sfogo (Insegnamento Lingua Italiana)

Inviato da Sarahry, martedì, settembre 06, 2011, 23:02 (4828 giorni fa) @ clair

Ciao Clair,
capisco la tua frustrazione, sono d'accordo che in Italia e' molto difficile trovare un lavoro fisso (leggi -non precario) nell'ambito dell'insegnamento delle lingue, pero' credo anche che le tue -le nostre anzi- aspettative siano poco realistiche: siamo cresciuti con dei genitori che appartenevano alla generazione del boom economico e che ci hanno sempre detto che e' importante trovare un buon lavoro, leggi posto fisso. Io credo che al giorno d'oggi dobbiamo renderci conto che le condizioni socio economiche sono cambiate e che aspettarsi di trovare un lavoro a tempo indeterminato non e' piu'realistico purtroppo.

Non sono d'accordo quando dici che in Italia non c'e' lavoro. Il lavoro c'e' ma non e' quello che noi vogliamo- 8 ore al giorno, tredicesima, ferie, maternita', TFR eccetera eccetera. Di quei lavori ce ne sono sempre meno purtroppo, specialmente nel nostro campo. Io ho lavorato in Italia per 6 anni e sono sempre riuscita a mantenermi e a mantenere mio figlio lavorando nell ambito dell insegnamento delle lingue. Devo dire pero' che dopo aver passato un anno a mandare c.v. ho capito che il lavoro dovevo andarmelo a cercare/inventarmelo io e cosi' ho fatto.

Aggiungo anche che in UK la tredicesima non esiste, il TFR non esiste, l'aspettativa non esiste e ti possono licenziare nel giro di 3 mesi se dimostrano-numeri alla mano-che la tua posizine non e' piu' richiesta,(e accade molto spesso). Inoltre anche qui molti dei miei colleghi hanno un contratto a tempo determinato e un contratto a progetto. La differenza e' che qui se non sei un bravo insegnante e i tuoi bambini non imparano abbastanza, cosa che devi dimostrare numeri alla mano, il preside non ti vuole piu nella sua scuola e ti rende la vita un inferno finche non ti licenzi tu!


» » 1 In Italia si sta meglio- ok sarai pure precario, ma una volta che
» riesci
» » ad entrare nella scuola sei a posto: lavoro (quasi) part time, pagato
» come
» » un full time, tutto il tempo per fare un secondo lavoro (volendo), o
» » dedicarsi alla famiglia e ai propri hobbies
»
» Ho trovato parecchi spunti di riflessione in tutti i post.
»
» Due precisazioni sulla risposta di Sarahry:
»
» 1. può anche essere condivisibile quel che dici, ma ripeto che qui non si
» discuteva della qualità della vita in Italia vs. altri paesi, quanto del
» fatto che in Italia NON si trova lavoro;
»
» 2. io non ho nei miei piani una famiglia, e non ho il "mito" del posto
» fisso; cambiare e non sentirmi "legata" mi può anche star bene.
» Ciononostante trovo che il precariato faccia schifo: io con il mio
» contratto non ho ferie, non ho malattia, non ho aspettativa etc. e -
» soprattutto - finisco per essere cmq "legata", anche se in un altro modo,
» perché sono sempre "appesa" alla lotteria scadenza-o-rinnovo-contratto>
» per fare qualsiasi tipo di piano - dalle ferie, al "vado per un po'
» all'estero a vedere se riesco a trovare altro".
»
» clair


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