CRITERI SELEZIONE LETTORI MAE (Insegnamento Lingua Italiana)
Inviato da paolosca , sabato, febbraio 10, 2007, 14:57 (6497 giorni fa)
cari colleghe, cari colleghi
sono reduce dalle prove di accertamento linguistico tenutesi a Roma lo scorso dicembre e desidero rendere pubblico il mio parere sui criteri di selezione dei lettori MAE.
Trovo innanzitutto corretto che siano insegnanti abilitati e di ruolo a potere accedere alle selezioni in quanto i posti messi a concorso sono finanziati con fondi pubblici e rientrano nelle operazioni di mobilita del contratto collettivo nazionale degli insegnanti. La legge italiana gestisce il reclutamento nella scuola pubblica attraverso i canali del concorso pubblico o delle graduatori permanenti, quindi non condivido la scelta di aprire tali selezioni a personale non di ruolo.
Trovo invece molto discutibile che insegnanti laureati ed abiltati allinsegnamento della lingua straniera (inglese, francese, etc.) possano partecipare alle selezioni per linsegnamento della lingua italiana con il solo requisito di avere sostenuto due esami di italiano durante la propria formazione universitaria. Linsegnamento della lingua italiana spetta ad insegnanti di italiano certificati, abilitati e competenti.
Sottolineo la necessità di aggiungere altri criteri di selezione finora totalmente trascurati dal MAE e cioè certificazioni reali sulle competenze linguistiche relative alla lingua del paese in cui si aspira insegnare, pubblicazioni di livello accademico in materia di glottodidattica o didattica della letteratura.
Solo così si può a mio avviso garantire competenza e professionalità dei lettori MAE in servizio allestero, che DEVONO essere, ripeto, inegnanti di italiano e non semplicemente insegnanti italiani.
Grazie atutti per le eventuali risposte
Un saluto
paolo
CRITERI SELEZIONE LETTORI MAE
Inviato da francis, sabato, febbraio 10, 2007, 19:05 (6497 giorni fa) @ paolosca
La questione in realtà è molto più complessa dal momento che anche gli insegnanti di ruolo d'italiano sono insegnanti di letteratura, non di lingua e dunque neanche essi qualificati (se non per meriti personali ed abilità extracurricolari!!!), mentre l'insegnamento dell'italiano LS ed L2 non è una classe di concorso, e ritengo che finchè non verrà sanata questa falla enorme, il problema continuerà a porsi!!!!!!
» cari colleghe, cari colleghi
»
» sono reduce dalle prove di accertamento linguistico tenutesi a Roma lo
» scorso dicembre e desidero rendere pubblico il mio parere sui criteri di
» selezione dei lettori MAE.
» Trovo innanzitutto corretto che siano insegnanti abilitati e di ruolo a
» potere accedere alle selezioni in quanto i posti messi a concorso sono
» finanziati con fondi pubblici e rientrano nelle operazioni di mobilita
» del contratto collettivo nazionale degli insegnanti. La legge italiana
» gestisce il reclutamento nella scuola pubblica attraverso i canali del
» concorso pubblico o delle graduatori permanenti, quindi non condivido la
» scelta di aprire tali selezioni a personale non di ruolo.
» Trovo invece molto discutibile che insegnanti laureati ed abiltati
» allinsegnamento della lingua straniera (inglese, francese, etc.) possano
» partecipare alle selezioni per linsegnamento della lingua italiana con il
» solo requisito di avere sostenuto due esami di italiano durante la propria
» formazione universitaria. Linsegnamento della lingua italiana spetta ad
» insegnanti di italiano certificati, abilitati e competenti.
» Sottolineo la necessità di aggiungere altri criteri di selezione finora
» totalmente trascurati dal MAE e cioè certificazioni reali sulle competenze
» linguistiche relative alla lingua del paese in cui si aspira insegnare,
» pubblicazioni di livello accademico in materia di glottodidattica o
» didattica della letteratura.
» Solo così si può a mio avviso garantire competenza e professionalità dei
» lettori MAE in servizio allestero, che DEVONO essere, ripeto, inegnanti
» di italiano e non semplicemente insegnanti italiani.
» Grazie atutti per le eventuali risposte
» Un saluto
» paolo
CRITERI SELEZIONE LETTORI MAE
Inviato da alina , sabato, febbraio 10, 2007, 19:58 (6497 giorni fa) @ francis
ciao a tutti,
rispondo a paolo non sono d'acordo su quello che dici sugli insegnanti di lingua, all' estero forse non l'hai ancora capito o non hai ancora fatto l'esperienza non si insegna letteratura italiana ma italiano come lingua straniera e credimi insegnare italiano come lingua straniera é un altro universo, l'insegnante di lingua almeno conosce la didattica delle lingue straniere applicabile ad ogni lingua straniera naturalmente ognuno con le sue diversitá, inoltre chi va ad insegnare italiano in un paese straniero non solo deve conoscere la lingua ma l'intero sistema del paese ospitante, la realtá scolastica ed universitaria del posto perché gli studenti con cui avrai a che fare sono calati in questa realtá, non credere di insegnare tasso o ariosto ma piuttosto dimmi come insegnerI L'imperfetto ai tedeschi che non ce l'hanno, come fai se non conosci la loro lingua e non ci hai vissuto in Germania, io insegno da anni italiano come lingua starniera in geramnia ma non sono di ruolo e sono abilitata in tedesco ed inglese e la realtá dell#italiano come lingua straniera l'ho conosciuta a berlino dove ho insegnato all'universitá per un periodo dopo ho sempre preso master e fatto corsi in questo specifico campo, ed ora tu mi dici che io non posso insegnare italiano come lingua straniera ma invece lo puó fare chi é sempre stato in italia e non sa nulla del paese in cui va ad insegnare scusa ma non ci credo
baci alina
CRITERI SELEZIONE LETTORI MAE
Inviato da concordo perfettamente con Alina, Marsiglia, domenica, febbraio 11, 2007, 13:10 (6496 giorni fa) @ alina
Solo due parole per confermare quanto detto da alina che ha spiegato perfettamente la situazione.
Nessun altro commento é necessario per l'intervento superficiale del gentile Paolosca al quale ricordo che prima di permettersi di parlare di argomenti sensibili e cruciali quali la didattica dellle lingue straniere -ed in particolare della nostra bella lingua all'estero- sarebbe quanto meno opportuno informarsi.
CRITERI SELEZIONE LETTORI MAE
Inviato da marcella75 , lunedì, febbraio 12, 2007, 19:53 (6495 giorni fa) @ concordo perfettamente con Alina
Ciao a tutti, anche io sono perfettamente d'accordo con il quadro che ha fatto alina.
Insegnare una lingua straniera è una cosa, insegnare letteratura un'altra (più interessante usare la letteratura nella didattica delle lingue, è quello è un altro discorso)
E' calzante l'esempio dell'imperfetto da far capire ai tedeschi, ci sono passata anch'io!
E, vorrei aggiungere, per fare questo lavoro ci vuole passione oltre che ovviamente competenza, ma soprattutto passione. Le lingue sono sistemi vivi, è facile odiarle e se ti capita una persona che, anche se ha allori accademici, non ti fa amare quella lingua la imparerai con più fatica o peggio mai.(Chi studia italiano non lo fa per obbligo di solito, ma per puro piacere)
In base alla mia esperienza posso dire che il processo di apprendimento inizia e finisce con il discente.
baci
marcella
CRITERI SELEZIONE LETTORI MAE
Inviato da lukkit , domenica, febbraio 11, 2007, 19:14 (6496 giorni fa) @ paolosca
Essere un insegnante certificato, abilitato e competente in lettere, scusa se mi permetto Paolosca...non e' necessariamente sinonimo di laurea in lettere proprio perche', come dicevano altri colleghi, la laurea in lettere mira alla formazione dell'insegnante che andra' presubilmente ad insegnare lettere nelle scuole italiane. La didattica della lingua italiana a stranieri (che non ha niente a che vedere con la didattica della lingua italiana a italiani delle scuole medie o superiori)necessita una preparazione in glottodidattica, sociolinguistica, psicolinguistica ecc ecc che quasi mai l'insegnante di lettere ha ricevuto nel corso di studi. Caso mai sara' piu' favorito un laureato in lingue che ' stato esposto fin dall'inizio del corso di studi alla didattica delle lingue e comunque a ragionare in un'ottica linguistica di diversita'. Bisogna conoscere la lingua, la cultura e la civilta' del posto in cui si va ad insegnare non basta la laurea in lettere...questo la laurea in lettere non lo garantisce e poi te ne accorgi una volta che sei sul posto dello shock che puo' derivare da una mancata conoscenza di usi e costumi locali che vannopoi ad incidere in una cattiva qualita' dell'insegnamento. Non mi voglio dilungare troppo..forse non hai ancora avuto esperienza come insegante di italiano all'estero (e se e' vero cio' e' giustificabile quello che hai detto perche' non hai ancora le mani in pasta)ma quando comincerai tia ccorgerai di quanto complessa possa essere la didattica dell'italiano Ls...e quando dovrai imparare sulle tue spalle prescindendo dalle conoscenze acquisite durante il corso di laurea.......
te lo dico perche' e' successo anche a me e sono laureato in lingue.....pensa te....
CRITERI SELEZIONE LETTORI MAE
Inviato da paolosca , lunedì, febbraio 12, 2007, 21:16 (6495 giorni fa) @ lukkit
Grazie a tutti per le risposte sulla questione riguardante i criteri di selezione dei lettori MAE da me sollevata qualche giorno fa.
Un grazie particolare anche al collega che scrive da Marsiglia e che si firma "concordo...": non capisco su quali basi tu possa presuppore la mia ignoranza in merito alla glottodidattica. Su una cosa, comunque, hai ragione: prima di parlare bisognerebbe informarsi, soprattutto quando si attacca qualcuno! Troppo spesso noi insgenanti ci dimentichiamo di essere, prima di tutto, educatori, e, in primo luogo, educatori al rispetto del pensiero altrui.
Ad ogni modo, volevo soffermarmi ancora sull'argomento che reputo più interessante e sul quale desideravo chiarire la mia posizione: quando parlo di insegnanti di Italiano abilitati, certificati e competenti non mi riferisco affatto a semplici laureati in Lettere ma a laureati in Lettere specializzati in insegnamento della didattica dell'Italiano a stranieri, la cui competenza professionale in materia dovrebbe essere "misurabile" attraverso attestati, certificazioni, pubblicazioni di livello accademico ed esperienze professionali sul campo. E non parlo in astratto e senza cognizione di causa, come qualcuno ha sostenuto nelle sue risposte. Il mio caso è esemplare: insegno Italiano e Latino in un liceo da 6 anni. Ho maturato un'esperienza di cinque anni di insegnamento dell'Italiano a stranieri madrelingua inglese a livello universitario negli Stati Uniti e di altrettanti cinque anni di insegnamento dell'Italiano a stranieri madrelingua araba in Italia, per non parlare poi delle certificazioni e delle pubblicazioni scientifiche in materia... Espereinze e competenze di cui non c'e' traccia nei criteri di selezione imposti dal MAE. Se dobbiamo parlare in generale, inoltre, o per luoghi comuni, come sembra fare lukkit, non mi venite a dire che la competenza media di un docente di lingue straniere della scuola italiana in materia di glottodidattica, o di psico o sociolinguistica, sia superiore a quella media di un docente di lettere solo per il fatto di aver sostenuto qualche esamino all'università.
Il ruolo di Lettore, inoltre, prevede si', come sostiene alina, l'insegnamento della lingua italiana, ma (e qui parlo anche per esperienza personale) anche l'insegnamento di elementi di civiltà, storia, letteratura, storia dell'arte, del cinema, etc... che non bsta aver appreso all'Università ma che bisogna inserire in appositi percorsi didattici studiati ed elaborati da professionisti della materia.
Qui non si tratta di una "guerra" fra insegnanti Lettere ed insegnanti di Lingue Straniere per l'accaparramento dei posti di Lettori di Italiano all'estero ma, più semplicemente, del tentativo di individuare dei criteri di selezione più inerenti al ruolo ed al compito di queste figure professionali, dato che purtroppo, e qui concordo con francis, l'abilitazione ministeriale all'insegnamento dell'Italiano come L2 o LS non esiste ancora.
Vi invito dunque, colleghi, ad orientare la discussione su quest'ultimo punto.
Un grazie ancora a tutti
un saluto
paolo
CRITERI SELEZIONE LETTORI MAE
Inviato da ancora alina, martedì, febbraio 13, 2007, 12:09 (6494 giorni fa) @ paolosca
ciao nuovamente a tutti, e a te paolo in particolare, vedi tu citi le tue esperienze, le tue certificazioni, i tuoi master, ma qui la maggior parte di noi ha esperienza alle spalle, la maggior parte di noi ha certificazioni e pubblicazioni, non siamo qui a condurre una gara che non ha senso siamo qui per conoscere quello che é il mondo complicato e comunque affascinante dell'italiano come lingua straniera, vedi paolo la gente che scrive su questo forum é tutta gente che non puo comprimere anni di vita di insegnamento in quattro parole, immagina cosa accadrebbe se ci incontrassimo personalmente, quanta richezza umana e professionale salterebbe fuori, certo non staremmo ad elencare chi ha piú punti, in questa italia che ci costringe ad essere qualcuno solo se abbiamo da sfornare titoli a volte, e su questo puoi concordare con me, comprati senza avere la piú pallida idea di quello che abbiamo preso, e allora ci vantiamo di essere dei professionisti. ora paolo tornando brevemente all'insegnante di lingua, prima di tutto noi insegniamo anche al liceo, ed insegniamo letteratura straniera, nel nostro percorso universitario noi facciamo oltre ad esami di lingua scritta e parlata anche esami di letteratura compresa quella italiana, ma non solo io ho fatto anche esami di cinema e teatro italiano tedesco e inglese, ad amburgo all'istituto di italiano di cultura ho tenuto corsi sul cinema italiano e letteratura italiana, vedi paolo noi insegnanti di lingua studiamo storia moderna e contemporanea, e anche geografia, glottodidattica e cosí via...ma non voglio dilungarmi in inutili elenchi, voglio solo dirti che l'insegnante di lingua ha una visione completa della lingua in quanto tale, poi che essa sia spagnolo, tedesco, inglese ed italiano poco importa non so se mi spiego, ritorno a dire che essere competenti vuol dire essere coscienti di quello che si fa e non smettere di imparare, ma non sará la differenza tra noi insegnanti di lingue e voi di lettere a fare di noi dei professionisti nell'insegnamento dell'italiano come lingua straniera che ognuno di noi vivrá diversamente ma coscientemente.....
baci alina
CRITERI SELEZIONE LETTORI MAE
Inviato da pippo , catania, martedì, febbraio 20, 2007, 14:18 (6487 giorni fa) @ ancora alina
Dunque. Cominciamo col dire che la competenza di paolo è già palese nel suo modo di scrivere. E' corretto, chiaro, con qualità lessicali, sintattiche che gli altri, altrettanto chiaramente, non hanno. Uno di voi scirive addirrittura un lungo periodo con decine di virgole, non si ferma mai e fa pastrocchi. Risultato: incapacità di sintesi e di scrittura in "lingua italiana". Perchè questo è un dato importante> Perchè a prescindere dai titoli, dalle lauree e dalle altre menate, paolo dimostra in concreto di essere più bravo degli altri nel comporre un brano con i pregi elencati sopra: elementi FONDAMENTALI, di cui dovrebbero essere padroni gli insegnanti di italiano come L2.
Secondo punto. Che l'imperfetto sia difficile da insegnare ai tedeschi è chiaro, quanto lo è insegnarlo a un giapponese o a un russo. Ma allora come fanno i professori delle scuole di lingua italiana in italia, i quali insegnano senza distinzione di nazionalità, SENZA MAI USARE LA LINGUA DEL DISCENTE, come ogni vostro benedetto corso ditals vi avrà pure insegnato.
Onde per cui, chi, es ono tanti, sostine questo tipo di difficoltà, in secundiis, pur laureato in lingue, non ha capito un merito cazzo dell'insegnamento di una L2 a uno straniero.
Terzo. Si è parlato dell'incapacità di un insegnante di italiano abilitato appunto in letteratura italiana. Come immagino saprete, dalle medie alle superiori si continua, e non si smette mai, di insegnare grammatica, si fa qualcosa di linguistica, ma si trasmette quotidianamente la lingua italiana. Che un professore di italiano, anche per le letture e i percorsi di apprendimento che seguito, padroneggia molto meglio di un laureato in lingue (ovviamente esistono le ecczioni).
Quarto, qui chiudo. Dire che bisogna conoscere le istituzioni, la cultura, le leggi del luogo è necessario, è sostenere argomentazione ridicola. Perchè nel corso di laurea in lingue non si fa, e perchè, motivazione più forte, ciò si impara ul luogo, come ogni buon viaggiatore, o emigrante, ci insegna.
Insomma, abbasso le banalità e l'ignoranza conclamata e manifesta. Fatevi un bel bagno di umiltà.
CRITERI SELEZIONE LETTORI MAE
Inviato da pippo , martedì, febbraio 20, 2007, 14:22 (6487 giorni fa) @ ancora alina
Come avrete visto la mia risposta è piena di refusi. Questa è la punizione per avervi bacchettato, ma avevo fretta. Errore che il grande Paolo non fa.
Ciò conferma ancora le sue argomentazioni. A presto
CRITERI SELEZIONE LETTORI MAE
Inviato da fran, pescara, martedì, febbraio 13, 2007, 12:20 (6494 giorni fa) @ paolosca
se volessimo discutere sui titoli valutati x l'inserimento in graduatoria vale x tutti questa osservazione : un secondo diploma di maturità posseduto è valutato 5 punti esattamente come un diploma di laurea specialistica! Il Mae ci prende tutti in giro e i sindacati glielo permettono allegramente. Credo che nel settore dell'insegnamento della lingua italiana come L2, in Italia e all'estero, ci sia un vuoto normativo e legislativo che il ministero dell'istruzione dovrebbe colmare al + presto.Tutto quello che c'è in materia a mio avviso è ANACRONISTICO,nn tiene conto dei cambiamenti e progressi delle realtà storica e scientifica. Credetemi nn voglio assolutamente generalizzare ma di solito quando vedo uno studente straniero appena inserito nella mia scuola, mi si stringe il cuore pensando a quanto dovrà subire, visto che gli altri colleghi ignorano perfino che esiste l'insegnamento dell'italiano come l2; con questo voglio sottolineare che un corso di specializzazione in merito è fondamentale ed è giusto che vada considerato requisito d'accesso di base.Ciao a tutti
CRITERI SELEZIONE LETTORI MAE
Inviato da pippo , mercoledì, febbraio 21, 2007, 11:09 (6487 giorni fa) @ paolosca
Correggo i refusi del mess. precedente
Dunque. Cominciamo col dire che la competenza di paolo è già palese nel suo modo di scrivere. E' corretto, chiaro, con qualità lessicali, sintattiche che gli altri, altrettanto chiaramente, non hanno. Uno di voi scirive addirrittura un lungo periodo con decine di virgole, non si ferma mai e fa pastrocchi. Risultato: incapacità di sintesi e di scrittura in "lingua italiana". Perchè questo è un dato importante> Perchè a prescindere dai titoli, dalle lauree e dalle altre menate, paolo dimostra in concreto di essere più bravo degli altri nel comporre un brano con i pregi elencati sopra: elementi FONDAMENTALI, di cui dovrebbero essere padroni gli insegnanti di italiano come L2.
Secondo punto. Che l'imperfetto sia difficile da insegnare ai tedeschi è chiaro, quanto lo è insegnarlo a un giapponese o a un russo. Ma allora come fanno i professori delle scuole di lingua italiana in italia, i quali insegnano senza distinzione di nazionalità, SENZA MAI USARE LA LINGUA DEL DISCENTE, come ogni vostro benedetto corso ditals vi avrà pure insegnato>
Onde per cui, chi sostiene questo tipo di difficoltà, pur laureato in lingue non ha capito un merito cazzo dell'insegnamento di una L2 a uno straniero.
Terzo. Si è parlato dell'incapacità di un insegnante di italiano abilitato, appunto, all'insegnamento della letteratura italiana. Come immagino saprete dalle medie alle superiori si continua, e non si smette mai, di insegnare grammatica, si fa qualcosa di linguistica, e si trasmette quotidianamente la lingua italiana. Cosa che un professore di italiano, anche per le letture e i percorsi di apprendimento che ha seguito, padroneggia molto meglio di un laureato in lingue (ovviamente esistono le eccezzioni).
Quarto, qui chiudo. Dire che sia necessario conoscere le istituzioni, la cultura, le leggi del luogo , è sostenere argomentazione ridicola. Perchè nel corso di laurea in lingue non si fa nulla di tutto questo ( a malissima pena si imparano le lingue), e perchè, motivazione più forte, ciò si impara nel luogo, come ogni buon viaggiatore, o emigrante, ci insegna.
Insomma, abbasso le banalità e l'ignoranza conclamata e manifesta. Fatevi un bel bagno di umiltà.
CRITERI SELEZIONE LETTORI MAE
Inviato da Tina , mercoledì, febbraio 21, 2007, 11:48 (6486 giorni fa) @ pippo
... e meno male che hai corretto i refusi!
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Inviato da pippo , mercoledì, febbraio 21, 2007, 14:19 (6486 giorni fa) @ Tina
mi piacciono le donne dure come te. Fatti viva Tina, che te ne do a centinaia di refusi, queste sono bazzecole (voglio dire, ne sarà rimasto uno, e che è!)- io adoro le donne dure (ve lo ricordate il puffetto che diceva mi pare "io odio etc...); ecco, con quel tono. Baci e poi baci Tina
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Inviato da frachiara, mercoledì, febbraio 21, 2007, 19:00 (6486 giorni fa) @ pippo
Ti prego...ECCEZZIONI con due zeta NOOOOO!!!!!!!!!!
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Inviato da pippo , giovedì, febbraio 22, 2007, 00:43 (6486 giorni fa) @ frachiara
è vero, eccezione si scrive con una z. Ma anche no si scrive una "o". Però spero di non aver causato infarto, no perchè c'è gente delicata come te, che gli metti una t o una z o una c in più, e cominciano a pregare, si inginocchiano , si strappano i capelli, poi magari gli scappa l'infarto...per una z! metti che era una mamma con 3 m, o un cacca con una c, o chessò un pugno con due p e un calcio con due ii! ti saresti salvata, non t'avrebbe fatto un baffo, ma sapete c'è gente, c'è gente, che gli metti una z in più...ho paura a farlo, non voglio passare alla storia come l'assassino ortografico, ma metti che sulla nostra testa ci passa una zanzzara> Ti prego rispondimi meravigliosa frachiara, ti prego dimmi che hai messo su una piastrina di vape, per una z, per una z tu ci puoi restare...
(sto comunque organizzando un camino de santiago de compostela con lavagnetta luminosa, grammatica in 4 volumi, e frusta. Mi devo liberare dai peccati, ulp!...zzzzzzzzzzzzzzz....)
un bacione
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Inviato da alina , lunedì, febbraio 26, 2007, 20:42 (6481 giorni fa) @ pippo
per quanto mi riguarda l'unico ridicolo qui sei tu!!!non solo ma sei anche patetico con i tuoi commenti, per favore non scrivere piú perché sei irritante e stupido...
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Inviato da pippo , lunedì, febbraio 26, 2007, 20:49 (6481 giorni fa) @ alina
per quanto mi riguarda, dopo aver provato a rispondere con le figure dell'ironia, mi dissocio da queste scazzotate, anche perchè avrò toccato le corde profonde di certuni...che all'ironia rispondono con insulti beceri. e comunque zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz e poi zzzzzzzzzzzzzzzzzzzz....
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Inviato da alina !, lunedì, febbraio 26, 2007, 21:55 (6481 giorni fa) @ pippo
Con Paolo mi sono posta in maniera critica dissentendo da alcune sue argomentazioni. Si é creato, perció un confronto interessante e stimolante. Nonostante possa averlo tacciato di presunzione professionale, non ho mai avuto motivi di dubitare della sua intelligenza, preparazione, dialettica e soprattutto educazione. Non mi sembra di poter riconoscere tutte queste qualitá attraverso la tua noiosa quanto (a mio giudizio) infantile ironia. Invitandoti a rileggere su qualunque vocabolario la definizione di ironia "tanto per rinfrescarti le idee", mi congedo da te con la viva speranza di non dover piú leggere simili stupide volgaritá. Prima del tuo intervento il livello delle discussioni, nonostante gli "errori grammaticali, di sintassi, ortografici ecc....", era stimolante. Ti saluto permettendomi la presunzione di un consiglio; datti alla politica avrai piú successo...scusa l'ironia.
p.s.
Inviato da alina?, lunedì, febbraio 26, 2007, 22:26 (6481 giorni fa) @ alina !
ho appena riletto la tua prima risposta e dopo aver ancora una volta steso un velo pietoso sull'irritante quanto poco raffinata forma con la quale hai argomentato, mi sono chiesta, dal momento in cui tu non lo hai precisato, se sei laureato in lettere. Se cosí fosse mi chiedo se non sia il caso che tu chieda scusa a tutti i tuoi colleghi laureati in lettere...... a non rileggerci mai piú...
con affetto, pippo
Inviato da pippo , martedì, febbraio 27, 2007, 09:49 (6481 giorni fa) @ alina?
Allora. Ho argomentato in quattro parti la mia pima risposta. Che a parte qualche z di troppo mi sembra corretta. Il primo punto sollevava dubbi sulle competenze di base dei partecipanti al dibattito. Il secondo sull'impossibilità presunta di insegnare l'imperfetto ai tedeschi, e difficoltà del genere. Il terzo sull'ipotetica incapacità di un abilitato in lettere ad insegnare la lingua italiana come L2. La quarta, ed ultima, sulla altrettanto presunta necessità di consocere le istituzioni, leggi, usi e costumi del luogo ove si insegna la sopraindicata lingua.
Nessuno dei quattro punti è stato contraddetto con civili o sensate argomentazioni, e pur non volendolo pensare, devo constatare che ne conveniate o non abbiate nulla da criticare.
Al mio intervento, invece, ma era prevedibile, si è risposto dicendo che c'erano errori, qualcuno è scappato al reparto di rianimazione per una z, etc...(figuratevi se vi lascivate dire che non sapete scrivere).
Le risposte a paolo non sono assolutamente corrette nè educate, nel senso nobile del termine, tanto che lui è costretto a sottolineare che "Troppo spesso noi insegnanti ci dimentichiamo di essere, prima di tutto, educatori, e, in primo luogo, educatori al rispetto del pensiero altrui" (questo era il livello alto della discussione>).
Gli dite pure che non contano i titoli conseguiti, ma la pratica, e quel gentiluomo vi risponde dicendovi che di pratica ne ha a bizzeffe.
Il gioco che vi sottoponevo era quello di analizzare le vostre capacità a partire dal testo stesso (prescindendo coì dai titoli o dalla partica>), perchè, come certamente saprete, il modo di scrivere di ciascuno dice molto sulla sua preparazione, e sulla sua personalità.
Questo non mi sembra abbassare il livello della discussione. Anzi. E' un modo concreto ed analitico che giudica la preparazione come insegnante di italiano L2 attraverso i suoi stesi strumenti (metaL2>).
Se ho riposto con l'ironia ( che certo non mi vado a leggere nel vocabolario) è stato per non cadere in uno scontro frontale da mercato ortofrutticolo.
In quanto a te Alina, vedo con gioia che hai incominciato a usare il punto. Che nei precedenti interventi avevi dimenticato. Tu migliori la tua sintassi e poi mi dici che ho abbassato il livello> Che riconoscenza è questa>
Ripeto: aspetto risposte ai contenuti del mio primo intervento, e bando alle ciance.
Con affetto, Pippo.
CRITERI SELEZIONE LETTORI MAE
Inviato da paolosca, martedì, febbraio 27, 2007, 14:09 (6480 giorni fa) @ pippo
Cari colleghe e cari colleghi,
grazie a tutti per le risposte inviate sul quesito da me sollevato.
Visti i toni degli ultimi scambi, peroò, vi inviterei ad approfondire la discussione su suggerimenti ed idee riguardanti i criteri di selezione dei lettori MAE, magari distinguendo fra requisiti di ammissione e titoli culturali e professionali che aggiungono punteggio.
A tale proposito sarebbe molto interessante se da questa discussione venisse fuori un elenco di punti fondamentali da inviare al Ministero come proposta da parte di un gruppo di insegnanti.
Per quanto mi riguarda ribadisco la mia posizione già ampiamente illustrata nei messaggi precedenti e la riassumo nei seguenti punti:
requisiti di ammissione:
1)Titolarità a tempo indeterminato di una cattedra nel sistema scolastico italiano
2)Laurea ed abilitazione all'insegnamento in Lettere e/o Lingue Straniere
3)Specializzazione certificata e di livello universitario (master o dottorato) ovvero certificazione accreditata ovvero esperienza professionale pluriennale a livello universitario dimostrabile in insegnamento dell'Italiano come L2;
titoli che aggiungono punteggio:
1)pubblicazioni specifiche di livello accademico
2)esperienza professionale in insegnamento di Italiano L2
Attedno suggerimenti
Grazie a tutti
paolo
CRITERI SELEZIONE LETTORI MAE
Inviato da paoloscatto, sabato, marzo 10, 2007, 13:57 (6469 giorni fa) @ paolosca
Proposta da inviare al MAE per la revisione dei reuqisiti di ammissione al concorso per lettori.
Requisiti per l'ammissione al concorso per LEttori MAE
1)Titolarità a tempo indeterminato di una cattedra nel sistema scolastico
italiano
2)Laurea ed abilitazione all'insegnamento in Lettere e/o Lingue Straniere
3)Specializzazione certificata e di livello universitario (master o
dottorato) ovvero certificazione accreditata ovvero esperienza
professionale pluriennale a livello universitario dimostrabile in
insegnamento dell'Italiano come L2;
Naturalmente i Laureati in lettere hanno la precedenza su quelli in LIngue in quanto insegnanti di lingua italiana e non straniera;
titoli che aggiungono punteggio:
1)pubblicazioni specifiche di livello accademico
2)esperienza professionale in insegnamento di Italiano L2
Attendo adesioni e/o suggerimenti
Grazie a tutti
paolo
CRITERI SELEZIONE LETTORI MAE
Inviato da sabrina leone, venerdì, giugno 01, 2007, 16:57 (6386 giorni fa) @ paolosca
Carissimo Paolo,
sono l'attuale lettrice presso l'Università di Wollongong, ahité, laureata in lingue...ma non solo!
Condivido il tuo disappunto sui criteri di selezione cui fai riferimento alla fine del tuo scritto, ma trovo che, così come, secondo te, i docenti di lingue straniere non sono all'altezza dell'insegnamento dell'italiano, i colleghi d'italiano disconoscono quasi completamente l'inglese, per esempio, lingua ormai prepotentemente entrata nel nostro quotidiano e, come tale, conoscenza irrinunciabile anche solo per usare il pc.
Non credo, inoltre, che se ne possa fare una semplice questione formale di lauree (anche perché sicuramente saprai che nel piano di studi di un laureato in lingue straniere ci sono esami come linguistica, filologia, glottodidattica, storia, geografia, per citarne alcuni utili al fine di una solida conoscenza della lingua e cultura italiana, oltre, ovviamente, ai due esami di letteratura); tu m'insegni che ci sono colleghi d'italiano che, purtroppo, malgrado la laurea, l'abilitazione e magari anche diversi anni d'insegnamento, sono tutt'altro che preparati!
Secondo me sarebbe necessario rivedere i criteri alla fonte, all'ingresso nel mondo della scuola, e in itinere, introducendo un sistema meritocratico capace di portare le risorse umane effettivamente in primo piano e non solo sulla carta, come diverse riforme della scuola fanno ormai da un po'.
Infine, l'esperienza del lettorato permette di imparare moltissimo, sia a livello umano che professionale, ma solo se ci si accosta con entusiasmo e professionalità, con umiltà, lasciando da parte la saccenza.
Cari saluti,
sabrina
» cari colleghe, cari colleghi
»
» sono reduce dalle prove di accertamento linguistico tenutesi a Roma lo
» scorso dicembre e desidero rendere pubblico il mio parere sui criteri di
» selezione dei lettori MAE.
» Trovo innanzitutto corretto che siano insegnanti abilitati e di ruolo a
» potere accedere alle selezioni in quanto i posti messi a concorso sono
» finanziati con fondi pubblici e rientrano nelle operazioni di mobilita
» del contratto collettivo nazionale degli insegnanti. La legge italiana
» gestisce il reclutamento nella scuola pubblica attraverso i canali del
» concorso pubblico o delle graduatori permanenti, quindi non condivido la
» scelta di aprire tali selezioni a personale non di ruolo.
» Trovo invece molto discutibile che insegnanti laureati ed abiltati
» allinsegnamento della lingua straniera (inglese, francese, etc.) possano
» partecipare alle selezioni per linsegnamento della lingua italiana con il
» solo requisito di avere sostenuto due esami di italiano durante la propria
» formazione universitaria. Linsegnamento della lingua italiana spetta ad
» insegnanti di italiano certificati, abilitati e competenti.
» Sottolineo la necessità di aggiungere altri criteri di selezione finora
» totalmente trascurati dal MAE e cioè certificazioni reali sulle competenze
» linguistiche relative alla lingua del paese in cui si aspira insegnare,
» pubblicazioni di livello accademico in materia di glottodidattica o
» didattica della letteratura.
» Solo così si può a mio avviso garantire competenza e professionalità dei
» lettori MAE in servizio allestero, che DEVONO essere, ripeto, inegnanti
» di italiano e non semplicemente insegnanti italiani.
» Grazie atutti per le eventuali risposte
» Un saluto
» paolo