CAP SPAGNA (Insegnamento Lingua Italiana)

Inviato da nadia_pa @, martedì, agosto 25, 2009, 17:41 (5576 giorni fa) @ Lela

Ciao Lela,
mi dispiace, ma certe cose meritano una risposta. Come ho detto ad altre persone non voglio assolutamente far polemica, ma certi argomenti mi riguardano da troppo vicino. Alcune cose mi feriscono, altre non le capisco fino in fondo...Provo a risponderti, punto per punto.

Cara Nadia, molte cose sono stabilite per legge, ma non per questo sono
» giuste.
Verissimo, qual è la legge, nel caso in cui ad alcune persone si riconosce il cap e ad altre no, pur avendo gli stessi requisiti>>

Non è ovviamente giusto, per esempio, che chi si è abilitato con
» la SISS ottenga già un bel po' di punti con cui inserirsi in graduatoria e
» invece chi si è abilitato con l'esame ordinario (ben più difficile da
» passare, visto che non si paga) non ha ricevuto nulla>
Hai ragione, ma qui esiste una legge, un decreto, un'ordinanza> credo di si, ma non lo so. Qualunque cosa sia mi pare ingiusta, ma stabilita comunque dalla legge.

» Semplicemente non trovo giusto che coloro che hanno seguito la scuola di
» specializzazione per 2 anni, siano equiparati a chi ha fatto un corso di 6
» mesi, o anche meno, all'estero, per potersi infilare a tutti costi in
» graduatorie che, com'è risaputo, sono già strapiene.
Lela, il corso dura 6 mesi, la burocrazia altrettanti (e avere a che fare con la burocrazia italiana è un conto, con quella spagnola è un altro conto ancora...anche questo implica lingua, stress ecc. ecc.). Inoltre, ti ripeto, il corso dura 6 mesi, ma il Miur si preoccupa di dare delle misure compensative per rimediare alle lacune di chi decide (spesso facendo tanti sacrfici)di fare questo brevissimo e stupidissimo corso abilitante. Se poi c'è gente che insegna da anni e va a fare il Cap e risulta abilitato...di questo te la devi prendere con il Miur, non di certo con la gente che fa 6 mesi di Cap + le misure compensative.

» E' anche vero che 6 mesi sul posto non guastano (posto che ti abiliti
» nella lingua del paese in cui ti trovi), ma sta' tranquilla che anche tra
» gli abilitati SISS o con l'ordinario ci sono insegnanti che hanno studiato
» o avuto borse di studio all'estero, hanno partecipato al progetto Erasmus
» ecc..
(Ce ne sono tanti che non si muovono da casa!Non ho detto tutti, ma tanti sì.)

» Chi va all'estero ad abilitarsi perché qui non c'è verso di farlo,
» evidentemente se lo può permettere, visto che insiste nel fare una
» professione per cui c'è un'offerta assolutamente sproporzionata ai posti
» disponibili, deve anche mettere in conto che dovrà affrontare ostacoli e
» difficoltà.
Avevo messo in conto ostacoli e difficoltà, ma non il mancato riconoscimento e soprattutto la discriminazione rispetto ad altra gente. Di evidente non c'è niente in questa vita, se non l'evidenza. Sono ricchi (o benestanti) quelli che hanno fatto il CAP> Sono ricchi (o benestanti) quelli che sono rusciti a fare le SISS> Che discorso è> Chi è andato in Spagna a fare il CAP (parlo per quello che so, non conosco tutti i casi in assoluto) è andato perché sa lo spagnolo e perché nel 90% dei casi vuole abilitarsi in spagnolo. So di qualcuno che ha voluto abilitarsi in inglese, ma sapeva benissimo lo spagnolo. Per quel che mi riguarda ho fatto il CAP mentre lavoravo, in Spagna. Tuttavia ritengo che guardare nelle tasche della gente, in certi casi, sia superfluo. Chi ha fatto la SISS non poteva permetterselo>
Non si è fatto il CAP perché è facile, divertente, meno costoso. Per niente, credimi.
» La legge di equipollenza dei titoli di cui parli poggia, inoltre, su
» premesse errate: occorre dapprima uniformare i percorsi formativi degli
» insegnanti e poi parlare di equipollenza.
La legge di equipollenza di cui parlo è la legge di equipollenza delle lauree che si divide (almeno in Spagna) in Grado e Titolo. Per il CAP veniva richiesto il Grado (e tutti hanno avuto riconosciuto il CAp con il Grado), adesso si richiede anche il Titolo. Ed è assurdo, perché con il Titolo l'Italia non se ne fa nulla. Serve solo a capire (alla Spagna per altro) che tipo di laurea si possiede. Ma con il Grado sei laureato sia in Spagna che in Italia.
Il percorso formativo degli insegnanti non l'ho toccato, ognuno ha la propria esperienza, la propria preparazione, guai a metterla in dubbio.

» Il mio intervento non è volto a scoraggiare nessuno, ma mi sembra tanto la
» stessa situazione di chi, non riuscendo a dare esami in un'università,
» corre a laurearsi in un'altra o chi si incaponiva a laurearsi in medicina
» quando l'Italia era strapiena di medici disoccupati.
Dei medici disoccupati non ne so nulla, dovrei informarmi meglio.
Non ti do del tutto torto comunque, ma con qualche dettaglio che non riesco a sottovalutare. Se mio figlio mi dicesse: mamma vorrei fare l'insegnante. Gli direi che è meglio che ci pensi bene. Se mio figlio avesse già intrapreso questa strada gli direi di provare finchè se la sente e finchè è possibile e che se sarà un bravo professore ci sarà posto nel suo ambito anche per lui.
» Va bene la tenacia nel voler perseguire il sogno di insegnare, ma ci vuole
» anche buon senso, non credi> Lo credo e come! Ho già detto alle altre ragazze che se quest'anno non mi va bene con le supplenze nè men che meno con il Cap...insegnamento, adiòs! :)
però scusami, il mondo della traduzione è saturo (sarebbe il mio campo), l'insegnamento è saturo...in cosa si può tentare di trovare qualcosa>> (pur premettendo che amo insegnare).
» Comunque non allarmarti anzitempo, magari fanno una sanatoria, com'è
» costume fare in questo paese. Non mi allarmo anzitempo...sono già 3 mesi che avrei dovuto avere riconosciuto il Cap...e poi, magari la sanatoria fosse il costume di questo paese...è la RACCOMANDAZIONE il costume di questo paese! questo è preoccupante!


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