Insegnare in Inghilterra - i contro che nessuno dice mai (Insegnamento Lingua Italiana)

Inviato da Sincerità, mercoledì, luglio 10, 2013, 16:28 (4154 giorni fa)

In questo forum si parla tanto dei vantaggi di abilitarsi con il PGCE e andare a lavorare in Inghilterra, come se fosse una terra promessa.
1) Prima di tutto bisogna dire che a insegnare in Inghilterra si sputa sangue, nel senso che la mole di lavoro non è nemmeno comparabile a quella di un insegnante italiano. Quindi: pagano meglio, ma lavori molto di più.
2)Gli inglesi hanno una cultura e rapporti umani e di lavoro molti diversi rispetto a quelli cui siamo abituati nel nostro Paese. Per loro è normale andare dal capo a lamentarsi di te anche per un'inezia, mentre non verrà mai da te a chiarirsi, anzi, continuerà a farti grandi sorrisi. Tra l'altro anche i ragazzi a scuola vengono incoraggiati ad assumere questo atteggiamento tra di loro.
3) Anche a causa del suddetto comportamento sei più facilmente licenziabile che in Italia. Se un tuo superiore non ti sopporta, non perché lavori male o sei impreparato, ma magari perché sei un po' più sincero della media, stai sicuro che prima o poi sarai messo in condizione di andartene.
4) La gestione del comportamento dei ragazzi è molto più strutturata che da noi, ma alcune misure sono veramente molto discutibili.
5) Le classi sono solitamente divise per livelli di abilità. Sicuramente ciò rende la lezione più gestibile per gli insegnanti, ma il risultato è una scuola classista, dove non tutti hanno d fatto le stesse possibilità, altro che "every child matters".
6) Io sinceramente non ho visto insegnanti così brillanti da far sembrare i nostri dei mediocri, anzi. Hanno molte risorse in più e ciò rende alcune lezioni più appetibili, visto che in molte scuole italiani mancano persino pc funzionanti e trovare materiale per fare dei cartelloni è un'impresa.
7) Nelle lingue il livello di molti insegnanti è semplicemente pietoso e non è neppure vero che la maggiore pianificazione delle attività didattiche compensa tale carenza. Chi non è preparato insegna ai ragazzi i propri errori e non è in grado si spaziare, ma deve limitarsi alla sua lezioncina. Tra l'altro io lo trovo poco rispettoso nei confronti dei ragazzi.
8) Inoltre anche il metodo didattico non mi sembra così innovativo: ho assistito a lezioni di lingue noiosissime dove la lingua straniera viene veicolata ancora con il metodo della traduzione inglese a fianco od ho visto verifiche costituite da liste di vocaboli, senza il minimo contesto, che i ragazzi dovevano tradurre. Roba del secolo scorso.
Ci sarà infatti un motivo per cui in Inghilterra mancano insegnanti, no> E ogni anno vengono sfornati migliaia di abilitati e molti vengono dall'estero.
Io penso che per chi inizia l'avventura dell'insegnamento in Inghilterra il quadro debba essere chiaro, non solo negli aspetti positivi, ma anche negativi.
Non è onesto sbandierare ai quattro vento quanto sia migliore la scuola inglese, quanto siano avanzati e quanto più facile sia trovare lavoro, se si chiudono gli occhi sul resto.

Insegnare in Inghilterra - i contro che nessuno dice mai

Inviato da Sincertià, mercoledì, luglio 10, 2013, 16:35 (4154 giorni fa) @ Sincerità

Ah, dimenticavo: fare straordinari non pagati è la normalità, anzi se lo aspettano e generalmente ti giudicano molto male se non li fai. Tutti quelli che vogliono sopravvivere li fanno, stanno zitti e sorridono.

Insegnare in Inghilterra - i contro che nessuno dice mai

Inviato da Madda, mercoledì, luglio 10, 2013, 17:53 (4153 giorni fa) @ Sincertià

Giusto ricordare tutti gli aspetti. Comunque non credo che in questo forum si sia mai detto che son tutte rose e fiori e sono anche satti ricordati gli oneri associati ai benefici. Sicuramente trovare lavoro in Inghilterra e' piu' facile, ma non e' il posto fisso come in Italia per chi ottiene il posto di ruolo, ne' si puo' sperare di mettere le gambe sotto la scrivania.Questo non e' un male da tutti i punti di vista, in Italia esistono insegnanti che sarebbe meglio cacciar fuori per far posto a piu' volonterosi! Comunque la giri il PGCE pero' un'opportunita' importante per chi ha deciso che insegnare e' la propria vocazione e che in Italia si trova davanti anni di precariato nella speranza del famoso posto di ruolo.E' un'opportunita' per rendersi economicamente indipendenti e iniziare una vita, cosa che il precariato italiano non consente, a meno di avere una famiglia alle spalle o un capitale in banca.

Insegnare in Inghilterra - i contro che nessuno dice mai

Inviato da Madda, mercoledì, luglio 10, 2013, 17:57 (4153 giorni fa) @ Madda

Ah e per quanto riguarda i metodi, i MFL non sono certo il fiore all'occhiello della scuola inglese. Ma anche in Italia sento genitori che continuamente si lamentano che piu' che colorare schede non fanno alle elementari e non parliamo del rendimento.Ovunque trovi bravi insegnanti e cepponi. Solo che in Inghilterra ci sono molte professioni piu' competitive in termini di salari e soddisfazioni personali, in Italia il posto statale di ruolo e' ancora fra i piu' ambiti perche' non si trova quasi nulla.

Insegnare in Inghilterra - i contro che nessuno dice mai

Inviato da malika, mercoledì, luglio 10, 2013, 19:34 (4153 giorni fa) @ Madda

» Ah e per quanto riguarda i metodi, i MFL non sono certo il fiore
» all'occhiello della scuola inglese. Ma anche in Italia sento genitori che
» continuamente si lamentano che piu' che colorare schede non fanno alle
» elementari e non parliamo del rendimento.Ovunque trovi bravi insegnanti e
» cepponi. Solo che in Inghilterra ci sono molte professioni piu' competitive
» in termini di salari e soddisfazioni personali, in Italia il posto statale
» di ruolo e' ancora fra i piu' ambiti perche' non si trova quasi nulla.

Secondo me i pro e i contro ci sono sia in Inghilterra che in Italia..non conosco direttamente la situazione inglese, ma per quel poco che ho visto della scuola italiana anche qui la vita degli insegnanti sta diventando sempre più frustrante..dipende tutto dalla scuola nella quale ti mandano..puoi trovare presidi arroganti e incompetenti che ti rendono la vita difficile, colleghi falsi e invidiosi, classi impossibili da gestire sul piano della disciplina..capisco che il sistema inglese è diverso dal nostro e per un italiano è dura adattarsi..ma vi assicuro che anche in alcune realtà italiane ci sono situazioni davvero drammatiche..

Insegnare in Inghilterra - i contro che nessuno dice mai

Inviato da Sinceramente, mercoledì, luglio 10, 2013, 19:45 (4153 giorni fa) @ malika

» Secondo me i pro e i contro ci sono sia in Inghilterra che in Italia..non
» conosco direttamente la situazione inglese, ma per quel poco che ho visto
» della scuola italiana anche qui la vita degli insegnanti sta diventando
» sempre più frustrante..dipende tutto dalla scuola nella quale ti
» mandano..puoi trovare presidi arroganti e incompetenti che ti rendono la
» vita difficile, colleghi falsi e invidiosi, classi impossibili da gestire
» sul piano della disciplina..capisco che il sistema inglese è diverso dal
» nostro e per un italiano è dura adattarsi..ma vi assicuro che anche in
» alcune realtà italiane ci sono situazioni davvero drammatiche..

Certo Malika, io stessa sono molto critica su alcuni aspetti della scuola italiana e sugli insegnanti italiani che non lottano abbastanza per i propri diritti e io stessa ho avuto a che fare con colleghi invidiosi e dirigenti incapaci in Italia.
Però mi dispiace sentire sempre parlare male in tutto e per tutto della scuola italiana, degli insegnanti che sono lavativi, che non hanno aspirazioni e aspettano il ruolo dal cielo, perché è fazioso e non corretto.

Insegnare in Inghilterra - i contro che nessuno dice mai

Inviato da malika, mercoledì, luglio 10, 2013, 20:27 (4153 giorni fa) @ Sinceramente

» » Secondo me i pro e i contro ci sono sia in Inghilterra che in
» Italia..non
» » conosco direttamente la situazione inglese, ma per quel poco che ho
» visto
» » della scuola italiana anche qui la vita degli insegnanti sta diventando
» » sempre più frustrante..dipende tutto dalla scuola nella quale ti
» » mandano..puoi trovare presidi arroganti e incompetenti che ti rendono la
» » vita difficile, colleghi falsi e invidiosi, classi impossibili da
» gestire
» » sul piano della disciplina..capisco che il sistema inglese è diverso dal
» » nostro e per un italiano è dura adattarsi..ma vi assicuro che anche
» in
» » alcune realtà italiane ci sono situazioni davvero drammatiche..
»
» Certo Malika, io stessa sono molto critica su alcuni aspetti della scuola
» italiana e sugli insegnanti italiani che non lottano abbastanza per i
» propri diritti e io stessa ho avuto a che fare con colleghi invidiosi e
» dirigenti incapaci in Italia.
» Però mi dispiace sentire sempre parlare male in tutto e per tutto della
» scuola italiana, degli insegnanti che sono lavativi, che non hanno
» aspirazioni e aspettano il ruolo dal cielo, perché è fazioso e non
» corretto.

Mi dispiace molto vedere che hai avuto un'esperienza così negativa nella scuola inglese..sicuramente non si può generalizzare..e di certo in Italia ci sono anche insegnanti molto bravi e motivati..per carità, non sono tutti fannulloni..il senso di frustrazione nasce dalla situazione di continua precarietà che vivono..ogni anno scuole diverse e situazioni nuove a cui tante volte è difficile adattarsi.. e c'è gente che è arrivata fino alla pensione così, da precario..purtroppo il vero male per la scuola italiana sono stati i tagli sempre più massicci avvenuti a partire dalla Moratti.. . la scuola italiana aveva delle buone potenzialità, ma i guai sono iniziati con i tagli delle risorse.. si è deciso di non investire più nella scuola pubblica e questo ha penalizzato tutti, non solo gli insegnanti..

Insegnare in Inghilterra - i contro che nessuno dice mai

Inviato da Sincerità, mercoledì, luglio 10, 2013, 19:39 (4153 giorni fa) @ Madda

» Ah e per quanto riguarda i metodi, i MFL non sono certo il fiore
» all'occhiello della scuola inglese. Ma anche in Italia sento genitori che
» continuamente si lamentano che piu' che colorare schede non fanno alle
» elementari e non parliamo del rendimento.Ovunque trovi bravi insegnanti e
» cepponi. Solo che in Inghilterra ci sono molte professioni piu' competitive
» in termini di salari e soddisfazioni personali, in Italia il posto statale
» di ruolo e' ancora fra i piu' ambiti perche' non si trova quasi nulla.

Sì, infatti, il lavoro di insegnante è talmente competitivo in termini di salario e ricco di soddisfazioni che gli inglesi fanno la fila per farlo. Perché non ti chiedi onestamente il vero motivo per cui l'Inghilterra sforna ogni anno migliaia di qualified teachers, perché la mobilità da scuola a scuola è così alta e perché gli stranieri che vogliono fare il PGCE vengono accolti a braccia aperte> Ci sarà un motivo per cui gli inglesi non vogliono insegnare, no> Uno dei motivi è che una buona percentuale va in burn out e lascia la professione, quindi sono necessari sempre nuovi insegnanti.
Alla fine sta diventando uno di quei lavori che solo gli stranieri vogliono fare, perché nel loro paese non trovano lavoro.
Tra l'altro, con la riforma in corso, messa in atto dal governo Cameron e il fatto che molte scuole stanno diventando academies, altro che lavoro sicuro!
Forse tu hai in mente l'Inghilterra (e gli insegnanti italiani) di 20 anni fa.

Insegnare in Inghilterra - i contro che nessuno dice mai

Inviato da Sincerità, mercoledì, luglio 10, 2013, 19:26 (4153 giorni fa) @ Madda

» Giusto ricordare tutti gli aspetti. Comunque non credo che in questo forum
» si sia mai detto che son tutte rose e fiori e sono anche satti ricordati
» gli oneri associati ai benefici. Sicuramente trovare lavoro in Inghilterra
» e' piu' facile, ma non e' il posto fisso come in Italia per chi ottiene il
» posto di ruolo, ne' si puo' sperare di mettere le gambe sotto la
» scrivania.Questo non e' un male da tutti i punti di vista, in Italia
» esistono insegnanti che sarebbe meglio cacciar fuori per far posto a piu'
» volonterosi! Comunque la giri il PGCE pero' un'opportunita' importante per
» chi ha deciso che insegnare e' la propria vocazione e che in Italia si
» trova davanti anni di precariato nella speranza del famoso posto di
» ruolo.E' un'opportunita' per rendersi economicamente indipendenti e
» iniziare una vita, cosa che il precariato italiano non consente, a meno di
» avere una famiglia alle spalle o un capitale in banca.

Non si è detto che sono solo rose, ma molti degli aspetti che ho menzionato, non sono stati nemmeno sfiorati. Ma tu hai esperienza diretta in una secondary in Inghilterra>
Inoltre la finirei con i soliti luoghi comuni dell'insegnante italiano fannullone che tira a campare agognando il ruolo. E poi, cosa c'è di male nell'aspirare al posto fisso>
Inoltre un posto in Inghilterra non è poi così sicuro come dici, possono licenziarti senza grossi problemi e se stai antipatico a qualcuno, non è raro che non passi l'induction o ti fanno il mobbing. Non è che la sicurezza di avere un lavoro sia data magicamente dalla parola permanent post sul contratto, questo per onestà lo si deve dire.
Alla fine anche gli aspetti culturali e le relazioni umane (molto carenti in Inghilterra) contribuiscono a rendere il lavoro più o meno piacevole e/o stabile.
Per quanto riguarda insegnanti che sarebbe meglio cacciare, ne visti anche qui, non solo in Italia, stanne certa, e non solo di lingue. Dal punto di vista umano ed educativo, poi, a molti insegnanti dei ragazzi non importa un fico secco. Ho sicuramente riscontrato più empatia nei loro confronti in Italia, piuttosto che qui.
Eppure alcuni di questi mediocri inglesi hanno anche incarichi di rilievo nella scuola, hanno fatto carriera. L'importante è saper sempre sorridere, dire sempre di sì, lavorare gratis e far buon viso a cattivo gioco (è un eufemismo).
Certo, se sei un po' come loro, vuoi lavorare e non te ne frega niente di tutto il resto che è molto discutibile, è il posto ideale.

Insegnare in Inghilterra - i contro che nessuno dice mai

Inviato da Madda, giovedì, luglio 11, 2013, 11:45 (4153 giorni fa) @ Sincerità

Si' ho insegnato in una scuola inglese privata e mi sono trovata molto bene.Non la scambierei mai per le scuole in Italia in cui sono stata da supplente, anche se e' vero che essendo italiani si capisce meglio quale siano le aspettative reciproche.
Quello inglese e' un sistema diverso e le persone hanno una mentalita' diversa ma mi pare qualunquista dire che basta solo sorridere o che a nessuno importa niente delle persone. Certo so che non tutte le scuole versano nello stesso stato e come ho detto il fatto che in UK non esiste posto fisso era gia' stato ribadito piu' volte in questo forum. Non vedo la ragione della tua aggressivita' nei miei confronti. Amo insegnare e credo di farlo bene, nella mia vita ho trovato insegnanti competenti e altri no in tutti e tre i Paesi in cui ho insegnato. L'unica ragione per cui in Germania e in Inghilterra (come in Svizzera ecc...) mancano gli insegnanti e' che ci sono professioni alternative ben remunerate. In Italia ancora esiste il miraggio del posto statale come l'unica possibilita' di stipendio decente e posto fisso. Non dico che e' un male desiderarlo, ma solo che non e' che in Italia ci siano piu' insegnanti di vocazione che in altri Paesi e per i giovani e' dura e non si puo' aspettare il ruolo tutta la vita...o meglio si puo' ma e' una scelta che ha costi.E ognuno sceglie come vuole.

Insegnare in Inghilterra - i contro che nessuno dice mai

Inviato da Sincerità, giovedì, luglio 11, 2013, 16:10 (4153 giorni fa) @ Madda

» Si' ho insegnato in una scuola inglese privata e mi sono trovata molto
» bene.Non la scambierei mai per le scuole in Italia in cui sono stata da
» supplente, anche se e' vero che essendo italiani si capisce meglio quale
» siano le aspettative reciproche.
» Quello inglese e' un sistema diverso e le persone hanno una mentalita'
» diversa ma mi pare qualunquista dire che basta solo sorridere o che a
» nessuno importa niente delle persone. Certo so che non tutte le scuole
» versano nello stesso stato e come ho detto il fatto che in UK non esiste
» posto fisso era gia' stato ribadito piu' volte in questo forum. Non vedo la
» ragione della tua aggressivita' nei miei confronti. Amo insegnare e credo
» di farlo bene, nella mia vita ho trovato insegnanti competenti e altri no
» in tutti e tre i Paesi in cui ho insegnato. L'unica ragione per cui in
» Germania e in Inghilterra (come in Svizzera ecc...) mancano gli insegnanti
» e' che ci sono professioni alternative ben remunerate. In Italia ancora
» esiste il miraggio del posto statale come l'unica possibilita' di stipendio
» decente e posto fisso. Non dico che e' un male desiderarlo, ma solo che non
» e' che in Italia ci siano piu' insegnanti di vocazione che in altri Paesi e
» per i giovani e' dura e non si puo' aspettare il ruolo tutta la vita...o
» meglio si puo' ma e' una scelta che ha costi.E ognuno sceglie come vuole.

Beh, le scuole private sono ben diverse da quelle statali, anche per utenza, immagino che tu lo sappia bene. Io in una privata non lavorerei mai: sono l'emblema delle ingiustizie sociali in qs paese.
Nascondersi dietro a una mentalità diversa, come fanno gli stessi inglesi, non giustifica ipocrisia, un sistema che incoraggia la delazione e una scuola fortemente classista che perpetua le diseguaglianze sociali; ma forse questo ultimo aspetto per te non è molto rilevante visto che non lo citi mai. La mobilità sociale in Inghilterra è molto più bassa che in Italia, e questo è un prodotto anche della scuola.
Certi valori come l'onestà, la coerenza con ciò che si dice e si fa, la correttezza e l'eguaglianza non sono opinabili, mi dispiace.
Sull'ipocrisia degli inglesi sintetizzata dal mio "sorridere, dire sempre di sì e far buon viso a cattivo gioco" ci sono anche saggi molto conosciuti tra cui "Watching the English" che gira intorno al concetto di "English hypocrisy". Come vedi non è l'opinione di una qualunquista.
Questa ipocrisia, anche in senso negativo, è molto evidente nel mondo scolastico: quello che si dice (every child matters e la presunta meritocrazia) e quello che si fa sono molto distanti (classi di livello basso che sono messe a fare disegni e scemate per riempire il tempo e licenziamenti o mobbing per un pettegolezzo o perché la pensi diversamente, sono una realtà).
Del mobbing nelle scuole inglese ne ho sentito parlare e letto largamente, così come la sottile discriminazione per insegnanti più anziane. Altro che scuole italiane. E non sono di una qualunquista, se ne discute non solo nei forum, ma anche sulle principali testate gionalistiche: http://www.guardian.co.uk/teacher-network/teacher-blog/2013/feb/09/nqt-bullying-secret-...
In Italia, almeno, non ti possono licenziare solo perché stai antipatico al dirigente e l'anno successivo comunque potrai sempre essere chiamato in base alle graduatorie, invece qui se ti fanno referenze negative, ti arrangi.
Fra l'altro io non ho mai scritto che non si dovrebbe scegliere questa strada, come fai intendere tu. Chi vuole la scelga pure, ma deve sapere a cosa va incontro.

Insegnare in Inghilterra - i contro che nessuno dice mai

Inviato da Sincerità, venerdì, luglio 12, 2013, 17:12 (4152 giorni fa) @ Sincerità

Significativo che quelli che hanno insegnato o insegnano in Inghilterra non intervengano.

Insegnare in Inghilterra - i contro che nessuno dice mai

Inviato da Madda, martedì, luglio 16, 2013, 10:50 (4148 giorni fa) @ Sincerità

Va bene, se vogliamo parlare del Paese Inghilterra contro il Paese Italia ci sarebbero tante cose da dire e saggi sociologici da citare e alla fine si sceglie anche posti in cui ci si trova bene e lungi da me dal voler intavolare un discorso su questo che merita un po' piu' di complessita'.
Gli studi PISA per esempio danno indicatori molto buoni sula scuola inglese rispetto a quella italiana. Ma non e' sugli studi che si fanno scelte di vita, anche se e' utile informarsi.
Io in Inghilterra ho trovato lo spazio per crescere intellettualmente e professionalmente che non ho trovato in Italia dove mi si chiedeva di aspettare anni prima di rendermi indipendente economicamente e quindi anche di farmi una famiglia, avere una casa mia ecc... A 25 anni mi chiedevano di essere ancora una bambina per almeno una decina di anni, quando io sapevo di non esserlo.Nella scuola privata ho imparato molto a livello di didattica con non piu' mai in vita mia e credo ne sia valsa la pena. Ci sono molte considerazioni quando si sceglie il lavoro e in alcuni punti cruciali la crescita professionale e' cruciale.
Credo che questo rimanga valido per molte persone giovani. Poi ho deciso per varie ragioni di vivere in un altro Paese, la Germania, al saldo netto di vantaggi e disvantaggi e' quello in cui sto meglio. Non insegno piu' a scuola perche' ho ottenuto un posto in Universita', la conosco avendo figli che la frequentano.La scuola in Germania e' pubblica ma il sistema e' organizzato in modo tale che la mobilita' sociale e' ancora piu' bassa che in UK. Non lo trovo giusto eppure, a conti fatti, preferisco offrire a me e ai miei figli le oppotunita' che ci sono qui rispetto a quelle che avremmo in Italia.L'Universita' pubblica e' completamente gratuita per gli studenti, ma credo che far pagare un po' di tasse migliorerebbe il sistema 8anche qui il discorso e' lungo e complesso) ma E# la mia convinzione che non tutto quello che viene gratis per tutti e' necessariamente giusto. Anche dell'Italia non trovo giuste molte cose, innanzitutto le cifre della disoccupazione giovanile.Se l'elitismo e' problematico la poverta'generalizzata (affiancata a un' elite puramente economica)lo e' a maggior ragione.Quindi fai bene a dire la tua, ma venderla per oro colato perche' e' scritto che gli inglesi sono ipocriti e gli italiani> Insegnato col cuore in mano> I tedeschiß immagino diresti che sono freddi e calcolatori... mi pare un po' riduttivo.Forse hai avuto esperienze molto negative, colleghi che con le reference ti hanno penalizzato ingiustamente e me ne dispiace. Spero che tu abbia nel frattempo ottenuto un posto in Italia o lo ottenga presto e possa contribuire a migliorare un sistema che ha bisogno di eroi quotidiani per supplire alle carenze istituzionali.

Insegnare in Inghilterra - i contro che nessuno dice mai

Inviato da Madda, martedì, luglio 16, 2013, 11:34 (4148 giorni fa) @ Madda

Tanto per leggerne una sulla giustizia sociale italiana
http://www.lastampa.it/2013/07/16/economia/crisi-disoccupazione-giovanile-al-WMNoQD3v8K...
sapere formare elite che non siano prettamente economiche e' anche una delle vie a uno sviluppo economico e civile.L'ugualglianza non e' tutto nel senso che mal comune non fa mezzo gaudio, al contrario di quel che dice il proverbio.
Scuola gratuita per tutti e poi precariato o disoccupazione per meta', di solito per quelli senza agganci.
L'erba del vicino non sempre e' la piu' verde, ma di sicuro quella locale e' secca per moltissimi.

Insegnare in Inghilterra - i contro che nessuno dice mai

Inviato da Sincerità, mercoledì, luglio 24, 2013, 14:53 (4140 giorni fa) @ Madda

» Tanto per leggerne una sulla giustizia sociale italiana
» http://www.lastampa.it/2013/07/16/economia/crisi-disoccupazione-giovanile-al-WMNoQD3v8K...
» sapere formare elite che non siano prettamente economiche e' anche una
» delle vie a uno sviluppo economico e civile.L'ugualglianza non e' tutto nel
» senso che mal comune non fa mezzo gaudio, al contrario di quel che dice il
» proverbio.
» Scuola gratuita per tutti e poi precariato o disoccupazione per meta', di
» solito per quelli senza agganci.
» L'erba del vicino non sempre e' la piu' verde, ma di sicuro quella locale
» e' secca per moltissimi.

Bell'articolo, che parla in termini positivi della riforma Fornero, quando di fatto non ha portato a nessuno miglioramento, anzi.
No, veramente non ho avuto nessuna referenza negativa. Piuttosto tu, da quello che tu stessa racconti, da ragazza non sei riuscita ad affermarti professionalmente come avresti voluto in Italia e ora hai il dente avvelenato nei confronti del tuo Paese d’origine. Ho letto altri tuoi post e ho sempre notato un certo tono di disprezzo nei confronti della scuola e della mentalità italiana, degli insegnati italiani.
Perché devi sempre buttare lì frasi tipo “in Italia esistono insegnanti che sarebbe meglio cacciar fuori per far posto a piu' volonterosi!”, se ne esistono molti anche in Inghilterra>
Se vuoi parlare di povertà generalizzata, forse non hai presente certe situazioni drammatiche in Inghilterra, soprattutto del Nord o nelle periferie delle grandi città, di gente che vive di espedienti o di benefit. Certe situazioni così gravi in Italia io non le ho mai viste e me lo confermano anche amiche che fanno le ostetriche e che vanno nelle case delle puerpere. Però forse questo per te non conta, purché sia più facile per la middle class trovare lavoro rispetto all’Italia.
Qui la middle class, è veramente classe media (e di solito si mischia solo con gente del proprio “rango”), ma chi se la passa male, è più povero dei nostri poveri, altro che erba secca. E fa comodo avere il sistema di benefit, perché così almeno si attenuano le tensioni sociali e la gente sta zitta. Però quello che è successo a Londra nell’estate del 2011 è un chiaro indicatore, che non è che si stia così bene in questo paese.
Le mie considerazioni sull'Inghilterra nascono da esperienze di vita e di lavoro in questo Paese non solo personali, ma anche di molti altri colleghi. Mi è anche capitato anche di fare volontariato nelle scuole inglesi e devo dire che la gratitudine e l'ospitalità che ho avuto in cambio sono pari a zero. Non è che mi aspettassi chissà cosa, ma è una mera questione di civiltà e cortesia, che sono valori transnazionali e transculturali. Ma qui invece sembra che il favore te lo facciano loro, come se tu fossi il povero straniero con le pezze al sedere che va lì a fare lo schiavo e deve pure ringraziare. E questo non è solo accaduto a me, ma a molta altra gente che conosco. Non è oro colato, ma un atteggiamento molto diffuso e se hai vissuto in Inghilterra, lo sai benissimo. Sarà più facile sistemarti qui, come dici tu, ma sei meno libero, in tutto i sensi: di dire la tua, di non seguire certe procedure che non condividi, si non essere trattato da schiavo appena entri nel mondo della scuola. Certo, come dici tu, ognuno sceglie come vuole, ma per alcuni la coerenza con se stessi è ancora un valore, il più importante di tutti.
Il mio intento non era tessere le lodi dell’Italia o del sistema scolastico nei confronti di quello inglese, ma far presente che ci sono molti aspetti che nessuno cita mai, vuoi per l’esterofilia tipicamente italiana, vuoi per le considerazioni necessariamente di parte di alcuni, vuoi perché tanto ti sei sistemato e che te ne importa di dire come stanno veramente le cose, vuoi per paura che, non si sa mai, qualcuno ti identifichi e scopra come la pensi veramente.

Insegnare in Inghilterra - i contro che nessuno dice mai

Inviato da Alle @, sabato, agosto 03, 2013, 13:08 (4130 giorni fa) @ Sincerità

Ciao,

scusate se mi intrometto con una cosa che c'entra poco con il filo del discorso, ma ho capito che avete esperienza in UK.
Io inizierò un PGCE a Manchester a settembre e ci hanno detto di trovarci una primary school in cui fare 2 settimane di osservazione ad inizio settembre.
Io ho mandato diverse e-mail ma ho paura che non mi rispondano in tempo (adesso le scuole sono chiuse) o che mi rispondano in maniera negativa.

Se per caso anche voi avete fatto il PGCE e 2 settimane di osservazione in una primary school, posso chiedervi come avete fatto a cercare la scuola> Avete qualche consiglio da darmi.

P.S.
Io ho lavorato 6 anni come insegnante in Italia (inglese, tedesco e sostegno), ma in 6 anni ho cambiato 7 scuole e non vi dico la frustrazione. Spero di trovarmi meglio qui in UK e di non dovere tornare in Italia

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