Bando scuola 24 settembre 2012 (Altro)

Inviato da Coquelicot, domenica, settembre 09, 2012, 23:42 (4460 giorni fa) @ luna

» Io invece capisco bene cosa temono, perché nel nostro Paese non ci si può
» basare solo sulla propria preparazione, e quindi su criteri di
» meritocrazia. Chi insegna da anni, come precario, innanzitutto si porta
» addosso molta frustrazione, e merita un po' più di rispetto e comprensione,
» se non altro perché sono lo specchio di quello che potremmo essere noi tra
» qualche anno, o di quello che saremmo stati, fossimo solo nati dieci anni
» prima. In secondo luogo, il problema reale è la totale sfiducia nelle
» istituzioni, perché dopo aver visto gli scempi del TFA (io per fortuna ho
» visto solo quelli per il momento), è veramente difficile poter dire ad alta
» voce "sono preparata, quindi passerò l'esame". Ci sono variabili di cui
» tener conto, raccomandazioni, altre illegalità, l'inaffidabilità ormai
» ufficiale di chi sta al Ministero a preparare i test di valutazione. Tutto
» questo è l'Italia. Si tratta di pratiche diffuse, più che un rischio direi
» che è una costante di cui bisogna tener conto. Può succedere allora di
» essere preparatissimi, aver insegnato con impegno e competenza per anni e
» poi essere sbattuto fuori. Chi insegna da anni, anni in cui si è trovato a
» fare tutti i giorni i conti con questo sistema, sa bene che questo concorso
» potrebbe essere solo l'ennesima ingiustizia. Infine, ed è forse questo che
» realmente differenzia chi insegna da anni e chi si è laureato da poco, non
» è facile, psicologicamente parlando, accettare di dover di nuovo essere
» giudicato e selezionato, di non poter godere dell'autorevolezza di chi
» svolge da anni il proprio mestiere. La cosa è tanto più difficile visto che
» si tratta di professori, che si sono abituati, ormai, a stare dall'altra
» parte, a fare loro la parte di chi giudica. Non dico che non si debba più
» essere valutati, anzi! Dico solo però che è comprensibile una reazione di
» rifiuto.
» Comunque, è vero che bisogna trovare un modo per uscire da questo stallo, e
» siamo tutti d'accordo sul fatto che il concorso, fatto seriamente, sia
» l'unica modalità d'accesso concepibile. Ci dobbiamo sperare tutti, e questo
» al di là degli interessi e delle esigenze personali. Lo so che è facile a
» dirsi, ma cerchiamo di evitare di azzannarci tra di noi, il problema non è
» il neolaureato e non è il precario, è il sistema che non ci permette di
» accedere in maniera definitiva e dignitosa a questa professione.
» Solidarietà e un gran in bocca al lupo a tutti/e!!!

Cara Luna,

hai compreso benissimo le mie riserve e i miei timori.
Vorrei inoltre aggiungere che ci sono molti insegnanti abilitati in lingue e altre discipline che, da anni, vengono utilizzati come insegnanti di sostegno. Molti lo fanno con professionalità e competenza. Ovviamente non insegnano da anni la materia in cui si sono laureati e abilitati e quindi sarebbero penalizzati da un concorso nella loro materia, a meno che non abbiano tempo di ripassarsela.
Alcuni hanno la fortuna di insegnare le lingue agli adulti o fare lezioni private o di viaggiare e quindi si tengono aggiornati. E gli altri> Dovrebbero essere penalizzati perché in attesa del ruolo, hanno lavorato come insegnanti di sostegno per campare>


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