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Inviato da Lela, mercoledì, ottobre 08, 2014, 23:40 (3697 giorni fa) @ Madda

Effettivamente è facile fare confusione, vista la marea di leggi relative alla scuola.
Il problema è stato trattato nella recente normativa sui BES (=bisogni educativi speciali,traduzione dell'inglese Special Educational Needs). Ormai BES è un'unica grande categoria che comprende 1) disabilità, 2) DSA 3)tutte le altre situazioni di certificate che non rientrano nei DSA e quelle non certificate ma che comunque rappresentano situazioni di disagio linguistico, economico e socio-culturale spesso con annessi problemi comportamentali.
Mentre però i diritti dei disabili e dei DSA sono normati da legislazione primaria (104/92 e 170/2010), la legislazione per il resto dei BES non ha valore cogente e la possibilità di stilare un PDP (un piano personalizzato) è a discrezione del Consiglio di Classe. Il criterio adottato con gli stranieri ad esempio è di considerare BES i nuovi arrivati (entro l’anno). Il PDP può comunque avere valore temporaneo perché la situazione di difficoltà può evolversi.
Discorso BES a parte, di personalizzazione e individualizzazione per tutti si parla anche nella legge 53/2003 (legge Moratti), quindi i docenti dovrebbero garantire a tutti gli alunni forme di personalizzazione in base al peculiare stile di apprendimento, alle potenzialità ecc..
A livello di singoli istituti in genere gli insegnanti stanno molto attenti ai diritti formali dei disabili, spesso per timore di una denuncia, anche se poi la vera inclusione è molto rara. C’è più confusione sui DSA, anche se in genere si sa che affrontano le prove come gli altri, solo con alcuni ausili e facilitazioni. C’è confusione su tutti gli altri BES anche perché non ci sono indicazioni precise nella legislazione e si fa fatica a capire che ogni alunno (quindi anche quello “semplicemente” indisciplinato) ha diritto all’individualizzazione degli apprendimenti e della valutazione.
Come dici anche tu, c’è una buona offerta formativa sulla disabilità, ultimamente si sono diffusi master sui BES, anche se in genere coloro che vi accedono gratuitamente di solito tramite bandi degli uffici scolastici sono insegnanti di ruolo. C’è molta meno offerta di corsi pratici per la gestione della classe (il problema in Italia, secondo me, è che la formazione è sempre molto teorica).
Il grosso problema rimane quindi la gestione dei problemi disciplinari, del disagio non ben inquadrabile in una certificazione e spesso i consigli di classe cercano di arrabattarsi alla meglio tamponando qua e là e sperando che il tempo passi e il ragazzo problematico finisca la scuola.
Il discorso comunque è molto complesso, se ti va ne riparliamo, se hai altre domande chiedi pure.


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