Partecipazione Progetto Leonardo (Lavoro all'estero)

Inviato da piergiorgio, giovedì, ottobre 13, 2011, 18:36 (4789 giorni fa) @ Madda

ciao madda e ciao tutte/i,
sinceramente anche io credo che a volte sia un bene porre dei requisiti abbastanza ristretti, in particolare quello dell'età, per partecipare ad alcuni programmi. Questo è secondo me positivo, soprattutto per chi è un po' avanti con l'eta' e potrebbe lasciarsi "sedurre" ulteriormente, come è capitato a me. Come ho gia scritto in altre discussioni qui sul forum, io ho passato gli anni ad accumulare borse di studio e di ricerca, tirocini presso istituzioni "prestigiose" ed assistentati vari, tutte esperienze perseguite sempre con coerenza, privilegiando, come era d'altronde gia nel mio corso di studi, da un lato la didattica dell'italiano ls, dall'altro la ricerca in letteratura. Per dire, non ho fatto il tirocinio X in un settore, o l'assistentato Y in tutt'altro ambiente. Io personalmente nel mio cv vedo una certa coerenza di studi ed esperienze, che sono appunto l'insegnamento dell'italiano a stranieri (in particolare universitario, ho fatto 3 assistentati su 4 in universita!) e dall'altro la ricerca in letteratura. Tutto questo, assortito da vari titoli e titoletti (ditals, cedils et similia) a quanto pare non è servito a molto. Sicuramente capisco adesso che avrei dovuto fare un dottorato, forse avrebbe dato piu frutti. Per questo come ho gia ribadito, direi a tutti di non crucciarsi se proprio si vedono alcune opportunita' precluse, del resto anche le lingue è si necessario approfondirle all'estero, ma poi bisogna studiarle davvero e questo lo si deve fare con metodo, anche nel chiuso di una stanza (non dico che non serva andare all'estero, io c'ho passato 10 anni, ma conosco gente che, dopo altrettanto lunghi periodi in Francia, ancora non sa pronunciare correttamente la u o le nasali). La crisi ormai attraversa un po' tutti i paesi dell'europa occidentale, quindi è forse ora di riciclarsi in settori piu manuali.

» Si' e' triste che ragazzi giovani si sentano senza alternativa.
» Io di sicuro in alternativa rifarei quello che ho fatto allora: lavorerei
» in un supermercato e intanto continuerei a formarmi inpare da molti
» messaggi e' una direzione che credevo portasse a un'occupazione. Io ho
» avuto fortuna, ma quello che secondo me traspare da molti messaggi e' che
» si prende tutto quello che c'e', senza un piano preciso. A volte funziona
» anche cosi' per carita', ma in generale no. Bisogna cercare di far nascere
» cosa da cosa, specializzarsi in qualcosa, conoscere tante persone in un
» settore e farsi conoscere.Ripeto, ogni storia e' diversa e non giudico
» nessuno. Solo dico quello che farei io.