sfogo (Insegnamento Lingua Italiana)

Inviato da ChristineMcGyver ⌂ @, venerdì, settembre 02, 2011, 10:52 (4833 giorni fa) @ Diana

Se la tua idea è prima o poi tornare in Italia ed inserirti nelle graduatorie, fai un master online trasversale (in didattica delle lingue in generale o nuove tecnologie applicate alle lingue). Valgono 3 punti.
Io non sapendolo ho fatto il Master della Ca' Foscari in Didattica dell'Italiano, ma dato che nelle graduatorie posso entrare per inglese o spagnolo quel Master non mi vale.

Secondo me il problema non è Italia o estero, insomma, si possono trovare situazioni positive e negative ovunque.
Il problema è pensare o sperare di poter cominciare subito insegnando (solo) italiano, senza sapere la lingua del posto, con un bel contratto ecc.

Spesso si comincia da altro, e nel frattempo si cerca e si fanno colloqui a raffica. Però è un po' inutile puntare a città grandi e gettonatissime dagli italiani se non si ha un bel CV da offrire. (anche se anche in quei casi ci sono eccezioni e botte di fortuna clamorose).

Partire per partire lascia il tempo che trova.
Bisogna informarsi bene dall'Italia, prendere contatti con gente che è già sul posto per vedere qual è la situazione (in questo è tutto più facile rispetto a 10 anni fa, attraverso forum e facebook si possono ottenere info utilissime) e prevedere anche un breve (ma intenso) soggiorno sul posto. Cioè mandare CV a raffica a tutte le scuole della città dicendo che si è disponibili a un colloquio dal giorno tale al giorno tale e poi organizzarsi (magari attraverso couch-surfing) per andarci e presentarsi ai colloqui.

E poi iniziare a spulciare i libri di testo. Conoscerli per sapere organizzare una lezione. Per saper rispondere a domande in caso ci siano.

Anni fa mi sono trovata a fare da tutor a una tirocinante che voleva fare la prof. Lei credeva fosse il mestiere più bello e facile del mondo. Allora quando era con me in classe le ho chiesto se per favore poteva spiegare lei la regola degli articoli, per capirci, quando si usa il, l', lo ...
non la sapeva.
E non è che se uno è madrelingua nasce imparato, insomma, tocca davvero studiare e prepararsi. Io leggo la grammatica prima di andare a dormire!

Poi bisogna saper offrire qualcosa che nessun altro offre: preparazione e informazioni su esami ufficiali, simulazioni di esami ufficiali, conversazione su tematiche specifiche, esercizi personalizzati, consigli utili. E per prepararsi per tutto questo ci si può iscrivere a un corso, a un master, ma bisogna integrare il tutto con il confronto con altri prof. preparati che possano darci dei consigli.

E anche magari fare altre cose nel frattempo, anche se è vero che a volte i soldi finiscono e non si può continuare a stare all'esteroa bighellonare in quel caso.

Però programmi per partire ce ne sono parecchi:
assistentato Miur, Comenius, Gruntvig, Fulbright, - Leonardo, Servizio di Volontariato Europeo ... e borse di studio meno conosciute che si trovano spulciando bene internet. E i lettorati offerti direttamente dalle università straniere (ma in quel caso bisogna controllare la pagina dell'università in questione tutte le settimane). I centri linguistici di ateneo. Le università a distanza.

Sarebbe davvero un discorso infinito.

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