sfogo (Insegnamento Lingua Italiana)

Inviato da dino, martedì, settembre 06, 2011, 10:21 (4829 giorni fa) @ piergiorgio

Dipende dal tuo target... io mi occupo di formazione a distanza (con adulti, è chiaro) e ti assicuro che la richiesta di corsi di italiano è intensa e continua (specie fuori Europa), seppur ovviamente inferiore a EN o ES.
Ciao.
dino


-------------------

Ed è vero: con l'italia all'estero c'e' davvero poco da lavorare.

» ciao sarahry,
» fa "piacere" leggere di esperienze come la tua. Anche io, dopo diversi
» anni trascorsi in giro per l'europa, mi sono fatto la tua stessa opinione:
» all'estero le condizioni lavorative non sono davvero migliori di quelle
» italiane (anche perche quasi sempre, a stipendi piu alti corrispondono uno
» costo della vita e spese annesse molto maggiori rispetto all'italia). Ed è
» vero: con l'italia all'estero c'e' davvero poco da lavorare.
» Buona fortuna anche a te
»
»
» » Ciao a tutti,
» » dopo un diploma triennale in traduzione e una specialistica in
» mediazione
» » linguistica, un paio di corsi-tanto per aggiungere righe al curriculum,
» 4
» » anni passati a lavorare in varie aziende, sperando di trovarne
» finalmente
» » una dove ci fosse la possibilita' di crescere professionalmente e non
» » ritrovarsi, dopo 20 anni, a fare la segretaria come il primo giorno e
» » prendere lo stesso stipendio del primo giorno, dopo 3 anni di
» traduzioni
» » free lance e collaborazioni con scuole di lingue, nel 2006 sono
» approdata
» » nel mondo della scuola italiana.Ho lavorato 3 anni come insegnante di
» » inglese alle elementari, ovviamente precaria, inventandomi campi estivi
» e
» » doposcuola per arrotondare, poi ho deciso di partire. Da 2 anni vivo in
» UK
» » dove ho fatto un PGCE e mi sono qualificata per insegnare alla
» primaria.Ho
» » trovato un lavoro in una scuola elementare inglese in cui insegno tutte
» le
» » materie, ovviamente in inglese. Prendo £1400 al mese, affitto e bollette
» mi
» » costano £800, lavoro 10-12 ore al giorno, con un livello di stress che
» » nella scuola italiana non e' nemmeno pensabile-tanto per dire, tu stai
» » facendo lezione entra il preside nella tua classe si siede e inizia a
» » prendere appunti su come insegni e su quanto stanno imparando i bambini-
»
» » Dopo tutto questo sono giunta alla seguente conclusioni:
» » 1 In Italia si sta meglio- ok sarai pure precario, ma una volta che
» riesci
» » ad entrare nella scuola sei a posto: lavoro (quasi) part time, pagato
» come
» » un full time, tutto il tempo per fare un secondo lavoro (volendo), o
» » dedicarsi alla famiglia e ai propri hobbies
» » 2 Se pensate di andare all estero lasciate perdere l idea di insegnare
» » italiano: io abito a Bedford, dove, dopo Londra c'e' la comunita'
» italiana
» » piu' grande e tutte le scuole, comunque, insegnano francese. Fatevene
» una
» » ragione: l italiano non e' una lingua molto richiesta, sopratutto in
» UK.
» » Per ogni posto di italiano ce ne sono 100 di francese e 65 di spagnolo.
» » Lasciate perdere l italiano anche nel resto d'Europa: buttatevi sull
» » inglese, che vogliono impararlo tutti al giorno d oggi (sopratutto in
» » Spagna e Francia i ragazzini sono messi malissimo, quindi ci sono molte
» » possibilita')
» »
» » Visitate la pagina fb -Insegnanti in giro per l Europa-
» » ci sono un sacco di discussioni e consigli utili.
» » In bocca al lupo a tutti


Argomento completo:

 RSS Feed of thread

Sito realizzato grazie ad aiuto dello staff del Buenaventura, circolo culturale di Castelfranco Veneto
Visita informazioni su Meeting Internazionale Centri Culturali della rete Trans Europe Halles TEH organizzato dal Buenventura a Castelfranco .