INSEGNARE ITALIANO IN SPAGNA (Insegnamento Lingua Italiana)

Inviato da marcomarcomarco, venerdì, agosto 18, 2006, 22:47 (6673 giorni fa) @ Frà

cara frà,

anch'io ho cercarto tutti i modi possibili per "fuggire" dall'Italia, e come vedi mi sono informato per quanto ho potuto. Poi ho scelto di fare la famigerata SILSIS, tanto vituperata quanto utilissima: sì perché sono due anni infernali, inutili, anzi vergognosi, ma almeno hai l'abilitazione: ecco io sono abilitato e posso insegnare le materie letterarie. Ora aspetto supplenze, una volta di ruolo (e certo, ormai ci sarà un turn over pazzesco: entro il 2008, quando cambierà la contabilità pensionistica, moltissimi docenti di ruolo scapperanno e lasceranno, finalmente, il posto a noi giovani: altrimenti rimarranno fregati: dopo il 2008, saranno costretti a rimanere quattro anni in più per avere meno soldi!!!). Una volta di ruolo nello stato (il problema è arrivarci!!! ma questi sono tempi ottimi, di configurazioni astrali non ne succedono così in italia), hai solo privilegi davanti a te: andare all'estero è molto, ma moto più facile, dopo aver superato il concorso per rimanerci tanto con ottimi stipendi (immagini circa 4000 euro a Barcellona insegando 18 ore alla Scuola Italiana>! solo in Italia può succedere!>). L'Italia è il paese dei paradossi, purtroppo. Ma se ti posso dare un consiglio: non perdere tempo, fai la SILSIS, abilitati e mettiti nel calderone della scuola: chi si lamenta dello stipendio di un insegnannete , non avendo fatto l'impresa titanica della SISS, ma avendo superato un esame concorsuale, farebbe meglio a rivalutare questi piagnistei.

Occorre tenere duro fino alla fine e intanto tenersi aggiornati.
Se io andrò all'estero, ci andrò con quel concorsone (dove naturalmente abbondano i raccomandati, ben lo so), ma almeno non faccio la fame!

spero di averti convinto della bontà delle mie considerazoni.

ciao

marco