assunzione precari- tempistiche (Insegnamento Lingua Italiana)

Inviato da francesca romana @, martedì, settembre 14, 2010, 23:13 (5193 giorni fa) @ tino

ecco, forse la chiave in questo commento é : io non son insegnante di professione. Gli incontri pomeridiani sono previsti, così come i consigli di classe aperti ai genitori, e per quanto possibile io come altri colleghi ci rendiamo disponibili in altri orari se necessario. A meno che non ci fossero problemi seri di voti o di atteggiamenti discutibili della prole, però non mi pare di ricordare le file interminabili di genitori ansiosi di parlare con i prof. Qualche volta mi sono fermata a parlare con dei genitori pure fuori orario di ricevimento, così come capita a tanti colleghi, visto che magari già si trovavano li per parlare con altri. Altra considerazione: se al genitore interessa l'educazione del PROPRIO figlio/figlia allora si fa dare l'ora di permesso senza recriminare e senza pretendere che i prof stiano a scuola fino alle dieci di sera ad aspettare che si presenti qualcuno.
Detto questo e' gravissimo che un docente si presenti regolarmente con venti minuti di ritardo e/o se ne vada con venti minuti di anticipo, sono situazioni che non vanno tollerate, lo stesso dicasi se si é impossibilitati ad insegnare per gravi problemi di salute: va bene la tutela del lavoratore ma pure dei ragazzi !
Nelle ore di buco non so gli altri ma io li compilo i registri/preparo materiale etc, e pure nelle ore che non sono di buco, ovvero quando avrei finito, visto che non si possono portare a casa e che comunque peserebbero. Ti assicuro che quando ti ritrovi sei/otto classi in pratica a scuola ci devi mettere la brandina, non parliamo se hai la cattedra completa. Le riunioni per materia/per preparare le prove di recupero 'unificate'/le prove strutturare/le prove della maturità non ti preoccupare che ci sono, eccome se ci sono. E'vero che é possibile correggere i compiti a casa e preparare la lezione, in mancanza di un ufficio a scuola rendendo forse più compatibile questo lavoro con la famiglia , ma per tutto il resto veniamo spremuti abbastanza non vi preoccupate: se fatto seriamente é un lavoro davvero impegnativo sia dal punto di vista psicologico che fisico e di energia/tempo, come ho già detto nel post precedente ormai il mito del 'pomeriggio libero' é solo un mito tra i recuperi e i progetti e quant'altro.
Ognuno poi avrà dei docenti la propria idea e le proprie convinzioni...

Francesca

» Salve!
» intervengo da osservatore esterno (cioè non sono un insegnante di
» professione), trovo giusto non generalizzare, ma uno dei motivi, non
» l'unico ovviamente, che spingono tanti a voler insegnare è anche quello
» del posto statale (benefit più o meno legali compresi) ed inoltre con
» poche ore di impegno settimanale.
» Teoricamente sarebbero poche le ore perchè altrettante dovrebbero essere
» impiegate a casa per preparare le lezioni, colloqui con i genitori,
» correggere i compiti...io a scuola ricordo attese interminabili per
» conoscere l'eisto di una prova scritta, ed adesso quando alcune amiche
» insegnanti hanno un rientro pomeridiano o una riunione li vivono come un
» peso od un impegno, ma non fa parte del proprio lavoro> Per non dire che
» spesso le sento affermare "se insegno ho il tempo di crescere bene i miei
» figli ed occuparmi della casa" tradotto: "insegnare ti occupa meno tempo
» ed energie di qualsiasi altro lavoro"
» Riuscire a parlare con il prof dei propri figli è un'impresa.
» Avevo il prof. d'inglese sindaco del paese, veniva 20 min dopo e andata
» via 20 min prima, la mia prof di latino aveva dei problemi di salute e
» veniva una settimana si ed una no; il diritto alla salute così come quello
» di coprire incarichi amministrativi va tutelato, ovvio, ma in quanti
» settori professionali si può andare e venire quando si vuole>
» Gli stipendi in assoluto non sono alti, ma nella media italiana non sono
» male.
» Allora facciamo che le ore settimanali siano 36/40, che si entri alle 9 e
» si esca alle 14 così che nelle ore di "buco" si possano preparare le
» lezioni, compilare i registri (tanto sono cose che ogni insegnate fa in
» casa,no>), che si ricevano in tutte le ore non di lezione e magari nel
» pomeriggio i genitori che per questo prendono ore di permesso dal lavoro,
» che durante i ponti e le vacanze degli alunni si vada a scuola per
» preparare e discutere i programmi...secondo me la scuola funzionerebbe
» molto meglio, chi fa davvero il proprio dovere sarebbe più motivato ed
» appagato e chi lo vuol fare per lavorare poco se ne trova una altro di
» lavoro.
» Non voglio generalizzare, la mia ex ha fatto master, sis, suppluenze in
» paesini sperduti e non credo sia di ruolo adesso, capisco i sacrifici e
» la passione , ma è giusto anche non nascondere il lassismo e i vantaggi in
» questa professione (quando non precaria!)
» Alla prox!
»
» :waving:


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