Traduzione parola nel campo dell'L2 (Insegnamento Lingua Italiana)

Inviato da luisax, mercoledì, ottobre 01, 2014, 15:54 (3705 giorni fa)

Ciao a tutti,
avrei bisogno di un consiglio da parte di insegnanti esperti nel task-based language teaching (TBLT).
Devo tradurre dei manuali dall'inglese all'italiano, sono manuali sull'insegnamento della L2 attraverso l'approccio basato sui task. Trattandosi di una metodologia ben precisa, non si può tradurre la parola "task" con "esercizio". Guardando alla letteratura esistente in italiano, vedo che le parole più quotate sono "compiti mirati", "i task" o "le task". Sarei orientata verso la non-traduzione, ma che articolo usare> Quello al maschile o quello al femminile>"
Idee> Suggerimenti> Grazie.

Traduzione parola nel campo dell'L2

Inviato da Madda, giovedì, ottobre 02, 2014, 10:05 (3704 giorni fa) @ luisax

Le parole inglesi (o comunque straniere) sono tutte maschili (per concordanza articolo e aggettivo). E' quindi un errore, anche se abbastanza diffuso usare il genere è del corrispondente italiano (“una mail”, invece di scrivere “un mail”). Comunque per task entrambe la grammatica e l'uso comune prescrivono il maschile quindi i task. E dire che la non-raduzione in questo caso va bene.

Traduzione parola nel campo dell'L2

Inviato da Lela, giovedì, ottobre 02, 2014, 22:07 (3704 giorni fa) @ Madda

» Le parole inglesi (o comunque straniere) sono tutte maschili (per
» concordanza articolo e aggettivo). E' quindi un errore, anche se abbastanza
» diffuso usare il genere è del corrispondente italiano (“una mail”, invece
» di scrivere “un mail”). Comunque per task entrambe la grammatica e l'uso
» comune prescrivono il maschile quindi i task. E dire che la non-raduzione
» in questo caso va bene.

La regola dell'attribuire il maschile si adotta solo per i termini recenti e in mancanza di altri criteri, ad. es. semantici o morfologici, non certo per tutte le parole inglesi o addirittura straniere, altrimenti dovremmo dire "il playstation", "il performance", "il cyclette" ecc.. Inoltre per mail è accettata (e codificata nei dizionari) sia la forma del maschile che del femminile.
C'è da dire inoltre che spesso le grandi aziende, come ad es Microsoft, forniscono ai traduttori le proprie guide di stile, in cui viene specificato anche come tradurre alcuni termini specificandone anche il genere.

Traduzione parola nel campo dell'L2

Inviato da db, venerdì, ottobre 03, 2014, 13:49 (3703 giorni fa) @ Lela

» » Le parole inglesi (o comunque straniere) sono tutte maschili (per
» » concordanza articolo e aggettivo). E' quindi un errore, anche se
» abbastanza
» » diffuso usare il genere è del corrispondente italiano (“una mail”,
» invece
» » di scrivere “un mail”). Comunque per task entrambe la grammatica e l'uso
» » comune prescrivono il maschile quindi i task. E dire che la
» non-raduzione
» » in questo caso va bene.
»
» La regola dell'attribuire il maschile si adotta solo per i termini recenti
» e in mancanza di altri criteri, ad. es. semantici o morfologici, non certo
» per tutte le parole inglesi o addirittura straniere, altrimenti dovremmo
» dire "il playstation", "il performance", "il cyclette" ecc.. Inoltre per
» mail è accettata (e codificata nei dizionari) sia la forma del maschile che
» del femminile.
» C'è da dire inoltre che spesso le grandi aziende, come ad es Microsoft,
» forniscono ai traduttori le proprie guide di stile, in cui viene
» specificato anche come tradurre alcuni termini specificandone anche il
» genere.

Ha perfettamente ragione Lela. In questo caso io comunque direi i task.

Traduzione parola nel campo dell'L2

Inviato da Madda, lunedì, ottobre 06, 2014, 09:50 (3700 giorni fa) @ db

Grazie per la precisazione. Potreste darmi un riferimento valido (tipo la Crusca)>Ho controllato e trovato regole discordanti.
In realta' io trovo molto difficile la consonanza a genere italiano. Per esempio se dico ti mando un mail (nel senso ti mando un messaggio) ma controllo la mia mail (controllo la posta elettronica>.In effetti ho trovato consigli da redattori di giornale del genere qui sotto, ma non regole ferme. Cioe' mi pare che il senso comune prevalaga su le regole (tipo dire il weekend invece che lo weekend come suggerito qui sotto o le memoires piuttosto che i memoires anche fuori dal contesto di la Rochefocauls)


Davanti a parole straniere, si scelga l’articolo secondo le regole della grammatica italiana, tenendo conto della pronuncia delle lettere iniziali della parola (es. «lo charme», «lo chignon», «gli chèques», «lo champagne» [in fr. «ch»= «sc»]; «lo whisky» o «l’whisky», «lo week-end» o «l’week-end» [in inglese «w» = «u»]; «il jazz», «il jolly», «il jockey» [in ingl. «j» = «gi»]).
18) Se una parola straniera è di genere o di numero diverso dalla parola italiana di significato corrispondente, è buona norma scegliere l’articolo seguendo il genere e il numero della lingua straniera (es. «i “Mémoires” di La Rochefoucauld», «i “beaux–arts”», «le “Pensées” di Chamfort», «la “Volkspartei” [il “partito del popolo”]»).

Traduzione parola nel campo dell'L2

Inviato da db, martedì, ottobre 07, 2014, 22:21 (3698 giorni fa) @ Madda

Incollo i miei appunti universitari su un corso sul prestito linguistico (prof. Dardi -unifi)

Attribuzione del genere (riguarda anche i prestiti adattati)

Per l’attribuzione del genere ci sono vari criteri (individuati a posteriori):

1. Predominanza del genere maschile: è il caso più frequente. Nel dizionario degli anglicismi dell’Italia postunitaria (spoglio delle lettere A-C) si rileva solo l’8,5% di prestiti femminili, nel Nuevo diccionario de anglicismos (spoglio delle lettere A-B) il 7%, nel francese il 10%.
2. Genere naturale: la baby-sitter, la vamp, l’odalisca, il pascià, il cowboy, il ragazzo/la ragazza (dall’arabo raqqàs ‘fattorino’), il single/la single.
3. Desinenza della parola: questo criterio era tenuto molto in considerazione nei secoli passati, ora pochissimo. Ar. cabala > gabella, ar. tarifa > tariffa, ar. shabaka > scabica (tipo di pesca), ar. darsena > sulla costa ovest passa a darsena, ma a Venezia a arsenale.
Anche per analogia suffissale (-tion sentito come –zione, per cui l’escalation, la compilation).
4. Analogia semantica: la gag (la battuta), la gang (la banda), la jeep (macchina) , la holding, la leadership, la star, il jet.
5. Identificazione interlinguistica: la pop-art (l’arte), la task-force (la forza), la hot-line (linea), la public-relation (relazione), la love-story, il leit-motiv.
6. Influsso di una lingua mediatrice: ar. funduq passa attraverso il bizantino fundaca > venez. fondaca (in it. però fondaco); ar. sifr > lat. ZEPHIRUM > it. zero (ma anche cifra). Lo spagnolo è stato lingua tramite di molti esotismi determinandone il genere: caimano, amaca, savana, ananas. Pigiama all’inizio era femminile, poi passa al maschile per influsso del francese.

[7a lezione − 13.10.2010]Questi criteri possono entrare in collisione tra loro. Ad esempio, la parola radar, acronimo di Ra[dio] d[etector] a[nd] r[anging] entrò in italiano negli anni ’40 come termine femminile per l’associazione a radio ma diventò poi maschile forse per influsso del francese. Inoltre, parole derivate da una stessa parola straniera possono diventare femminili e maschili in italiano: materasso/materassa, divano/dogana.


Attribuzione dell’articolo

L’articolo dei prestiti è quello che si userebbe con una parola che comincia nello stesso modo in italiano. Ci sono dei problemi con le parole che cominciano con <h> o con <w>. Generalmente l’acca si ignora e l’articolo si elide: l’hobby, l’hinterland, l’hamburger (però Croce scrive ‹‹lo Hegel››). In italiano abbiamo /w/ (ovviamente scritto <u>) a inizio di parola solo se seguito da /o/ (ex. uomo /womo/), che facciamo precedere dall’articolo lo apostrofato (l’uomo). Ma allora perché non diciamo *l’whisky> O perché l’opera di Puccini ha titolo La fanciulla del West (1910)>

1. Fatto visivo: <l’w> disturba l’occhio perché <w> è considerato una consonante.
2. Fatto di fono sintassi: /wi/, /wa/, /we/, /wu/ non sono sequenze normali dell’italiano.

E anche: perché diciamo ‘il suocero’ ma ‘lo Swatch’ , ‘lo stalking’>. Di nuovo perché la <w> di Swatch è sentita come consonante (le parole che iniziano per esse impura sono precedute dall’articolo lo, ‘lo stemma’, ‘lo storico’).

Traduzione parola nel campo dell'L2

Inviato da db, martedì, ottobre 07, 2014, 22:27 (3698 giorni fa) @ db

altri riferimenti:

Al plurale, secondo le raccomandazioni dei grammatici, gli anglicismi restano invariati; ma in certi contesti anche voci ormai stabilizzate (club, sport, test) sono usate col plurale all’inglese. Per il genere dei nomi l’adattamento è pacifico quando si tratta del genere naturale (lo steward, la hostess) o del genere della persona in questione (il/la tutor). In altri casi è determinato dalla forma della parola: gli anglicismi in -tion sono femminili, come i nomi italiani in -zione (devolution, fiction, location); quelli in -ing maschili (screening, walking). Oppure dipende dal genere della parola italiana corrispondente per significato (il badge, la e-mail, il nickname, la slide); prevalente è comunque il maschile (Thornton 2003).

(prof. fanfani - unifi e crusca)

http://www.treccani.it/enciclopedia/anglicismi_(Enciclopedia_dell'Italiano)/

Traduzione parola nel campo dell'L2

Inviato da Madda, mercoledì, ottobre 08, 2014, 11:22 (3698 giorni fa) @ db

Grazie per i riferimenti. Stavo pensando - dati i criteri a volte constrastanti- quale possano essere le regole di base da trasmettere agli studenti di italiano di L2-
Ovviamente guardare il vocabolario quando le parole sono in uso da molto tempo, concordanza a genere naturale... il resto e' piu' difficile appunto perche' alcune grammatiche cosigliano l'attrazione verso il genere della parola nella lingua originale quando sai possibile e altre il criterio semantico suggerito dall'italiano...
Voi suggerireste in caso di dubbio usare il maschile> Oppure di dire semplicemente che in molti casi rimane il dubbio e l'ambiguita'>

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