help! (Insegnamento Lingua Italiana)

Inviato da nadia_pa @, giovedì, agosto 20, 2009, 17:08 (5581 giorni fa) @ erica

» Erica ti do perfettamente ragione, poi ognuno in fondo fa quel che può, in un verso o nell'altro.
E' vero che c'è molta gente come dici tu, rassegnata oppure che cerca subito un lavoro qualificato nonappena uscita dall'università. Però ti assicuro che c'è molta altra gente che fa quello che hai fatto tu o quello che ho fatto io. C'è gente poi che con molti sacrifici (come me e te, mi pare di capire)è disposta ad andare all'estero pur di arricchire la propria esperienza. Però ti assicuro che c'è tanta gente che non lo può fare, con tutti i sacrifici del mondo, vuoi anche per situazioni familiari poco felici o per milioni di altri motivi.
Poi, ti ripeto, è vero anche che ci sono i casi opposti. Gente che vuole tutto e subito senza neanche sforzarsi.
L'anno sabbattico lavorando è una gran contraddizione. Perché in quel caso si tratta proprio di un anno all'estero in cui si lavora pur di imparare meglio una lingua o anche per fare un'esperienza di vita importante. Io ho conosciuto gente che per un anno o più è andata in giro per il mondo a zonzo. Io non potrei permettermelo, ma la cosa è personale, probabilmente. Poi, che sia sabbatico dagli studi è un altro conto ancora.
Insomma, di situazioni ce ne sono milioni e io qui ne ho prese in considerazione solo un paio.
Non sei affatto ingenua perché non sei ancora entrata nel mondo del lavoro. Questo non significa niente. Anzi fai benissimo a fare esperienza prima di laurearti perché così andrebbe fatto o comunque mi sembra la cosa migliore da fare.
Però siamo d'accordo sul fatto che la cameriera non puoi farla a vita. La au pair neanche. Lo SvE dura un anno (o sei mesi) non per nulla. Idem l'Erasmus e il Leonardo e il Comeinus e chipiùnehapiùnemetta.
Voglio dirti: il tutto è partito dallo stage non retribuito, cosa per cui, adesso, con il senno di poi, non mi ritrovo tanto d'accordo per il semplice motivo che l'azienda incassa e anche capitali piuttosto alti. Quindi trovo veramente assurdo che ci siano milioni di giovani che pur di fare un'esperienza formativa si lascino sfruttare per bene. A questo punto, sarei molto più favorevole per uno SVE.
Poi, appunto, è il mio punto di vista e neanch'io voglio fare polemica, anzi trovo molto interessanti questi 'dibattiti'.
Ah, un'altra cosa: il tuo collega che dice di non imparare l'inglese perché da noi i film sono doppiati, non ha proprio tutti i torti. nell'Europa del nord vecchi, bambini e anche gente che non può andare a scuola sa l'inglese per questo e perché è molto diffuso in generale, attraverso l'uso dei mezzi di comunicazione, pubblicità...ecc. ecc. Quindi noi ci ritroviamo nei loro paesi a lavorare, pur di imparare qualcosa in più a livello linguistico, quando anche il nostro stato potrebbe fare qualcosa a riguardo. E non parlo di inutili e stupide campagne delle 'tre ì' (informatica, inglese e...idiozia>>), ma di qualcosa di più formativo.

In bocca al lupo!
ciao!


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