Comitati esteri Dante Aliglieri (Insegnamento Lingua Italiana)
Inviato da Joana Fabião , venerdì, settembre 12, 2014, 14:06 (3724 giorni fa)
Salve,
Sapete come fare per aprire un comitato Dante Aliglieri all'estero> Ho scritto una mail direttamente ai comitati esteri ma non mi hanno risposto.
Grazie in anticipo.
Joana
Comitati esteri Dante Aliglieri
Inviato da Joana Fabião , venerdì, settembre 12, 2014, 14:23 (3724 giorni fa) @ Joana Fabião
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» scritto una mail direttamente ai comitati esteri ma non mi hanno risposto.
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*Alighieri
Comitati esteri Dante Aliglieri
Inviato da iulius01, venerdì, settembre 12, 2014, 14:33 (3724 giorni fa) @ Joana Fabião
ciao,
penso tu debba contattare direttamente la sede centrale di Roma, che autorizza l'apertura dei comitati.
l'indirizzo mail dovrebbe essere quello alla voce "ufficio comitati esteri".
E' questo l'indirizzo cui hai scritto>
Tieni presente che per aprire un comitato, penso, bisogna essere in più persone, generalmente un gruppo di insegnanti di italiano, o italianisti riconosciuti, o persone legate in qualche modo alla promozione della lingua e cultura italiane.
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Comitati esteri Dante Aliglieri
Inviato da Franz , sabato, settembre 27, 2014, 17:25 (3708 giorni fa) @ Joana Fabião
» Salve,
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» Sapete come fare per aprire un comitato Dante Aliglieri all'estero> Ho
» scritto una mail direttamente ai comitati esteri ma non mi hanno risposto.
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» Grazie in anticipo.
» Joana
Chiunque può avviare all'estero una attività associativa che riguardi l'insegnamento e la diffusione delle lingue italiana, e della cultura italiana.
L'associazione si può anche chiamare "Dante Alighieri" o similari, senza chiedere ok a nessuno.
Cosa diversa è voler essere considerati un comitato locale ufficiale della Dante di Roma.
Nel tuo caso, perchè vorresti essere riconosciuta ufficialmente> Guarda che non c'è nessun vantaggio pratico per i primi, diciamo, 5 anni di attività (molti direbbero non c'è vantaggio nemmeno dopo :)
Mi spiego: la Dante di Roma non dà soldi, finanziamenti, aiuti.. o altro, salvo sempre + rari casi (erano già rarissssssssimi 30 anni fa, figuriamoci ora). Il riconoscimento è invece un atto formale che molti, dopo tanti anni di attività e senza mai ricevere una lira da Roma, vogliono ottenere: insomma, molte volte si tratta di tanti e tanti volontari che si danno da fare per mantenere all'estero istituzioni che diffondono la cultura italiana che sono MILLE volte meglio dei vari istituti di cultura o altre cose di emanazione governativa (basti pensare alla figuraccia che fanno fare a noi italiani ambasciatori, consoli ed altro personale di ambasciata: io personalmente le chiuderei!). Ebbene, queste gruppi che all'estero fanno cultura, e la fanno bene, sentono il bisogno, dopo anni di attività, di giustamente ricevere almento un certificato di ufficilità dalla Dante di Roma.
Per dirla tutta: accade spesso che, una volta che un, chiamiamolo, comitato spontaneo e non ufficile di una città all'estero, funzioni molto molto bene, si crei con il tempo una grande stima dei suoi cittadini: ebbene, arrivano come sempre i furbi che vogliono impossessarsi di anni di lavoro di altri per metterci il loro cappello. Nell'elenco dei furbi si distinguono persone di origine italiana che si sentono + legittimati a parlare di *cultura* italiana per il *solo* fatto che hanno origini italiane: stupiti di questa mia frase> no, non lo dovete essere. Chi conosce l'ambiente sa che all'estero ci sono persone che magari sono venute in Italia anche solo per una breve vacanza, il cui livello di conoscenza della nostra lingua, e della nostra cultura è MOLTO MOLTO maggiore dell'italiano medio (e tra questi mi ci metto pure io, sia chiaro); figuriamoci dell'italiano medio che è da anni all'estero e, bontà sua, non ha nemmeno un titolo di studio.
Ecco che il mio consiglio è non diventare matti a cercare ufficialità, ma iniziare da soli e non necessariamente con italiani, ma FARLO BENE! con modestia e con professionalità! Per i riconoscimenti ufficiali se ne parlerà una decina d'anni dopo.
In bocca al lupo!
Comitati esteri Dante Aliglieri
Inviato da iulius01, domenica, settembre 28, 2014, 14:28 (3708 giorni fa) @ Franz
d'accordo con quello che scrivi ma non sarei cosi drastico. ho esperienza diretta di lavoro in comitati dante alighieri all'estero cosi come in un comitato dell'alliance francaise.
Beh, posso dire che queste istituzioni funzionano allo stesso modo: anche l'alliance francaise non eroga contributi né da' fondi. Se fosse solo per ricevere soldi dalla sede centrale, non penso nessuno si affilierebbe.
La questione è un'altra: l'affiliazione permette una maggiore visibilità, oltre alla possibilità di diventare centro d'esame, etc... qualche vantaggio in più sicuramente c'e'.
Poi certo, considerata la burocrazia sicuramente e' più facile aprirsi una scuola di lingue privata e chiamarla "scuola dante alighieri" o anche come ho visto "istituto italiano", nulla lo vieta, tali denominazioni non sono protette da copyright.
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» Chiunque può avviare all'estero una attività associativa che riguardi
» l'insegnamento e la diffusione delle lingue italiana, e della cultura
» italiana.
» L'associazione si può anche chiamare "Dante Alighieri" o similari, senza
» chiedere ok a nessuno.
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» Cosa diversa è voler essere considerati un comitato locale ufficiale della
» Dante di Roma.
»
» Nel tuo caso, perchè vorresti essere riconosciuta ufficialmente> Guarda
» che non c'è nessun vantaggio pratico per i primi, diciamo, 5 anni di
» attività (molti direbbero non c'è vantaggio nemmeno dopo :)
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» Mi spiego: la Dante di Roma non dà soldi, finanziamenti, aiuti.. o altro,
» salvo sempre + rari casi (erano già rarissssssssimi 30 anni fa, figuriamoci
» ora). Il riconoscimento è invece un atto formale che molti, dopo tanti
» anni di attività e senza mai ricevere una lira da Roma, vogliono ottenere:
» insomma, molte volte si tratta di tanti e tanti volontari che si danno da
» fare per mantenere all'estero istituzioni che diffondono la cultura
» italiana che sono MILLE volte meglio dei vari istituti di cultura o altre
» cose di emanazione governativa (basti pensare alla figuraccia che fanno
» fare a noi italiani ambasciatori, consoli ed altro personale di ambasciata:
» io personalmente le chiuderei!). Ebbene, queste gruppi che all'estero
» fanno cultura, e la fanno bene, sentono il bisogno, dopo anni di attività,
» di giustamente ricevere almento un certificato di ufficilità dalla Dante di
» Roma.
»
» Per dirla tutta: accade spesso che, una volta che un, chiamiamolo, comitato
» spontaneo e non ufficile di una città all'estero, funzioni molto molto
» bene, si crei con il tempo una grande stima dei suoi cittadini: ebbene,
» arrivano come sempre i furbi che vogliono impossessarsi di anni di lavoro
» di altri per metterci il loro cappello. Nell'elenco dei furbi si
» distinguono persone di origine italiana che si sentono + legittimati a
» parlare di *cultura* italiana per il *solo* fatto che hanno origini
» italiane: stupiti di questa mia frase> no, non lo dovete essere. Chi
» conosce l'ambiente sa che all'estero ci sono persone che magari sono venute
» in Italia anche solo per una breve vacanza, il cui livello di conoscenza
» della nostra lingua, e della nostra cultura è MOLTO MOLTO maggiore
» dell'italiano medio (e tra questi mi ci metto pure io, sia chiaro);
» figuriamoci dell'italiano medio che è da anni all'estero e, bontà sua, non
» ha nemmeno un titolo di studio.
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» Ecco che il mio consiglio è non diventare matti a cercare ufficialità, ma
» iniziare da soli e non necessariamente con italiani, ma FARLO BENE! con
» modestia e con professionalità! Per i riconoscimenti ufficiali se ne
» parlerà una decina d'anni dopo.
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» In bocca al lupo!
Comitati esteri Dante Aliglieri
Inviato da Franz , domenica, settembre 28, 2014, 16:00 (3708 giorni fa) @ iulius01
» d'accordo con quello che scrivi ma non sarei cosi drastico. ho esperienza
» diretta di lavoro in comitati dante alighieri all'estero cosi come in un
» comitato dell'alliance francaise.
» Beh, posso dire che queste istituzioni funzionano allo stesso modo: anche
» l'alliance francaise non eroga contributi né da' fondi. Se fosse solo per
» ricevere soldi dalla sede centrale, non penso nessuno si affilierebbe.
» La questione è un'altra: l'affiliazione permette una maggiore visibilità,
» oltre alla possibilità di diventare centro d'esame, etc... qualche
» vantaggio in più sicuramente c'e'.
» Poi certo, considerata la burocrazia sicuramente e' più facile aprirsi una
» scuola di lingue privata e chiamarla "scuola dante alighieri" o anche come
» ho visto "istituto italiano", nulla lo vieta, tali denominazioni non sono
» protette da copyright.
»
»
Hai ragione iulius01
condivido.
come avrai capito sono stato scottato... vissuto di prima persona cosa ho scritto, compresa il gran interesse del governo italiano (soprattutto ahinoi di area di sinistra) di impossessarsi delle istituzioni che parlano italiano all'estero... e semplicemente in vista delle elezioni.
;)
ecco che io consiglio di star distanti il + possibile da questi, e non farsi inquinare dalla loro puzzona. Questi sono capaci si solleticare i + deboli elementi di un comitato promettendo mari e monti, al solo scopo di mettere le mani nelle varie associazioni che parlano italiano... e così, nella loro mente bacata, portare a casa voti, e quindi, il + delle volte millantando, potere. Persone veramente meschine... ma ci sono. Qui le ambasciate sanno, partecipano, ed in qualche modo è quello che seminano: tutto in un ambiente di mediocrità che fa paura: gente in giacca e cracatta, con titoli pacchiani, che sa che paganini era un musicista semplicemente per il fatto che nel suo paesello c'era una via con quel nome (nella zona delle vie dedicate ai musicisti).
Chi conosce l'ambiente sa di cosa sto parlando: i pochi bravi non reggono, lasciando 'ste cose in mano ai mediocri... che sono tanti... e poi tanti.
:(
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» » Chiunque può avviare all'estero una attività associativa che riguardi
» » l'insegnamento e la diffusione delle lingue italiana, e della cultura
» » italiana.
» » L'associazione si può anche chiamare "Dante Alighieri" o similari, senza
» » chiedere ok a nessuno.
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» della
» » Dante di Roma.
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» » Nel tuo caso, perchè vorresti essere riconosciuta ufficialmente> Guarda
» » che non c'è nessun vantaggio pratico per i primi, diciamo, 5 anni di
» » attività (molti direbbero non c'è vantaggio nemmeno dopo :)
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» » Mi spiego: la Dante di Roma non dà soldi, finanziamenti, aiuti.. o
» altro,
» » salvo sempre + rari casi (erano già rarissssssssimi 30 anni fa,
» figuriamoci
» » ora). Il riconoscimento è invece un atto formale che molti, dopo tanti
» » anni di attività e senza mai ricevere una lira da Roma, vogliono
» ottenere:
» » insomma, molte volte si tratta di tanti e tanti volontari che si danno
» da
» » fare per mantenere all'estero istituzioni che diffondono la cultura
» » italiana che sono MILLE volte meglio dei vari istituti di cultura o
» altre
» » cose di emanazione governativa (basti pensare alla figuraccia che fanno
» » fare a noi italiani ambasciatori, consoli ed altro personale di
» ambasciata:
» » io personalmente le chiuderei!). Ebbene, queste gruppi che all'estero
» » fanno cultura, e la fanno bene, sentono il bisogno, dopo anni di
» attività,
» » di giustamente ricevere almento un certificato di ufficilità dalla Dante
» di
» » Roma.
» »
» » Per dirla tutta: accade spesso che, una volta che un, chiamiamolo,
» comitato
» » spontaneo e non ufficile di una città all'estero, funzioni molto molto
» » bene, si crei con il tempo una grande stima dei suoi cittadini: ebbene,
» » arrivano come sempre i furbi che vogliono impossessarsi di anni di
» lavoro
» » di altri per metterci il loro cappello. Nell'elenco dei furbi si
» » distinguono persone di origine italiana che si sentono + legittimati a
» » parlare di *cultura* italiana per il *solo* fatto che hanno origini
» » italiane: stupiti di questa mia frase> no, non lo dovete essere. Chi
» » conosce l'ambiente sa che all'estero ci sono persone che magari sono
» venute
» » in Italia anche solo per una breve vacanza, il cui livello di conoscenza
» » della nostra lingua, e della nostra cultura è MOLTO MOLTO maggiore
» » dell'italiano medio (e tra questi mi ci metto pure io, sia chiaro);
» » figuriamoci dell'italiano medio che è da anni all'estero e, bontà sua,
» non
» » ha nemmeno un titolo di studio.
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» » Ecco che il mio consiglio è non diventare matti a cercare ufficialità,
» ma
» » iniziare da soli e non necessariamente con italiani, ma FARLO BENE! con
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Comitati esteri Dante Aliglieri
Inviato da iulius01, lunedì, settembre 29, 2014, 11:50 (3707 giorni fa) @ Franz
sulla mediocrita' e l'incapacita' di chi a vario titolo e in varie sedi si occupa della promozione della lingua e cultura italiana all'estero si sprecherebbero fiumi di parole...
e penso a tutti quegli stranieri che ogni giorno entrano in un IIC o in un institut français (cosa che peraltro ho fatto io per lungo tempo, trovandomi all'estero). Nei nostri IIC sembra dominare la burocrazia, i bizantinismi, e la promozione culturale rimane quasi sempre cristallizzata a pochi momenti della nostra cultura: l'antichita' classica, il Rinascimento, il neorealismo e l'opera lirica...con il risultato che gli stranieri, e sempre più i giovani, percepiscono la cultura italiana come qualcosa di ammuffito, poco attraente, vecchia e provinciale, ridotta quasi sempre a pochi stereotipi grossolani.
» » d'accordo con quello che scrivi ma non sarei cosi drastico. ho
» esperienza
» » diretta di lavoro in comitati dante alighieri all'estero cosi come in un
» » comitato dell'alliance francaise.
» » Beh, posso dire che queste istituzioni funzionano allo stesso modo:
» anche
» » l'alliance francaise non eroga contributi né da' fondi. Se fosse solo
» per
» » ricevere soldi dalla sede centrale, non penso nessuno si affilierebbe.
» » La questione è un'altra: l'affiliazione permette una maggiore
» visibilità,
» » oltre alla possibilità di diventare centro d'esame, etc... qualche
» » vantaggio in più sicuramente c'e'.
» » Poi certo, considerata la burocrazia sicuramente e' più facile aprirsi
» una
» » scuola di lingue privata e chiamarla "scuola dante alighieri" o anche
» come
» » ho visto "istituto italiano", nulla lo vieta, tali denominazioni non
» sono
» » protette da copyright.
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» Hai ragione iulius01
» condivido.
» come avrai capito sono stato scottato... vissuto di prima persona cosa ho
» scritto, compresa il gran interesse del governo italiano (soprattutto
» ahinoi di area di sinistra) di impossessarsi delle istituzioni che parlano
» italiano all'estero... e semplicemente in vista delle elezioni.
» ;)
»
» ecco che io consiglio di star distanti il + possibile da questi, e non
» farsi inquinare dalla loro puzzona. Questi sono capaci si solleticare i +
» deboli elementi di un comitato promettendo mari e monti, al solo scopo di
» mettere le mani nelle varie associazioni che parlano italiano... e così,
» nella loro mente bacata, portare a casa voti, e quindi, il + delle volte
» millantando, potere. Persone veramente meschine... ma ci sono. Qui le
» ambasciate sanno, partecipano, ed in qualche modo è quello che seminano:
» tutto in un ambiente di mediocrità che fa paura: gente in giacca e
» cracatta, con titoli pacchiani, che sa che paganini era un musicista
» semplicemente per il fatto che nel suo paesello c'era una via con quel nome
» (nella zona delle vie dedicate ai musicisti).
» Chi conosce l'ambiente sa di cosa sto parlando: i pochi bravi non reggono,
» lasciando 'ste cose in mano ai mediocri... che sono tanti... e poi tanti.
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» » » » Salve,
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» » » » Sapete come fare per aprire un comitato Dante Aliglieri all'estero>
» Ho
» » » » scritto una mail direttamente ai comitati esteri ma non mi hanno
» » » risposto.
» » » »
» » » » Grazie in anticipo.
» » » » Joana
» » »
» » » Chiunque può avviare all'estero una attività associativa che riguardi
» » » l'insegnamento e la diffusione delle lingue italiana, e della cultura
» » » italiana.
» » » L'associazione si può anche chiamare "Dante Alighieri" o similari,
» senza
» » » chiedere ok a nessuno.
» » »
» » » Cosa diversa è voler essere considerati un comitato locale ufficiale
» » della
» » » Dante di Roma.
» » »
» » » Nel tuo caso, perchè vorresti essere riconosciuta ufficialmente>
» Guarda
» » » che non c'è nessun vantaggio pratico per i primi, diciamo, 5 anni di
» » » attività (molti direbbero non c'è vantaggio nemmeno dopo :)
» » »
» » » Mi spiego: la Dante di Roma non dà soldi, finanziamenti, aiuti.. o
» » altro,
» » » salvo sempre + rari casi (erano già rarissssssssimi 30 anni fa,
» » figuriamoci
» » » ora). Il riconoscimento è invece un atto formale che molti, dopo
» tanti
» » » anni di attività e senza mai ricevere una lira da Roma, vogliono
» » ottenere:
» » » insomma, molte volte si tratta di tanti e tanti volontari che si danno
» » da
» » » fare per mantenere all'estero istituzioni che diffondono la cultura
» » » italiana che sono MILLE volte meglio dei vari istituti di cultura o
» » altre
» » » cose di emanazione governativa (basti pensare alla figuraccia che
» fanno
» » » fare a noi italiani ambasciatori, consoli ed altro personale di
» » ambasciata:
» » » io personalmente le chiuderei!). Ebbene, queste gruppi che all'estero
» » » fanno cultura, e la fanno bene, sentono il bisogno, dopo anni di
» » attività,
» » » di giustamente ricevere almento un certificato di ufficilità dalla
» Dante
» » di
» » » Roma.
» » »
» » » Per dirla tutta: accade spesso che, una volta che un, chiamiamolo,
» » comitato
» » » spontaneo e non ufficile di una città all'estero, funzioni molto molto
» » » bene, si crei con il tempo una grande stima dei suoi cittadini:
» ebbene,
» » » arrivano come sempre i furbi che vogliono impossessarsi di anni di
» » lavoro
» » » di altri per metterci il loro cappello. Nell'elenco dei furbi si
» » » distinguono persone di origine italiana che si sentono + legittimati a
» » » parlare di *cultura* italiana per il *solo* fatto che hanno origini
» » » italiane: stupiti di questa mia frase> no, non lo dovete essere. Chi
» » » conosce l'ambiente sa che all'estero ci sono persone che magari sono
» » venute
» » » in Italia anche solo per una breve vacanza, il cui livello di
» conoscenza
» » » della nostra lingua, e della nostra cultura è MOLTO MOLTO maggiore
» » » dell'italiano medio (e tra questi mi ci metto pure io, sia chiaro);
» » » figuriamoci dell'italiano medio che è da anni all'estero e, bontà sua,
» » non
» » » ha nemmeno un titolo di studio.
» » »
» » » Ecco che il mio consiglio è non diventare matti a cercare ufficialità,
» » ma
» » » iniziare da soli e non necessariamente con italiani, ma FARLO BENE!
» con
» » » modestia e con professionalità! Per i riconoscimenti ufficiali se ne
» » » parlerà una decina d'anni dopo.
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Comitati esteri Dante Aliglieri
Inviato da maria grazia gallana , lecce, mercoledì, febbraio 17, 2016, 17:58 (3200 giorni fa) @ Franz
Ciao, ho avuto per 14 anni un centro di lingua italiana a Panamà, centro-america e sono tornata due anni fa. Sono di Torino, ma vivo a Lecce. Vorrei tornare e riaprire l'attività ma non ho voglia di aprirla da sola. Se t'interessa, scrivimi privatamente : gallanamaria3@gmail.com
ciao e grazie per l'attenzione
MG
p.s. sono entrata casualmente in questa rete e ho visto la tua risposta sensata ... e per questo ti scrivo...