spagnolo: metodi - dizio - gramm ... (Insegnamento Lingua Italiana)

Inviato da GIULIA @, Italia, lunedì, luglio 03, 2006, 11:47 (6719 giorni fa) @ Penny

Allora Penny, vediamo un po’. Innanzitutto vorrei sapere in che parte della Spagna pensi di trasferirti. Te lo chiedo perchè magari posso anticiparti alcuni dei mutamenti fonetici che subiscono le parole nel ‘parlato-parlato’ di quella zona. Niente di troppo rilevante ovviamente, però magari conoscere e aspettarsi qualche mutamento potrà facilitarti nella comprensione orale.

Sempre per quanto riguarda il tuo trasferimento, verifica che le scuole presso cui vorrai frequentare un corso siano accreditate dall’Instituto Cervantes. Puoi cercarle anche attraverso il motore di ricerca disponibile alla pagina dell’I.C. stesso: www.cervantes.es .

E per il tema ‘metodi’, vediamo un po’: Gente non l’ho usato personalmente però l’ho visto sugli scaffali di una libreria. Non posso quindi esprimere un giudizio di valore. In generale, io come studentessa ho apprezzato i libri che abbinano alle attività di comprensione e produzione anche parti di grammatica, esplicite e parallele ai dialoghi – mini esercizi che generalmente sono presenti.
Io sei anni fa mi trovai molto bene con Cumbre (Sánchez, Espinet, Cantos “Cumbre, libro del alumno” “Cumbre, cuaderno de ejercicios” nivel ELEMENTAL, Petrini Editore e Sgel, EDIZIONE ITALIANA). L’eserciziario ha spiegazioni in italiano, il ‘libro del alumno’ però no, e questa forse sarebbe l’unica cosa negativa per chi non ha un insegnante a disposizione. Si tratta in ogni caso di consegne molto semplici ed intuitive, per cui penso non dovresti avere problemi. C’è una cassetta per gli ascolti e per gli esercizi.

Per l’acquisto di una grammatica, io aspetterei di arrivare in Spagna: magari ti farai consigliare dai prof della scuola, oppure dopo che avrai un po’ più di dimestichezza con la lingua sarai tu stessa in grado di valutare una ‘gramática’ che meglio si adatti alle tue esigenze. (forse riuscirai anche a farne a meno, chissà!).

Il dizionario, per le prime unità di qualsiasi metodo non è fondamentale, alcuni testi ne riportano uno anche in fondo, in ogni caso penso che un qualsiasi dizionarietto tascabile dovresti essere ‘coperta’ per le prime unità del metodo e per i primi giorni in Spagna. Per le pietanze locali, le informazioni turistiche, le prenotazioni d’albergo e le esigenze connesse dovrebbe essere sufficiente. Ti consiglio l’HERDER(edizione minore o tascabile, non ricordo precisamente) ita-spa spa-ita, è appena più grande di uno tascabile ma è completo ed abbastanza esauriente. Costa un po’ di più degli 8 euro sui quali si aggirano mediamente i dizionarietti di spagnolo, valuta tu se pensi valga la pena.
Una volta arrivata, potrai cercare con calma nelle librerie, un Laura TAM ita-spa spa-ita della HOEPLI, nell’edizione PIU’ RECENTE POSSIBILE sarà un utile investimento. Assicurati che sia la più recente, in quella di qualche anno la parte ITA-spa era davvero terribile, c’erano modi di dire e fraseologia assolutamente NON IN USO (tanto che il prof madrelingua me la segnava Errore!).

Un eserciziario di sola grammatica mi sembra al momento poco utile, direi che puoi concentrarti sulle prime unità di un metodo, facendo gli esercizi e cercando sul dizionario le parole nuove, segnandole magari a parte se pensi possano tornarti utili anche nella ‘vita vera’ di ‘turista in terra iberica’. I dialoghi, ricopiali più volte su un quaderno, per cercare di memorizzare sequenze di grafemi e fonemi che sono tipiche, e soprattutto per imparare (solo mnemonicamente, PER ORA) le posizioni di alcuni accenti grafici (che sono SEMPRE E SOLO ACUTI: á é í ó ú). Fai attenzione anche alla audiocassetta, ascolta e ripeti a voce alta più volte, cercando anche di riprodurre l’intonazione della frase, oltre ai fonemi ‘tipici’ dello spagnolo non presenti in italiano. Non sentirti ‘ridicola’ per l’interdentale (fono prodotto con la lingua tra i denti, come ad esempio in ‘cielo’ –pron. spagnola continentale), magari non è il tuo caso ma per noi in I liceo era così: quasi ci vergognavamo a pronunciarla :- . E soprattutto non cedere alla tentazione di mettere una ‘S’ alla fine di ogni parola italiana, credendo di produrre vocaboli dello spagnolo. A volte ‘ci si prende’, molte altre no. Sii sistematica, concentrata e paziente, stai attenta alle ‘cosa che assomigliano all’italiano’ e a quelle che vi differiscono, impegnati e... ¡Mucha suerte con todo! (anche il punto esclamativo e interrogativo, attenzione quando scrivi. ¿Cómo te llamas> ¡Me llamo Maite!). Queste sono osservazioni che riguardano la lingua ‘scritta’, che magari nei primi giorni in Spagna non saranno così fondamentali, però penso che prima o poi ti troverai a dover scrivere, e averne già una consapevolezza (che terrai presente anche al momento della produzione orale) sarà un vantaggio.

Per qualsiasi cosa, scrivimi pure, ti aiuto per quanto possibile!

ps_ ricorda di dirmi in che zona della Spagna andrai! :)


Argomento completo:

 RSS Feed of thread

Sito realizzato grazie ad aiuto dello staff del Buenaventura, circolo culturale di Castelfranco Veneto
Visita informazioni su Meeting Internazionale Centri Culturali della rete Trans Europe Halles TEH organizzato dal Buenventura a Castelfranco .