Buongiorno a tutti.

Sono laureata in Lingue, e sto cercando di capirci qualcosa in questo labirinto dell'insegnamento dell'italiano. Mi chiedo: le certificazioni, servono>! Cedils o Ditals> Master Itals> Delle certificazioni mi par di aver sentito soltanto opinioni negative, più che altro pareri che ne sostengono l'inutilità. Sarei interessata anche ai master, ma vorrei prima avere delle esperienze concrete e certificabili (piu certificabili del volontariato presso associazioni locali) di insegnamento della ns. lingua, prima di procedere all'effettiva iscrizione ad un master. Consigli>

E' un labirinto.
Il caos più totale.

Grazie mille.
Silvia.

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» Silvia.

ciao Silvia,

per abilitarti e lavorare in Inghilterra (o molte scuole internazionali all'estero), guarda qui:
http://www.education.gov.uk/get-into-teaching/teacher-training-options/university-based...
www.gttr.ac.uk
http://thepubafterschool.blogspot.co.uk/2008/10/come-si-fa-ad-insegnare-in-inghilterra....

in bocca al lupo!
Anna

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» Anna

Mi pare che i siti indicati da Anna siano specifici per l'insegnamento in UK. Come Silvia cercavo notizie più chiare sulla possibilità di avere un riconoscimento e un minimo di competenze per insegnare la lingua italiana all'estero ma non necessariamente tramite scuole pubbliche o in via istituzionale. Sto cercando di capire se il Ditals offra solo un esame oppure siano previsti anche dei corsi, inoltre i master vari che si trovano in diverse città sono equivalenti> Non mi pare che il titolo, come spesso capita in Italia sia unificato. Cercando notizie sul TEFL invece ho trovato dei parametri standard in tutto il mondo.
Qualcuno ha frequentato un master di quel tipo> Può fornire più informazioni> Grazie!

Angelo

Facendo delle ricerche su questo forum trovi tutte le informazioni che cerchi.

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» all'estero ma non necessariamente tramite scuole pubbliche o in via
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» oppure siano previsti anche dei corsi, inoltre i master vari che si trovano
» in diverse città sono equivalenti> Non mi pare che il titolo, come spesso
» capita in Italia sia unificato. Cercando notizie sul TEFL invece ho trovato
» dei parametri standard in tutto il mondo.
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ciao a tutti,
nella mia esperienza (Certificazione per l'insegnamento di italiano LS/L2 International House, borsa Fulbright, Master Itals, PGCE), solo il PGCE mi ha dato un lavoro sicuro e affidabile in mano.
non voglio dire che gli altri titoli/esperienze non portino frutto, ma nel mio percorso il salto di qualità (stipendio sicuro, orizzonte di crescita professionale chiaro) è stato determinato dall'aver fatto il PGCE.
in bocca al lupo!
Anna
» Angelo

Dipende da dove vuoi insegnare, e non parlo del paese ma del settore: pubblico o privato>
Per insegnare nel pubblico devi essere abilitato all'insegnamento, indipendentemente dal paese in cui ti trovi (parlo della zona europea, ma anche altrove dovrebbe essere così) e con modalità specifiche per ogni paese.
Per insegnare nel privato invece, non esistendo l'abilitazione specifica per l'insegnamento dell'italiano LS (parliamo di LS e non di L2 perché si tratta della lingua insegnata all'estero), il panorama è confuso e a dir poco caotico.
Ovvero: scuole/accademie mediocri che si affidano al principio del "basta essere di madrelingua" non baderanno troppo a titoli e a certificazioni. Scuole/accademie più serie invece opereranno una distinzione.
Tra le verie opzioni i titoli universitari (come le lauree specialistiche) e quelli post-universitari (i master) sono universalmente riconosciuti ovunque e offrono chiaramente una preparazione teorica e pratica di glottodidattica superiore e più approfondita.
Le certificazioni Ditals e Cedils invece sono appunto semplici certificazioni culturali, che sono comunque sempre meglio di niente (insegnanti non ci si dovrebbe improvvisare) ma che restano tali e sono per lo più sconosciute all'estero al di fuori delle istituzioni italiane in terra straniera.
A questo punto sta poi alla coscienza di ognuno decidere in che modo prepararsi per la professione che si vuole intraprendere.

Personalmente ho conseguito il diploma di Master in didattica e promozione della lingua e cultura italiana a stranieri e devo dire che mi ha aperto più di una porta all'estero, nel settore privato, oltre a darmi un solido background di competenze che non avrei potuto ottenere a mio parere in nessun altro modo.
Il mio consiglio per tanto è di puntare alle lauree specialistiche o ai Master.
In bocca al lupo.

È chiaro quindi che per lavorare all'estero i Ditals o simili servono a poco… almeno questo è quello che mi sembra di capire, ma quali master vale la pena di iniziare, tenuto conto che alcuni sono molto costosi e soprattutto non verificabili. Sulla laurea specialistica francamente non saprei> Quale> E serve qualcosa all'estero o è equivalente al Ditals, in ogni caso io ce l'ho già e da sola non basta, nel senso che quasi tutte le persone che provano a trovare qualcosa al di fuori del paese sono laureati (non ci va molto specie in campo umanistico).

» È chiaro quindi che per lavorare all'estero i Ditals o simili servono a
» poco… almeno questo è quello che mi sembra di capire, ma quali master vale
» la pena di iniziare, tenuto conto che alcuni sono molto costosi e
» soprattutto non verificabili. Sulla laurea specialistica francamente non
» saprei> Quale> E serve qualcosa all'estero o è equivalente al Ditals, in
» ogni caso io ce l'ho già e da sola non basta, nel senso che quasi tutte le
» persone che provano a trovare qualcosa al di fuori del paese sono laureati
» (non ci va molto specie in campo umanistico).

Che cosa intendi quando affermi che i master sono "poco verificabili">
Esistono master specifici per l'insegnamento dell'italiano come lingua straniera o lingua seconda in molti atenei italiani. Tra i più prestigiosi quelli offerti da Ca'Foscari a Venezia, dall'Università di Siena, da quella di Perugia, di Milano, di Roma... insomma, scelta ce n'è eccome. La maggior parte sono ormai al giorno d'oggi in modalità "blended", ovvero un periodo breve di seminari in presenza e poi svolgimenti dei moduli su piattaforma online, con la possibilità quindi di frequentarli anche a distanza e di organizzarsi in modo personalizzato. Da non sottovalutare comunque questa modalità in quanto richiede tuttavia un impegno costante e una partecipazione assidua (del resto sono richiesti esami-verifica alla fine di ogni modulo, tirocinio con relazione finale, lavori di gruppo e tesi finale). Sono per lo più della durata complessiva di 1 anno/1 anno e mezzo e conferiscono crediti universitari e punteggio nelle graduatorie statali.
Quando parlo di lauree specialistiche mi riferisco ovviamente anche qui a quelle mirate all'insegnamento dell'italiano come L2 o LS. Ne sono offerte in vari atenei e sono queste ovviamente ad essere considerate quando si invia un CV all'estero.
Questi due percorsi sono universitari e post-universitari quindi va da sé che sono ben superiori alle certificazioni Ditals e Cedils le quali, come detto poco sopra, sono certificazione culturali di durata inferiore e con una offerta formativa ridotta rispetto a lauree specialistiche e master. Poi meglio una certificazione che non avere niente e improvvisarsi insegnanti di italiano per stranieri solo perché di madrelingua.
Questo il panorama. In bocca al lupo a chi ci prova.

comunque sia tenete conto che insegnare nelle private di lingua e mantenersi solo insegnando e' dura. Possibile, ma difficile e di solito richiede tempo, a meno di avere buoni contatti o essere molto fortunati. Meglio abiliatrsi nel Paese dove si va a insegnare e puntare sulle scuole pubbliche.