Insegnare in Inghilterra - i contro che nessuno dice mai (Insegnamento Lingua Italiana)

Inviato da Sincerità, giovedì, luglio 11, 2013, 16:10 (4153 giorni fa) @ Madda

» Si' ho insegnato in una scuola inglese privata e mi sono trovata molto
» bene.Non la scambierei mai per le scuole in Italia in cui sono stata da
» supplente, anche se e' vero che essendo italiani si capisce meglio quale
» siano le aspettative reciproche.
» Quello inglese e' un sistema diverso e le persone hanno una mentalita'
» diversa ma mi pare qualunquista dire che basta solo sorridere o che a
» nessuno importa niente delle persone. Certo so che non tutte le scuole
» versano nello stesso stato e come ho detto il fatto che in UK non esiste
» posto fisso era gia' stato ribadito piu' volte in questo forum. Non vedo la
» ragione della tua aggressivita' nei miei confronti. Amo insegnare e credo
» di farlo bene, nella mia vita ho trovato insegnanti competenti e altri no
» in tutti e tre i Paesi in cui ho insegnato. L'unica ragione per cui in
» Germania e in Inghilterra (come in Svizzera ecc...) mancano gli insegnanti
» e' che ci sono professioni alternative ben remunerate. In Italia ancora
» esiste il miraggio del posto statale come l'unica possibilita' di stipendio
» decente e posto fisso. Non dico che e' un male desiderarlo, ma solo che non
» e' che in Italia ci siano piu' insegnanti di vocazione che in altri Paesi e
» per i giovani e' dura e non si puo' aspettare il ruolo tutta la vita...o
» meglio si puo' ma e' una scelta che ha costi.E ognuno sceglie come vuole.

Beh, le scuole private sono ben diverse da quelle statali, anche per utenza, immagino che tu lo sappia bene. Io in una privata non lavorerei mai: sono l'emblema delle ingiustizie sociali in qs paese.
Nascondersi dietro a una mentalità diversa, come fanno gli stessi inglesi, non giustifica ipocrisia, un sistema che incoraggia la delazione e una scuola fortemente classista che perpetua le diseguaglianze sociali; ma forse questo ultimo aspetto per te non è molto rilevante visto che non lo citi mai. La mobilità sociale in Inghilterra è molto più bassa che in Italia, e questo è un prodotto anche della scuola.
Certi valori come l'onestà, la coerenza con ciò che si dice e si fa, la correttezza e l'eguaglianza non sono opinabili, mi dispiace.
Sull'ipocrisia degli inglesi sintetizzata dal mio "sorridere, dire sempre di sì e far buon viso a cattivo gioco" ci sono anche saggi molto conosciuti tra cui "Watching the English" che gira intorno al concetto di "English hypocrisy". Come vedi non è l'opinione di una qualunquista.
Questa ipocrisia, anche in senso negativo, è molto evidente nel mondo scolastico: quello che si dice (every child matters e la presunta meritocrazia) e quello che si fa sono molto distanti (classi di livello basso che sono messe a fare disegni e scemate per riempire il tempo e licenziamenti o mobbing per un pettegolezzo o perché la pensi diversamente, sono una realtà).
Del mobbing nelle scuole inglese ne ho sentito parlare e letto largamente, così come la sottile discriminazione per insegnanti più anziane. Altro che scuole italiane. E non sono di una qualunquista, se ne discute non solo nei forum, ma anche sulle principali testate gionalistiche: http://www.guardian.co.uk/teacher-network/teacher-blog/2013/feb/09/nqt-bullying-secret-...
In Italia, almeno, non ti possono licenziare solo perché stai antipatico al dirigente e l'anno successivo comunque potrai sempre essere chiamato in base alle graduatorie, invece qui se ti fanno referenze negative, ti arrangi.
Fra l'altro io non ho mai scritto che non si dovrebbe scegliere questa strada, come fai intendere tu. Chi vuole la scelga pure, ma deve sapere a cosa va incontro.


Argomento completo:

 RSS Feed of thread

Sito realizzato grazie ad aiuto dello staff del Buenaventura, circolo culturale di Castelfranco Veneto
Visita informazioni su Meeting Internazionale Centri Culturali della rete Trans Europe Halles TEH organizzato dal Buenventura a Castelfranco .