IT L2- il lavoro c'è... MA... ne vale la pena????? (Insegnamento Lingua Italiana)

Inviato da fran, venerdì, novembre 24, 2006, 13:23 (6575 giorni fa) @ sara_rossii

Ciao sara,
capisco quel che dici. Io ho iniziato il percorso di formazione nell'insegnamento dell'it L2 un po' per caso tre anni fa. Una felice coincidenza mi ha permesso di fare una prima importante esperienza all'estero. Dopo un anno sono tornata, per fare quello che dicevi tu, provarci anche qui.
All'inizio mi è andata bene, ho continuato a specializzarmi ed ho lavorato in una delle scuole più importanti di Roma e ci sono stata bene. Ma era un lavoro stagionale ed è finito. La situazione delle scuole private a roma, così come in Italia, è quella che è (io forse sono stata una delle poche a poter godere di un contratto da dipendente con tanto di buoni pasto e liquidazione finale!), per cui non ho neanche provato a cercare lavoro in altre. Ho insegnato tutto l'inverno scorso per un programma di study abroad statunitense in una università: soldi tanti, ore di lavoro poche, ambiente di lavoro competitivo e disorganizzato, contratti a progetto (a volte anche mensile). Alla fine son stata quasi contenta di non vedermi rinnovato il contratto!
nel frattempo ho sempre continuato a cercare all'estero, e se tramite canali ufficiali è quasi impossibile (mi riferisco a bandi MAE etc), credo che con un po' di iniziativa personale si possa fare.
Fermo restando che fuori non c'è l'El dorado. In europa i contratti di lavoro delle scuole private sono come qui da noi: dagli 8 ai 12 euro l'ora. Probabilmente la meta più conveniente dal pdv economico ora è l'oriente, se te la senti.
Un'esperienza all'estero io te la consiglio, anche per un eventuale ritorno in Italia, e come si dice ormai troppo spesso, "fa curriculum".
La vera domanda che ti devi porre secondo me è: cosa ti aspettavi da questo lavoro quando l'hai scelto> effettivamente come fa notare Sofia non ci sono grossi avanzamenti di carriera, il max a cui puoi aspirare è avere una scuola tua, o insegnare in un posto dove il contratto non sia a orologeria e lo stipendio una miseria. Cosa a cui credo si possa arrivare continuando a fare esperienza senza fermarsi mai. In fondo non ci sono solo scuole private, ma un insieme variegato di luoghi ed enti in cui poter insegnare.
La vera domanda è: ti basterà> pensi ne valga la pena>
io finora sono stata piuttosto fortunata eppure, pur non essendo una che cerca il contratto della vita (mi viene l'ansia solo a pensarci!), avverto sempre di più il peso della precarietà, che inevitabilmente va ad incidere sul resto delle mie scelte di vita.
Continuo a mandare domande, in italia e nel mondo, in attesa di entrare in graduatorie temporanee, da dove sarò pescata nel caso in cui ci fosse bisogno. senza sapere se, quando e per quanto.
non ho risposte da darti, ma un'ulteriore domanda da porre: se sono in qualche modo insoddisfatta ora che sono agli inizi e che, rispetto alla media, ho avuto buone esperienze, che ne sarà di me tra qualche anno>>>

fran


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