Ma cosa c'è al posto della Siss? (Insegnamento Lingua Italiana)

Inviato da Mayqueen, giovedì, maggio 28, 2009, 14:53 (5662 giorni fa) @ maja

Come al solito, grazie al cielo non si può fare di tutta l'erba un fascio e spero che il professore trovi più studenti che possano farlo sentire più motivato nel suo lavoro. Tuttavia, confermo quello che sostiene quando parla di orde di studenti di lingue che frequentano quasi per inerzia, studiano esclusivamente col fine di passare gli esami, non hanno assolutamente intenzione di andare all'estero perchè "no, il mio ragazzo non me lo permetterebbe mai" nè tantomeno di sfruttare le mille possibilità di tandem linguistici e scambi vari che moltissime città universitarie consentono.

Nel campo delle lingue, credo che la differenza la faccia la motivazione individuale, tra l'altro continuamente mesa in gioco dall'alta possibilità di "fallimento": per quanto ci si possa impegnare nello studio,specialmente ad alti livelli, un esame di lingua è uno dei pochi che non sai mai come ti potrà andare, sempre perchè la lingua è un mezzo, non un contenuto da imparare.

Riguardo alle tasse e ricariche del cellulare, vorrei comunque ricordare al professore che mentre per alcuni studenti farsi mantenere da mamma e papà li fa effettivamente continuare a vivere nella bambagia del nido familiare ed "adagiare" nel percorso universitario, per molti altri, più coscienziosi, rappresenta invece un incentivo a velocizzare i tempi, anche perchè a rallentarli ci pensa già il sistema univeritario stesso.

E' difficile non vedere il mondo universitario come una grande macchina mangiasoldi che ti svuota le tasche quando può:
-la bufala del 3+2: 2 tesi (con altrettante tasse di laurea),2 stampe delle tesi, in triplice copia (e dati i prezzi pare che ultimamente le rilegature le facciano in pelle umana). Assurdo fermarsi alla triennale perchè da sola, in Italia, non serve a nulla: la stessa Finanziaria impedisce i contratti di collaborazione esterna ai "dottorini" con la sola triennale.
- un sistema che non permette l'accesso diretto ai concorsi o alle scuole di specializzazione,non fornendo quelle conoscenze (leggi:esami) che ci si ritroverà a dover recuperare in seguito. Ma ogni "conoscenza" fuori dall'università costa minimo 50 euro.
- purtroppo, alcune Università, nel passaggio da una triennale ad una specialistica in un altro ateneo, non riconoscono alcun credito formativo sovrabbondante dalla triennale, mentre i debiti da recuperare (e dunque allontanare quanto più il traguardo della laurea) si trovano sempre.

Passare dall'università al mondo del lavoro è sempre stato più o meno un salto nel vuoto, ma adesso va ancora peggio. Ti sei laureato> Bravo, ora paga questo di qui e compra questo di là. E comunque, arrangiati.

Scusate il mio sfogo, forse troppo affannoso, ma sono sicura che molti si ritroveranno nelle mie parole.


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