Insegna con il nome del circolo

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Molti ci chiedono se un circolo culturale possa esporre un'insegna con il proprio nome. Anzi, a dire il vero ce lo chiedono in pochi, siamo noi di ArchéNet che nel nostro peregrinare per centri culturali troviamo, nove volte su dieci, circoli senza alcuna insegna. Quando chiediamo il perchè, facendo ovviamente notare che trovare un circolo senza insegna non è cosa agevole, ci rispondono dicendo che un circolo non può avere l'insegna: beh, niente di più errato!. Vediamo.

L'equivoco nasce, anzitutto, dal divieto per circolo culturali di reclamizzare la vendita di alimenti e bevande, che è legge. In altre parole è espressamente vietato esporre un insegna con la scritta Coca-cola (ammesso, certo, che esista un circolo culturale capace di tanto), o le insegne (che in genere regalano i fornitori) con i marchi di birra, caffè e similari.

Non è invece vietato esporre un insegna con il nome del circolo, della associazione o quant'altro, tant'è che come circolo si ha pure diritto all'esenzione imposta per le insegne (quindi cercate di mettere un'insegna più grande possibile). Insomma, non si possono esporre insegne che dicano "qui si beve" (che giustamente hanno più senso per i bar), ma questo non vuol dire che non si possa mettere insegna che dica "qui c'è il centro culturala X, musica, concerti, ecc.".

E' vero tuttavia che prima di mettere un'insegna è necessario avere autorizzazione scritta del proprio comune (e dell'anas nel caso l'insegna dia su di una strada dell'anas, appunto). Qui entrano in gioco i soliti giochi della burocrazia che conosciamo ed il suo leggero ostruzionismo discrezionale che ci fa andare spesso in bestia! In ogni caso è necessario un progetto con una bozza dell'insegna (serve, per capirci, l'aiuto almeno di un geometra).

N.b. In internet si trovano spesso pagine promozionali di enti che offrono affiliazioni a circoli privati che fanno intendere che i diritti ad avere un'insegna (ed i benefici sulla relativa tassa) siano una conseguenza dell'affiliazione con quest'ultimi (vedi ad esempio l'AICS di Torino in questa pagina): si tratta evidendemente di affermazioni promozionali (e ci mancherebbe!).


Caso reale: Buenaventura

(primavera 2000 - Comune di Castelfranco Veneto)

Chiediamo per iscritto con progetto l'installazione della seguente insegna (vedi foto).

Immagine:Insegna_buenaventura.jpg

Il comune di Castelfranco Veneto non risponde attendendo i consueti 3+3 mesi; sollecitiamo per iscritto (per fortuna il ns. vice-presidente è avvocato): ci rispondono che il progetto è tutto da rifare (!) dato che l'insegna è troppo grande; quanto più grande? 5cm (!). Rifacciamo il progetto modificando le dimensioni dell'insegna riducendola dei fatidici 5 cm e riconsegnamo le carte... dopo tot mesi (mi sembra 3, sta volta) rispondono dando l'ok. (Ovviamente l'insegna la si fa comunque un po' più grande di quanto approvato, aspettando con ansia il giorno in cui arriverà il vigile con la cordella metrica).

--Francesco 10:29, Ago 2, 2006 (CEST)

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