Apertura del concorso a cattedra 2015 a tutti i laureati (Insegnamento Lingua Italiana)

Inviato da Petizione, giovedì, aprile 16, 2015, 12:16 (3310 giorni fa) @ Lela

» Cioe' lasciamo che vada a insegnare gente che e' laureata magari con ottimi
» risultati in fisica o lingue, ma non sa nulla di didattica, di come si
» disciplina una classe...Boh!
» Spero non abbia seguito e che invece si insista su un percorso di
» formazione serio alla didattica a numero chiuso che formi gli insegnanti di
» cui c'e' bisogno e a costi piu' accessibili.La professionalita' giova a
» tutti e abbasssare il livello dei requisiti di ingresso ai concorsi non
» giova alla qualita', soprattutto sapendo come vanno le cose.

In realtà ci sono persone che magari si sono specializzate in didattica delle lingue (all'estero con borsa di studio) o hanno addirittura dottorati di ricerca a forte componente glottodidattica, ma che semplicemente non avevano 3000 euro da buttare e i soldi per stare fermi un anno senza lavorare, o semplicemente non volevano intraprendere un corso (ai sopraccitati costi) che percepivano come una mera ripetizione di quanto fatto all'università e con persone non sempre all'altezza. Aggiungiamo poi che a queste persone è stato di fatto vietato di abilitarsi per 5 lunghi anni (l'abilitazione non esisteva) e quando è stata reintrodotta è stato fatto violando il diritto allo studio di chi non poteva permettersi quel percorso così oneroso. Infatti coloro che hanno partecipato al concorso del 2012 hanno vinto, giustamente, il ricorso in quanto doppiamente discriminati: anagraficamente ed economicamente. Tutto bello quello che è stato scritto sul fronte dell'abilitazione, ma a partire dalle prossime lauree abilitanti. Nel frattempo ci sono fior di giovani professionisti con specializzazioni glottodidattiche, dottorati, pubblicazioni e quant'altro che per anni sono stati lasciati in sospeso e hanno il diritto di poter conseguire un'abilitazione professionale se ne sono capaci. Un percorso introdotto con una discontinuità pari a quella del TFA e con tali costi senza la previsione di borse di studio è un qualcosa per una manciata di eletti che non può e non deve essere preso come base di partecipazione al concorso. Ci sono professionisti che mentre il MIUR latitava per anni e anni si sono dovuti rimboccare le maniche e andare altrove, e non potevano mollare tutto al primo schiocco di dita con la reintroduzione del TFA (che infatti è scomparso misteriosamente...di nuovo!). Aggiungo che un'abilitazione professionale non equivale ad un lavoro, e magari Tizio si vuole abilitare per andare ad insegnare in Nuova Caledonia (e avrebbe il diritto di farlo, se ne è in grado). Per non parlare poi dei laureati negli ultimi due anni, rei solo di aver conseguito la laurea magistrale dopo la fine del ciclo TFA. Cosa dovrebbero fare loro> Tutto il resto sono mere chiacchiere, e chi è così preparato sul fronte didattico non dovrebbe avere nulla da temere da questi laureati/dottorati così poco professionali e digiuni di nozioni di didattica.


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