Assistenti lingua italiana all'estero (Insegnamento Lingua Italiana)

Inviato da imja, giovedì, gennaio 28, 2010, 07:40 (5419 giorni fa) @ stordy

» Scusa ma non ho capito bene...qualcuno in questa discussione ha detto che
» era partito col Comenius però faceva lezione da solo.
» Anche per l'assistentato ti dicono che sarai affiancato da un docente, ma
» in realtà a volte non è così. Vorrei capire se per il Comenius è lo stesso
» oppure no.

Teoricamente (rielaboro dal manuale) un assistente Comenius dovrebbe essere esortato a prendere l'iniziativa e fare lezione da solo, ma questo solo dopo un ragionevole periodo introduttivo (qualcosa come due settimane in cui osservi e basta) e solo se l'assistente si sente in grado di farlo. La scuola non dovrebbe 'forzare' l'assistente a fare nulla al di fuori della propria 'comfort zone'.
Ma, come ho già detto, questa è teoria :)

Cambiando nota, io credo che i toni qui si stiano facendo un po' troppo accesi. Trovo deprimente che alcune persone ritengano normale la violazione dei nostri diritti, e patetici coloro che li reclamano. La gavetta non dovrebbe essere un periodo in cui i nostri diritti non vengono rispettati, ma semplicemente un periodo (più o meno lungo) in cui si viene pagati poco ma si riceve formazione. Ad esempio in UK, dopo il corso di abilitazione all'insegnamento, tutti i neoqualificati devono fare un induction year (cioè una gavetta), durante il quale devono lavorare tantissimo, vengono pagati una miseria, però ricevono formazione e sostegno da parte di un mentore, che li guida mentre si 'fanno le ossa'.
Scaraventare una ragazza senza formazione, senza esperienza e senza training alcuno in una classe non è formativo, è un suicidio professionale. Certo, c'è chi stringe i denti e tira fuori il meglio dall'esperienza (e mi scappello, non so se ne sarei capace), ma c'è chi giustamente si sente un po' 'tradito'. Inoltre lo ritengo ingiusto nei confronti degli studenti, che si ritrovano in pratica a fare le cavie da laboratorio.
Poi, non dobbiamo dimenticarci delle implicazioni legali. Cosa succede se uno studente si fa male durante la lezione di un assistente> Chi si prende la responsabilità> L'assistente non ha nessun tipo di formazione rispetto alla protezione degli studenti, come può assicurarsi che le condizioni di sicurezza siano rispettate, se non le conosce>
Io personalmente sono stata enormemente fortunata. Ho fatto il MIUR in un language college di Londra, in cui le regole venivano rispettate al millesimo. Ho avuto modo di lavorare a stretto contatto con diversi docenti e ho imparato tantissimo da ciascuno di loro. Solo verso la fine dell'assistentato mi hanno affidato un gruppo di ripasso di 15 studenti, e grazie a tutto quello che avevo imparato osservando e aiutando l'esperienza è stata stupenda, ho stabilito un rapporto con gli studenti e mi sono fatta rispettare. Quando poi mi sono ritrovata ad insegnare da sola, l'esperienza del MIUR è stata preziosissima. Ora sto facendo il Comenius e la mia scuola è fantastica, sono stata inserita nel dipartimento di lingue dove mi considerano una collega a tutti gli effetti, e abbiamo lavorato insieme sulla mia timetable in modo da rendere la mia presenza quanto più utile possibile agli studenti. Come ha scritto Cristine, alla fine sono i colleghi che fanno la differenza :)
Comunque a quelli che si trovano in una situazione non idilliaca, tante persone hanno dato consigli utili. Non serve a niente desiderare che sia diversa, cercate di tirare fuori il massimo dalla vostra esperienza, non vi abbattete!
Suerte


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