Commissione Europea (Insegnamento Lingua Italiana)

Inviato da imja, giovedì, dicembre 03, 2009, 08:08 (5475 giorni fa) @ Lana

» Guarda, Imja, nessuno ti salta alla gola, semplicemente sono un po’ stufa
» di leggere e sentire di giovani laureati, privi di umiltà, che
» sopravvalutano le proprie conoscenze e si indignano o anche solo
» stupiscono per non essere stati selezionati per un impiego o a un
» concorso.

Non ho fatto nessuna di queste cose nel mio post. Non mi sono stupita di non essere stata presa, non mi sono indignata. Nessuna, ripeto NESSUNA delle cose che ho scritto indica mancanza di umilta', visto e considerato che tu non mi conosci e non puoi sapere se quello che dico corrisponde a verita' o no. Assumere tutte queste cose, dal mio punto di vista, e' saltarmi alla gola.

» Per lavoro ne incontro parecchi, di cui spesso devo valutare
» l’operato, e devo dire che la stragrande maggioranza non ha un’idea
» oggettiva delle proprie competenze linguistiche.

problema loro, non mio. Non accusarmi di qualcosa di cui io non sono colpevole, solo perche' hai le tasche piene di qualcun altro.

» Noto che molti cercano di accumulare quante più lingue possibili, ma hanno
» una conoscenza veramente approfondita solo in due, massimo, tre lingue
» (anche i più capaci e i più portati per le lingue!).

e allora> io personalmente sono piu' interessata alla simbologia legata alle lingue e al confronto filologico e letterario, motivo per cui ho deciso di studiare un'altra lingua slava e ne avrei studiate altre due o tre, se la mia universita' le avesse offerte.

» Il merito non è, a mio parere, conoscere 6 o 7 lingue straniere così così,
» bensì conoscerne benissimo anche solo una e, non da ultimo, conoscere bene » la propria lingua madre, un requisito, ti assicuro, per niente scontato
» anche tra i laureati con master e borse di studio.

questo e' un argomento tipico dei traduttori. quasi tutti quelli che conosco fanno questo discorso. nel mondo dello studio delle lingue esistono due tendenze, la tua e la mia, potremmo convivere pacificamente, please> ;-)
FYI, io sono altamente specializzata in inglese (e qui non si tratta di arroganza, ma di titoli), parlo molto bene russo e spagnolo, ho studiato arabo e polacco (anche se ad un livello base e non con una carriera da traduttrice in mente), e possiedo una 'reading knowledge' in francese e portoghese.
per quanto riguarda la mia lingua madre, sono certa di conoscerla piu' che bene, grazie.

» Il campo delle lingue, soprattutto il settore delle traduzioni, è quello
» in cui tutti pensano di potersi improvvisare capaci e competenti. Da anni
» faccio la traduttrice professionista e ho visto un sacco di gente
» improvvisarsi traduttore o tradurre da lingue non ben conosciute, con
» risultati spesso penosi.

ancora una volta, questo cosa ha a che fare con me> qui non stiamo parlando di un concorso per un posto di lavoro a tempo indeterminato, ma di uno STAGE. non ci si puo' aspettare da uno stagista di essere un traduttore iscritto all'albo con esperienza decennale.

» Certo, si può avere una particolare predisposizione per le lingue, si può
» anche essere particolarmente brillanti, ma la conoscenza di una lingua non
» è solo intuizione: spesso non si può sapere ciò che non si è mai studiato e
» conoscere un po’ di spagnolo non significa che automaticamente si è grado
» di riconoscere modi di dire, riferimenti alla lingua parlata o riferimenti
» culturali di un’altra lingua romanza. Se poi intendi dire che capisci il
» senso generale di un testo (ma quale tipo di testo poi> Tecnico perché
» conosci la materia, giornalistico, letterario etc..>), allora è
» possibilissimo e frequente, ma a questo punto non direi “senza problemi”,
» espressione che secondo me presuppone la capacità di comprendere qualsiasi
» tipo di testo e i riferimenti espliciti e impliciti in esso contenuti.

e di nuovo, stiamo parlando di uno stage, santo cielo! tu stai facendo un processo alle intenzioni, accusandomi di cose anche abbastanza pesanti, e, ancora una volta, non capisco perche'. sei stressata per l'incompetenza che vedi nel tuo lavoro> e questo cosa ha a che fare con me> cosa ti ho fatto io>
comunque, tanto per chiarire. hai mai sentito parlare di 'reading knowledge'> e' quel tipo di competenza linguistica che acquisisci, in genere autonomamente, per avere accesso a determinati testi nel tuo corso di studi. molto comune, specie all'estero, tra gli studiosi di letteratura (come la sottoscritta). tanto comune, in effetti, da essere messa tra i requisiti di ingresso di PhDs et al. per scrivere la mia tesi di laurea, ho acquisito una reading knowledge in francese, dato che avevo bisogno di tradurre un testo francese sul realismo socialista e dovevo essere in grado di accedere agli originali francesi delle opere di uno scrittore.
per quanto riguarda il portoghese, e' talmente simile al siciliano che con l'ausilio sporadico di un piccolo dizionario sono stata in grado di leggere romanzi e articoli di giornale.

» Affermi di aver studiato lo spagnolo per due anni all’università e che ciò
» è stato sufficiente per conoscere bene la lingua. Non so dove tu abbia
» studiato, ma è provato che non bastano i soli studi universitari a fornire
» la conoscenza esaustiva di una lingua straniera. Di nuovo, se poi per te
» “avere un livello più che buono” vuol dire essere in grado di conversare
» senza grosse difficoltà, allora devo dire che molti possiedono competenze
» linguistiche a questo livello, quindi la concorrenza è molto agguerrita.

no, ma davvero> la concorrenza tra persone che parlano spagnolo e' agguerrita> continuo a chiedermi, perche' ti stai sforzando cosi' tanto> che cosa vuoi dimostrare> cosa ti ho fatto>
comunque, visto che occorre essere assolutamente esaustivi e pesare le parole col bilancino, ti diro' che e' "provato" che bastano due anni per imparare quello che di una lingua relativamente facile come lo spagnolo si puo' studiare, cioe' la grammatica e la sintassi. Tutte le altre cose che hai citato tu, non si imparano all'universita'. se, come me, non hai avuto la possibilita' di andare in Spagna, il modo per apprendere questo tipo di elementi linguistici e' esporsi, in modo attivo, a quanta piu' lingua possibile, tramite libri (romanzi, per intenderci), film, canzoni, qualunque cosa. E' cosi' che ho imparato l'inglese, praticamente da sola, arrivando ad una conoscenza di quasi madrelingua (certificata, per intenderci, prima che tu ti metta di nuovo a spaccare il capello in quattro). questo e' quello che faccio, quasi giornalmente, con lo spagnolo.


» “Mi pare ovvio” non è offensivo per nessuno, fa semplicemente riferimento
» a fatti oggettivi: nei concorsi le competenze linguistiche sono
» tradizionalmente valutate sulla base di attestati, diplomi, certificazioni
» etc.. La conoscenza di una lingua straniera grazie allo studio nel tempo
» libero o perché si conoscono altre lingue dello stesso ceppo linguistico o
» perché si ha un nonno o un amico madrelingua, non viene di solito presa in
» considerazione.

vedi, questa e' una cosa tipicamente italiana e che disapprovo. devi avere il pezzo di carta, o non sei niente. all'estero ti valutano per quello che sai davvero, non per quello che puoi dimostrare con i pezzi di carta.

» In generale, ritengo inoltre professionale ed etico proporsi solo per ciò
» che si conosce veramente bene, considerando tutto il resto un passatempo,
» finché non verrà debitamente approfondito.

ancora una volta ripeto la parola STAGE.

» Da ultimo, l’umiltà e il riconoscimento del proprio effettivo valore
» sicuramente costituiscono un valore aggiunto che aiutano molto nella
» carriera, molto più del considerarsi imbattibili e ultracapaci.

DOVE HO SCRITTO DI ESSERE IMBATTIBILE E ULTRACAPACE>>>>>>>>>
Smettila di accusarmi di cose che non ho scritto, smettila di essere cosi' insultante, supponente e arrogante. Non hai tutte le risposte, non mi conosci e io non ti ho fatto niente. Non hai il diritto di accusarmi di cose del genere. Punto e basta.

peace :-D


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