Dubbi (Insegnamento Lingua Italiana)

Inviato da Lela, sabato, novembre 13, 2010, 16:16 (5133 giorni fa) @ ChristineMcGyver

Mi è capitato spesso di insegnare ad alunni adulti presso corsi aziendali, di formazione o lezioni private e l'atteggiamento che descrivi è piuttosto diffuso.

In un adulto l'apprendimento procede più lentamente rispetto a un ragazzo e chi si aspetta di imparare più velocemente o non ha pazienza, avverte frustrazione. C'è chi capisce i propri limiti e si adegua, chi invece scarica sull'insegnante le proprie frustrazioni. Ci sono poi anche alunni che saltano 3 lezioni su 4 per motivi di lavoro o impegni vari e si stupiscono,anzi stizziscono, di non aver imparato nulla o quelli che interrompono continuamente la lezione per chiedere come si dice questo o quello, come se il docente fosse un dizionario onlie su cui "cliccare" in qualsiasi momento.

Io, personalmente, cerco di neutralizzare questi atteggiamenti, dapprima con i ragionamenti (è assurdo pretendere di imparare alla stessa velocità di un ventenne, è assurdo pretendere di imparare con una lezione o due al mese) ed evidenziando i progressi fatti.

Se gli alunni non cambiano atteggiamento, li stronco gentilmente o, se sono alunni privati, li "scarico" con una scusa. Che me ne faccio di qualche Euro in più a settimana se devo gestire ogni volta questo stress o questi atteggiamenti che, non sempre, sono in buona fede>
Credo che sia un dovere del docente essere paziente e dedito ai propri alunni, ma certi atteggiamenti denotano molta maleduzione o un'insicurezza di fondo che non sta a noi cercare "guarire".


Argomento completo:

 RSS Feed of thread

Sito realizzato grazie ad aiuto dello staff del Buenaventura, circolo culturale di Castelfranco Veneto
Visita informazioni su Meeting Internazionale Centri Culturali della rete Trans Europe Halles TEH organizzato dal Buenventura a Castelfranco .