Bando scuola 24 settembre 2012 (Altro)

Inviato da Coquelicot, giovedì, agosto 30, 2012, 23:48 (4474 giorni fa) @ FrancescaLione

» » » Si poteva fare come avviene in Francia: abilitazione e ruolo insieme a
» » » concorso, chi è dentro è dentro chi è fuori se ne farà una ragione e
» » » deciderà o di ritentare l'anno dopo o di trovare un altro lavoro. Io
» » credo
» » » che un abilitato, che ha fatto la siss e che insegna da un po' di anni
» » non
» » » avrà difficoltà a ottenere un buon risultato al concorso. Altrimenti
» » come
» » » abbia fatto a finire lì o cosa abbia fatto negli ultimi anni diventa
» un
» » » mistero.
» »
»»
» Non era un'affermazione provocatoria, credo che normalmente gli insegnanti
» conoscano la materia che insegnano e penso anche che un lavoro da 18 ore
» alla settimana dia modo di ripassare, nel caso ci fosse qualche lacuna
» nella propria preparazione. Ovviamente qualche neolaureato (che tu ritieni
» essere così avvantaggiato) potrebbe risponderti che per campare lavora 40
» ore alla settimana in un altro settore e che certo ha meno tempo per
» studiare di un supplente. Ma queste sono pure divagazioni e non hanno
» veramente senso. Quello che secondo me ha senso è dire che per svolgere un
» determinato lavoro ci vogliono delle competenze, che devono essere
» valutate. Se ci si trincera sempre dietro a degli italianissimi giochetti è
» la scuola nel suo insieme che ne subisce le conseguenze. Ti faccio un
» esempio: la mia prof di inglese delle superiori NON conosceva assolutamente
» la lingua in un modo dignitoso. Conseguenza: tutte le centinaia di studenti
» che sono passate per le sue classi non sanno l'inglese e quelli che
» volevano colmare la lacuna hanno dovuto spendere soldi e impiegare altro
» tempo. Ora, credo che sia semplicemente per evitare questo che sia meglio
» fare i concorsi. Altrimenti tra doppi canali, condoni e sanatorie ci si
» ritrova in classe davvero chiunque.

La tua risposta evidenzia il fatto che, come molti, hai dei pregiudizi sul fatto che gli insegnanti lavorino solo 18 ore. Peccato, perché iniziare a insegnare con qs pregiudizi non è un buon punto di partenza, secondo me. Ti accorgerai che gli insegnanti lavorano tanto quanto gli altri lavoratori, anzi si tratta di un mestiere molto faticoso.
E' vero che ci sono giovani che lavorano 40 ore per campare, ma ce ne sono molti altri, la maggior parte, che hanno un part-time o stanno ancora con i genitori (le statistiche non sono acqua) che li aiutano. Molti meno precari abilitati quarantenni sono in questa situazione e molti hanno una famiglia.

Hai fatto bene a citare il CAPES perché il ragionamento che ne scaturisce mi sembra matematico. In Francia i concorsi sono indetti in base ai posti disponibili. Si passa il concorso e si ottiene il posto.

In Italia non è stato così: si è indetto un concorso (1999) per un numero di posti nettamente inferiore agli abilitati. E questo non è certo colpa dei precari. Si è stabilito un punteggio minimo e chi l’ha ottenuto, si è abilitato (come ovunque, no>). Quindi: chi ha avuto i punteggi migliori ha ottenuto subito il posto, proprio come per il CAPES, agli altri è stato detto: restate in lizza per i posti che diventeranno man mano disponibili. Quindi è come se i posti non siano stati assegnati tutti insieme, ma volta per volta, una volta disponibili. Un CAPES dilazionato, diciamo. E dato che comunque la scuola per funzionare ha bisogno anche dei precari ai quali non si può/non si vuole ancora dare un posto, molti di noi in questi anni hanno lavorato. Ma non per grazia ricevuta, o per privilegio, bensì nel pieno diritto, visto che abbiamo soddisfatto tutti i requisiti. Quindi ora dovremmo rifare tutto> (Scusa, ma il CAPES non si fa una sola volta>)
Date queste premesse, pretendere di non sottoporci a un altro concorso sarebbe un giochetto italiano>


» la scuola nel suo insieme che ne subisce le conseguenze. Ti faccio un
» esempio: la mia prof di inglese delle superiori NON conosceva assolutamente
» la lingua in un modo dignitoso. Conseguenza: tutte le centinaia di studenti
» che sono passate per le sue classi non sanno l'inglese e quelli che
» volevano colmare la lacuna hanno dovuto spendere soldi e impiegare altro
» tempo. Ora, credo che sia semplicemente per evitare questo che sia meglio
» fare i concorsi. Altrimenti tra doppi canali, condoni e sanatorie ci si
» ritrova in classe davvero chiunque.

Non è la prima volta che leggo di ragionamenti di questo tipo. A me suonano sempre come se voi giovani presupponeste che dopo i 35 tutti gli insegnanti fossero ignoranti o incapaci. Ma hai idea di cosa è stato il concorso ordinario> O l'ammissione alle SISS> O pensi che sia stata una passeggiata> Io ho visto gente in gamba studiare per mesi e non passarlo.
Noi abbiamo già dimostrato le nostre competenze, altrimenti non ci saremmo abilitati.

Doppio canale, sanatorie e condoni non ce ne sono da anni e anni e gli abilitati di cui si parla, quelli della SISS o dell'ultimo ordinario, non ne hanno beneficiato. Non tornare a parlare di 30 anni fa, tanto per tirare l'acqua al tuo mulino, perché si quella generazione probabilmente fa parte la tua ex prof, non noi.


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