Festa della donna (Insegnamento Lingua Italiana)

Inviato da FraTTacchio, martedì, marzo 08, 2011, 10:00 (5012 giorni fa) @ Frenz

» Ciao!
» Io avevo fatto una lezione analoga lo scorso anno in Scozia.
» Ricordo che ero partita con un brainstorming per sapere se e cosa
» conoscevano delle festa. Poi ho riportato degli estratti di intervista in
» cui persone (sia uomini che donne) davano la loro opinione sulla festa. Le
» opinioni erano farina del mio sacco e quindi ci ho messo dentro parole e
» strutture utili o comunque atte a stimolare il dibattito. Abbiamo poi
» letto un articolo di giornale e concluso con la canzone "quello che le
» donne non dicono" di fiorella mannoia.
» Mi dispiace ma non ho il file sul pc da cui ti sto rispondendo.
» In bocca al lupo e facci sapere se ti viene in mente qualcosa di meno
» noioso di quello che ho proposto io!
» Buon 8 marzo!
» Francesca

Ciao,
sto provando anch'io a fare una lezione a tema, e ho pensato di lavorare sulle canzoni in questo modo:
1a opzione, agevole ma un po' seriosa, parlare del lavoro delle mondine (tra le più attive nel reclamare parità di trattamento sul lavoro) attraverso un testo che descriveva la loro condizione e canzoni come "bella ciao" nella versione originale; la canzone si presta sia a una conversazione sulle festività (8 marzo ma anche 25 aprile per la versione partigiana di bella ciao) sia a un discorso sulle attività quotidiane (appena alzata un duro lavoro mi tocca far) sia a un'analisi della costruzione con verbi servili e contrasto presente/futuro; vista la quantità di versioni registrate del pezzo, che è in pratica uno standard, si possono far ascoltare versioni più moderne (ce n'è una bellissima degli Anarchistes, ma anche la celeberrima reinterpretazione caciarona dei Modena City Ramblers dell'inno partigiano va bene, credo)
2a opzione, più difficile ma stimolante, si potrebbero prendere due piccioni con una fava e fare ascoltare "Aida" di Rino Gaetano, che scelse di parlare dell'Italia vedendola come "tutte le donne da settant'anni a questa parte", quindi associando un discorso sulle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità con uno sulla condizione femminile. Il testo della canzone però è di più difficile interpretazione e procede più per immagini che come narrazione, ma credo che valga la pena di essere fatto ascoltare: io sto provando a tirarci fuori qualcosa di didatticamente accettabile, speriamo bene...


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