partire o resistere? (Altro)
Inviato da SE, lunedì, novembre 30, 2009, 13:51 (5478 giorni fa)
La lettera di Celli su repubblica e i commenti meritano forse l'attenzione del forum
http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/scuola_e_universita/servizi/celli-lettera/cell...
partire o resistere?
Inviato da Giulia Camarda , lunedì, novembre 30, 2009, 13:56 (5478 giorni fa) @ SE
partire. assolutamente, figurati io che vengo dalla Sicilia se sarei mai potuta rimanere...
partire o resistere?
Inviato da Manublu , Sa, lunedì, novembre 30, 2009, 15:36 (5478 giorni fa) @ Giulia Camarda
Anche io sono schifata da questo paese e penso che il mio curriculum valga molto di piu' di 7,75 all'ora quando posso lavorare... ma e' troppo facile scegliere sempre di partire. Secondo me bisognerebbe provare a resistere finchè si può. Non sono d'accordo..e comunque guarda che Sicilia e Lombardia non fa certo la differenza. Io tre anni fa ho lavorato a Milano e non mi hanno mai pagato. Quindi forse sarebbe il caso di finirla con questi stereopiti sud nord ecc.. è il nostro paese che non va ed il nostro cancro è la mediocrità e la disonestà da cui siamo circondati...ahimè
» partire. assolutamente, figurati io che vengo dalla Sicilia se sarei mai
» potuta rimanere...
partire o resistere?
Inviato da Manublu , lunedì, novembre 30, 2009, 15:38 (5478 giorni fa) @ Manublu
naturalmente volevo dire stereotipi..
» Anche io sono schifata da questo paese e penso che il mio curriculum valga
» molto di piu' di 7,75 all'ora quando posso lavorare... ma e' troppo facile
» scegliere sempre di partire. Secondo me bisognerebbe provare a resistere
» finchè si può. Non sono d'accordo..e comunque guarda che Sicilia e
» Lombardia non fa certo la differenza. Io tre anni fa ho lavorato a Milano
» e non mi hanno mai pagato. Quindi forse sarebbe il caso di finirla con
» questi stereopiti sud nord ecc.. è il nostro paese che non va ed il nostro
» cancro è la mediocrità e la disonestà da cui siamo circondati...ahimè
»
»
» » partire. assolutamente, figurati io che vengo dalla Sicilia se sarei
» mai
» » potuta rimanere...
partire o resistere?
Inviato da Giulia Camarda , lunedì, novembre 30, 2009, 16:31 (5478 giorni fa) @ Manublu
» Trovare lavoro oggi, e non VOLONTARIATO, è difficile ovunque, qui a Berlino non è meglio. Ma a Palermo non si trova nemmeno questo. Non ci sono aziende, non fabbriche o industrie. La differenza tra nord e sud esiste.
partire o resistere?
Inviato da sib, lunedì, novembre 30, 2009, 16:33 (5478 giorni fa) @ Manublu
» naturalmente volevo dire stereotipi..
»
» » Anche io sono schifata da questo paese e penso che il mio curriculum
» valga
» » molto di piu' di 7,75 all'ora quando posso lavorare... ma e' troppo
» facile
» » scegliere sempre di partire. Secondo me bisognerebbe provare a
» resistere
» » finchè si può. Non sono d'accordo..e comunque guarda che Sicilia e
» » Lombardia non fa certo la differenza. Io tre anni fa ho lavorato a
» Milano
» » e non mi hanno mai pagato. Quindi forse sarebbe il caso di finirla con
» » questi stereopiti sud nord ecc.. è il nostro paese che non va ed il
» nostro
» » cancro è la mediocrità e la disonestà da cui siamo circondati...ahimè
»
» »
» »
» » » partire. assolutamente, figurati io che vengo dalla Sicilia se sarei
» » mai
» » » potuta rimanere...
In Italia, l'unica cosa certa è l'incertezza! E' giusto dire che si dovrebbe resistere per cercare di cambiare le cose- ma sarebbe come lottare contro i mulini al vento...Meglio farsi forza e andare all'estero per cercare qualcosa che sia finalmente degno delle proprie qualità!
partire o resistere?
Inviato da sib, lunedì, novembre 30, 2009, 16:35 (5477 giorni fa) @ sib
In Italia, l'unica cosa certa è l'incertezza! E' giusto dire che si dovrebbe resistere per cercare di cambiare le cose- ma sarebbe come lottare contro i mulini a vento...Meglio farsi forza e andare all'estero per cercare qualcosa che sia finalmente degno delle proprie qualità!
partire o resistere?
Inviato da Carmen, lunedì, novembre 30, 2009, 17:37 (5477 giorni fa) @ sib
» In Italia, l'unica cosa certa è l'incertezza! E' giusto dire che si
» dovrebbe resistere per cercare di cambiare le cose- ma sarebbe come
» lottare contro i mulini a vento...Meglio farsi forza e andare all'estero
» per cercare qualcosa che sia finalmente degno delle proprie qualità!
Che tristezza ragazzi! Per quanto cerchi di essere ottimista quando leggo queste cose mi viene veramente lo sconforto. Anche io sono del Sud e qui la situazione è veramente disperata. Chi non lo vive non lo può capire. Fra un pò ci vorrà la raccomandazione anche per andare a chiedere l'elemosina.. Però per quello che ho sentito dire negli ultimi anni è come se la situazione di clientelismo e malaffare si stesse spostando anche verso Nord. E questo è davvero preoccupante. MAH Che dire>...Speriamo in un futuro migliore..Io comunque sono per partire..Purtroppo al momento non vedo altre soluzioni.
tutto il mondo è paese
Inviato da nadadenada, lunedì, novembre 30, 2009, 21:28 (5477 giorni fa) @ Carmen
Ho lavorato per 3 anni all'università in Spagna --- in modo ILLEGALE! Senza contratto, né contrbuti, né garanzie di nessun genere ... ho dovuto lavorare con la febbre, lavorare quando normalmente si fa ponte ...
e ovviamente ora il prof. che mi soffia i corsi è il 'cocco' del direttore, in nessun momento sono stati messi a confronto i nostri curriculum e meriti.
Ah, mi sono pure presentata a un concorso qui, in cui la prova pratica di didattica NON valeva per il punteggio finale!
Favoloso!
Quindi non è solo l'Italia che va così, non vi fate vendere la favola che nel Paese di Zapatero per esempio va tutto bene ...
io sono partita ma non ho certo trovato l'America ...
anzi sto proprio pensando di andarmene pure da qua ...
eppure l'unica cosa che vogliamo è fare il nostro lavoro ...
tutto il mondo è paese
Inviato da Carmen, martedì, dicembre 01, 2009, 08:00 (5477 giorni fa) @ nadadenada
» Ho lavorato per 3 anni all'università in Spagna --- in modo ILLEGALE! Senza
» contratto, né contrbuti, né garanzie di nessun genere ... ho dovuto
» lavorare con la febbre, lavorare quando normalmente si fa ponte ...
»
» e ovviamente ora il prof. che mi soffia i corsi è il 'cocco' del
» direttore, in nessun momento sono stati messi a confronto i nostri
» curriculum e meriti.
» Ah, mi sono pure presentata a un concorso qui, in cui la prova pratica di
» didattica NON valeva per il punteggio finale!
» Favoloso!
»
» Quindi non è solo l'Italia che va così, non vi fate vendere la favola che
» nel Paese di Zapatero per esempio va tutto bene ...
» io sono partita ma non ho certo trovato l'America ...
» anzi sto proprio pensando di andarmene pure da qua ...
» eppure l'unica cosa che vogliamo è fare il nostro lavoro ...
Ciao. In parte sono d'accordo con te. Anche io ho vissuto in Spagna anche se per un periodo più breve del tuo e ho visto che su alcune cose sono ancora abbastanza arretrati ..però devo dirti che facendo il confronto con l'Italia mi pare che lì si stia un pò meglio... Posso chiederti in quale parte della Spagna stai vivendo> Solo per curiosità
tutto il mondo è paese
Inviato da nadadenada, martedì, dicembre 01, 2009, 09:07 (5477 giorni fa) @ Carmen
Al sud ... chissà se lo stereotipo vale pure qui ...
... la cosa positiva della Spagna sono i concorsi che fanno ogni 2 anni per prof. di scuola secondaria (ovviamente di italiano no), ma poi dato che si può lavorare anche avendo preso un bellissimo 0, immaginate un po' che razza di prof. arrivano a insegnare.
Purtroppo se un italiano vuole presentarsi qui a un concorso deve ancora omologare laurea e diplomi vari, sennò secondo me ci sarebbe un esodo di massa.
Sì, gli stipendi fanno gola, ma è la mentalità quella che mi sorprende.
Conosco vari prof. di scuola secondaria e non li ho MAI visti prepararsi una lezione. Infatti io ri-insegno all'università quello che gli studenti avrebbero dovuto imparare al liceo.
Immaginatevi che ieri mi è toccato rispiegare i comparativi e superlativi in inglese a gente che studia l'inglese da quando a 8 anni (e ora ne hanno 19-25).
Non so quanto sia cambiato il sistema educativo italiano, ma qui le interrogazioni non esistono, non fanno mai nessun esame orale ... boh! Forse sono capitata in una regione medievale ...
tutto il mondo è paese
Inviato da Carmen, martedì, dicembre 01, 2009, 11:28 (5477 giorni fa) @ nadadenada
» Al sud ... chissà se lo stereotipo vale pure qui ...
»
» ... la cosa positiva della Spagna sono i concorsi che fanno ogni 2 anni
» per prof. di scuola secondaria (ovviamente di italiano no), ma poi dato
» che si può lavorare anche avendo preso un bellissimo 0, immaginate un po'
» che razza di prof. arrivano a insegnare.
»
» Purtroppo se un italiano vuole presentarsi qui a un concorso deve ancora
» omologare laurea e diplomi vari, sennò secondo me ci sarebbe un esodo di
» massa.
» Sì, gli stipendi fanno gola, ma è la mentalità quella che mi sorprende.
» Conosco vari prof. di scuola secondaria e non li ho MAI visti prepararsi
» una lezione. Infatti io ri-insegno all'università quello che gli studenti
» avrebbero dovuto imparare al liceo.
» Immaginatevi che ieri mi è toccato rispiegare i comparativi e superlativi
» in inglese a gente che studia l'inglese da quando a 8 anni (e ora ne hanno
» 19-25).
» Non so quanto sia cambiato il sistema educativo italiano, ma qui le
» interrogazioni non esistono, non fanno mai nessun esame orale ... boh!
» Forse sono capitata in una regione medievale ...
Allora mi sa che ti trovi nella stessa regione dove sono stata in Erasmus...io sono andata a Siviglia. e mi riconosco in molte delle cose che hai raccontato. Devo dire che per quanto riguarda l'organizzazione generale della didattica mi sono trovata bene ed è tutta un'altra cosa rispetto all'Italia (niente lezioni che si accavallano, i corsi non sono sovraffollati e i professori fanno ricevimento tre volte a settimana,praticamente li trovi sempre)..la cosa che mi ha veramente colpito come notavi anche tu è il livello culturale degli studenti spagnoli che è veramente basso..gli esami , tutti scritti erano una passeggiata..sembrerà assurdo ma io ho trovato più duri gli esami di letteratura spagnola che ho dovuto fare in Italia.. alla fine nei vari corsi che ho seguito lì, gli studenti erasmus risultavano più bravi degli spagnoli (e noi portavamo il loro stesso programma d'esame, i prof non facevano nessuna distinzione)... Anche i docenti si lamentavano molto del sistema scolastico spagnolo e visti i risultati andrebbe rimesso in discusione . C'è da dire che comunque quello dell'Andalucia risultò il peggiore anche secondo una statistica che pubblicarono proprio mentre mi trovavo lì .. nelle altre comunità non so se funziona diversamente...per quanto riguarda l'aspetto burocratico poi devo ammettere che alcune cose sono veramente disastrose..l'omologazione è un processo lungo, complicato e costoso...hai ragione quando dici che se fosse più semplice ci sarebbe un esodo...Comunque credo che in nessun posto del mondo le cose siano perfette..e fare delle scelte il più delle volte comporta delle rinunce..alla fine solo noi possiamo sapere cosa è meglio per la nostra vita..
tutto il mondo è paese
Inviato da dae, martedì, dicembre 01, 2009, 11:56 (5477 giorni fa) @ Carmen
»
A tutti coloro che meditano di partire.... fatelo!!!
per esperienza personale l'ho fatto, andando in Francia prima e nel nord italia ora...
Vi dico però una cosa e credetemi è assolutamente così...
Oltre alle difficoltà oggettive previste da un vero e proprio cambiamento di vita quale quello dell'emigrazione.... cioè non un viaggio o uno spostamento o un trasferimento temporaneo
.... si presenta poi la difficoltà più complessa e profonda, quella a cui non pensi nel momento stesso in cui decidi di affrontare questa nuova vita.... e cioè il fatto stesso di non sapere più chi si è.... cioè io parlo sempre con la mia cadenza, ma tra poco inevitabilemnte cambierà..... inizio a conoscere le strade della mia nuova città, ma la città non è mia ( ancora, o forse mai>>>)....
alla fine non sarò più chi ero e non so se sarò mai quella che non sono ora....
Scusate se vi parlo anche di questo.... ma credo sia importante sottolineare come emigrare sconvolga completamanete l'esistenza vissuta fino a quel momento dalla persona che la vive....
la soddisfazione di riuscire a fare quello per cui si è studiato magari allevia anche questo ma solo in parte credo.... alla fine restano tante domande a cui non si sanno più che risposte dare.... e vivi perchè la vita continua.... ma ti chiedi sempre e comunque fino a che prezzo sia stato giusto sacrificare tutto per trovarti in questo stato di estraneamanto totale rispetto a ciò che ci circonda....
bisogna avere davvero tanta forza e riuscire ad andare avanti senza mai voltarsi indietro.... certo la tentazione è sempre forte è lì latente....
in bocca al lupo a tutti,
dae
» Al sud ... chissà se lo stereotipo vale pure qui ...
» »
» » ... la cosa positiva della Spagna sono i concorsi che fanno ogni 2 anni
» » per prof. di scuola secondaria (ovviamente di italiano no), ma poi dato
» » che si può lavorare anche avendo preso un bellissimo 0, immaginate un
» po'
» » che razza di prof. arrivano a insegnare.
» »
» » Purtroppo se un italiano vuole presentarsi qui a un concorso deve
» ancora
» » omologare laurea e diplomi vari, sennò secondo me ci sarebbe un esodo
» di
» » massa.
» » Sì, gli stipendi fanno gola, ma è la mentalità quella che mi sorprende.
» » Conosco vari prof. di scuola secondaria e non li ho MAI visti
» prepararsi
» » una lezione. Infatti io ri-insegno all'università quello che gli
» studenti
» » avrebbero dovuto imparare al liceo.
» » Immaginatevi che ieri mi è toccato rispiegare i comparativi e
» superlativi
» » in inglese a gente che studia l'inglese da quando a 8 anni (e ora ne
» hanno
» » 19-25).
» » Non so quanto sia cambiato il sistema educativo italiano, ma qui le
» » interrogazioni non esistono, non fanno mai nessun esame orale ... boh!
» » Forse sono capitata in una regione medievale ...
»
» Allora mi sa che ti trovi nella stessa regione dove sono stata in
» Erasmus...io sono andata a Siviglia. e mi riconosco in molte delle cose
» che hai raccontato. Devo dire che per quanto riguarda l'organizzazione
» generale della didattica mi sono trovata bene ed è tutta un'altra cosa
» rispetto all'Italia (niente lezioni che si accavallano, i corsi non sono
» sovraffollati e i professori fanno ricevimento tre volte a
» settimana,praticamente li trovi sempre)..la cosa che mi ha veramente
» colpito come notavi anche tu è il livello culturale degli studenti
» spagnoli che è veramente basso..gli esami , tutti scritti erano una
» passeggiata..sembrerà assurdo ma io ho trovato più duri gli esami di
» letteratura spagnola che ho dovuto fare in Italia.. alla fine nei vari
» corsi che ho seguito lì, gli studenti erasmus risultavano più bravi degli
» spagnoli (e noi portavamo il loro stesso programma d'esame, i prof non
» facevano nessuna distinzione)... Anche i docenti si lamentavano molto del
» sistema scolastico spagnolo e visti i risultati andrebbe rimesso in
» discusione . C'è da dire che comunque quello dell'Andalucia risultò il
» peggiore anche secondo una statistica che pubblicarono proprio mentre mi
» trovavo lì .. nelle altre comunità non so se funziona diversamente...per
» quanto riguarda l'aspetto burocratico poi devo ammettere che alcune cose
» sono veramente disastrose..l'omologazione è un processo lungo, complicato
» e costoso...hai ragione quando dici che se fosse più semplice ci sarebbe
» un esodo...Comunque credo che in nessun posto del mondo le cose siano
» perfette..e fare delle scelte il più delle volte comporta delle
» rinunce..alla fine solo noi possiamo sapere cosa è meglio per la nostra
» vita..
Partire o Resistere
Inviato da dae, martedì, dicembre 01, 2009, 12:00 (5477 giorni fa) @ dae
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» A tutti coloro che meditano di partire.... fatelo!!!
» per esperienza personale l'ho fatto, andando in Francia prima e nel nord
» italia ora...
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» Vi dico però una cosa e credetemi è assolutamente così...
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» Oltre alle difficoltà oggettive previste da un vero e proprio cambiamento
» di vita quale quello dell'emigrazione.... cioè non un viaggio o uno
» spostamento o un trasferimento temporaneo
»
» .... si presenta poi la difficoltà più complessa e profonda, quella a cui
» non pensi nel momento stesso in cui decidi di affrontare questa nuova
» vita.... e cioè il fatto stesso di non sapere più chi si è.... cioè io
» parlo sempre con la mia cadenza, ma tra poco inevitabilemnte cambierà.....
» inizio a conoscere le strade della mia nuova città, ma la città non è mia (
» ancora, o forse mai>>>)....
» alla fine non sarò più chi ero e non so se sarò mai quella che non sono
» ora....
»
» Scusate se vi parlo anche di questo.... ma credo sia importante
» sottolineare come emigrare sconvolga completamanete l'esistenza vissuta
» fino a quel momento dalla persona che la vive....
»
» la soddisfazione di riuscire a fare quello per cui si è studiato magari
» allevia anche questo ma solo in parte credo.... alla fine restano tante
» domande a cui non si sanno più che risposte dare.... e vivi perchè la vita
» continua.... ma ti chiedi sempre e comunque fino a che prezzo sia stato
» giusto sacrificare tutto per trovarti in questo stato di estraneamanto
» totale rispetto a ciò che ci circonda....
»
» bisogna avere davvero tanta forza e riuscire ad andare avanti senza mai
» voltarsi indietro.... certo la tentazione è sempre forte è lì latente....
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» in bocca al lupo a tutti,
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» dae
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» » Al sud ... chissà se lo stereotipo vale pure qui ...
» » »
» » » ... la cosa positiva della Spagna sono i concorsi che fanno ogni 2
» anni
» » » per prof. di scuola secondaria (ovviamente di italiano no), ma poi
» dato
» » » che si può lavorare anche avendo preso un bellissimo 0, immaginate un
» » po'
» » » che razza di prof. arrivano a insegnare.
» » »
» » » Purtroppo se un italiano vuole presentarsi qui a un concorso deve
» » ancora
» » » omologare laurea e diplomi vari, sennò secondo me ci sarebbe un esodo
» » di
» » » massa.
» » » Sì, gli stipendi fanno gola, ma è la mentalità quella che mi
» sorprende.
» » » Conosco vari prof. di scuola secondaria e non li ho MAI visti
» » prepararsi
» » » una lezione. Infatti io ri-insegno all'università quello che gli
» » studenti
» » » avrebbero dovuto imparare al liceo.
» » » Immaginatevi che ieri mi è toccato rispiegare i comparativi e
» » superlativi
» » » in inglese a gente che studia l'inglese da quando a 8 anni (e ora ne
» » hanno
» » » 19-25).
» » » Non so quanto sia cambiato il sistema educativo italiano, ma qui le
» » » interrogazioni non esistono, non fanno mai nessun esame orale ...
» boh!
» » » Forse sono capitata in una regione medievale ...
» »
» » Allora mi sa che ti trovi nella stessa regione dove sono stata in
» » Erasmus...io sono andata a Siviglia. e mi riconosco in molte delle cose
» » che hai raccontato. Devo dire che per quanto riguarda l'organizzazione
» » generale della didattica mi sono trovata bene ed è tutta un'altra cosa
» » rispetto all'Italia (niente lezioni che si accavallano, i corsi non
» sono
» » sovraffollati e i professori fanno ricevimento tre volte a
» » settimana,praticamente li trovi sempre)..la cosa che mi ha veramente
» » colpito come notavi anche tu è il livello culturale degli studenti
» » spagnoli che è veramente basso..gli esami , tutti scritti erano una
» » passeggiata..sembrerà assurdo ma io ho trovato più duri gli esami di
» » letteratura spagnola che ho dovuto fare in Italia.. alla fine nei vari
» » corsi che ho seguito lì, gli studenti erasmus risultavano più bravi
» degli
» » spagnoli (e noi portavamo il loro stesso programma d'esame, i prof non
» » facevano nessuna distinzione)... Anche i docenti si lamentavano molto
» del
» » sistema scolastico spagnolo e visti i risultati andrebbe rimesso in
» » discusione . C'è da dire che comunque quello dell'Andalucia risultò il
» » peggiore anche secondo una statistica che pubblicarono proprio mentre
» mi
» » trovavo lì .. nelle altre comunità non so se funziona
» diversamente...per
» » quanto riguarda l'aspetto burocratico poi devo ammettere che alcune
» cose
» » sono veramente disastrose..l'omologazione è un processo lungo,
» complicato
» » e costoso...hai ragione quando dici che se fosse più semplice ci
» sarebbe
» » un esodo...Comunque credo che in nessun posto del mondo le cose siano
» » perfette..e fare delle scelte il più delle volte comporta delle
» » rinunce..alla fine solo noi possiamo sapere cosa è meglio per la nostra
» » vita..
tutto il mondo è paese
Inviato da Manuela , lunedì, dicembre 07, 2009, 19:09 (5470 giorni fa) @ dae
Hai scritto delle cose molto vere ma profondamente tristi.
Io ho lavorato all'estero per un anno (in Spagna) ma poi ho deciso di tornarmene a casa. Per tutti i miei amici che "vivono" e lavorano al nord posso collegare la tua frase "e cioè il fatto stesso di non sapere più chi si è". Li vedo quando tornano a casa, nè carne e nè pesce, quasi stranieri a casa e stranieri ancor di più in un posto che chiamano casa ma che non sarà mai tale, soffrendo per adattarsi a climi e genti sconosciuti e sentendosi sempre stranieri, anche se si è in Italia..senza mai più ritrovare gli affetti veri e profondi che si sono costruiti durante i primi 20 o 30 anni della vita, soffrendo e preoccuoandosi per la propria famiglia, per i genitori che diventano anziani e tante altre tristezze. Certo, meglio soffrire un pò e schiattare di solitudine con uno stipendio in tasca se proprio si è disperati.. ma tra 20 o 30 anni saremmo sicuri che non ci saremmo pentiti di tutto questo> e tutto questo davvero ci avrà dato una vita migliore> scusami.. ma io ste domande me le faccio continuamente.. ma forse mi preoccupo troppo di tutto...
in bocca al lupo
» A tutti coloro che meditano di partire.... fatelo!!!
» per esperienza personale l'ho fatto, andando in Francia prima e nel nord
» italia ora...
»
» Vi dico però una cosa e credetemi è assolutamente così...
»
» Oltre alle difficoltà oggettive previste da un vero e proprio cambiamento
» di vita quale quello dell'emigrazione.... cioè non un viaggio o uno
» spostamento o un trasferimento temporaneo
»
» .... si presenta poi la difficoltà più complessa e profonda, quella a cui
» non pensi nel momento stesso in cui decidi di affrontare questa nuova
» vita.... e cioè il fatto stesso di non sapere più chi si è.... cioè io
» parlo sempre con la mia cadenza, ma tra poco inevitabilemnte cambierà.....
» inizio a conoscere le strade della mia nuova città, ma la città non è mia (
» ancora, o forse mai>>>)....
» alla fine non sarò più chi ero e non so se sarò mai quella che non sono
» ora....
»
» Scusate se vi parlo anche di questo.... ma credo sia importante
» sottolineare come emigrare sconvolga completamanete l'esistenza vissuta
» fino a quel momento dalla persona che la vive....
»
» la soddisfazione di riuscire a fare quello per cui si è studiato magari
» allevia anche questo ma solo in parte credo.... alla fine restano tante
» domande a cui non si sanno più che risposte dare.... e vivi perchè la vita
» continua.... ma ti chiedi sempre e comunque fino a che prezzo sia stato
» giusto sacrificare tutto per trovarti in questo stato di estraneamanto
» totale rispetto a ciò che ci circonda....
»
» bisogna avere davvero tanta forza e riuscire ad andare avanti senza mai
» voltarsi indietro.... certo la tentazione è sempre forte è lì latente....
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» in bocca al lupo a tutti,
»
» dae
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» » » ... la cosa positiva della Spagna sono i concorsi che fanno ogni 2
» anni
» » » per prof. di scuola secondaria (ovviamente di italiano no), ma poi
» dato
» » » che si può lavorare anche avendo preso un bellissimo 0, immaginate un
» » po'
» » » che razza di prof. arrivano a insegnare.
» » »
» » » Purtroppo se un italiano vuole presentarsi qui a un concorso deve
» » ancora
» » » omologare laurea e diplomi vari, sennò secondo me ci sarebbe un esodo
» » di
» » » massa.
» » » Sì, gli stipendi fanno gola, ma è la mentalità quella che mi
» sorprende.
» » » Conosco vari prof. di scuola secondaria e non li ho MAI visti
» » prepararsi
» » » una lezione. Infatti io ri-insegno all'università quello che gli
» » studenti
» » » avrebbero dovuto imparare al liceo.
» » » Immaginatevi che ieri mi è toccato rispiegare i comparativi e
» » superlativi
» » » in inglese a gente che studia l'inglese da quando a 8 anni (e ora ne
» » hanno
» » » 19-25).
» » » Non so quanto sia cambiato il sistema educativo italiano, ma qui le
» » » interrogazioni non esistono, non fanno mai nessun esame orale ...
» boh!
» » » Forse sono capitata in una regione medievale ...
» »
» » Allora mi sa che ti trovi nella stessa regione dove sono stata in
» » Erasmus...io sono andata a Siviglia. e mi riconosco in molte delle cose
» » che hai raccontato. Devo dire che per quanto riguarda l'organizzazione
» » generale della didattica mi sono trovata bene ed è tutta un'altra cosa
» » rispetto all'Italia (niente lezioni che si accavallano, i corsi non
» sono
» » sovraffollati e i professori fanno ricevimento tre volte a
» » settimana,praticamente li trovi sempre)..la cosa che mi ha veramente
» » colpito come notavi anche tu è il livello culturale degli studenti
» » spagnoli che è veramente basso..gli esami , tutti scritti erano una
» » passeggiata..sembrerà assurdo ma io ho trovato più duri gli esami di
» » letteratura spagnola che ho dovuto fare in Italia.. alla fine nei vari
» » corsi che ho seguito lì, gli studenti erasmus risultavano più bravi
» degli
» » spagnoli (e noi portavamo il loro stesso programma d'esame, i prof non
» » facevano nessuna distinzione)... Anche i docenti si lamentavano molto
» del
» » sistema scolastico spagnolo e visti i risultati andrebbe rimesso in
» » discusione . C'è da dire che comunque quello dell'Andalucia risultò il
» » peggiore anche secondo una statistica che pubblicarono proprio mentre
» mi
» » trovavo lì .. nelle altre comunità non so se funziona
» diversamente...per
» » quanto riguarda l'aspetto burocratico poi devo ammettere che alcune
» cose
» » sono veramente disastrose..l'omologazione è un processo lungo,
» complicato
» » e costoso...hai ragione quando dici che se fosse più semplice ci
» sarebbe
» » un esodo...Comunque credo che in nessun posto del mondo le cose siano
» » perfette..e fare delle scelte il più delle volte comporta delle
» » rinunce..alla fine solo noi possiamo sapere cosa è meglio per la nostra
» » vita..
tutto il mondo è paese
Inviato da ggg, martedì, dicembre 01, 2009, 11:49 (5477 giorni fa) @ nadadenada
» Ho lavorato per 3 anni all'università in Spagna --- in modo ILLEGALE! Senza
» contratto, né contrbuti, né garanzie di nessun genere ... ho dovuto
» lavorare con la febbre, lavorare quando normalmente si fa ponte ...
»
» e ovviamente ora il prof. che mi soffia i corsi è il 'cocco' del
» direttore, in nessun momento sono stati messi a confronto i nostri
» curriculum e meriti.
» Ah, mi sono pure presentata a un concorso qui, in cui la prova pratica di
» didattica NON valeva per il punteggio finale!
» Favoloso!
»
» Quindi non è solo l'Italia che va così, non vi fate vendere la favola che
» nel Paese di Zapatero per esempio va tutto bene ...
» io sono partita ma non ho certo trovato l'America ...
» anzi sto proprio pensando di andarmene pure da qua ...
» eppure l'unica cosa che vogliamo è fare il nostro lavoro ...
Ciao scusa ti posso chiedere come hai fatto ad insegnare all'università>c'era un concorso oppure da quanto capisco hai semplicemente risposto ad un annuncio>
tutto il mondo è paese (PER NADADENADA)
Inviato da ggg, martedì, dicembre 01, 2009, 11:50 (5477 giorni fa) @ ggg
» » Ho lavorato per 3 anni all'università in Spagna --- in modo ILLEGALE!
» Senza
» » contratto, né contrbuti, né garanzie di nessun genere ... ho dovuto
» » lavorare con la febbre, lavorare quando normalmente si fa ponte ...
» »
» » e ovviamente ora il prof. che mi soffia i corsi è il 'cocco' del
» » direttore, in nessun momento sono stati messi a confronto i nostri
» » curriculum e meriti.
» » Ah, mi sono pure presentata a un concorso qui, in cui la prova pratica
» di
» » didattica NON valeva per il punteggio finale!
» » Favoloso!
» »
» » Quindi non è solo l'Italia che va così, non vi fate vendere la favola
» che
» » nel Paese di Zapatero per esempio va tutto bene ...
» » io sono partita ma non ho certo trovato l'America ...
» » anzi sto proprio pensando di andarmene pure da qua ...
» » eppure l'unica cosa che vogliamo è fare il nostro lavoro ...
»
» Ciao scusa ti posso chiedere come hai fatto ad insegnare
» all'università>c'era un concorso oppure da quanto capisco hai
» semplicemente risposto ad un annuncio>
tutto il mondo è paese (PER NADADENADA)
Inviato da robyho, martedì, dicembre 01, 2009, 17:24 (5476 giorni fa) @ ggg
Condivido profondamente il post di Dae. Di più, non si sa chi si è nemmeno, e forse soprattutto quando si rientra a "casa". Anch'io ho vissuto in Spagna e condivido il giudizio di molti di voi circa l'arretrarezza del sistema scolastico e universitario. E conosco anch'io persone che sono rimaste lì a insegnare a nero nelle università. Magari anche ben pagati, ma a nero. Il che vuol dire: nessuna prospettiva di vita, nessuna certezza. Non che altrove sia diverso, ma credo che almeno avere la certezza di un contratto, per quanto precario sia, sia sempre diverso dal lavorare a nero.
Sull'invito di Celli, da cui è partito tutto, condivido ogni virgola. Ma penso anche, come molti hanno fatto notare, che la classe dirigente, noi giovani, dovremmo lottare quotidianamente per cambiare le cose. E per lottare intendo anche cose banali, tipo partecipare alla vita politica, votare, leggere i giornali ed informarsi, così da crescere come futura generazione consapevole. Poi, certo, partire. E qui apro una parentesi più vicina ai nostri interessi. Ho amici che sono emigrati, ma ai quali è stato offerto uno stipendio alto, e magari aiuti per la ricerca dell'alloggio, e magari altri "benefits". Ma, a chi, come me per esempio, viene offerto un posto in una scuola privata di un Paese europeo, con la sola opzione di aprire la partita iva, e di lavorare quindi come freelance, pagato a ore, che si fa> E' bello fare il lavoro della vita, ma poi devi pagarti l'affitto (problema che io a casa non ho), e le bollette e se stai male e non puoi lavorare che fai> Insomma, non lo so.
Ultima cosa: mi è stato detto che in Spagna ora esiste un corso postlaurea di 8 mesi che ti dà l'abilitazione nella scuola, di qualunque Paese europeo, e senza necessariamente conseguire l'omologazione prima. Vero, ne sapete qualcosa>
Un saluto
tutto il mondo è paese (PER NADADENADA)
Inviato da nadadenada, martedì, dicembre 01, 2009, 18:35 (5476 giorni fa) @ robyho
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» Ultima cosa: mi è stato detto che in Spagna ora esiste un corso postlaurea
» di 8 mesi che ti dà l'abilitazione nella scuola, di qualunque Paese
» europeo, e senza necessariamente conseguire l'omologazione prima. Vero, ne
» sapete qualcosa>
» Un saluto
Si tratta del Master di Educazione Secondaria che ha sostituito il CAP ---
per quanto ne so bisogna avere l'omologazione a grado accademico per accedervi, più un livello B2 certificato in una lingua europea (la laurea in lingue per esempio NON vale!).
Però poi il procedimento resta lo stesso, bisogna farlo omologare in qualsiasi altro paese europeo, probabilmente sarà più facile di prima ma ci vogliono comunque dei mesetti e non tutti i Paesi riconoscono i diplomi stranieri con la stessa facilità!
tutto il mondo è paese (PER NADADENADA)
Inviato da robyho, martedì, dicembre 01, 2009, 23:23 (5476 giorni fa) @ nadadenada
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» » Ultima cosa: mi è stato detto che in Spagna ora esiste un corso
» postlaurea
» » di 8 mesi che ti dà l'abilitazione nella scuola, di qualunque Paese
» » europeo, e senza necessariamente conseguire l'omologazione prima. Vero,
» ne
» » sapete qualcosa>
» » Un saluto
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» Si tratta del Master di Educazione Secondaria che ha sostituito il CAP
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» per quanto ne so bisogna avere l'omologazione a grado accademico per
» accedervi, più un livello B2 certificato in una lingua europea (la laurea
» in lingue per esempio NON vale!).
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» Però poi il procedimento resta lo stesso, bisogna farlo omologare in
» qualsiasi altro paese europeo, probabilmente sarà più facile di prima ma
» ci vogliono comunque dei mesetti e non tutti i Paesi riconoscono i diplomi
» stranieri con la stessa facilità!
In realtà c'è una legge - dovrei prendere gli estremi ma c'è - per cui in Italia è riconosciuto. E a me è stato detto che l'omologazione non serve più ... Ma si fa presto a controllare, basta andare sui siti delle università che lo propongono. Per il livello B2 si è così, ma basta avere il DELE Superior o altro.
tutto il mondo è paese (PER NADADENADA)
Inviato da nadadenada, mercoledì, dicembre 02, 2009, 08:46 (5476 giorni fa) @ robyho
È riconosciuto come è riconosciuto il PGCE --- in linea di massima ... cioè bisogna comunque presentare tutte le cose tradotte, dopo aver seguito tutto l'iter della legalizzazione delle firme, della 'apostilla de la Haya' a Madrid, dopo aver ottenuto il programma ufficiale ecc.
Cose non semplici ... e dato che in Spagna questo Master per quanto si dice è una soluzione provvisoria credo che creerà molti problemi!
Comunque ovviamente meglio farlo che non farlo se ne avete la possibilità ...
però a una mia amica che lo sta facendo hanno chiesto l'omologazione a grado accademico. Suppongo che allora dipende dalle Università.
Devi avere una B2 di una lingua oltre allo spagnolo --- il DELE serve per presentarsi ai concorsi, e pur essendo madrelingua non abbiamo certificati per dimostrare un B2 di italiano (anche perché qui è pieno di argentini con il passaporto italiano che ovviamente l'italiano non lo parlano). Quindi è necessario o ottenere un B2 di italiano con qualche tipo di super-trucco o avere il B2 di inglese, francese, tedesco ...
Ma probabilmente anche quello cambierà dipendendo dalla Regione ... io jho il vecchio CAP e per convalidarlo in Italia come sapete è un'impresa, invece in pochi mesi ho ottenuto la convalidazione del QTS inglese, mandando solo 2 certificati in fotocopia!!!!
tutto il mondo è paese
Inviato da nadadenada, martedì, dicembre 01, 2009, 15:55 (5477 giorni fa) @ ggg
Ero casualmente al posto giusto quando serviva un prof. ---
normalmente per accedere ai posti ufficiali di prof. bisogna avere l'omologazione ed essere in attivo (tipo essere prof. di scuola secondaria o EOI).
Per questo non serviva niente perché come ho detto era tutto illegale e ora c'è un processo in atto, con denunce e ispezioni del Ministero del Lavoro ... belle cose davvero ...
partire o resistere?
Inviato da Lula, mercoledì, dicembre 02, 2009, 22:37 (5475 giorni fa) @ SE
» La lettera di Celli su repubblica e i commenti meritano forse l'attenzione
» del forum
»
» http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/scuola_e_universita/servizi/celli-lettera/cell...
Senza parole. Bella lettera e triste.
partire o resistere?
Inviato da atter, giovedì, dicembre 03, 2009, 13:36 (5475 giorni fa) @ Lula
» » La lettera di Celli su repubblica e i commenti meritano forse
» l'attenzione
» » del forum
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» http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/scuola_e_universita/servizi/celli-lettera/cell...
»
» Senza parole. Bella lettera e triste.
e dal pulpito sbagliato...
partire o resistere?
Inviato da concorde, giovedì, dicembre 03, 2009, 13:56 (5475 giorni fa) @ atter
» » » La lettera di Celli su repubblica e i commenti meritano forse
» » l'attenzione
» » » del forum
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» http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/scuola_e_universita/servizi/celli-lettera/cell...
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» » Senza parole. Bella lettera e triste.
» e dal pulpito sbagliato...
..perfettamente d'accordo...non credo proprio che il figlio di Celli avrà problemi se vuole restare in Italia..i figli di nessuno invece ne avranno purtroppo..
partire o resistere?
Inviato da SE, venerdì, dicembre 04, 2009, 10:59 (5474 giorni fa) @ concorde
Comunque un conto e' il pulpito, un altro la predica. Credo che faccia bene all'opinione pubblica discutere questi temi e questo fa onore a Celli. Se poi il figlio lo puo' piazzare tranquillamente in Italia ( e comunque fior di persone che potrebbero tranquillamente starsene in Italia se ne vanno perche' per esempio i laboratori delle universita' americane sono 10 volte meglio di quelli Italiani e puoi fare una carriera migliore), gli fa ancora piu' onore perche ha pensato agli altri giovani come lui.Credo che anche le reazioni di molti non ci sarebbero state senza questa lettera ed era ora che qualcuno lo dicesse sulle pagine dei giornali, dato che chi parte di solito lo fa in silenzio ...