Bando scuola 24 settembre 2012 (Altro)

Inviato da Coquelicot, venerdì, agosto 31, 2012, 16:10 (4469 giorni fa) @ FrancescaLione

» 1) Ho insegnato per un anno e vengo da una famiglia di insegnati, quindi so
» qual è la mole di lavoro, certo lontana dalle 40 ore (tranne forse per
» qualche settimana in cui si concentrano più impegni). Non voglio dire che
» questo svaluti il valore dell'insegnante, ma mi pare francamente eccessivo
» venire a fare la scena del "non ho neanche il tempo di prendere un libro in
» mano".

Innanzitutto lavorare 40 ore nella scuola non è come lavorare in ufficio, bensì molto più stancante. Mi sorprende appunto che, nonostante l'esperienza di insegnamento che dici di avere e i genitori insegnanti, tu faccia ancora di questi confronti. Comunque non è difficile dimostrare che gli insegnanti non lavorano anch'essi 40 ore come tutti gli altri (vedi sotto).

Inoltre, i tuoi genitori fanno evidentemente parte di un'altra generazione, per la quale entrare nella scuola era molto più facile e gli impegni erano molto meno gravosi.

Non so cosa tu abbia insegnato e in che scuola, ma gli insegnanti di lingue a tempo pieno hanno in media 6-9 classi e verifiche ogni mese. Se conti che in una classe, se ti va bene, ci sono in media 25 alunni, basta fare una moltiplicazione:

Nella migliore delle ipotesi: 25x6 = 150 alunni, 20 min per ciascuna verifica (preparazione, correzione, valutazione, archiviazione, registro etc.., forse sono pure pochi) = 50 ore al mese che fanno 2,5 ore al giorno per ogni giorno lavorativo, più 1 ora per preparare le lezioni del giorno dopo = 3,5 al giorno; più riunioni, scartoffie, relazioni varie: altre 10-15 ore al mese. Tot 18+17,5+3,5 = 39 ore. Non ho incluso colloqui con genitori, corsi di formazione e quant'altro e se poi ti ritrovi le classi di 30 alunni, fai tu i calcoli..
Per quelli che hanno più di 6 classi ovviamente si superano le 40 e insegnare non è come lavorare in ufficio, beninteso.
I colleghi di lettere mi dicono la stessa cosa: per ogni testo da correggere, impiegano min. 30 minuti, hanno meno classi ma spesso più discipline.

» 2) Come hai detto tu, chi ha vinto il concorso del '99 è entrato di ruolo,
» gli altri hanno semplicemente avuto l'abilitazione.

Guarda che far finta di non capire, non cambia la situazione oggettiva. Coloro che non hanno avuto il ruolo, hanno ottenuto un titolo di studio che dà accesso DIRETTAMENTE al ruolo, per legge. Questo vuol dire che è sufficiente attendere il proprio turno.

» 3) Come ho già ripetuto due volte senza intento polemico, se una persona è
» preparata, ha già insegnato, ha già superato un altro concorso o
» l'ammissione alla siss non credo avrà difficoltà a dimostrare quello che
» vale al concorso.

Penso che questo non lo credi neppure tu veramente, perché è ovvio che un insegnante quarantenne che lavora, seppur bravo, avrà più difficoltà di un neolaureato nella parte teorica se non avrà il tempo di ripassare i contenuti che ha studiato 15 o 20 anni fa.

» 4) Nel pubblico si seleziona su concorso, quindi trovo che sia giusto
» ripristinarlo, dopo più di 10 anni di totale vuoto in cui si è teso a fare
» a brandelli l'istruzione pubblica con qualsiasi taglio pur di risparmiare.

Come già ripetuto, la selezione c'è già stata con l'ordinario e le SISS. All'ordinario hanno chiesto di scrivere un tema di letteratura in lingua con domande di attualità e all'orale dovevo dimostrare di sapere tutta la legislazione scolastica e tutta la letteratura, la storia e civiltà della relativa lingua più varie opere da leggere. In più mi hanno dato un brano e mi hanno chiesto di spiegare come avrei condotto la lezione per un certo livello di discenti. Più selezione di così!


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