Classe difficilissima, aiuto!! (Insegnamento Lingua Italiana)

Inviato da jenny, domenica, marzo 18, 2012, 11:09 (4634 giorni fa) @ Pino

» Questa storia la dice lunga sui galantuomini che ci prendiamo in casa.
» Vengono in Italia e non vogliono imparare l'italiano. Poi vogliono il
» lavoro.
» Gli pagano il corso e loro non fanno niente. mah che brutta gente!
»
»
» » » D'accordo con Sadie e Diana. Detto malamente all'americana... whatever
» » » works! qualunque cosa, purché funzioni.
» » »
» » » Epperò qualche volta sarei curiosa di fare un salto dai prof della
» » » Stranieri e, fra le tante cose, chiedergli: devo preparare un gruppo
» ad
» » » abilità miste di rifugiati nigeriani semi-analfabeti, che vengono e
» non
» » » vengono, per un esame A2, in 60 ore, senza materiali... come devo
» » muovermi>
» » » Insomma la CILS A2 è pensata per i nostri immigrati, no>
» »
» » Non avevo letto questa parte di discussione, in generale non sono
» contraria
» » all'idea di ricorrere ad una lingua ponte, chi si è trovato davanti una
» » classe di principianti assoluti per una lezione che durasse più di 45
» » minuti mi capisce ;)
» »
» » Non sono contraria al buttare là qualche traduzione ogni tanto se la
» » mancanza di questa parola rischia di interrompere un processo in divenire
» e
» » neanche a fare un po' di grammatica contastiva se può impedire la
» » sedimentazione di un errore, però sono più che convinta che condurre gli
» » studenti a capire una parola o una regola con la giusta metodologia,
» porti
» » ad un apprendimento più profondo.
» »
» » Gli studenti hanno bisogno di crearsi delle strategie (personali) di
» » apprendimento che nascono dal bisogno e secondo me con troppa traduzione
» si
» » annulla questo bisogno, un pò per lo stesso motivo per il quale si
» dovrebbe
» » LIMITARE il dizionario. La scorsa estate ho ereditato due classi da due
» » insegnanti diversi e si vedeva benissimo la differenza di apprendimento
» tra
» » la classe alla quale era stato concesso l'uso del vocabolario e quella
» alla
» » quale era stato negato. Io mi sento male quando vedo gli studenti
» americani
» » che fanno quei cartoncini con le parole tradotte e le ripetono allo
» » sfinimento prima dell'esame e mi sento anche peggio quando le vedo
» buttate
» » nel cestino a esame finito.
» »
» » Ci vuole molta pazienza e ci vuole che gli studenti si fidino parecchio
» » dell'insegnante il che non accade quasi mai almeno all'inizio :)
» »
» » Riguardo alla certificazione dell' A2 per gli immigrati confesso di non
» » sapere come sia la "legge"; ma fondamentalmente non credo dipenda dalla
» » Stranieri il numero di ore di corso al quale uno studente si espone
» prima
» » di presentarsi alla certificazione.. ma forse non ho capito questa cosa
» » delle 60 ore e dei materiali che dicevi, me la puoi spiegare meglio>
» »
» » Mi piace molto questa nostra discussione :)

Pino attenzione a non generalizzare però..io insegno presso una Ong che offre assistenza agli immigrati e ti posso dire che a parte alcuni casi di persone che davvero non volevano fare nulla (e infatti dopo un pò di tempo hanno abbandonato la scuola di italiano) la maggior parte dei miei studenti ha sempre dimostrato un interesse fortissimo nell'imparare l'italiano..alcuni mi hanno addirittura commosso perché venivano a lezione stremati dopo dodici ore di lavoro, ma avevano una voglia di imparare e un entusiasmo incredibili perché capivano che la lingua era la cosa che più di tutto gli avrebbe permesso di integrarsi nel nostro paese..quindi non facciamo di tutta l'erba un fascio..per quanto riguarda il caso della nostra amica penso che un altro fattore penalizzante possa essere il fatto che siano tutti della stessa nazionalità..secondo il mio parere,se in una classe ci sono persone di lingue
diverse è meglio..in questo modo la lingua da apprendere diventa anche il "mezzo di sopravvivenza" all'interno della classe e ciò aumenta la motivazione...un mio collega ha avuto una classe formata solo da ragazzi egiziani e ha fatto una fatica tremenda per motivarli..certo la loro situazione era difficile perché vivevano tutti in una casa famiglia, avevano un'età problematica (15-17 anni) quindi vi lascio immaginare..spingere sulla motivazione è sempre la cosa più difficile..poi i nigeriani conoscono l'inglese e per questo pensano di non aver bisogno di imparare altre lingue. Anche io ne ho conosciuti alcuni che mi hanno detto simpaticamente "a che mi serve imparare l'italiano se so l'inglese>"..--risposta "Forse perché sei in Italia :)" La verità è che trovano questo alibi perché l'italiano è difficile da imparare, soprattutto per quelli poco scolarizzati..Ad ogni modo secondo me bisogna insistere sul fatto che l'italiano è importante per vivere e lavorare nel nostro paese...poi cerca di capire i loro interessi e gli argomenti verso i quali concentrano di più la loro attenzione..e non ti stancare mai di ripetere..se hanno una bassa scolarizzazione, magari alcune cose per loro sono molto più difficili da apprendere..so che è frustrante, ma purtroppo in questi casi ci vuole molta pazienza..:) In bocca al lupo


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