Concorso per assistentati di lingua italiana negli USA (Insegnamento Lingua Italiana)

Inviato da ChristineMcGyver, mercoledì, luglio 21, 2010, 21:07 (5248 giorni fa) @ Tiki

» Scusa Christine, ma la borsa fornita ai vincitori è sufficiente per
» mantenersi e vivere negli USA senza dover aggiungere denaro di tasca
» propria o fare lavori extra> Il programma sembra piuttosto impegnativo:
» assistente di italiano + due corsi a semestre. Avevi tempo libero>

La borsa è irrisoria (a me davano 150 dollare al mese) e dipende dalle università. Il vantaggio è che molte università ti danno vitto e alloggio e trattandosi di posti sperduti la vita è molto economica. Fare lavori extra non è permesso dal visto, ma poi è la stessa università che magari ti offre ore extra come 'tutor'. Io ne avevo 2-3 a settimana che mi fruttavano altri 100 dollari al mese circa.

Io avevo l'alloggio gratis, per il vitto l'università mi ha dato 1800 dollari a semestre (più che sufficienti per me, ma io sono una persona molto frugale per il cibo). Si poteva scegliere fra quello o andare a mensa gratis ... io ho preferito i soldi perché ti gestisci meglio.

Le ore di lezione sono solo 12 (ma non sono tutte di lezione, sono anche di preparazione e di ore di ricevimento - le mie erano 6 di lezione e 4 di preparazione, più 2 di ricevimento) e devi assistere a altri due corsi, che di solito sono per undergraduate (cioè per non laureati) - se si vuole fare qualcosa per graduate bisogna ottenere il permesso del Dean della Facoltà. I corsi alla mia università erano di una facilità assurda, ma è stata una mia scelta scegliere qualcosa di non troppo impegnativo perché sono arrivata alla Fulbright dopo un anno molto molto faticoso.

Io lavoravo solo lunedì, mercoledì e venerdì, e in quegli stessi giorni avevo concentrato anche le lezioni che ricevevo (altre 6 ore, di francese e letteratura spagnola). Insomma, per me una vera pacchia!

Vita sociale anche troppa, soprattutto se si viene mandati a università piccole ci sono sempre tantissime feste, eventi sociali, concerti, riunioni, eventi sportivi! Per me è stato come un secondo erasmus.

Poi ho pure potuto farmi un paio di viaggetti, uno quasi tutto spesato dalla Fulbright (per la convention di tutti gli assistenti a Washington, Baltimore ... e Chicago ) e un altro per lo spring weekend (a San Francisco)! Avrei potuto viaggiare di più, ma la vita al campus era talmente piena di cose che alla fine non ne ho sentito la mancanza.

Questo sì, non ero assistente di nessuno (come Miur o Comenius), avevo due corsi miei di cui dovevo organizzare tuttO: dalle lezioni al sillabo, dagli esami alle attività extra. E gestire un sacco di alunni viziatiiii! E piagnucolosi! Era un'università di atleti, dunque immaginate il livello accademico per le altre materie (bassooooo).

Però è stata un'esperienza positivissima, io sono ancora in contatto con un sacco di studenti e tornata ho trovato lavoro perché avere la parola 'Fulbright' nel CV impressiona! Non un lavorone certo, ma comunque credo che come esperienza sì che può aprire varie possibilità. Io forse l'ho presa troppo sul lato festaiolo e avrei potuto fare di più --- magari approfittare per fare qualche pubblicazione o ricerca ...

ma mi serviva quel tipo di esperienza in quella fase della mia vita!

Quindi se venite selezionati e vi chiamano dalla St Bonaventure University contattatemi pure! :-)


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