insegnare inglese a dislessia (Insegnamento Lingua Italiana)
Qualcuno mi sa consigliare per favore siti internet, attività, esercizi, materiale e supporti vari per insegnare inglese nella scuola superiore (dalla prima alla quarta) in cui in classi di 25-30 persone ci sono almeno 10-12 dislessici o dsa>
Sono classi particolarmente vivaci (per usare un eufemismo), soglia di attenzione e motivazione bassissime.
Ben vengano tutte le idee.
Se avete consigli di siti o simili, ancora meglio.
Grazie.
D.
insegnare inglese a dislessia
Ciao, ti consiglio questo (uscito da pochissimo e scaricabile gratuitamente)
http://www.laricerca.loescher.it/quaderno_13/
ma in generale tutti i testi di Daloiso sono molto utili nel campo dei DSA e l'insegnamento delle lingue straniere.
» Qualcuno mi sa consigliare per favore siti internet, attività, esercizi,
» materiale e supporti vari per insegnare inglese nella scuola superiore
» (dalla prima alla quarta) in cui in classi di 25-30 persone ci sono almeno
» 10-12 dislessici o dsa>
»
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» Sono classi particolarmente vivaci (per usare un eufemismo), soglia di
» attenzione e motivazione bassissime.
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» Ben vengano tutte le idee.
»
» Se avete consigli di siti o simili, ancora meglio.
»
» Grazie.
» D.
insegnare inglese a dislessia
Io sinceramente mi stupisco di quante diagnosi di DSA ci siano in italia...dovrebbe essere in teoria un 5% della popolazione e poi senti di casse per meta' composte da ragazzi con una diagnosi del genere...
Comunque sia, all'insegnante non resta che gestirli.
Con dislessici e DSA meglio utilizzare meno possibile materiali scritti e farli muovere molto. Privilegiare la produzione orale attraverso role play e gli oggetti da manipolare (invece delle flash card porta oggettini di plastica o legno tipo playmobil).
Alcune idee le trovi qui, ma se ci pensi puoi associare a ogni tema un'attivita' tipo chi e' che per descrivere le persone, vari tipo di bingo tematici, barbie da vestire per imparare le parti del corpo i vestiti, le varie funzioni del corpo, gioco dei verbi...Il fatto d dire gioco non significa rinunciare a svolgere il programma, ma solo insegnargli a usare la lingua in modo che eviti la frustrazione degli esercizi scritti che posso essere ridotti a favore, appunto della conversazione.
iteslj.org/games/
www.funenglishgames.com/activities.html
www.eslgamesplus.com/fun-games/
insegnare inglese a dislessia
» Io sinceramente mi stupisco di quante diagnosi di DSA ci siano in
» italia...dovrebbe essere in teoria un 5% della popolazione e poi senti di
» casse per meta' composte da ragazzi con una diagnosi del genere...
Purtroppo è così, tra l'obbligo di istruzione fino ai 16 anni e il fatto che si tratta di un indirizzo di studi molto pratico (meccanici), questi studenti tutto hanno per la testa che stare seduti a ascoltare per più di tre minuti.
Il punto è, come dici tu "Comunque sia, all'insegnante non resta che gestirli".
Poi quando c'è il solito gruppetto di bulli che comunicano tra loro nella propria lingua madre per nn farsi capire...
Tutto ciò aiuta molto la motivazione di un insegnante che si è formato con impegno e sacrifici e si ritrova a dover fare il guardiano, con un programma che aspetta di essere svolto, un libro di testo poco adatto ai dislessici, no lettore CD, no lim, no proiettore, lavagna e a volte pennarello che non funziona.
E ... attenzione ad usare la lavagna, c'è da fare attenzione che mentre t giri non si mettano le mani addosso.
Qualcuno mi aiuta a capire da cosa può venire catturata l'attenzione dei ragazzi in realtà come queste>
Qualcuno vuole condividere>
Grazie ancora.
» .
» Con dislessici e DSA meglio utilizzare meno possibile materiali scritti e
» farli muovere molto. Privilegiare la produzione orale attraverso role play
» e gli oggetti da manipolare (invece delle flash card porta oggettini di
» plastica o legno tipo playmobil).
» Alcune idee le trovi qui, ma se ci pensi puoi associare a ogni tema
» un'attivita' tipo chi e' che per descrivere le persone, vari tipo di bingo
» tematici, barbie da vestire per imparare le parti del corpo i vestiti, le
» varie funzioni del corpo, gioco dei verbi...Il fatto d dire gioco non
» significa rinunciare a svolgere il programma, ma solo insegnargli a usare
» la lingua in modo che eviti la frustrazione degli esercizi scritti che
» posso essere ridotti a favore, appunto della conversazione.
» iteslj.org/games/
» www.funenglishgames.com/activities.html
» www.eslgamesplus.com/fun-games/
insegnare inglese a dislessia
Ok quindi il problema non e' la disabilita', ma la disaffezione alla scuola e la disciplina. Lascia stare il programma ( o comunque lascialo in secondo piano) e concentrati sul resto.
Ci sono buoni libri in inglese sulla disciplina in classe
712educators.about.com/od/discipline/
www.incredibleart.org/links/toolbox/discipline.html
Anche i metodi dell'ascolto attivo sono utili secondo me, anche se se ne era gia' discusso e molti colleghi sono dell'idea che in certe classi basta sopravvivere.Io ti direi provaci, se non altro crescerai tu e potrai poi usare l'ascolto attivo anche nelle relazioni personali!
www.pivotaleducation.com/.../Active-Listening-for-
in bocca al lupo!
» » Io sinceramente mi stupisco di quante diagnosi di DSA ci siano in
» » italia...dovrebbe essere in teoria un 5% della popolazione e poi senti
» di
» » casse per meta' composte da ragazzi con una diagnosi del genere...
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» Purtroppo è così, tra l'obbligo di istruzione fino ai 16 anni e il fatto
» che si tratta di un indirizzo di studi molto pratico (meccanici), questi
» studenti tutto hanno per la testa che stare seduti a ascoltare per più di
» tre minuti.
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» Il punto è, come dici tu "Comunque sia, all'insegnante non resta che
» gestirli".
» Poi quando c'è il solito gruppetto di bulli che comunicano tra loro nella
» propria lingua madre per nn farsi capire...
» Tutto ciò aiuta molto la motivazione di un insegnante che si è formato con
» impegno e sacrifici e si ritrova a dover fare il guardiano, con un
» programma che aspetta di essere svolto, un libro di testo poco adatto ai
» dislessici, no lettore CD, no lim, no proiettore, lavagna e a volte
» pennarello che non funziona.
» E ... attenzione ad usare la lavagna, c'è da fare attenzione che mentre t
» giri non si mettano le mani addosso.
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» Qualcuno mi aiuta a capire da cosa può venire catturata l'attenzione dei
» ragazzi in realtà come queste>
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» Qualcuno vuole condividere>
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» Grazie ancora.
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» » Con dislessici e DSA meglio utilizzare meno possibile materiali scritti
» e
» » farli muovere molto. Privilegiare la produzione orale attraverso role
» play
» » e gli oggetti da manipolare (invece delle flash card porta oggettini di
» » plastica o legno tipo playmobil).
» » Alcune idee le trovi qui, ma se ci pensi puoi associare a ogni tema
» » un'attivita' tipo chi e' che per descrivere le persone, vari tipo di
» bingo
» » tematici, barbie da vestire per imparare le parti del corpo i vestiti,
» le
» » varie funzioni del corpo, gioco dei verbi...Il fatto d dire gioco non
» » significa rinunciare a svolgere il programma, ma solo insegnargli a
» usare
» » la lingua in modo che eviti la frustrazione degli esercizi scritti che
» » posso essere ridotti a favore, appunto della conversazione.
» » iteslj.org/games/
» » www.funenglishgames.com/activities.html
» » www.eslgamesplus.com/fun-games/
insegnare inglese a dislessia
Diciamo che prima di entrare in classe, sulla carta, il problema era la disabilità (a detta del collega di sostegno). Una volta entrati in classe era facile accorgersi che le problematiche sono, purtroppo, ben altre.
Grazie ancora Madda. Grazie per i link. Altra formazione che metterò in cantiere per incarichi più gratificanti.
Ci proverò comunque! Ma mi devo anche ricordare di sopravvivere però!
Grazie.
» Ok quindi il problema non e' la disabilita', ma la disaffezione alla scuola
» e la disciplina. Lascia stare il programma ( o comunque lascialo in secondo
» piano) e concentrati sul resto.
» Ci sono buoni libri in inglese sulla disciplina in classe
» 712educators.about.com/od/discipline/
» www.incredibleart.org/links/toolbox/discipline.html
» Anche i metodi dell'ascolto attivo sono utili secondo me, anche se se ne
» era gia' discusso e molti colleghi sono dell'idea che in certe classi basta
» sopravvivere.Io ti direi provaci, se non altro crescerai tu e potrai poi
» usare l'ascolto attivo anche nelle relazioni personali!
» www.pivotaleducation.com/.../Active-Listening-for-
» in bocca al lupo!
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» » » Io sinceramente mi stupisco di quante diagnosi di DSA ci siano in
» » » italia...dovrebbe essere in teoria un 5% della popolazione e poi senti
» » di
» » » casse per meta' composte da ragazzi con una diagnosi del genere...
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» » Purtroppo è così, tra l'obbligo di istruzione fino ai 16 anni e il fatto
» » che si tratta di un indirizzo di studi molto pratico (meccanici), questi
» » studenti tutto hanno per la testa che stare seduti a ascoltare per più
» di
» » tre minuti.
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» » Il punto è, come dici tu "Comunque sia, all'insegnante non resta che
» » gestirli".
» » Poi quando c'è il solito gruppetto di bulli che comunicano tra loro
» nella
» » propria lingua madre per nn farsi capire...
» » Tutto ciò aiuta molto la motivazione di un insegnante che si è formato
» con
» » impegno e sacrifici e si ritrova a dover fare il guardiano, con un
» » programma che aspetta di essere svolto, un libro di testo poco adatto ai
» » dislessici, no lettore CD, no lim, no proiettore, lavagna e a volte
» » pennarello che non funziona.
» » E ... attenzione ad usare la lavagna, c'è da fare attenzione che mentre
» t
» » giri non si mettano le mani addosso.
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» » Qualcuno mi aiuta a capire da cosa può venire catturata l'attenzione dei
» » ragazzi in realtà come queste>
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» » Qualcuno vuole condividere>
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» » Grazie ancora.
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» » » Con dislessici e DSA meglio utilizzare meno possibile materiali
» scritti
» » e
» » » farli muovere molto. Privilegiare la produzione orale attraverso role
» » play
» » » e gli oggetti da manipolare (invece delle flash card porta oggettini
» di
» » » plastica o legno tipo playmobil).
» » » Alcune idee le trovi qui, ma se ci pensi puoi associare a ogni tema
» » » un'attivita' tipo chi e' che per descrivere le persone, vari tipo di
» » bingo
» » » tematici, barbie da vestire per imparare le parti del corpo i vestiti,
» » le
» » » varie funzioni del corpo, gioco dei verbi...Il fatto d dire gioco non
» » » significa rinunciare a svolgere il programma, ma solo insegnargli a
» » usare
» » » la lingua in modo che eviti la frustrazione degli esercizi scritti che
» » » posso essere ridotti a favore, appunto della conversazione.
» » » iteslj.org/games/
» » » www.funenglishgames.com/activities.html
» » » www.eslgamesplus.com/fun-games/
insegnare inglese a dislessia
» Diciamo che prima di entrare in classe, sulla carta, il problema era la
» disabilità (a detta del collega di sostegno). Una volta entrati in classe
» era facile accorgersi che le problematiche sono, purtroppo, ben altre.
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Quanto ti capisco! Detto che miracoli non se ne possono fare, chiedi loro quali canzoni amano in lingua inglese. Con quelle, di solito, funziona meglio.
insegnare inglese a dislessia
Dimenticavo. Un'altra parola chiava che puoi cercare in internet o sui siti che ti ho mandato (dove trovi anche corsi online su come trattare i casi difficili)e' classroom behaviour management
http://web.cortland.edu/andersmd/psy501/12.htm
puoi anche guardare extreme behaviou management.
A parte tutto - soprattutto il successo o meno che potrai avere- secondo me un buon insegnante deve conoscere anche queste tecniche. Quindi, se non altro, usalo come bootcamp!
insegnare inglese a dislessia
I problemi di comportamento sono spesso secondari alla presenza di una disabilità o disturbo dell'apprendimento o dello sviluppo.
La prima cosa da evitare è di trattare i ragazzi come se fossero bambini, quindi io eviterei di usare giocattoli, attività od oggetti non adatti alla loro età.
In base alla mia esperienza la motivazione è decisiva e si raggiunge anche tramite il successo didattico, quindi verifiche ad hoc che mettano in condizione i ragazzi di riuscire. I DSA inoltre hanno diritto a misure dispensative e strumenti compensativi, che devono facilitare i compiti (vedi legge 170/2010 e relative linee guida del 2011).
Per quanto riguarda le attività io privilegio sicuramente il fare rispetto allo studiare, gli aspetti educativi rispetto a quelli didattici, il lavoro in coppia e in seguito quello di gruppo (per questi ragazzi è importantissimo imparare a lavorare insieme).
In Italia Dario Ianes ha contribuito notevolmente alla didattica per i BES (che comprendono anche i DSA); io ho trovato molto utile La gestione della classe e Il Piano Educativo Individualizzato della Erikson (in particolare il vol. 2 con la raccolta di materiali didattici).
insegnare inglese a dislessia
Una cosa che io spesso fatico a capire quando parlo coi colleghi che lavorano in Italia e' se quando dicono ho 10 DSA in una classe intendono 10 allievi con un certificato medico e un piano di lavoro e quindi il problema specifico e' la disabiliata', oppure piu' genericamente allievi difficili, classi per varie ragoni socio-psicologiche ingestibili.
Io mi sono fatta l'idea, solo indiretta, ma confermata da vari conoscenti e da Dante, che si tratti soprattutto di un problema di scuole medie inferiori in certi quartieri e di instituti tecnici dove di fatto vanno ragazzi che non hanno voglia di studiare, con famiglie spesso assenti e spesso anche condizioni economiche non esattamente favorevoli e che la disabilita' sia un modo in realta' per indicare un disagio sociale in modo politically correct.Cioe' un conto e' se sei, per esempio, dislessico, pero' vai a scuola regolarmente, i genitori lo sanno e ti seguono, collaborano con gli insegnanti e via dicendo...Un'altro conto e' se hai una situazione disastrosa a casa e da li' derivano inevitabili difficolta' di apprendimento e poblemi di disciplina gravi o gravissimi.
Ho una domanda per voi che vivete queste situazioni, a titolo puramente infomativo. Nei vostri istituti questo viene tematizzato a livello di corpo docenti come un problema separato> Vengono offerti seminari o training o corsi di aggiornamento specifici su come lavorare su motivazione-disciplina>
So che esiste un'offerta buona sull'aggiornamento rispetto alla disabilita'. rispetto a motivazone e diciplina com'e' la situazione>
insegnare inglese a dislessia
Ho trovato un blog su orizzonte scuola che ha proprio a che fare con la disciplina soprattutto agli istituti tecnici. pare che sai un problema accertato. Mi piacerebbe sapere da voi se e' affrontato solo a livello indivduale dagli insegnanti o anche a livello istituzionale.
Forse dante ci trovi qualche buon cosiglio...
http://www.orizzontescuolaforum.net/t7496-autorevolezza-e-gestione-classe
x Madda
Effettivamente è facile fare confusione, vista la marea di leggi relative alla scuola.
Il problema è stato trattato nella recente normativa sui BES (=bisogni educativi speciali,traduzione dell'inglese Special Educational Needs). Ormai BES è un'unica grande categoria che comprende 1) disabilità, 2) DSA 3)tutte le altre situazioni di certificate che non rientrano nei DSA e quelle non certificate ma che comunque rappresentano situazioni di disagio linguistico, economico e socio-culturale spesso con annessi problemi comportamentali.
Mentre però i diritti dei disabili e dei DSA sono normati da legislazione primaria (104/92 e 170/2010), la legislazione per il resto dei BES non ha valore cogente e la possibilità di stilare un PDP (un piano personalizzato) è a discrezione del Consiglio di Classe. Il criterio adottato con gli stranieri ad esempio è di considerare BES i nuovi arrivati (entro lanno). Il PDP può comunque avere valore temporaneo perché la situazione di difficoltà può evolversi.
Discorso BES a parte, di personalizzazione e individualizzazione per tutti si parla anche nella legge 53/2003 (legge Moratti), quindi i docenti dovrebbero garantire a tutti gli alunni forme di personalizzazione in base al peculiare stile di apprendimento, alle potenzialità ecc..
A livello di singoli istituti in genere gli insegnanti stanno molto attenti ai diritti formali dei disabili, spesso per timore di una denuncia, anche se poi la vera inclusione è molto rara. Cè più confusione sui DSA, anche se in genere si sa che affrontano le prove come gli altri, solo con alcuni ausili e facilitazioni. Cè confusione su tutti gli altri BES anche perché non ci sono indicazioni precise nella legislazione e si fa fatica a capire che ogni alunno (quindi anche quello semplicemente indisciplinato) ha diritto allindividualizzazione degli apprendimenti e della valutazione.
Come dici anche tu, cè una buona offerta formativa sulla disabilità, ultimamente si sono diffusi master sui BES, anche se in genere coloro che vi accedono gratuitamente di solito tramite bandi degli uffici scolastici sono insegnanti di ruolo. Cè molta meno offerta di corsi pratici per la gestione della classe (il problema in Italia, secondo me, è che la formazione è sempre molto teorica).
Il grosso problema rimane quindi la gestione dei problemi disciplinari, del disagio non ben inquadrabile in una certificazione e spesso i consigli di classe cercano di arrabattarsi alla meglio tamponando qua e là e sperando che il tempo passi e il ragazzo problematico finisca la scuola.
Il discorso comunque è molto complesso, se ti va ne riparliamo, se hai altre domande chiedi pure.
x Madda
Grazie Lela, mi confermi quello che sto sentendo da molti colleghi.
Ho guardato in questi giorni il blog di Isabella Milani che ha scritto anche una guida di consigli pratici per la sopravvivenza degli isegnati
http://laprofessoressavirisponde.blogspot.de/2010/09/come-si-entra-in-classe-seconda-pa...
in effetti ci sono tantissimi utenti che le scrivono per ringraziarla perche' se avessero letto il suo libro prima si sarebbero risparmiati molt mal di testa.
In realta' io credo che usare guide di questo tipo (ce ne sono ormai molte in commercio, ma non so quante in italiano) e' utile. Io stessa mi sono resa conto a posteriori che all'inizio facevo molti errori.Ok io non ho mai insegnato in classi davvero disastrate, ma l'idea di non raccogliere sfide, di essere sicuri di se' e' importante forse piu' di quello che si sa e io non l'ho capito subito. Nel sistema inglese danno molto peso a questi aspetti pratici.
Certo poi occorre la pratica. Forse nei vostri consigli di classe potreste proporre di affrontare insieme queste tecniche disciplinari, cioe' invitare un esperto o fare una forma di mentoring dei colleghi piu' anziani/autorevoli con le classi e chi ha piu' difficolta'.Non so se ci sono spazi per ragionamenti del genere nei consigli di classe...