Posti per TFA - paradossale ripartizione (Insegnamento Lingua Italiana)

Inviato da Madda, martedì, settembre 20, 2011, 10:29 (4815 giorni fa) @ grazia

La verita' e' che l'insegnante piu' che l'allievo e' stato al centro della politica dell'educazione in Italia dopo la guerra. Creare posti per impiegare soprattutti meridionali (per ovvie ragiuoni storiche) E' stato visto come una necessita' sociale. La stessa logica guida ora la distribuzione di posti di formazione, per quanto miope sia.
Di fatto alcune regioni del Sud sono oggi migliori per giovani con spirito di iniziativa di quelle del Nord, nel senso che 'inventarsi il lavoro' (cooperative, formazione ecc...) E' piu' facile la' e i costi della vitra sono inferiori. Molti ragazzi anche del nord sono diventati piccoli autonomi al sud. Certo invece il lavoro che si trova mandando il CV e' un altro discorso.Quello statale ancora un altro.


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