Richiesta Solidarietà 2 (Insegnamento Lingua Italiana)
Inviato da Federica, sabato, ottobre 20, 2007, 07:09 (6246 giorni fa)
Mi chiamo Federica Martino e come il prof. Mario Barone ho lavorato nella sede di La Paz della Società Dante Alighieri. Anchio ho avuto esattamente gli stessi problemi e confermo che quanto detto è assolutamente vero. Anche a me sono state fatte un sacco di promesse mai mantenute: non ho mai avuto un contratto, mai il permesso di soggiorno (dovendo quindi uscire sempre a mie spese dalla Bolivia ogni 3 mesi), mai un pagamento puntuale, oltre ad uninfinità di irregolarità che, scusate il gioco di parole, sono una regola in questo istituto. Io, avendo avuto una migliore proposta di lavoro, ho preferito lasciare La Paz, ma vedo che, nonostante un richiamo da parte dellAmbasciata Italiana, ancora continuano a comportarsi come vogliono, convinti forse di essere intoccabili.
Anchio, come il collega, invito a chi di competenza ad intervenire in maniera decisa e se mai dovesse arrivarvi una proposta di lavoro da questo istituto vi consiglio di non accettare: è una trappola!
Federica Martino
Richiesta Solidarietà 2
Inviato da frachiara, sabato, ottobre 20, 2007, 16:52 (6246 giorni fa) @ Federica
Cari Mario e Federica,
lo sanno tutti che la Dante Alighieri è un'associazione losca! Io lavoro per un organismo consolare in Francia e lo stesso console si rifiuta di incontrare i rappresentanti locali della Dante. Mi dispiace per la vostra brutta esperienza, tiratevene fuori al più presto e cercare un'organizzazione seria che valorizzi le vostre competenze e vi permetta di svolgere il vostro lavoro in condizioni di serietà e onestà.
In bocca al lupo!
Francesca
Richiesta Solidarietà 2
Inviato da Francesco R. , martedì, ottobre 23, 2007, 18:05 (6243 giorni fa) @ frachiara
» Cari Mario e Federica,
» lo sanno tutti che la Dante Alighieri è un'associazione losca! Io lavoro
Francesca, non generalizziamo banalmente.
Io ho lavorato in una Dante (a Monterrey) e mi sono trovato strabene (paga buona, super assistenza... e... ad essere sincero, è proprio grazie all'aiuto della dante e della sua direttrice che ho imparato l'italiano :)
Per mia esperienza sarei invece tentato di dire che sono i consolati invece la struttura "debole" (per usare un eufemismo e non dire di peggio). Tu lavori per un organismo consolare... e immagino mi dirai che non si può generalizzare... che c'è console e console, e sicuramente hai ragione.
Certo non dobbiamo dimenticare che:
* Le strutture consolari, ambasciate ed istituti di cultura SONO organismi dello stato... e quindi non sono strutture autonome.
* Le Dante Alighieri non pigliano un euro dallo stato (semmai i contributi arrivano alla Dante sede centrale di Roma...), e le Dante Alighieri in giro per il mondo sono associazioni AUTONOME costituite secondo le costituzioni dei loro paesi.
Fra.
» per un organismo consolare in Francia e lo stesso console si rifiuta di
» incontrare i rappresentanti locali della Dante. Mi dispiace per la vostra
» brutta esperienza, tiratevene fuori al più presto e cercare
» un'organizzazione seria che valorizzi le vostre competenze e vi permetta
» di svolgere il vostro lavoro in condizioni di serietà e onestà.
» In bocca al lupo!
»
» Francesca
...eh eh
Inviato da Mario Barone Lumaga , martedì, ottobre 23, 2007, 18:20 (6243 giorni fa) @ Francesco R.
...vorrei solo aggiungere al vostro dibattito che nel caso specifico di La Paz, anche a causa della mancanza di un istituto italiano di cultura in Bolivia, la SDA rappresenta qui l'unico riferiemento per attività culturali, corsi di lingua ecc. pertinenti al mondo "in italiano"... ed è così che l'ambasciata spesso e volentieri collabora economicamente, e se non lo fa con importi fissi ed impegni puntuali, certo lo fa nelle forme più differenti... e in merito all'appoggio pratico e anche morale che ho ricevuto in questo frangente, be' posso assicurare tutti che non mi sono mai sentito solo, e se ho finalmente ripreso a lavorare, lo devo soprattutto a questo appoggio e al loro intervento.
effettivamente solo grazie all'interessamento dell'ambasciatore in prima persona posso continuare questa lotta.
qui il problema è che qualcuno utilizza il nome (e i timbri ufficiali!) di una istituzione che è rinomata e riconosciuta in tutto il mondo, approfittando del "marchio" SDA per fare affari, e nulla di tutto quanto espresso nello statuto e nei regolamenti.
aspettiamo comunque il risultato di tutto questo: in settimana dovrebbe finalmente essere pronto il contratto ed il visto di soggiorno che mi era stato promesso... speriamo!
grazie a tutti per gli interventi e la solidarietà: grazie a tutti quelli che hanno scritto, e a quelli che hanno telefonato ed hanno coinvolto altre personalità.
mario
Richiesta Solidarietà 2
Inviato da frachiara, giovedì, ottobre 25, 2007, 17:58 (6241 giorni fa) @ Francesco R.
Caro Francesco,
me certo che hai ragione, il mio intervento era un po' provocatorio e sono contenta che almeno tu ti sia trovato bene alla Dante. Io purtroppo ho conosciuto solo persone che ne sono rimaste molto deluse ed è un peccato.
In bocca al lupo per tutto.
Francesca
Richiesta Solidarietà 2
Inviato da Alice, domenica, ottobre 21, 2007, 11:38 (6245 giorni fa) @ Federica
mi dispiace per la vostra brutta esperienza, sono solidale con voi e per quanti in questo campo vengono letteralmente sfruttati. Ma questo non ci deve far dimenticare che quando un europeo va in un altro paese ci sono delle regole da dover rispettare che non perchè una persona sia italiana si possono sorvolare o agevolare. Quante persone non comunitarie vengono nel nostro paese e ricevono lo stesso trattamento a volte peggiore senza l'aiuto di un organo consolare.
Mi dispiace molto ma come anche io ho lavorato in un paese extra europeo e so il calvario che bisogno fare per essere regolari, questo ci deve far essere più solidali anche con gli stranieri che vengono nel nostro paese.
Certamente
Inviato da Mario Barone Lumaga , domenica, ottobre 21, 2007, 17:30 (6245 giorni fa) @ Alice
Certamente concordo con te, Alice.
Speriamo che i diritti delle persone in generale, e dei lavoratori in particolare, non siano prerogativa esclusiva di un paese, di un continente, o di una classe economica dominante.
..a qualunque latitudine, no>
Mario
Certamente
Inviato da franx, domenica, ottobre 21, 2007, 21:40 (6245 giorni fa) @ Mario Barone Lumaga
Nuova Zelanda :scuola Dante Alighieri, paga 200 dollari al mese e stesso trattamento. Conclusione:dopo un mese ho realizzato che facendo la commessa avrei potuto sopravvivere per cui ho preferito il negozio alla scuola.
Mi auguro che escano fuori sempre di più testimonianze come la tua mario. Fatevi avanti se ci siete
Certamente
Inviato da fran, domenica, ottobre 21, 2007, 23:39 (6245 giorni fa) @ franx
Salve a tutti,
scrivo per esprimere solidarietà e fare tanti auguri ai colleghi che si sono trovati in questa spiacevole situazione e per rivolgervi una domanda: ma chi finanzia la dante alighieri> non mi dite il governo italiano per favore!!!
fran
» Nuova Zelanda :scuola Dante Alighieri, paga 200 dollari al mese e stesso
» trattamento. Conclusione:dopo un mese ho realizzato che facendo la
» commessa avrei potuto sopravvivere per cui ho preferito il negozio alla
» scuola.
» Mi auguro che escano fuori sempre di più testimonianze come la tua mario.
» Fatevi avanti se ci siete
Denunciare sì, ma...
Inviato da robi, lunedì, ottobre 22, 2007, 00:07 (6245 giorni fa) @ franx
» Nuova Zelanda :scuola Dante Alighieri, paga 200 dollari al mese e stesso
» trattamento. Conclusione:dopo un mese ho realizzato che facendo la
» commessa avrei potuto sopravvivere per cui ho preferito il negozio alla
» scuola.
» Mi auguro che escano fuori sempre di più testimonianze come la tua mario.
» Fatevi avanti se ci siete
Non ho mai lavorato per la SDA (acronimo anche di una società di spedizioni... ironia), né ho mai inviato la mia candidatura... Perché ne avevo già sentite delle belle da parte di colleghi che hanno lavorato in Italia. A onor del vero, pare che vi siano delle sedi all'estero dove tutto funziona a meraviglia (riporto ancora informazioni di seconda mano). Onde evitare generalizzazioni, invito chiunque (libero pensatore) abbia lavorato per la Dante di farsi avanti nel bene e nel male. Continuando a leggere solo testimonianze così negative viene da pensare a forme di "terrorismo anti-concorrenza". E poiché ho fiducia nell'onestà della categoria, le voglio escludere tout-court. Quanto a La Paz e alla Nuova Zelanda: che dire> Bravi ad esservi fatti sentire. Bravi davvero. Ma le condizioni contrattuali sfavorevoli vanno denunciate PRIMA, e non DOPO, quando ormai non c'è altro da fare. Solo così si possono cambiare -forse- le cose, e solo così potremo definirci "solidali". Se tutti, dico TUTTI, gli insegnanti TITOLATI si rifiutassero di accettare questo genere di "svalutazione professionale", come andrebbe avanti la maggior parte dei corsi di italiano> Scuole , centri e istituti dovrebbero servirsi di personale non qualificato, squalificandosi di conseguenza. Ma chi, fra noi, ha l'ardire di mettere a rischio un contrattino, di questi tempi> E allora, noi italiani che di "particulare" feriamo, di "particulare" periamo.
Prima quando?!
Inviato da Mario Barone Lumaga , lunedì, ottobre 22, 2007, 00:55 (6245 giorni fa) @ robi
...per quanto riguarda la sede di La Paz, posso rimandare tutti gli interessati ai 2 memoriali precedentemente pubblicati, nei quali si racconta la storia di un'offerta di lavoro mai concretizzata. (tra due emisferi differenti)
non avevo modo di intervenire "prima" ...ho semplicemente preso atto della situazione una volta sul posto, in un paese che non è il mio, aggrappandomi dove ho potuto, non tenendo la bocca chiusa su "niente" nonostante ovviamente la mia situazione economica sia stata considerevolmente danneggiata dalle mie scelte.
i giorni di sciopero non sono stati pagati.
dal mio rientro a lavoro non sono stato reintegrato a regime.
e di tutto questo continuo a denunciare e scrivere perchè di questi tempi anche chi ha, o avrà mai un contrattino, ha il diritto e il dovere soprattutto di alzare la voce.
mario
Una sveglia alle autorità italiane
Inviato da Maria Teresa , lunedì, ottobre 22, 2007, 16:09 (6244 giorni fa) @ Mario Barone Lumaga
E una vergogna che giovani professionisti che hanno tanta voglia di lavorare vengano ingabbiati con false promesse e senza garanzie.La cosa però più assurda che essendo lontani dallItalia non vengono tutelati dalle autorità italiane che sul posto dovrebbero prontamente intervenire per salvaguardare i diritti di questi giovani e far svolgere loro il lavoro nella massima trasparenza e sicurezza. Gli istituti italiani allestero dovrebbero essere il fiore allocchiello dei nostri consolati e delle nostre ambasciate e non come sembra dalle vostre esperienze, Mario e Federica, strutture che si reggono sugli illeciti e sullo sfruttamento di chi come voi è andato lì con la voglia di incontrare probabilmente culture diverse rendendosi autonomi dalle famiglie e con la falsa prospettiva,ahimè, di un buon lavoro attraverso cui realizzare la propria professionalità.Mi auguro che le autorità intervengano con decisione ripulendo questi istituti da mistificatori e truffaldini,stando a ciò che voi esponete, e dando unimmagine dignitosa, che fa la differenza, a tutti gli istituti italiani e ai professionisti che come voi si trovano ad operare in paesi stranieri.
Continuate a lottare sempre per il lavoro e per i diritti di tutti nel momento in cui vengono calpestati.Auguri!
Maria Teresa, insegnante ditaliano
Denunciare sì, ma...
Inviato da Federica, lunedì, ottobre 22, 2007, 01:46 (6245 giorni fa) @ robi
Forse io e il mio collega non ci siamo spiegati bene.
Io ho lavorato per molti anni in vari posti nel mondo e nella maggior parte dei casi non ho mai avuto nessun contratto. La cosa grave in questo caso è che loro avevano fatto un sacco di promesse, convincendoci così a pagare non pochi soldi per andare fino in Bolivia. Questo sinceramente non mi sembra giusto. Il fatto che spesso funzioni così, non significa che sia corretto. In più, e ci tengo a precisarlo, pur non avendo il contratto, dai nostri stipendi ci veniva detratta una parte per le tasse, esattamente come se fossimo in regola.
E dove andava a finire questa parte se noi, ufficialmente, non risultavamo da nessuna parte>
Il fatto che solo ora abbiamo scritto in questo forum non significa che fino ad ora non abbiamo fatto niente.....anzi. Personalmente sono andata anche al Ministero del Lavoro a La Paz.
Vorrei approfittare anche per spiegare un altro punto: in questa situazione non sono coinvolti solo gli italiani, ma anche il personale amministrativo del posto viene trattato malissimo: licenziamenti arbitrari, mancato pagamento senza nessun motivo (approfittandosi del fatto che sono poche le persone che conoscono i propi diritti) e altre cose.
In più c'è anche una strana situazione con le infermiere del posto, che, con il sogno di andare in Italia, sono disposte a pagare qualsiasi cifra, a indebitarsi ed anche ad abbandonare il lavoro per un anno per seguire il corso d'italiano. E il bello è che ci sono seri dubbi sulla possibilità che loro possano veramente andare in Italia.
Abbiamo cercato di coinvolgere tutti loro nella nostra lotta.
In parte ci siamo riusciti, in altri casi no, come quello di una ex segretaria alla quale più volte abbiamo tentato di far capire che era nel giusto e che doveva essere pagata. E non l'ha fatto perché aveva paura. E' di questo che si approfitta questa gente.
Vi invito a leggere bene il memoriale del mio collega, che è sicuramente più lungo, ma più preciso.
E' vero che non tutti gli Istituti saranno così, questo è logico. Ma quello che abbiamo visto nella sede Della Dante a La Paz ci ha fatto vergognare di essere italiani.
E mi sembra giusto dire quello che succede propio perchè così gli elementi "marci" possano essere allontanati, e il nome di una società, sicuramente importante, come quello della Dante Alighieri, non venga più infangato.
Federica Martino
Denunciare sì, ma...
Inviato da robi bis, lunedì, ottobre 22, 2007, 10:02 (6244 giorni fa) @ Federica
Mario, e Federica (e in margine Francesca): il mio "sprone" non era evidentemente rivolto a voi! Mi chiedo dove sono tutti gli altri che potrebbero dirci qualcosa. Sarebbe opportuno che i futuri insegnanti, durante le fasi preliminari degli accordi col datore di lavoro (in questione e non solo) li rendessero noti. Non trovate> Potrebbe rappresentare una sorta di "autotutela", oltre che sollecitare gli eventuali moniti e consigli di chi "ci è già passato"...
Buona giornata a tutti (e, per chi ce l'ha, buon lavoro)