Accademia Belle Arti tipico concorso all'italiana (Insegnamento Lingua Italiana)

Inviato da celinda, lunedì, novembre 12, 2012, 23:36 (4394 giorni fa) @ PAolo
modificato da celinda, martedì, novembre 13, 2012, 00:00

» » » » http://www.accademiabelleartiroma.it/accademia/bandi-e-concorsi.aspx
» » » »
» » » »
» » » »
» » »
» »
» http://www.accademiabelleartiroma.it/media/154826/decreto_annullamento_bando.pdf
» » »
» » » Ma non c'era stato anche un concorso l'anno scorso di cui non si è mai
» » » saputo l'esito>
» »
» » Credo che il concorso sia quello a cui ti riferisci tu. Il bando è uscito
» a
» » marzo e solo ora dicono di aver annullato tutto perché sarebbero
» arrivate
» » troppe domande. E se ne sono accorti solo ora> Ma la cosa più vergognosa
» è
» » che hanno annullato il bando solo dopo aver fatto una seconda selezione
» (un
» » bando uscito 2 settimane fa), a cui hanno partecipato solo 5 persone!
» » Questo è solo un caso come tanti altri, ma ti viene da pensare: Se
» queste
» » sono le selezioni pubbliche, che cosa aspetto a fare le valigie>
»
» Prima di parlare a vanvera il posto a cui hanno partecipato 5 persone,
» riguarda un altro bando. E' stato pubblicato sul sito e quindi bastava fare
» attenzione, non stiamo a ferragosto e illazioni per posti temporanei da
» precari, oltre che è squallido è da querela.

A parte che da quello che scrivi non si capisce nulla, secondo te, l'aver ricevuto troppe candidature è un motivo valido per annullare> E, comunque, che il numero delle candidature fosse elevato, se ne saranno accorti prima! Mi spieghi tu perché lo comunicano dopo 8 mesi>
Io non ho scritto che il 2° bando non sia stato pubblicizzato, ma forse ti sfugge il punto: "prima emaniamo un altro bando e poi, casomai, quell'altro lo annulliamo...se partecipano in pochi va bene, ma se ci sono troppe domande ci rifiutiamo di selezionare"... ma che discorsi sono> Li scrivessero meglio i bandi e si organizzassero meglio.
Quello che è squallido è la mancanza di rispetto nei confronti dei partecipanti e la condivisione di prassi arbitrarie e opache.