TFR (Insegnamento Lingua Italiana)
Inviato da Con-paraison, lunedì, novembre 21, 2011, 22:54 (4752 giorni fa)
TFR sì, TFR no, TFR gnamme...se famo du' spaghi>
TFR
Inviato da TFA, lunedì, novembre 21, 2011, 22:55 (4752 giorni fa) @ Con-paraison
TFA, typo
TFR
Inviato da Mar, martedì, novembre 22, 2011, 10:30 (4751 giorni fa) @ TFA
Non so dirti se il TFA partirà o meno quest'anno...
TFR
Inviato da c'è chi dice no, martedì, novembre 22, 2011, 12:12 (4751 giorni fa) @ Mar
questo tfa me pare na gran sola!
a 25 anni...dopo una laurea (3+2) conclusa nei tempi e con lode... attendere speranzosa un concorso...superarlo...pagare...e lavorare a gratisse...per prendere l'abilitazione...e con questa finalmente mettersi in fila...ma.... da "precario diplomato", nun me pare un granché come "aspettativa di vita"!
noi laureati in lettere dovremmo avere più coraggio ed ambizione!!
TFR
Inviato da Con-paraison, martedì, novembre 22, 2011, 20:16 (4751 giorni fa) @ c'è chi dice no
Ma infatti io voglio andarmene all'estero, prima però credo di avere il sacrosanto DIRITTO di potermi abilitare se ne ho le capacità e il merito, perché senza abilitazione anche all'estero si fa ben poco.
» questo tfa me pare na gran sola!
»
» a 25 anni...dopo una laurea (3+2) conclusa nei tempi e con lode...
» attendere speranzosa un concorso...superarlo...pagare...e lavorare a
» gratisse...per prendere l'abilitazione...e con questa finalmente mettersi
» in fila...ma.... da "precario diplomato", nun me pare un granché come
» "aspettativa di vita"!
»
» noi laureati in lettere dovremmo avere più coraggio ed ambizione!!
TFR
Inviato da ninfa , mercoledì, novembre 23, 2011, 08:59 (4751 giorni fa) @ c'è chi dice no
» questo tfa me pare na gran sola!
»
» a 25 anni...dopo una laurea (3+2) conclusa nei tempi e con lode...
» attendere speranzosa un concorso...superarlo...pagare...e lavorare a
» gratisse...per prendere l'abilitazione...e con questa finalmente mettersi
» in fila...ma.... da "precario diplomato", nun me pare un granché come
» "aspettativa di vita"!
»
» noi laureati in lettere dovremmo avere più coraggio ed ambizione!!
Laurea quinquennale nei tempi e con lode> non sentirti tanto speciale, il 70% dei laureati in lettere e' nelle tue stesse condizioni. Meno parole e piu' fatti.
TFR
Inviato da Erika86, mercoledì, novembre 23, 2011, 09:27 (4751 giorni fa) @ ninfa
Non esiste nessun diritto ad abilitarsi. E' semplicemente un'opportunita' di formazione quando le condizioni socioeconomiche e legali lo consentono.
Viviamo in una Paese dove al momento queste condizioni non ci sono. Quindi bisogna fare altro. Non si puo' pretendere di diventare insegnante. Ci si puo' provare. Anche quando c'era il concorsone bisognava aspettare che il concorso uscisse e non tutti i laureati in corso con 110% e lode lo passavano. Su' oltre ai bei voti, un po' di maturita'.
TFR
Inviato da Con-paraison, mercoledì, novembre 23, 2011, 09:51 (4750 giorni fa) @ Erika86
Citate un altro paese dell'occidente nel quale la formazione insegnanti è stata sospesa per più di 3 anni consecutivi.
» Non esiste nessun diritto ad abilitarsi. E' semplicemente un'opportunita'
» di formazione quando le condizioni socioeconomiche e legali lo
» consentono.
» Viviamo in una Paese dove al momento queste condizioni non ci sono. Quindi
» bisogna fare altro. Non si puo' pretendere di diventare insegnante. Ci si
» puo' provare. Anche quando c'era il concorsone bisognava aspettare che il
» concorso uscisse e non tutti i laureati in corso con 110% e lode lo
» passavano. Su' oltre ai bei voti, un po' di maturita'.
TFR
Inviato da Erika86, mercoledì, novembre 23, 2011, 13:08 (4750 giorni fa) @ Con-paraison
Citate un altro Paese con lo stesso numero di precari da assorbire.
Non dico che sia 'normale' non formare gli insegnanti, come non era normale che i concorsi ci fossero ogni dieci anni. ma in una situazione atipica come nel nostro Paese, dove tutti vogliono fare gli insegnati occorre arginare le ebilitazioni, altrimenti poi dopo aver detto ho il diritto ad abilitami, dicono ho il diritto a insegnare...e come si sa i diritti, in senso tecnico e non morale, sono altri.
TFR
Inviato da Con-paraison, mercoledì, novembre 23, 2011, 16:12 (4750 giorni fa) @ Erika86
No Erika, non occorre arginare le abilitazioni, occorre introdurre criteri meritocratici. L'Italia però è piena di gente come te che pensa che dobbiamo tutti accontentarci e livellare il tutto verso il basso, perché tanto siamo tutti uguali. Beh, i meritevoli si abiliteranno comunque all'estero (come peraltro fanno già da anni) e a perdere risorse meritevoli sarà solo l'Italia.
» Citate un altro Paese con lo stesso numero di precari da assorbire.
» Non dico che sia 'normale' non formare gli insegnanti, come non era
» normale che i concorsi ci fossero ogni dieci anni. ma in una situazione
» atipica come nel nostro Paese, dove tutti vogliono fare gli insegnati
» occorre arginare le ebilitazioni, altrimenti poi dopo aver detto ho il
» diritto ad abilitami, dicono ho il diritto a insegnare...e come si sa i
» diritti, in senso tecnico e non morale, sono altri.
TFR
Inviato da Con-paraison, mercoledì, novembre 23, 2011, 09:55 (4750 giorni fa) @ Erika86
Ebbene, io mi sento il più bravo di tutti e penso proprio che lo passerei. Per quale motivo non posso farlo> Non posso farlo perché semplicemente la formazione
degli insegnanti è stata abolita tout court per n numero di anni. Questo non è né democratico né occidentale. Sa molto di regimi da repubblica delle banane.
La maturità (sia personale che politica che istituzionale) probabilmente avrebbe dovuto dimostrarla chi ha provocato questo stato di cose.
Anche quando c'era il concorsone bisognava aspettare che il
» concorso uscisse e non tutti i laureati in corso con 110% e lode lo
» passavano. Su' oltre ai bei voti, un po' di maturita'.
TFR
Inviato da Con-paraison, mercoledì, novembre 23, 2011, 10:02 (4750 giorni fa) @ Erika86
Aggiungo anche che il menzionare le condizioni socioeconomiche di paese x (in questo caso l'Italia) è ridicolo visto che siamo in un mercato europeo e non si può più ragionare su scala nazionale. (Infatti orde di italiani che volevano abilitarsi lo hanno fatto in Spagna, UK e chi più ne ha più ne metta).
Il fatto che non ci sia un'abilitazione in Italia non impedisce a chi vuole farlo di conseguirla all'estero, ma rende il nostro paese veramente ridicolo agli occhi dell'occidente sviluppato.
» Non esiste nessun diritto ad abilitarsi. E' semplicemente un'opportunita'
» di formazione quando le condizioni socioeconomiche e legali lo
» consentono.
» Viviamo in una Paese dove al momento queste condizioni non ci sono. Quindi
» bisogna fare altro. Non si puo' pretendere di diventare insegnante. Ci si
» puo' provare. Anche quando c'era il concorsone bisognava aspettare che il
» concorso uscisse e non tutti i laureati in corso con 110% e lode lo
» passavano. Su' oltre ai bei voti, un po' di maturita'.
TFA - riflessione
Inviato da naty__, mercoledì, novembre 23, 2011, 10:34 (4750 giorni fa) @ Con-paraison
Mi domando perché si risponda con tanta acredine a chi pone una questione che può interessare molti. Non vi è nulla di civile e di democratico nell'abolizione dell'abilitazione. E' equiparabile all'abolizione dell'abilitazione per diventare avvocato, notaio, magistrato o agli esami di stato per diventare architetto, ingegnere e alle specializzazioni di medicina. Senza di queste, morirebbero tutte le professioni. Andate a fare questo discorso a un chirurgo, voglio vedere cosa vi risponderebbe. Se in Italia ogni scuola, paritaria o statale che sia, ha giustamente (perché conforme alle norme CE)disposto che per essere insegnanti occorre essere abilitati, bisogna anche porre le basi di questo assunto, ovvero sstabilire il metodo per abilitarsi. Senza di questo, ovviamente, questo assunto viene a cadere. Naturalmente prima si attendeva il concorsone, come lo attendono le categorie sopracitate (avvocati, magistrati e via dicendo), ma almeno esiste un'opportunità per praticare il lavoro che si vuole fare ed esistono i mezzi per ottenere il titolo secondo quanto stabilito dalla legge. Nel caso degli insegnanti, no. La legge stabilisce che occorre l'abilitazione, ma non dispone alcun modo per abilitarsi. Cosa credete che sia, questa>
TFA - riflessione
Inviato da samanda , mercoledì, novembre 23, 2011, 12:08 (4750 giorni fa) @ naty__
sono d'accordo con quanto detto dagli altri... l'abilitazione è necessaria... è un diritto anche solo avere la possibilità di abilitarsi... ma mi chiedo..cosa ce ne facciamo dell'abilitazione> una vita da precari... nonostante sia la nostra passione... non credo che ci possa garantire nessun futuro... se poi vogliamo mettere il puntino sulla i del Principio, ci sto... ma ragioniamo un pò e riflettiamo...
TFR
Inviato da c'è chi dice no, mercoledì, novembre 23, 2011, 12:27 (4750 giorni fa) @ ninfa
non mi sento tanto speciale, ho riportato la mia condizione perché è quella che vivono TUTTI i laureati in lettere degli ultimi tre anni, se ci metti poi che generalmente chi ha passione per l' insegnamento è anche uno studente meritevole viene fuori da solo il triste quadretto!
e concordo con chi dice che tale blocco sarebbe stato percepito come scandaloso per altre posizioni lavorative.
per questo esortavo "noi laureati in lettere dovremmo avere più coraggio ed ambizione!!"
per tentare altre vie, che spero non siano precluse alla gente meritevole...
detto ciò sono ancora senza uno straccio di lavoro... ma ho vinto un dottorato! ..senza borsa ovviamente...
la questione del merito è essenziale in italia! e visto che gente brava c'è,bisogna industriarsi! olè!
» » questo tfa me pare na gran sola!
» »
» » a 25 anni...dopo una laurea (3+2) conclusa nei tempi e con lode...
» » attendere speranzosa un concorso...superarlo...pagare...e lavorare a
» » gratisse...per prendere l'abilitazione...e con questa finalmente
» mettersi
» » in fila...ma.... da "precario diplomato", nun me pare un granché come
» » "aspettativa di vita"!
» »
» » noi laureati in lettere dovremmo avere più coraggio ed ambizione!!
»
» Laurea quinquennale nei tempi e con lode> non sentirti tanto speciale, il
» 70% dei laureati in lettere e' nelle tue stesse condizioni. Meno parole e
» piu' fatti.
TFR
Inviato da Chia27, mercoledì, novembre 23, 2011, 19:51 (4750 giorni fa) @ ninfa
» Laurea quinquennale nei tempi e con lode> non sentirti tanto speciale, il
» 70% dei laureati in lettere e' nelle tue stesse condizioni. Meno parole e
» piu' fatti.
Il fatto che il 70% dei laureati in Lettere escano con il massimo dei voti può essere vero, ma che si laureino in corso il 70% assolutamente no. Da quello che risulta dalle statistiche più del 60% degli studenti sono andati almeno un anno fuori corso. Sinceramente la mia esperienza personale conferma questi dati. E scusami, a che fatti ti riferisci> Non c'è lavoro che vuoi fare>
TFR
Inviato da Erica86, giovedì, novembre 24, 2011, 09:38 (4749 giorni fa) @ Chia27
E' inutile dire io sono bravissimo, la maggior parte degli studenti no, io passerei il test, gli altri no, ho diritto a questo, ho diritto a quest'altro. Il fatto oggettivo e' che l'assorbimento dei precari e' un'esigenza economica prima di tutto, che la riforma della formazione degli insegnanti arrivera' presto o tardi, che verosimilmente non sara' prestissimo per la ragione sopraddetta. Chi e' molto bravo sicuramente trovera' la propria strada, qui o all'estero se ha grinta. Il problema strutturale si puo' affrontare tramite i gruppi e le associazioni che gia' si battono per questi temi. Fare le polemiche su quanti si laureano bene mi pare inutile, di certo c'e' un livellamento verso l'alto per le facolta' umanistiche per cui in tanti hanno bei voti e tempistica buona. Poi le doti vere sono altre, ma non pare possano esserci molti criteri oggettivi per valutarle se non vedere e valutare l'azione sul campo degli aspiranti insegnanti.Auspico che la riforma possa fare anche questo. Ma continuare a lamentarsi su questo forum che non parte nulla mi pare inutile. Bisogna inventarsi altre strade, almeno per ora, soprattutto per chi e' molto capace.
TFR
Inviato da Baldrick, giovedì, novembre 24, 2011, 14:21 (4749 giorni fa) @ Erica86
L'Italica arte dell'arrangiarsi. Per fortuna c'è Erika che illumina la via dei letterati che pretendono l'abilitazione!Inventatevi altre strade e smettetela di pretendere cose dell'altro mondo. Vi siete laureati in tempo, con lode, siete competenti nella vostra materia, avete intrapreso percorsi di specializzazione all'estero e magari adesso pretendete pure di passare le selezioni per ABILITARVI all'insegnamento!Siete tutti dei forsennati. Ah, no, aspettate, non potete passare alcuna selezione perché l'abilitazione in Italia non esiste. In compenso però persona xy che è del tutto mediocre si ritrova a fare l'insegnante solo perché ai suoi tempi si abilitavano anche i fantasmi. Beh, questo mi sembra un modo ottimale e soprattutto serio di affrontare la questione, sì.
TFR
Inviato da Erika86, venerdì, novembre 25, 2011, 10:19 (4748 giorni fa) @ Baldrick
Mah, a me sembra che non si possa dire ai precari , adesso statevene a casa perche' c'e' gente piu' brava di voi e ce ne siamo accorti in ritardo.
Giustamente si sono organizzati per far valere i loro diritti e portano avanti una battaglia politica. Putroppo c'e' ingiustizia fra le diverse generazioni e per questo trovo importante portare avanti una battaglia politica, non una lagna su cosa ci meriteremmo in un mondo migliore sulla necesseta' di istituire criteri di selezione seri che effettivamente concedano abilitazioni in numero limitato ma che vadano a chi, almeno potenzialemnte , puo' essere un insegnante migliore.
ma detto questo, io rimago dell'idea, scritta gia' da altri in questo forum: se vuoi fare surf e vivi a Milano marittima dove non ci sono onde, o decidi di trasferirti alle Hawaii dove le onde ci sono o cambi sport e fai qualcosa che si possa fare a Milano marittima.Sara' che io onestamente non vedo nell'insegnamento che altri dicono di vederci e contemplo altre strade, soprattutto alla luce delle condizioni oggettive in Italia.
Per smuovere le onde ci si puo' impegnare in politica coi vari gruppi gia' costituiti. Ma non tantissimi ne hanno voglia, meglio sentirsi bravi e con le ali tarpate e sfogarsi al bar o su un forum...
TFR
Inviato da Sammy, venerdì, novembre 25, 2011, 15:21 (4748 giorni fa) @ Erika86
Erika, per favore...davvero credi a ciò che dici> Davvero credi che il tuo paragone si regga in piedi> Il surf non è un'esigenza, lavorare sì. È assurdo che persone che hanno studiato non possano mettere in pratica il loro sapere. Ed è incredibile che ci sia qualcuno che dica "fatevi furbi e inventatevi qualcosa o andate altrove". Io vivo fuori Italia e il fatto che la mia non sia una scelta personale ma una costrizione(altrimenti nun se magna)mi fa incazzare. Lavoro in una scuola spagnola e, quando ho detto ai miei colleghi che da anni in Italia non ci offrono la possibilità di abilitarci, sono rimasti stupefatti. L'ITALIA È IN EUROPA, cacchio. E mi sembra il minimo sfogarsi in un forum come questo, e guai, guai se non ci fosse tanto malcontento.
TFR
Inviato da Erika86, venerdì, novembre 25, 2011, 16:42 (4748 giorni fa) @ Sammy
Ebbene si' ci credo, lavorare e' un diritto, ma fare il lavoro che hai sognato no e non e' il compito dello stato assicurarlo.
Per quanto riguarda l'indignazione a proposito della formazione degli insegnati (anche se mi pare crudele promettere di poter diventare insegnanti quando gia' si sa che non ci saranno posti di lavoro disponibili) come ho detto credo che vada espressa tramite azione politica collettiva. Ci sono molti gruppi che si sono mobilitati in questo senso, ma con poco supporto anche da parte delle categorie che vanno a difendere.
TFA
Inviato da Con-paraison, venerdì, novembre 25, 2011, 18:04 (4748 giorni fa) @ Erika86
Qui non si tratta di pretendere il lavoro che si è sempre sognato di fare, qui si tratta di conseguire una qualifica professionale, che non garantisce automatico inserimento nella scuola Italiana e neanche la cattedra, al massimo anni di precariato; qualifica professionale che può essere spesa sul mercato del lavoro europeo, insegnando in altri paesi non solo europei. Abolire l'opportunità di accedere alla qualifica è assurdo, ripeto, assurdo (Tizio e Caio possono accedere all'abilitazione, Sempronio no perché si è laureato dopo).
E cosa ne sai tu che coloro che sono intervenuti in questa discussione non facciano azione politica collettiva> Ammonendoci perché ne parliamo su un forum credi di dimostrare maturità> Non mi piace questa censura delle menti che è venuta sviluppandosi negli ultimi 15 anni in Italia. Di un fatto del genere non solo se ne può, ma se ne DEVE parlare il più possibile, specialmente sulle piattaforme di condivisione del web.
» Ebbene si' ci credo, lavorare e' un diritto, ma fare il lavoro che hai
» sognato no e non e' il compito dello stato assicurarlo.
» Per quanto riguarda l'indignazione a proposito della formazione degli
» insegnati (anche se mi pare crudele promettere di poter diventare
» insegnanti quando gia' si sa che non ci saranno posti di lavoro
» disponibili) come ho detto credo che vada espressa tramite azione
» politica collettiva. Ci sono molti gruppi che si sono mobilitati in questo
» senso, ma con poco supporto anche da parte delle categorie che vanno a
» difendere.
TFR
Inviato da Chia27, lunedì, novembre 28, 2011, 12:39 (4745 giorni fa) @ Erika86
Io credo, sinceramente, che tante persone che NON hanno l'abiltazione non l'abbiano conseguita proprio perchè o non erano in grado o nel momento in cui entravano tutti con il doppio canale e altri trucchetti magari facevano altro e hanno ripiegato in seguito sull'insegnamento.
Sono in una graduatoria di III fascia dove la prima è nata negli anni '50, la maggior parte negli anni '60, pochi nei '70 e 4 negli anni '80. Ora non venitemi a dire che oggi chi ha dai 35 anni in su non ha avuto modo di abilitarsi! Eppure stanno li' a intasare ogni gradutoria (perchè possono insegnare con una quadriennale praticamente di tutto), sicuramente non sono persone che hanno esigenze economiche stringenti perchè altrimenti avrebbero cercato di regolarizzare la loro posizione. Secondo me è giusto che a noi giovani sia data la possibilità di passare davanti a queste persone, che nella maggior parte dei casi non hanno neanche bisogno di lavorare o che si sono riconvertite all'insegnamento dopo aver fallito in qualche altro settore, attraverso un concorso per l'abilitazione.
TFR
Inviato da c'è chi dice no, lunedì, novembre 28, 2011, 19:59 (4745 giorni fa) @ Chia27
sono perfettamente d'accordo con te! questa è concorrenza sleale! dello stesso tipo di quella che ho incontrato in selezioni per vari co.co.co. all'università o nei concorsi di dottorato: 35-40 enni con una bona decina di anni di insegnamento precario ma anche di ruolo, che tolgono posti a brillanti neolaureati (che almeno concorrano in sovranumero, invece no!)
» Io credo, sinceramente, che tante persone che NON hanno l'abiltazione non
» l'abbiano conseguita proprio perchè o non erano in grado o nel momento in
» cui entravano tutti con il doppio canale e altri trucchetti magari
» facevano altro e hanno ripiegato in seguito sull'insegnamento.
» Sono in una graduatoria di III fascia dove la prima è nata negli anni '50,
» la maggior parte negli anni '60, pochi nei '70 e 4 negli anni '80. Ora non
» venitemi a dire che oggi chi ha dai 35 anni in su non ha avuto modo di
» abilitarsi! Eppure stanno li' a intasare ogni gradutoria (perchè possono
» insegnare con una quadriennale praticamente di tutto), sicuramente non
» sono persone che hanno esigenze economiche stringenti perchè altrimenti
» avrebbero cercato di regolarizzare la loro posizione. Secondo me è giusto
» che a noi giovani sia data la possibilità di passare davanti a queste
» persone, che nella maggior parte dei casi non hanno neanche bisogno di
» lavorare o che si sono riconvertite all'insegnamento dopo aver fallito in
» qualche altro settore, attraverso un concorso per l'abilitazione.
TFR
Inviato da Chia27, martedì, novembre 29, 2011, 12:29 (4744 giorni fa) @ c'è chi dice no
» sono perfettamente d'accordo con te! questa è concorrenza sleale! dello
» stesso tipo di quella che ho incontrato in selezioni per vari co.co.co.
» all'università o nei concorsi di dottorato: 35-40 enni con una bona decina
» di anni di insegnamento precario ma anche di ruolo, che tolgono posti a
» brillanti neolaureati (che almeno concorrano in sovranumero, invece no!)
Questo è un paese di vecchui e per vecchi...
TFR
Inviato da Lela, martedì, novembre 29, 2011, 23:14 (4744 giorni fa) @ c'è chi dice no
» sono perfettamente d'accordo con te! questa è concorrenza sleale! dello
» stesso tipo di quella che ho incontrato in selezioni per vari co.co.co.
» all'università o nei concorsi di dottorato: 35-40 enni con una bona decina
» di anni di insegnamento precario ma anche di ruolo, che tolgono posti a
» brillanti neolaureati (che almeno concorrano in sovranumero, invece no!)
»
35-40 enni hanno il diritto di partecipare a selezioni o concorsi come i giovani laureati. Se "tolgono i posti" a brillanti neolaureati vorrà dire che qualche merito lo hanno pure loro. Del resto anche nelle generazioni precedenti alla vostra ci sono stati brillanti neolaureati.
Talvolta, l'esperienza, anche se da precari, costituisce un bagaglio di conoscenze e competenze in più rispetto a un neolaureato. D'altra parte però, come qualcuno ha già scritto, ci sono selezioni dove invece essere neolaureato costituisce un vantaggio.
TFR
Inviato da FTM , martedì, novembre 29, 2011, 13:34 (4744 giorni fa) @ Chia27
Non so da dove trai tante certezze. Sicuramente, quando io ero giovane (ora di anni ne ho 32), avevo la certezza di essere brillante e di valere più di tanti un po' più grandi di me, perché ero fresca di studi, perché ero bilaureata con lode, perché ero io, perché avevo più stringenti necessità economiche, ecc ecc. Con il tempo la mia presunzione è un po' scemata. Adesso, dopo anni di disoccupazione e precariato, mi rincresce un po' vivere in un paese dove un "fallimento" è considerato qualcosa che non ti dà diritto di "riconvertirti", dove il lavoro lo devi scegliere una volta per sempre, dove non è possibile tornare sui propri passi, scoprire tardi una passione o una capacità, o semplicemente avere a un certo punto voglia di fare altro. Che non ci siano le condizioni per poterlo fare è un conto, che la mentalità diffusa (anche tra i più giovani) sia questa è un altro.
Ti assicuro che, comunque, ci sono moltissimi settori in cui la giovane età è un criterio di selezione preferenziale. Lo so perché ci sono spesso molti più giovani di me che non hanno le mie capacità né le mie sringenti necessità economiche, e che mi passano davanti. Non mi lamento, è un diritto che in certi casi considero assolutamente giusto.
Comunque, non è possibile insegnare con una quadriennale praticamente di tutto.
Eppure stanno li' a intasare ogni gradutoria (perchè possono insegnare con >una quadriennale praticamente di tutto), sicuramente non sono persone che >hanno esigenze economiche stringenti perchè altrimenti avrebbero cercato di >regolarizzare la loro posizione. Secondo me è giusto che a noi giovani sia >data la possibilità di passare davanti a queste persone, che nella maggior >parte dei casi non hanno neanche bisogno di lavorare o che si sono >riconvertite all'insegnamento dopo aver fallito in qualche altro settore, >attraverso un concorso per l'abilitazione.
TFR
Inviato da ross*, martedì, novembre 29, 2011, 14:26 (4744 giorni fa) @ FTM
Toh...una voce fuori dal coro...guarda caso una mia quasi coetanea.
Io ho 33 anni, "intaso" mio malgrado le graduatorie in quanto inserita molto ma molto tempo fa, non ho più rinnovato l'iscrizione perchè già moltissimo tempo fa avevo capito che l'insegnamento in Italia è una partita persa (per chi non è abilitato e forse anche per chi lo è). Ho comunque fatto la docente a contratto in un'università, poi ho mollato anche quello perchè non è altro che un'altra forma di sfruttamento di cui le prime vittime sono i poveri precari senza salvagente.
Per quanto sia in parte d'accordo su quanto scritto prima da qualcuno, e cioè che l'insegnamento sarebbe da lasciare a chi ha passione e titoli per fare questo mestiere, mi chiedo come si possa parlare di "stringenti necessità economiche" e urgenza di lavorare quando per fare la SISS occorrevano 3000 euro per 2 anni e ora per il TFA occorrerà svolgere un anno di tirocinio non retribuito, mantenendosi da soli (come>).
Io trovavo aberrante anche solo fare la SISS, pagare per ristudiare materie abbondantemente svolte durante il mio corso di studi, e mi sono felicemente "riciclata" in un settore lontano dalla mia formazione ma che mi dà moltissime soddisfazioni e un guadagno più che dignitoso. Credo che il sapersi applicare con successo anche in altri campi sia una dote e non un difetto, anche se all'inizio potrebbero esserci dei "fallimenti"...cose che capitano, soprattutto di questi tempi.
Se potessi mi cancellerei volentieri dalla graduatoria per far largo ai gggiovani, anche se consiglio a voi tutti, se volete fare gli insegnanti, di
chiedere a gran voce più tutele e dignità, perchè 1 anno intero di lavoro gratis per avere un'abilitazione (che non significa lavoro garantito) non mi sembra la più rosea delle aspettative.
» Non so da dove trai tante certezze. Sicuramente, quando io ero giovane (ora
» di anni ne ho 32), avevo la certezza di essere brillante e di valere più di
» tanti un po' più grandi di me, perché ero fresca di studi, perché ero
» bilaureata con lode, perché ero io, perché avevo più stringenti necessità
» economiche, ecc ecc. Con il tempo la mia presunzione è un po' scemata.
» Adesso, dopo anni di disoccupazione e precariato, mi rincresce un po'
» vivere in un paese dove un "fallimento" è considerato qualcosa che non ti
» dà diritto di "riconvertirti", dove il lavoro lo devi scegliere una volta
» per sempre, dove non è possibile tornare sui propri passi, scoprire tardi
» una passione o una capacità, o semplicemente avere a un certo punto voglia
» di fare altro. Che non ci siano le condizioni per poterlo fare è un conto,
» che la mentalità diffusa (anche tra i più giovani) sia questa è un altro.
»
» Ti assicuro che, comunque, ci sono moltissimi settori in cui la giovane
» età è un criterio di selezione preferenziale. Lo so perché ci sono spesso
» molti più giovani di me che non hanno le mie capacità né le mie sringenti
» necessità economiche, e che mi passano davanti. Non mi lamento, è un
» diritto che in certi casi considero assolutamente giusto.
» Comunque, non è possibile insegnare con una quadriennale praticamente di
» tutto.
»
» >Eppure stanno li' a intasare ogni gradutoria (perchè possono insegnare
» con >una quadriennale praticamente di tutto), sicuramente non sono persone
» che >hanno esigenze economiche stringenti perchè altrimenti avrebbero
» cercato di >regolarizzare la loro posizione. Secondo me è giusto che a noi
» giovani sia >data la possibilità di passare davanti a queste persone, che
» nella maggior >parte dei casi non hanno neanche bisogno di lavorare o che
» si sono >riconvertite all'insegnamento dopo aver fallito in qualche altro
» settore, >attraverso un concorso per l'abilitazione.
TFR
Inviato da Chia27, martedì, novembre 29, 2011, 18:53 (4744 giorni fa) @ FTM
Non mi sembra proprio di aver scritto che se me ne dessero l'occasione sicuramente potrei scavalcare in granduatoria queste persone. Ho fatto un discorso generale che in sintesi é: trovo giusto che diano la possibilità di abilitarsi per passare in I fascia davanti a queste persone, che hanno perso tutti i treni per un motivo o per l'altro. Sinceramente mi dà fastidio ritrovarmi dietro a persone che hanno l'età di mia madre e non sono ancora abilitate, quando mia madre, che è insegnante, ha vinto il concorso 30 anni fa. Hanno avuto le loro occasioni ad un certo punto basta, basta continuare a intasare. Mi chiedo che cosa abbiano fatto negli ultimi 20/30 anni.
TFR
Inviato da ross*, martedì, novembre 29, 2011, 20:57 (4744 giorni fa) @ Chia27
Ecco chia, adesso ho capito meglio qual è il tuo pensiero (meno male!), e non è sbagliato...essendo anch'io figlia di insegnante posso dirti che anche mia madre ha iniziato a insegnare giovanissima facendo supplenze in tutta Italia ed è entrata in ruolo che non aveva neanche 30 anni. Credo che, al di là dei tempi che sono cambiati e dei tagli pesantissimi all'istruzione, settore che da almeno 20 anni non è più una delle priorità di questo Paese (le conseguenze di ciò sono già sotto i nostri occhi: insegnanti malpagati e maltrattati, studenti senza più punti di riferimento)dovremmo essere intellettualmente onesti e dire che è vero che ci sono persone che "vivacchiano" nelle graduatorie per anni e anni aspettando il miracolo, senza aggiornarsi e senza migliorarsi, lamentandosi e basta. Posso dire di conoscerne qualcuna personalmente, quarantenne o ultraquarantenne mai abilitata/o, che non ha più supplenze da anni ma che non fa nulla per cambiare in meglio la sua vita.
Questo fa riflettere anche su cosa rappresenti l'insegnamento per queste persone: credo che se si avesse davvero la passione per un mestiere si farebbe di tutto per poterlo esercitare pienamente, o no>
Comunque in bocca al lupo a tutti voi
» Non mi sembra proprio di aver scritto che se me ne dessero l'occasione
» sicuramente potrei scavalcare in granduatoria queste persone. Ho fatto un
» discorso generale che in sintesi é: trovo giusto che diano la possibilità
» di abilitarsi per passare in I fascia davanti a queste persone, che hanno
» perso tutti i treni per un motivo o per l'altro. Sinceramente mi dà
» fastidio ritrovarmi dietro a persone che hanno l'età di mia madre e non
» sono ancora abilitate, quando mia madre, che è insegnante, ha vinto il
» concorso 30 anni fa. Hanno avuto le loro occasioni ad un certo punto
» basta, basta continuare a intasare. Mi chiedo che cosa abbiano fatto negli
» ultimi 20/30 anni.
TFR
Inviato da Lela, mercoledì, novembre 30, 2011, 00:09 (4744 giorni fa) @ ross*
Le università ora sfornano molti più laureati a pieni voti rispetto al passato e la laurea 3+2 ha portato alla frammentazione del sapere rispetto alla vecchia quadriennale (probabilmente è il motivo per cui con la laurea quadriennale si accede a più classi di concorso). I laureati sono aumentati a dismisura, ma non altrettanto i posti nelle scuole. E in Italia la professione dell'insegnante è ancora presa d'assalto.
Sono d'accordo sulla meritocria, ma mi chiedo se in una Paese con la nostra mentalità funzionerebbe. Se la scelta dei docenti fosse demandata ai dirigenti e/o a una commissione di docenti, state sicuri che ci sarebbero raccomandazioni a non finire. I gruppi di potere e di reciproci favori nelle scuole sono forti e coesi.
Conosco brillanti insegnanti competenti e laureati con il massimo dei voti a cui le scuole private non si sono mai degnate neppure di rispondere, ma grazie al sistema delle graduatorie hanno acquisito diritti per insegnare nelle scuole statali.
Penso anche al sistema in UK, che conosco abbastanza bene. Il loro sistema meritocratico non ha impedito che anche nelle scuole inglesi ci sia una buona fetta di insegnanti incompetenti o che tirano a campare (http://news.bbc.co.uk/today/hi/today/newsid_9616000/9616432.stm).
Bisognerebbe trovare un sistema che privilegi la qualità degli insegnanti e al tempo stesso elimini la possibilità di fare raccomandazioni, ma come>