Lettore in Francia (Insegnamento Lingua Italiana)

Inviato da jacqueline, martedì, ottobre 12, 2010, 16:55 (5165 giorni fa) @ Gionny

ciao,
allora cerco di rispondere un po' ai tuoi dubbi. Ho trascorso in Francia diversi anni, e conosco abbastanza bene quella realta'. Lavorare come lettore non è in teoria difficile, anche se le opportunita' sono molto poche. Le universit'a che hanno dipartimenti di italiano pubblicano in genere nella prima parte dell'anno degli avvisi con cui cercano lettori di lingua materna. Quindi ti consiglio di fare una ricerca, da google ad es. tieni presente che l'italiano è si' insegnato abbastanza, pero' spesso, soprattutto i dipartimenti piu importanti e con tanti studenti, hanno lettori MAE inviati dall'Italia, oppure reclutano chargés de cours, cioe' persone che insegnano presso universita vicine e che svolgono solo alcune ore di corso.
Il contratto dei lettori in Francia è regolato da un'apposita legge ministeriale valida quindi a livello nazionale, che prevede fra l'altro che la durata del contratto non possa eccedere i 2 anni, e che tu non possa poi lavorare presso altre universita francesi come lettore. Un lettore prende circa 1400/1500 euro netti al mese, per un impegno che è di circa 12/14 ore alla settimana. I corsi che gli vengono assegnati sono eminentemente pratici, e rivolti per lo piu agli studenti dei primi anni d'universita'.
In genere le universita' tendono ad assumere preferenzialmente studenti che siano iscritti in francia ad un dottorato, magari in materie linguistico-letterarie.
Per curiosita', copio e incollo un post da me scritto all'interno di una precedente discussione ("miglior master per insegnare italiano"), rispondendo ad una ragazza che mi chiedeva consigli su come insegnare in Francia.

Eccolo:

ciao anto,
allora posso darti qualche "informazione" sulla francia in particolare visto che vi ho passato qualche anno.
1) Nelle scuole di lingua: si puo' trovare facilmente, in genere mandando a tappeto il proprio cv, in particolare nei mesi di maggio, quando l'anno sta per finire e cercano per quello successivo. In questo caso, anche se venissi chiamata, difficilmente riusciresti a racimolare uno stipendio minimo per sopravvivere, visto che pagano a ore. Poi la concorrenza è grande, perche esistono anche numerosi centri/istituti pubblici, tipo istituti per adulti che offrono corsi di lingue quasi sempre gratuiti o a prezzi davvero stracciati, quindi le scuole di lingua non se la passano bene.
2) lavorare in un IIC: direi, quasi impossibile, solo quello di parigi effettua ogni due anni una selezione, per un contratto di durata max, biennale non rinnovabile. Altri assumono gente pagata a ore, per cui anche se avessi questa chance dovresti comunque cercare altro per mantenerti.
3) lavorare come lettrice: l'italiano si insegna in molte universita; le maggiori universita francese beneficiano dei lettori inviati dal MAE, che sono quindi docenti di ruolo in italia;
4) alcune universita pubblicano, a scadenze irregolari, degli avvisi di selezione per lettori di madrelingua. In genere sono avvantaggiati candidati ch gia studiano in francia, magari fanno un dottorato senza borsa. Fai attenzione: la legge francese dice che i lettori assunti localmente (no quelli inviati sulla base degli accordi bilaterali) possono essere ingaggiati per un max. di 2 anni, poi non possono piu lavorare come lettori presso nessun'altra universita francese. Esiste in teoria, pero un'altra opportunita, quella di essere assunti come "maitre de langue", che ha gli stessi compiti del lettore, ma lavora qualche ora in piu e prende logicamente qualche centianio di euro in piu. Per essere maitre de langue, biogna aver completato obbgligatoriamente un anno di studi in Francia, di livello post bac+4. Quindi aver un master II o essere iscritti almeno al primo anno di dottorato in francia. Rarissimamente escono bandi per i lettori, ancora piu rari sono quelli par maitre de langue, in questo caso si tratta sempre di lettori che non potendo piu lavorare come tali, vengono assunti per ulteriori due anni come maitre de langue.
5) scuole parificate/private non cattoliche: devi passare il capep, cioe' l'equivalente del capes solo che piu semplice e per le scuole private riconosciute. A rigori, la scuola potrebbe assumere anche chi questo titolo non ce l'ha....ma qui devi conoscere qualcuno che conta nella scuola stessa, che possa inserirti;
6) scuole private cattoliche: devi rivolgerti alla diocesi, ma in genere chiamano loro chi vogliono.
Tutto questo per dirti, che non esistono posizioni che tu possa tenere per molti anni, ci sono delle eccezioni è vero...ma rimangono tali, delle eccezioni. Io personalmente, dopo molti anni mi sono un po' stufata di fare salti mortali per arrotondare quel migliaio di euro che mi permettesse di vivere..e francamente se devo star male all'estero preferisco star male in italia.
Il ditals ti consiglio di prenderlo, perche é un ulteriore elemento che arricchisce il tuo curriculum, anch'io ho iniziato con quello...ma non sara' di certo quel pezzo di carta a risultare vincente...o magari si, nulla puo' essere detto con certezza. Infine, vale sempre e comunque il criterio che ogni candidatura è valutata nella globalita, in Francia come in UK, non sara' mai un singolo titolo, o una singola esperienza ad aprirti chissa quali porte.
spero di aver dato risposta alle tue curiosita!


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