CERCO DIRETTORE DI TESI IN FRANCIA: x jacqueline (Insegnamento Lingua Italiana)

Inviato da jaqueline, domenica, dicembre 05, 2010, 00:43 (5109 giorni fa) @ fiorellape

anche io, dopo aver iniziato il dottorato ed essere accettata, alla fine ho rinunciato perche, devo ammettere, non ero ancora al "livello" adatto...cio' avevo iniziato su un argomento che conoscevo relativamente poco, pensando di poter dedicare almeno il primo anno di dottorato alla lettura critica.
Io penso che cio' sia dovuto al fatto che essendo il dottorato in Francia un corso ad accesso relativamente "libero", cio' richiede una grande maturita' intellettuale da parte del dottorando, nonche' autonomia di lavoro.
Personalmente quello che non mi e' piaciuto è anche l'eccessivo livello teorico che caratterizza gli studi letterari in Francia...e che spesso fa delle tesi di dottorato delle lunghe explications de textes, irrigidite nei loro schemi. Aggiungo che le tesi in Francia sono poi spesso molto lunghe, in genere due tomi x un totale di non meno di 350-400 pagine...mentre ho visto tesi di dottorato di miei amici in UK o paesi nordici molto corte, anche sulle 250 pagine.
Aggiungo infine, per Alberto, che il mio consiglio è comunque quello di cominciare facendo un master recherche: secondo me offre la possibilita' di valutare meglio i professori, il carico di lavoro edtcc...


» Ciao Jacqueline,
» la mia esperienza e' comune un po' alle altre che ho letto qui.Burocrazia
» feroce e nessuna guida.
» Le tue parole sono la Bibbia. Devi conoscere anticipatamente l'argomento,
» aver letto l'intera bibliografia sull'argomento,apportare nuove ricadute
» didattiche,conoscere gli ultimi articoli scritti.Nessuno ti aiuta.Tutti
» criticano e alla fine ti demoliscono durante la discussione. E ombre di
» finanziamento zero.
» Insomma!
» Fantastico!
»
» » per alberto:
» » visto che sei a Lyon, ti consiglio di non spostarti su Parigi, ma di
» dare
» » un'occhiata al sito del Dipartimento di Italiano a Grenoble. E' uno dei
» » migliori in Francia, li' troverai sicuramente qualcuno disposto a
» » seguirti, piu che a Parigi. E non ti sara' difficile spostarti quando
» » sara' necessario. O al limite puoi provare all'Université de Savoie, è
» » piccola ma ci sono ottimi professori di italiano anche lì.
» Naturalmente,
» » ma son sicura che tu abbia gia fatto cosi, dovresti prima contattare
» » preliminarmente un prof, manifestando il tuo interesse ad iniziare un
» » dottorato, e magari chiedergli di incontrarti di persona, senza
» proporgli
» » qualcosa di veramente specifico e poi concordare con lui l'argomento.
» Lo
» » ripeto pero', come ti dice l'altra ragazza: mentre in Italia,
» normalmente
» » si inizia un dottorato anche su un argomento che non si conosce (o si
» » conosce poco), avendo poi i 3 anni per svilupparlo (e i professori
» » sicuramente piu "indulgenti") in Francia devi essere gia' "padrone"
» » dell'argomento, conoscere i principali nodi problematici, padroneggiare
» » criticamente la bibliografia (ed averne gia letta buona parte)....I
» prof.
» » in Francia sono abbastanza rigidi e spesso durante la scrittura della
» tesi
» » ti criticano poco...salvo poi brutte sorprese al momento della
» » discussione...perche ti ricordo che in Francia avere il dottorato conta
» » poco, se vuoi davvero farci qualcosa, devi cercare di avere la mention
» piu
» » alta all'esame finale, perche ai concorsi universitari i dossiers dei
» » candidati vengono classificati secondo il giudizio finale riportato.
» »
» » Per Fiorella:
» » sarei curiosa di saperne di piu sulla tua esperienza.;)
» »
» »
» » » Io ho un'esperienza diretta poco piacevole.
» » » E` vero quello che dice Jacqueline:non solo devi essere gia'
» » ferratissimo
» » » sulla materia (e` inconcepibile per loro progredire durante i 3
» » anni,come
» » » avviene di solito in Italia), gia' nella tua candidatura devi
» » scansionare
» » » gli impegni nei vari anni.Ottenere una borsa e' impossibile, al
» massimo
» » » chiedono se hai una cotutela in Italia e quindi un finanziamento di
» » » partenza.
» » » E poi altre situazioni che mi hanno davvero lasciata interdetta...


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