tfa tedesco (Insegnamento Lingua Italiana)

Inviato da x forbestr, lunedì, settembre 15, 2014, 10:44 (3721 giorni fa) @ Forbestr

» Tralascio di ripetermi perché se si vuol capire c'è abbastanza per capire,
» ma cosa ci sarebbe di poco etico nell'andare in ruolo nel sostegno> Perché
» dovrebbe essere una furbata, se nel sostegno possono accedere solo i
» docenti abilitati, come da normativa> E' un lavoro, per quanto delicato, ma
» non certo meno delicato del docente curricolare o di tantissimi altri
» lavori. Perché mai solo i missionari ed i puri di cuore dovrebbero poterlo
» fare>
» No, perché c'è anche questa tradizione, ormai, tutta interna al corpo
» docente, per la quale mentre tutte le altre professioni del mondo sono, in
» fondo, delle normali professioni, che possono - pensa un po'! - persino NON
» piacere in sommo grado a coloro che le svolgono, con gli insegnanti -
» invece e misteriosamente - subentra il ruolo del missionario, del salvatore
» del mondo, di colui che o ama alla follia ciò che fa oppure è un furbetto.
» E, pertanto, fare un lavoro come l'insegnante di sostegno sarebbe persino
» "poco etico", perché evidentemente non è da considerarsi un lavoro. Infatti
» mica si viene pagati> Siamo al mistero più insondabile...

Mi sa che hai frainteso di grosso. Anche secondo me fare l'insegnante di sostegno è un mestiere, ma non certo uno come gli altri, visto che non hai a che fare con fatture e ordini o con un computer, ma con ragazzi vulnerabili e sei responsabile del loro benessere, della loro educazione e della loro crescita.
Fare l'insegnante di sostegno è un lavoro molto difficile, delicato, e penso lo debba fare solo chi ha una forte predisposizione e motivazione, che non deve essere quella di passare prima possibile a insegnare la propria materia o entrare in ruolo (come se il ruolo poi fosse trovare l'eldorado!). E se non ti piace vedi i sorci verdi, ti esaurisci o, se hai il pelo sullo stomaco, ti butti tutto alle spalle fregandotene, anche del bene del ragazzo, perché si deve pur sopravvivere. E ne ho visti tanti e poi tanti che se ne fregano, perché non hanno scelto questa professione e vogliono solo campare galleggiando nella scuola.
Ma questo per me vale per tutte le professioni. Io considero un poveretto colui che si sceglie una professione che non gli piace "in sommo grado" per calcolo. Meglio lavorare in azienda con il rischio di essere licenziati, piuttosto che vivere in questo modo.
Comunque non hai risposto a come sei riuscito a farti concedere il mutuo e come riesci a mantenere una famiglia e un mutuo con 1300 euro al mese al Nord.
Apprezzo il consiglio di seguire i propri sogni, anch’io lo do sempre, ma creare illusioni sulle reali possibilità di essere assunti a tempo indeterminato o sulle condizioni di vita che lo stipendio (da pezzenti) degli insegnanti offre, mi sembra crudele.


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