Possibilità "reali" per l'estero (Lavoro all'estero)

Inviato da Arrabbiata, martedì, giugno 05, 2012, 19:52 (4553 giorni fa) @ cherrylane17

» ciao a tutti,
» per la mia esperienza invece trasferirmi in inghilterra è stata una
» benedizione, e vorrei incoraggiare altre persone a considerare il PGCE,
» l'abilitazione per l'insegnamento.
» nel giro di un anno (dopo averne passati diversi tra italia e estero con
» stage/borse di studio/lavoretti)
» mi sono trovata formata, qualificata, con lavoro a tempo indeterminato in
» mano, in un sistema che -per carità, pur criticabile e migliorabile-
» funziona bene, riconosce e apprezza ciò che sai e quanto ancora puoi
» crescere e imparare.
» non ho bisogno di spiegarvi quanta pace mentale e benessere arrivino nel
» momento in cui la stabilità lavorativa e l'indipendenza economica non sono
» più un miraggio, o appannaggio di altri.
» ripeto, non è tutto rosa e fiori, e l'Italia mi manca per tante ragioni, ma
» vi incoraggio seriamente a considerare l'abilitazione in inghilterra.
» scrivetemi pure se avete domande a riguardo.
» ciao!
» Anna
»
Ciao Anna, il tuo intervento non fa altro che confermare quanto detto: se ti sei formata in UK, allora secondo loro sei un'insegnante capace, altrimenti vieni trattato con diffidenza e con il sospetto che, essendoti formato altrove, tu non sia capace.
Lo capirei se il sistema inglese fosse migliore di altri, ma è lungi dall'esserlo.Il modo in cui si insegnano le lingue è poi molto criticabile: ci sono docenti che insegnano una lingua pur avendo un livello mediocre di conoscenza della stessa (correzioni di cose giuste viste con i miei occhi) e una pronuncia pessima. E infatti pochi inglesi parlano una lingua straniera decentemente se non l'hanno studiata all'università, non l'hanno scelta per gli A-Level o studiata privatamente.
Chi termina la scuola dell'obbligo nella scuola pubblica inglese di solito ha competenze molto scarse nelle lingue straniere e in matematica. Non a caso infatti se guardi il programma di matematica del GCSE, ti accorgerai che è più o meno quanto si fa alle medie in Italia. Per non parlare poi delle enormi diseguaglianze sociali che la scuola inglese contribuisce fortemente a perpetuare.
La scuola inglese funzionerà sì, come dici tu, ma più per i docenti che per gli alunni. E neanche per tutti i docenti, visto che basta frequentare i forum degli insegnanti inglesi per capire quanta discriminazione ci sia nei confronti dei supplenti più anziani, degli insegnanti stranieri e/o senza abilitazione.
Scusa l'intervento, ma bisogna dire le cose come stanno.


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