Bando scuola 24 settembre 2012 (Altro)

Inviato da luna, lunedì, settembre 03, 2012, 18:31 (4466 giorni fa) @ Finalba

Io invece capisco bene cosa temono, perché nel nostro Paese non ci si può basare solo sulla propria preparazione, e quindi su criteri di meritocrazia. Chi insegna da anni, come precario, innanzitutto si porta addosso molta frustrazione, e merita un po' più di rispetto e comprensione, se non altro perché sono lo specchio di quello che potremmo essere noi tra qualche anno, o di quello che saremmo stati, fossimo solo nati dieci anni prima. In secondo luogo, il problema reale è la totale sfiducia nelle istituzioni, perché dopo aver visto gli scempi del TFA (io per fortuna ho visto solo quelli per il momento), è veramente difficile poter dire ad alta voce "sono preparata, quindi passerò l'esame". Ci sono variabili di cui tener conto, raccomandazioni, altre illegalità, l'inaffidabilità ormai ufficiale di chi sta al Ministero a preparare i test di valutazione. Tutto questo è l'Italia. Si tratta di pratiche diffuse, più che un rischio direi che è una costante di cui bisogna tener conto. Può succedere allora di essere preparatissimi, aver insegnato con impegno e competenza per anni e poi essere sbattuto fuori. Chi insegna da anni, anni in cui si è trovato a fare tutti i giorni i conti con questo sistema, sa bene che questo concorso potrebbe essere solo l'ennesima ingiustizia. Infine, ed è forse questo che realmente differenzia chi insegna da anni e chi si è laureato da poco, non è facile, psicologicamente parlando, accettare di dover di nuovo essere giudicato e selezionato, di non poter godere dell'autorevolezza di chi svolge da anni il proprio mestiere. La cosa è tanto più difficile visto che si tratta di professori, che si sono abituati, ormai, a stare dall'altra parte, a fare loro la parte di chi giudica. Non dico che non si debba più essere valutati, anzi! Dico solo però che è comprensibile una reazione di rifiuto.
Comunque, è vero che bisogna trovare un modo per uscire da questo stallo, e siamo tutti d'accordo sul fatto che il concorso, fatto seriamente, sia l'unica modalità d'accesso concepibile. Ci dobbiamo sperare tutti, e questo al di là degli interessi e delle esigenze personali. Lo so che è facile a dirsi, ma cerchiamo di evitare di azzannarci tra di noi, il problema non è il neolaureato e non è il precario, è il sistema che non ci permette di accedere in maniera definitiva e dignitosa a questa professione. Solidarietà e un gran in bocca al lupo a tutti/e!!!


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