Possibilità "reali" per l'estero (Lavoro all'estero)

Inviato da flyingteacher, sabato, giugno 02, 2012, 16:40 (4560 giorni fa)

Vago da un po' di giorni in rete, perché mi piacerebbe fare un'esperienza di insegnamento dell'italiano all'estero in questo periodo estivo.
Mi sembra però tutto così "fumoso" e improbabile senza avere una perfetta conoscenza della lingua del paese in cui si vuole fare domanda.
Allora vi chiedo: è effettivamente così oppure possono esserci speranze lavorative se si cerca bene> C'è qualcuno tra voi che, pur non avendo un'ottima conoscenza della lingua straniera, è riuscito ad insegnare italiano in altri Paesi>

Possibilità "reali" per l'estero

Inviato da ChristineMcGyver ⌂ @, sabato, giugno 02, 2012, 17:22 (4560 giorni fa) @ flyingteacher

Sì, io insegno (spagnolo in realtà, ma per l'italiano sarebbe stato lo stesso) senza parlare lo sloveno.
Ma mi trovavo già in Slovenia quando mi hanno chiamata.
Avevo già un altro lavoro e da questi corsi di spagnolo guadagno solo 400€.
Se non sei sul posto non ti prendono in considerazione, perché comunque con 400€ non ci vivresti.

Ci sono tantissime scuole di lingua che cercano prof. per i corsi estivi, ma non pubblicizzano le offerte di lavoro, chiamano persone di cui hanno già il cv e che possono dare disponibilità immediata senza troppi problemi. Io sono stata chiamata un venerdì e ho cominciato un lunedì.
Quando se ne va qualche prof. viene chiesto ai prof. che rimangono se conosconon qualcuno.

Questo per quanto riguarda le mie esperienze personali.

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Possibilità "reali" per l'estero

Inviato da celinda, sabato, giugno 02, 2012, 23:26 (4560 giorni fa) @ flyingteacher

» Vago da un po' di giorni in rete, perché mi piacerebbe fare un'esperienza
» di insegnamento dell'italiano all'estero in questo periodo estivo.
» Mi sembra però tutto così "fumoso" e improbabile senza avere una perfetta
» conoscenza della lingua del paese in cui si vuole fare domanda.
» Allora vi chiedo: è effettivamente così oppure possono esserci speranze
» lavorative se si cerca bene> C'è qualcuno tra voi che, pur non avendo
» un'ottima conoscenza della lingua straniera, è riuscito ad insegnare
» italiano in altri Paesi>

Ciao. Direi che avere dei contatti lì potrebbe essere d'aiuto, ma dipende anche da dove vai e in che periodo.
Io sono in Spagna e sto per tornare in Italia. Sono venuta per un tirocinio e qui sono stata contattata da un'impresa che gestisce risorse umane, per insegnare italiano in un'impresa. Io, purtroppo, ho dovuto rifiutare, ma comunque non ci puoi vivere perché ti pagano a ore e in genere, per reclutare insegnanti,le imprese si rivolgono alla Dante Alighieri, al consolato o alla Camera di commercio italiana. Risultato: la solita gestione all'italiana: le solite 4 persone che insegnano dappertutto, a volte nemmeno titolate. Mi fermo qui...
Comunque, se vuoi fare un'esperienza breve fai pure, ma non credo che i corsi di italiano all'estero in estate siano tra i più richiesti. Direi, piuttosto, che sarebbe meglio cercare qualcosa direttamente in Italia, molti sono didsposti a fare un breve corso in estate, approfittando per visitare qualche città. Altrimenti potresti pensare a insegnare un'altra lingua.

Possibilità "reali" per l'estero

Inviato da Elenina, domenica, giugno 03, 2012, 02:06 (4559 giorni fa) @ celinda

E per una come me laureata in Lettere (per cui è preclusa qualsiasi altra possibilità di insegnare idiomi diversi dall'italiano), c'è la reale possibilità di fare l'insegnante d'italiano all'estero> Da sempre ho sognato di intraprendere questa professione e all'epoca dell'università scelsi tale facoltà partendo dal presupposto che per insegnare bene una lingua, bisognava dapprima studiarla. Ad oggi, invece, dopo essermi iscritta ad un master d'insegnamento dell'italiano L2, mi chiedo se i miei sforzi siano stati diretti nella direzione giusta (non era, forse, preferibile conseguire una laurea in Lingue o fare fruttuose esperienze all'estero>). Sono piuttosto demoralizzata, anche perché non mi risulta che l'italiano sia tra le lingue più richieste!:-(

» Comunque, se vuoi fare un'esperienza breve fai pure, ma non credo che i
» corsi di italiano all'estero in estate siano tra i più richiesti. Direi,
» piuttosto, che sarebbe meglio cercare qualcosa direttamente in Italia,
» molti sono didsposti a fare un breve corso in estate, approfittando per
» visitare qualche città. Altrimenti potresti pensare a insegnare un'altra
» lingua.

Possibilità "reali" per l'estero

Inviato da sadie, domenica, giugno 03, 2012, 09:23 (4559 giorni fa) @ Elenina

» E per una come me laureata in Lettere (per cui è preclusa qualsiasi altra
» possibilità di insegnare idiomi diversi dall'italiano), c'è la reale
» possibilità di fare l'insegnante d'italiano all'estero> Da sempre ho
» sognato di intraprendere questa professione e all'epoca dell'università
» scelsi tale facoltà partendo dal presupposto che per insegnare bene una
» lingua, bisognava dapprima studiarla. Ad oggi, invece, dopo essermi
» iscritta ad un master d'insegnamento dell'italiano L2, mi chiedo se i miei
» sforzi siano stati diretti nella direzione giusta (non era, forse,
» preferibile conseguire una laurea in Lingue o fare fruttuose esperienze
» all'estero>). Sono piuttosto demoralizzata, anche perché non mi risulta che
» l'italiano sia tra le lingue più richieste!:-(
»
Potresti provare con le supplenze all'estero (che comprendono corsi di lingua e cultura italiana): il bando scade il 18.
Io da un po' sto facendo la stessa ricerca di flyingteacher senza venire a capo di niente. Credo che, come hanno detto christine e celinda, la differenza la faccia, più che la conoscenza della lingua, l'essere già in loco.
Solo che.. io ho un mezzo lavoro (extra-insegnamento) con cui mi pago l'affitto mentre cerco come insegnante. Se lo mollo per andare all'estero 2/3 mesi a cercare un'esperienza e a tentare la sorte, quando torno, di cosa campo>

PS: lamentela

Inviato da sadie, domenica, giugno 03, 2012, 09:40 (4559 giorni fa) @ sadie

A proposito delle supplenze all'estero: se ho capito bene il bando, uno dei modi per insegnare italiano all'estero (per via istituzionale) è avere una laurea in scienze della formazione primaria. O avere i titoli per insegnare italiano alle medie. I master in didattica dell'italiano a stranieri restano misconosciuti.
Ora, se io che ho un master non posso insegnare italiano alle medie perché insegnare agli stranieri è una cosa diversa, perché non vale viceversa>>>>
(Del resto la situazione è identica per i bandi nazionali, dove per insegnare nei ctp o per l'alfabetizzazione alle elementari pescano dalle graduatorie di italiano e i titoli specifici in didattica agli stranieri al limite sono un di più).

Possibilità "reali" per l'estero

Inviato da celinda, domenica, giugno 03, 2012, 13:19 (4559 giorni fa) @ sadie

» » E per una come me laureata in Lettere (per cui è preclusa qualsiasi
» altra
» » possibilità di insegnare idiomi diversi dall'italiano), c'è la reale
» » possibilità di fare l'insegnante d'italiano all'estero> Da sempre ho
» » sognato di intraprendere questa professione e all'epoca dell'università
» » scelsi tale facoltà partendo dal presupposto che per insegnare bene una
» » lingua, bisognava dapprima studiarla. Ad oggi, invece, dopo essermi
» » iscritta ad un master d'insegnamento dell'italiano L2, mi chiedo se i
» miei
» » sforzi siano stati diretti nella direzione giusta (non era, forse,
» » preferibile conseguire una laurea in Lingue o fare fruttuose esperienze
» » all'estero>). Sono piuttosto demoralizzata, anche perché non mi risulta
» che
» » l'italiano sia tra le lingue più richieste!:-(
» »
» Potresti provare con le supplenze all'estero (che comprendono corsi di
» lingua e cultura italiana): il bando scade il 18.
» Io da un po' sto facendo la stessa ricerca di flyingteacher senza venire a
» capo di niente. Credo che, come hanno detto christine e celinda, la
» differenza la faccia, più che la conoscenza della lingua, l'essere già in
» loco.
» Solo che.. io ho un mezzo lavoro (extra-insegnamento) con cui mi pago
» l'affitto mentre cerco come insegnante. Se lo mollo per andare all'estero
» 2/3 mesi a cercare un'esperienza e a tentare la sorte, quando torno, di
» cosa campo>

Io al tuo posto mi terrei il lavoretto. Come ti dicevo, ci vuole qualche contatto. Inutile che diciamo di no. Se sei titolata, tutti disposti a farti fare tirocini ma, al momento di pagare, al momento di offrire un lavoro stabile, si contatta sempre l'amico o il parente. All'estero forse non è così, non dappertutto, ma gli italiani sono spesso malvisti quando c'è giè personale sul luogo che svolge la stessa professione. Qui è un disastro: ad insegnare italiano ci sono laureati in Spagnolo, Francese, Biologia e Musica!! Cosa ti devo dire più di questo> Ebbene sì, preferiscono uno spagnolo che conosca anche malissimo l'italiano che una nativa. Così funziona nel pubblico, hanno le loro leggi e con la crisi le scuole non contrattano personale esterno per l'italiano. Le academias ti possono chiamare, ma pagano troppo poco e alla fine ti stufi.

Possibilità "reali" per l'estero

Inviato da Arrabbiata, domenica, giugno 03, 2012, 18:09 (4559 giorni fa) @ celinda

» Io al tuo posto mi terrei il lavoretto. Come ti dicevo, ci vuole qualche
» contatto. Inutile che diciamo di no. Se sei titolata, tutti disposti a
» farti fare tirocini ma, al momento di pagare, al momento di offrire un
» lavoro stabile, si contatta sempre l'amico o il parente. All'estero forse
» non è così, non dappertutto, ma gli italiani sono spesso malvisti quando
» c'è giè personale sul luogo che svolge la stessa professione. Qui è un
» disastro: ad insegnare italiano ci sono laureati in Spagnolo, Francese,
» Biologia e Musica!! Cosa ti devo dire più di questo> Ebbene sì,
» preferiscono uno spagnolo che conosca anche malissimo l'italiano che una
» nativa. Così funziona nel pubblico, hanno le loro leggi e con la crisi le
» scuole non contrattano personale esterno per l'italiano. Le academias ti
» possono chiamare, ma pagano troppo poco e alla fine ti stufi.

In Inghilterra la stessa cosa per quanto la mia esperienza. Anche qui c'è un certo sospetto nei confronti degli italiani, almeno quelli che hanno studiato in Italia. E anche qui funziona spesso con il passaparola.

Possibilità "reali" per l'estero

Inviato da celinda, lunedì, giugno 04, 2012, 11:09 (4558 giorni fa) @ Arrabbiata

» » Io al tuo posto mi terrei il lavoretto. Come ti dicevo, ci vuole qualche
» » contatto. Inutile che diciamo di no. Se sei titolata, tutti disposti a
» » farti fare tirocini ma, al momento di pagare, al momento di offrire un
» » lavoro stabile, si contatta sempre l'amico o il parente. All'estero
» forse
» » non è così, non dappertutto, ma gli italiani sono spesso malvisti quando
» » c'è giè personale sul luogo che svolge la stessa professione. Qui è un
» » disastro: ad insegnare italiano ci sono laureati in Spagnolo, Francese,
» » Biologia e Musica!! Cosa ti devo dire più di questo> Ebbene sì,
» » preferiscono uno spagnolo che conosca anche malissimo l'italiano che una
» » nativa. Così funziona nel pubblico, hanno le loro leggi e con la crisi
» le
» » scuole non contrattano personale esterno per l'italiano. Le academias ti
» » possono chiamare, ma pagano troppo poco e alla fine ti stufi.
»
» In Inghilterra la stessa cosa per quanto la mia esperienza. Anche qui c'è
» un certo sospetto nei confronti degli italiani, almeno quelli che hanno
» studiato in Italia. E anche qui funziona spesso con il passaparola.

Insomma, 'Tutta l'Europa è paese!'. Buono a sapersi. Ma dove dobbiamo emigrare, allora>

Possibilità "reali" per l'estero

Inviato da Meg @, Vicenza, lunedì, giugno 04, 2012, 12:00 (4558 giorni fa) @ celinda

» » » Io al tuo posto mi terrei il lavoretto. Come ti dicevo, ci vuole
» qualche
» » » contatto. Inutile che diciamo di no. Se sei titolata, tutti disposti a
» » » farti fare tirocini ma, al momento di pagare, al momento di offrire
» un
» » » lavoro stabile, si contatta sempre l'amico o il parente. All'estero
» » forse
» » » non è così, non dappertutto, ma gli italiani sono spesso malvisti
» quando
» » » c'è giè personale sul luogo che svolge la stessa professione. Qui è un
» » » disastro: ad insegnare italiano ci sono laureati in Spagnolo,
» Francese,
» » » Biologia e Musica!! Cosa ti devo dire più di questo> Ebbene sì,
» » » preferiscono uno spagnolo che conosca anche malissimo l'italiano che
» una
» » » nativa. Così funziona nel pubblico, hanno le loro leggi e con la crisi
» » le
» » » scuole non contrattano personale esterno per l'italiano. Le academias
» ti
» » » possono chiamare, ma pagano troppo poco e alla fine ti stufi.
» »
» » In Inghilterra la stessa cosa per quanto la mia esperienza. Anche qui
» c'è
» » un certo sospetto nei confronti degli italiani, almeno quelli che hanno
» » studiato in Italia. E anche qui funziona spesso con il passaparola.
»
» Insomma, 'Tutta l'Europa è paese!'. Buono a sapersi. Ma dove dobbiamo
» emigrare, allora>

Già, ma questo si poteva immaginare... Nella mia ben amata Inghilterra, ho potuto verificare gli stereotipi su noi italiani, quello che non capisco è perché si comprino la casa in Toscana se siamo identificati con la pizza e la mafia...

Possibilità "reali" per l'estero

Inviato da cherrylane17 @, martedì, giugno 05, 2012, 12:10 (4557 giorni fa) @ Meg

ciao a tutti,
per la mia esperienza invece trasferirmi in inghilterra è stata una benedizione, e vorrei incoraggiare altre persone a considerare il PGCE, l'abilitazione per l'insegnamento.
nel giro di un anno (dopo averne passati diversi tra italia e estero con stage/borse di studio/lavoretti)
mi sono trovata formata, qualificata, con lavoro a tempo indeterminato in mano, in un sistema che -per carità, pur criticabile e migliorabile- funziona bene, riconosce e apprezza ciò che sai e quanto ancora puoi crescere e imparare.
non ho bisogno di spiegarvi quanta pace mentale e benessere arrivino nel momento in cui la stabilità lavorativa e l'indipendenza economica non sono più un miraggio, o appannaggio di altri.
ripeto, non è tutto rosa e fiori, e l'Italia mi manca per tante ragioni, ma vi incoraggio seriamente a considerare l'abilitazione in inghilterra.
scrivetemi pure se avete domande a riguardo.
ciao!
Anna

» » » » Io al tuo posto mi terrei il lavoretto. Come ti dicevo, ci vuole
» » qualche
» » » » contatto. Inutile che diciamo di no. Se sei titolata, tutti disposti
» a
» » » » farti fare tirocini ma, al momento di pagare, al momento di offrire
» » un
» » » » lavoro stabile, si contatta sempre l'amico o il parente. All'estero
» » » forse
» » » » non è così, non dappertutto, ma gli italiani sono spesso malvisti
» » quando
» » » » c'è giè personale sul luogo che svolge la stessa professione. Qui è
» un
» » » » disastro: ad insegnare italiano ci sono laureati in Spagnolo,
» » Francese,
» » » » Biologia e Musica!! Cosa ti devo dire più di questo> Ebbene sì,
» » » » preferiscono uno spagnolo che conosca anche malissimo l'italiano che
» » una
» » » » nativa. Così funziona nel pubblico, hanno le loro leggi e con la
» crisi
» » » le
» » » » scuole non contrattano personale esterno per l'italiano. Le
» academias
» » ti
» » » » possono chiamare, ma pagano troppo poco e alla fine ti stufi.
» » »
» » » In Inghilterra la stessa cosa per quanto la mia esperienza. Anche qui
» » c'è
» » » un certo sospetto nei confronti degli italiani, almeno quelli che
» hanno
» » » studiato in Italia. E anche qui funziona spesso con il passaparola.
» »
» » Insomma, 'Tutta l'Europa è paese!'. Buono a sapersi. Ma dove dobbiamo
» » emigrare, allora>
»
» Già, ma questo si poteva immaginare... Nella mia ben amata Inghilterra, ho
» potuto verificare gli stereotipi su noi italiani, quello che non capisco è
» perché si comprino la casa in Toscana se siamo identificati con la pizza e
» la mafia...

Possibilità "reali" per l'estero

Inviato da Naty___, martedì, giugno 05, 2012, 18:11 (4557 giorni fa) @ cherrylane17

Anna, posso chiederti se hai una e-mail privata a cui posso scriverti per chiederti informazioni>
Grazie! :-)

Possibilità "reali" per l'estero

Inviato da cherrylane17 @, mercoledì, giugno 06, 2012, 08:33 (4556 giorni fa) @ Naty___

» Anna, posso chiederti se hai una e-mail privata a cui posso scriverti per
» chiederti informazioni>
» Grazie! :-)

ciao Naty,
trovi la mia email cliccando sulla bustina accanto al mio nome.
ciao!
Anna

Possibilità "reali" per l'estero

Inviato da Arrabbiata, martedì, giugno 05, 2012, 19:52 (4557 giorni fa) @ cherrylane17

» ciao a tutti,
» per la mia esperienza invece trasferirmi in inghilterra è stata una
» benedizione, e vorrei incoraggiare altre persone a considerare il PGCE,
» l'abilitazione per l'insegnamento.
» nel giro di un anno (dopo averne passati diversi tra italia e estero con
» stage/borse di studio/lavoretti)
» mi sono trovata formata, qualificata, con lavoro a tempo indeterminato in
» mano, in un sistema che -per carità, pur criticabile e migliorabile-
» funziona bene, riconosce e apprezza ciò che sai e quanto ancora puoi
» crescere e imparare.
» non ho bisogno di spiegarvi quanta pace mentale e benessere arrivino nel
» momento in cui la stabilità lavorativa e l'indipendenza economica non sono
» più un miraggio, o appannaggio di altri.
» ripeto, non è tutto rosa e fiori, e l'Italia mi manca per tante ragioni, ma
» vi incoraggio seriamente a considerare l'abilitazione in inghilterra.
» scrivetemi pure se avete domande a riguardo.
» ciao!
» Anna
»
Ciao Anna, il tuo intervento non fa altro che confermare quanto detto: se ti sei formata in UK, allora secondo loro sei un'insegnante capace, altrimenti vieni trattato con diffidenza e con il sospetto che, essendoti formato altrove, tu non sia capace.
Lo capirei se il sistema inglese fosse migliore di altri, ma è lungi dall'esserlo.Il modo in cui si insegnano le lingue è poi molto criticabile: ci sono docenti che insegnano una lingua pur avendo un livello mediocre di conoscenza della stessa (correzioni di cose giuste viste con i miei occhi) e una pronuncia pessima. E infatti pochi inglesi parlano una lingua straniera decentemente se non l'hanno studiata all'università, non l'hanno scelta per gli A-Level o studiata privatamente.
Chi termina la scuola dell'obbligo nella scuola pubblica inglese di solito ha competenze molto scarse nelle lingue straniere e in matematica. Non a caso infatti se guardi il programma di matematica del GCSE, ti accorgerai che è più o meno quanto si fa alle medie in Italia. Per non parlare poi delle enormi diseguaglianze sociali che la scuola inglese contribuisce fortemente a perpetuare.
La scuola inglese funzionerà sì, come dici tu, ma più per i docenti che per gli alunni. E neanche per tutti i docenti, visto che basta frequentare i forum degli insegnanti inglesi per capire quanta discriminazione ci sia nei confronti dei supplenti più anziani, degli insegnanti stranieri e/o senza abilitazione.
Scusa l'intervento, ma bisogna dire le cose come stanno.

Possibilità "reali" per l'estero

Inviato da ChristineMcGyver ⌂ @, martedì, giugno 05, 2012, 21:09 (4557 giorni fa) @ Arrabbiata
modificato da ChristineMcGyver, martedì, giugno 05, 2012, 21:35

In ogni caso funzioNa così un po' ovunque. Perché i sistemi scolastici sono diversi e per esempio io mi sono abilitata in Spagna, ma il sistema spagnolo è parecchio diverso da quello italiano (non esistono le medie), da quello britannico e da quello sloveno (ti parlo di contesti che conosco di prima mano).
Non si tratta solo di essere buoni o cattivi insegnanti, ma anche di sapere coe funziona l'organizzazione scolastica.
Lo sapete che nei Paesi che ho nominato non esistono le interrogazioni> Che alcune materie che si studiano in Italia al liceo (tipo astronomia) in Slovenia si fanno alle elementari (che però durano 9 anni)>
Io non credo si tratti di sfiducia o pregiudizi, semplicemente scelgono il candidato che con più facilità svolgerà il lavoro. Parlo di scuola dell'obbligo.
Le scuole private di lingue fanno ciò che vogliono e rispondono a una sola legge: quella di soddisfare i loro coienti-studenti e quindi fare soldi.

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x Christine

Inviato da Arrabbiata, mercoledì, giugno 06, 2012, 16:28 (4556 giorni fa) @ ChristineMcGyver

» In ogni caso funzioNa così un po' ovunque. Perché i sistemi scolastici sono
» diversi e per esempio io mi sono abilitata in Spagna, ma il sistema
» spagnolo è parecchio diverso da quello italiano (non esistono le medie), da
» quello britannico e da quello sloveno (ti parlo di contesti che conosco di
» prima mano).
» Non si tratta solo di essere buoni o cattivi insegnanti, ma anche di sapere
» coe funziona l'organizzazione scolastica.
» Lo sapete che nei Paesi che ho nominato non esistono le interrogazioni> Che
» alcune materie che si studiano in Italia al liceo (tipo astronomia) in
» Slovenia si fanno alle elementari (che però durano 9 anni)>
» Io non credo si tratti di sfiducia o pregiudizi, semplicemente scelgono il
» candidato che con più facilità svolgerà il lavoro. Parlo di scuola
» dell'obbligo.
» Le scuole private di lingue fanno ciò che vogliono e rispondono a una sola
» legge: quella di soddisfare i loro coienti-studenti e quindi fare soldi.

Christine, il funzionamento di un sistema scolastico si impara in poco tempo. Se non si valuta con le interrogazioni, ci saranno altri parametri di valutazione (tra l'altro anche la legge italiana prevede che gli alunni si possano valutare in base a molti alti parametri oltre che in base a interrogazioni e verifiche!) La capacità di insegnare invece è trasversale, quindi se sai insegnare in un sistema, lo sai fare ovunque. Leggendo il tuo forum pare di capire che anche tu abbia ingranato abbastanza in fretta nel sistema sloveno, che pure era nuovo per te, e che non hai impiegato mesi e mesi per imparare come funziona e a insegnare in modo efficace.

Quindi, come chiamare se non sfiducia e pregiudizi l'esclusione molto frequente degli insegnanti abilitati all'estero, per preferire candidati abilitata in UK> Eppure chi viene da una realtà diversa può portare del valore aggiunto, punti di vista diversi.
Ciò che mi fa arrabbiare è proprio la tendenza, nella scuola inglese, a considerarsi migliori degli altri e depositari della buona prassi.

x Christine

Inviato da Arrabbiata, mercoledì, giugno 06, 2012, 16:29 (4556 giorni fa) @ Arrabbiata

ops, sul tuo blog volevo dire (che tra l'altro ho letto con molto piacere e interesse).

x Arrabbiata

Inviato da ChristineMcGyver ⌂ @, mercoledì, giugno 06, 2012, 16:44 (4556 giorni fa) @ Arrabbiata
modificato da ChristineMcGyver, mercoledì, giugno 06, 2012, 17:19

Guarda, io ho ingranato benissimo come assistente, ma non mi è toccato dare voti, parlare coi genitori, pianificare esami, partecipare a riunioni, assemblee etc.
Forse poi il caso è diverso, perché non parlo sloveno e infatti, seppur la scuola abbia cercato di farmi rimanere, non si può.

In Spagna, dove ho insegnato in una specie di collegio di inglese e sport ci ho messo un po' di mesi a capire come funzionavano le cose. Certo, poi ovviamente ci si abitua, ma a volte credo che proprio per semplificarsi le cose i presidi scelgano candidati che si abitueranno più velocemente. Non credo però sia questione di pregiudizi, o almeno non solo del sistema britannico.

Io in Spagna per dimostrare di parlare italiano ho dovuto fare un esame, sennò non mi davano mai i punti che concedevano invece agli spagnoli che avevano un certificato b2 di italiano.
Ogni Paese ha le sue 'assurdità' e ognuno si trova magari più in sintonia con alcuni modi di pensare e gestire.

Io dopo essere staa in Slovenia ho capito coe la scuola potrebbe funzionare alla perfezione, ma mi pare un sistema impraticabile in altri Paesi! Provocherebbe rivolte sociali esigere ciô che si esige qua da prof e alunni. Io mi ci trovo benissimo, ma a parecchi prof che conosco sarebbe preso un infarto e non avrebbero apprezzato.

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Possibilità "reali" per l'estero

Inviato da cherrylane17 @, mercoledì, giugno 06, 2012, 08:32 (4556 giorni fa) @ Arrabbiata

ciao Arrabbiata,
trovo molto utile il tuo intervento visto che ognuno di noi può solo portare la propria esperienza e punto di vista parziale. le contribuzioni di tanti, invece, aiutano ad avere un quadro della realtà più completo.
ciao!
Anna

» Ciao Anna, il tuo intervento non fa altro che confermare quanto detto: se
» ti sei formata in UK, allora secondo loro sei un'insegnante capace,
» altrimenti vieni trattato con diffidenza e con il sospetto che, essendoti
» formato altrove, tu non sia capace.
» Lo capirei se il sistema inglese fosse migliore di altri, ma è lungi
» dall'esserlo.Il modo in cui si insegnano le lingue è poi molto criticabile:
» ci sono docenti che insegnano una lingua pur avendo un livello mediocre di
» conoscenza della stessa (correzioni di cose giuste viste con i miei occhi)
» e una pronuncia pessima. E infatti pochi inglesi parlano una lingua
» straniera decentemente se non l'hanno studiata all'università, non l'hanno
» scelta per gli A-Level o studiata privatamente.
» Chi termina la scuola dell'obbligo nella scuola pubblica inglese di solito
» ha competenze molto scarse nelle lingue straniere e in matematica. Non a
» caso infatti se guardi il programma di matematica del GCSE, ti accorgerai
» che è più o meno quanto si fa alle medie in Italia. Per non parlare poi
» delle enormi diseguaglianze sociali che la scuola inglese contribuisce
» fortemente a perpetuare.
» La scuola inglese funzionerà sì, come dici tu, ma più per i docenti che per
» gli alunni. E neanche per tutti i docenti, visto che basta frequentare i
» forum degli insegnanti inglesi per capire quanta discriminazione ci sia nei
» confronti dei supplenti più anziani, degli insegnanti stranieri e/o senza
» abilitazione.
» Scusa l'intervento, ma bisogna dire le cose come stanno.

Possibilità "reali" per l'estero

Inviato da Arrabbiata, mercoledì, giugno 06, 2012, 16:01 (4556 giorni fa) @ cherrylane17

» ciao Arrabbiata,
» trovo molto utile il tuo intervento visto che ognuno di noi può solo
» portare la propria esperienza e punto di vista parziale. le contribuzioni
» di tanti, invece, aiutano ad avere un quadro della realtà più completo.
» ciao!
» Anna
»
Ciao Anna,
hai ragione, è utile condividere le proprie esperienze.
Tuttavia gran parte di quello che ho scritto, in particolare la ritrosia ad assumere docenti abilitati all'estero, la preferenza per New Qualified Teacher, le basse competenze in lingue e matematica, scuola classista che non favorisce la mobilità sociale, non sono mie opinioni, ma fatti di cui si può trovare riscontro oggettivo un po' ovunque (riviste del settore, quotidiani, statistiche, forum degli insegnanti ecc..).
Mi dispiace, ma non non tutto ciò che riportano gli altri può essere trasformato in esperienza personale e quindi reso opinabile.

Possibilità "reali" per l'estero

Inviato da Erika 86, martedì, giugno 12, 2012, 11:43 (4550 giorni fa) @ Arrabbiata

Secondo me il messaggio di Anna dice una cosa importante che non e' chiara a tutti: se volete insegnare all'estero abilitatevi all'estero. Dura lex sed lex.

Possibilità "reali" per l'estero

Inviato da RBarazza ⌂ @, lunedì, luglio 09, 2012, 10:04 (4523 giorni fa) @ cherrylane17

Ciao Anna, ho ritenuto interessante il tuo intervento e mi sono permessa di segnalarlo nel mio blog:

http://insegnareitaliano.blogspot.it/2012/07/abilitazione-in-uk.html

Grazie, ciao, Roberta Barazza


» ciao a tutti,
» per la mia esperienza invece trasferirmi in inghilterra è stata una
» benedizione, e vorrei incoraggiare altre persone a considerare il PGCE,
» l'abilitazione per l'insegnamento.
» nel giro di un anno (dopo averne passati diversi tra italia e estero con
» stage/borse di studio/lavoretti)
» mi sono trovata formata, qualificata, con lavoro a tempo indeterminato in
» mano, in un sistema che -per carità, pur criticabile e migliorabile-
» funziona bene, riconosce e apprezza ciò che sai e quanto ancora puoi
» crescere e imparare.
» non ho bisogno di spiegarvi quanta pace mentale e benessere arrivino nel
» momento in cui la stabilità lavorativa e l'indipendenza economica non sono
» più un miraggio, o appannaggio di altri.
» ripeto, non è tutto rosa e fiori, e l'Italia mi manca per tante ragioni, ma
» vi incoraggio seriamente a considerare l'abilitazione in inghilterra.
» scrivetemi pure se avete domande a riguardo.
» ciao!
» Anna
»
» » » » » Io al tuo posto mi terrei il lavoretto. Come ti dicevo, ci vuole
» » » qualche
» » » » » contatto. Inutile che diciamo di no. Se sei titolata, tutti
» disposti
» » a
» » » » » farti fare tirocini ma, al momento di pagare, al momento di
» offrire
» » » un
» » » » » lavoro stabile, si contatta sempre l'amico o il parente.
» All'estero
» » » » forse
» » » » » non è così, non dappertutto, ma gli italiani sono spesso malvisti
» » » quando
» » » » » c'è giè personale sul luogo che svolge la stessa professione. Qui
» è
» » un
» » » » » disastro: ad insegnare italiano ci sono laureati in Spagnolo,
» » » Francese,
» » » » » Biologia e Musica!! Cosa ti devo dire più di questo> Ebbene sì,
» » » » » preferiscono uno spagnolo che conosca anche malissimo l'italiano
» che
» » » una
» » » » » nativa. Così funziona nel pubblico, hanno le loro leggi e con la
» » crisi
» » » » le
» » » » » scuole non contrattano personale esterno per l'italiano. Le
» » academias
» » » ti
» » » » » possono chiamare, ma pagano troppo poco e alla fine ti stufi.
» » » »
» » » » In Inghilterra la stessa cosa per quanto la mia esperienza. Anche
» qui
» » » c'è
» » » » un certo sospetto nei confronti degli italiani, almeno quelli che
» » hanno
» » » » studiato in Italia. E anche qui funziona spesso con il passaparola.
» » »
» » » Insomma, 'Tutta l'Europa è paese!'. Buono a sapersi. Ma dove dobbiamo
» » » emigrare, allora>
» »
» » Già, ma questo si poteva immaginare... Nella mia ben amata Inghilterra,
» ho
» » potuto verificare gli stereotipi su noi italiani, quello che non capisco
» è
» » perché si comprino la casa in Toscana se siamo identificati con la pizza
» e
» » la mafia...

Possibilità "reali" per l'estero

Inviato da anna4475 @, lunedì, luglio 09, 2012, 11:08 (4523 giorni fa) @ RBarazza

» Ciao Anna,
sono molto interessata all'Inghilterra...vorrei chiederti informazioni più precise, questa è la mia mail: annamariaiannino@hotmail.it
Posso contattarti in qualche modo per favore>
Grazie mille
Anna

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