni personali, interne.
» è un discorso lungo, io per esperienza ti dico che conoscere la L1 ti può
» servire solo per riconoscere gli errori che fanno, ma in classe bisogna
» insegnare italiano e partire e continuare sempre e comunque con
» l'italiano.
» Te lo sottolineo perché mi è capitato di lavorare con molte insegnanti di
» italiano che facevano lezione in spagnolo, e i risultati finali non sono
» stati un granché. Il rischio che si corre è appoggiarsi troppo alla L1, e
» non ti serve a niente a meno che tu non sia in grando di gestire
» un'analisi contrastiva fatta bene e che non confonda gli alunni.
» Le questioni glottodidattiche vanno affrontate fuori dall'aula, non
» dentro.
» Ma questo è solo il mio parere.
Consiglio
» Ciao,
»
» secondo me il cv va bene come lo hai impostato: sottolinei che sarebbe la
» prima esperienza d'insegnamento ma fai capire che hai le competenze giuste
» per affrontarla.
» Non so dove dovresti fare questo corso, se in Italia o all'estero. Ovunque
» sia, di solito la conoscenza di una lingua straniera non è il requisito
» fondamentale per essere assunti. Conoscere la L1 dei tuoi alunni ti può
» servire per capire il perché degli errori che fanno e casomai rimediare,
» ti serve per vivere nel paese, se te ne vai all'estero, ma non ti serve
» assolutamente per insegnare italiano.
» Tu però sottolinea tutto: la conoscenza che hai, i corsi che hai fatto
» ovunque (nella parte di istruzione e formazione va benissimo), e
» soprattutto l'esperienza Erasmus che viene valutata molto positivamente
» per tante ragioni.
»
» In bocca al lupo!
»
» Raffaella
»
»
»
»
»
» » Ciao a tutti quanti!
» » Dopo un'ora di ricerca su Google, ho deciso di postare su questo
» » utilissimo strumento di informazione che è l'Agorà.
» » Pongo una domanda che potrà sicuramente sembrare banale, ma preferisco
» » ascoltare la voce di persone navigate.
» » Molto probabilmente tra qualche mese avrò il colloquio per uno stage
» » presso un'associazione che organizza corsi di Lingua Italiana per
» » immigrati. Mi hanno naturalmente chiesto di inviare un curriculum e il
» mio
» » cruccio consiste in questo: che cosa scrivere in un C.V. europeo di una
» » studentessa ancora in Triennale e senza esperienze lavorative
» all'attivo>
» » Vi dico ciò che io penso sia utile sottolineare e i punti su cui ho dei
» » dubbi:
» » - gli esami di ambito filologico-linguistico-letterario-glottologico
» » sostenuti e attinenti al settore dell'Italianistica;
» » - le conoscenze linguistiche (Inglese e Francese: a tal proposito,
» credete
» » che sia utile sottolineare anche la partecipazione a corsi di lingua
» » organizzati dall'Università e all'Estero> Se sì, dove inserisco
» » quest'ultimo elemento> Io pensavo nel settore Istruzione/Formazione;
» » - la partecipazione al Progetto Erasmus (ancora in corso) e l'apporto
» » culturale ed umano che questo sta determinando: la capacità di
» » relazionarmi con diverse nazionalità, anche quelle che più
» » significativamente in Italia rappresentano la "percentuale d'immigrati"
» » (penso alla popolazione magrebina).
» » Ovviamente sono una delle tante aspiranti insegnanti che, prima di
» » avventurarsi in questo pantano che è il sistema dell'educazione in
» Italia,
» » dà moltissime lezioni private. Ma so già che non è il caso di scrivere
» » questo!
» » Che consigli mi date>
» » Vi ringrazio anticipatamente, vi leggo sempre!!!
Raffaella,
grazie mille della tua risposta, sei stata precisa e gentilissima! Seguirò quest'impostazione allora. Mi sei stata di grande aiuto!
Consiglio
Io venderei le lezioni private per volontariato per studenti in difficolta'(puoi farti scrivere una lettera di reference da uno dei genitori, cioe' scritta da te e firmata da loro in cui attestano il lavoro che hai fatto e irisultati ottenuti, bastano 5-6 righe), cosi' eviti eventuali grane fiscali, ma non rinunci a sottolineare le tue esperinze.